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"Bene ragazzi, quindi questo è il processo finale del-"

Il suono della campanella interruppe quella stramaledettissima lezione. Una tortura in piena regola!

Avevo messo tutto nello zaino già da un pezzo ed ero sul punto di addormentarmi... La prof mi aveva anche cambiato di posto perché io e Daniel stavamo chiacchierando troppo... Che palle. Ero accanto ad una ragazza e devo dire che era alquanto simpatica. Si chiamava.... Chiara? Oddio mi pare di si... Vabbè poco importa, ora è il momento di andare!

Essendo nel banco più vicino all'uscita, io ero praticamente già fuori da quell'inferno, ma di Leonardo e Daniel ancora nessuna traccia... MA DIO DIO, EPPURE DEVONO SOLO USCIRE DA UNA CLASSE!

"Oh madonna, ci mettono un Cristo e mezzo ad uscire quei due..."

Mentre ero appoggiato alle staccionate in legno del giardino della scuola, vidi una ragazza che mi si sedette a pochi metri di distanza. Dopo poco, si girò verso di me e mi salutò... Chi minchia è mo questa?

"Hey ciao, so che oggi Dani viene da te a pranzo! Senti, sai per caso dov'è che volevo salutarlo?"

Uhm... Allora, penso sia sua sorella contando che già sapeva tutto. Probabilmente aveva avvisato a casa che avrebbe mangiato fuori, alla fine quel drogato non è poi così insensibile, dai. In più gli somigliava. Aveva lo stesso colore di capelli scuro e la carnagione era leggermente abbronzata. Certo, magari altri tratti somatici non erano proprio identici, ma hey, due persone non possono essere la fotocopia dell'altra, no?

"Beh si, viene a pranzo da me e no, non ho la più pallida idea di dove sia quel demente... Se lo vedo gli dico che lo stavi cercando...?"

"Giulia, mi chiamo Giulia e, beh, si, mi faresti un favore hahaha"

Mi limitai ad annuire. Tornando a guardare in mezzo alle persone che si riversavano nel grande spiazzo davanti all'edificio.

Tra la folla, mi sembrò di scorgere una massa di capelli ricci con un cappotto di pelle e subito la figura di Daniel che cercava di liberarsi dalla folla di esseri fastidiosi che varcavano la soglia dell'edificio. Si guardò un po' attorno, fino a che la ragazza accanto a me non gli corse incontro. Beh era una sorella abbastanza coccolo-

.
.
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Eeeee nulla, l'aveva baciato.

Non so perché ma quella visione mi fece provare una leggera fitta all'altezza del cuore, ma non ci diedi subito peso, solo, era stata improvvisa.

Vidi la ragazza portarlo verso di me e nel mentre, in mezzo alla gente, vidi anche Leo fare capolino dall'uscita.

Appena arrivata con il riccio, la ragazza mi salutò e se ne andò, non prima di aver mollato un'ulteriore bacio a quello che ormai era ovvio essere il suo ragazzo. Nel mentre ciò avvenne, anche Leonardo venne verso di noi.

"Bene, è il momento di fare le presentazioni; Drogato, questo colosso quì di fianco è Leonardo, praticamente è come se fosse mio fratello. Leotardo, questo demente dall'aria non troppo sveglia, è Daniel, per gli amici, Drogato"

I due mi guardarono malissimo prima di stringersi la mano. Dopo avergli ghignato in faccia, diedi la fantastica notizia di incamminarci.

"Mir, maaaa giusto per sapere, dov'è che abiti?"

Stavamo per prendere l'autobus che ci avrebbe portato non troppo lontani da casa mia; praticamente davanti ad una chiesa che distava si e no, 200 metri.

"Mh? Ah si, in questo quartiere, non è troppo distante da scuola"

"No te lo dico perché facciamo la stessa strada, abito attaccato a te... Se vuoi la mattina possiamo fare la strada assieme haha"

Risposi allegramente di si, notando subito la faccia abbastanza scazzata di Leo... un po' mi spiace perché sembra che lo stiamo ignorando ma non posso farci molto... aish. A prendere l'iniziativa fu però Daniel, che poggiò una mano sulla spalla del mio amico, attirando subito la sua attenzione.

"Tranquillo che non te lo rubo, non fare il geloso fra, hahahahahaha"

Se prima voleva sotterrarlo, ora Leo aveva più una faccia da "o ti decapito o ti decapito"... Faceva quasi paura

"Ma si tranquillo, anche perché non me lo potresti mai portar via hahahahaha"

Il tono da strafottente del gigante da una parte mi fece piacere, dall'altra... per nulla.

"Potrei sentirmi quasi onorato di essere conteso da due ragazzi così affascinati, ma mi duole dire che il mio amore è per la figa"

Ahhh, che bello dover mentire sul proprio orientamento sessuale per non renderlo palese anche al riccio, divertente, spassoso, 5 stelle!

Salimmo sull'autobus, sedendoci sui posti in fondo, lontano da qualunque altro essere vivente. Mentre stavamo per sederci però, Daniel riprese il discorso.

"Comunque spe fra, non eri Gay? Caaaaaazzo, me sa che ho cannato malissimo hahahahaha"

E Daniel mi sorprese di nuovo. Dalla faccia shockata mia e di Leonardo, il riccio smise di ridere, assumendo un'aria molto piu seria.

"Fratè, guarda che era palese eh? Cioè, okay che te conosco da 6 ore, ma come cosa se capiva! So 40 minuti che te stai a magnà co lo sguardo sto armadio che c'hai de fianco!"

Pezzo di merda! Ero diventato un pomodoro, mentre Leonardo, che era seduto accanto a me, aveva assunto una faccia il più curiosa possibile... Drogato del cazzo, lo devasto.

"Frena, frena, frena, chi è che stava guardando il piccoletto?"

Disse il mio amico con tono molto allusorio

"Allora, razza di albero mal riuscito, vedi di non cagare il cazzo, che lo hai capito benissimo."

Ringhiai l'ultima parte a denti stretti, mantre Daniel e Leo iniziarono a smerdarmi.... Che stronzi...

"Ma fatemi capire cioè, ma state assieme voi due o è n'ammucchiata strana vostra?"

Guardai Leonardo che si rabbuiò un'attimo. Decisi di prendere la palla al balzo, cercando quindi di convincere anche il colosso, che non provavo nulla per quel drogato di merda.

"Noi in realtà-"

"Si, stiamo assieme!"

Interruppi Leo, prendendolo per mano e lasciandolo mezzo sbigottito, mentre Daniel fece un gran bel sorriso.

"Beh, fra, so felice per voi! Ora però me sento tipo il terzo incomodo a venì a pranzo così..."

"Ma no, ma figurati, siamo una coppia aperta"

Ammiccai scherzosamente, facendo ridere il riccio per l'ennesima volta. Il gigante affianco a me invece era ancora abbastanza scosso; aveva smesso di parlare e stava osservando fuori dal finestrino del bus. Il resto del viaggio proseguì abbastanza in silenzio, con qualche battuta a destra e manca di me o Daniel, mentre Leo era ancora sconcertato da quanto era appena successo.

"Dai, dobbiamo scendere, venite?"

Daniel si scese subito, mentre il moro era rimasto fermo al posto impassibile. Si mosse solo dopo che lo ebbi preso per mano, guardandomi mezzo stranito o incredulo.... Devo parlarci quanto prima.

Ci incamminammo per un paio di minuti, giungendo fino a casa mia. Salimmo i 3 piani e ad accoglierci, ci fù un esserino a quattro zampe, che saltò subito addosso ai miei due amici.

"O MIO DIO MA HAI UN CANE! CHE CARINO!"

Daniel si era subito messo ad accarezzare la palla di pelo, che dal canto suo, si mise a prendersi tutte le coccole.

"Si, si chiama... Cano (gli easter egg quelli belli)... È una grandissima zoccola, ti avverto hahahahahaha"

"Ha preso dal padrone"

Leonardo sogghignò alla battuta, abbracciandomi da dietro subito dopo.
Daniel invece ci osservò un'attimo, facendo un bel sorriso, continuando ad accarezzare la mia peste.

"Ah Mir, ti dispiace se uso il bagno? Mi sto pisciando sotto"

"No no, voglio che pisci quì in salotto guarda... È la stanza centrale. Mentre fai io inizio a buttar giù la pasta."

Daniel annuì, entrando subito nella stanza che gli avevo indicato.

Leoardo invece, che si era seduto sul divano, appena vide il riccio entrare al bagno, mi saltò quasi addosso, ringhiandomi in faccia.

"Perché gli hai detto che stiamo assieme? Cretino."

Me lo scollai di dosso alla benemeglio, poggiando la pentola che avevo in mano sul tavolo. Lui nel frattempo si era seduto ancora sul divano, mettendosi le mani tra i capelli. Lo raggiunsi sedendomi accanto a lui e stringendolo.

"Lo sai che così mi illudi che possa riaccendersi qualcosa vero?"

Lo disse con una voce abbastanza vuota, mentre io mi limitai ad accarezzargli la schiena senza parlare.

"Mirko davvero, se devi dire qualcosa, piuttosto di che non stiamo assieme e che siamo scopamici, ma non che siamo fidanzati... Così fa più male di quanto già non faccia..."

Non aveva tutti i torti...

Ci eravamo lasciati la primavera di quell'anno per una discussione avvenuta per colpa sua, ma abbiamo continuato a frequentarci da amici nell'ultimo periodo; ora la nostra relazione era davvero complicata. Indubbiamente c'era interesse reciproco, ma, sebbene lui volesse tornare assieme, io non riuscivo assolutamente a perdonargliela. A causa di quella lite, avevo chiuso definitivamente con la mia migliore amica e beh, ammetto di avercela ancora con lui, però ci tenevo davvero tantissimo e non potevo comunque reprimere quei sentimenti dall'oggi al domani.

"Leo, lo sai che mi piaci, ti ho solo chiesto del tempo... Almeno con Daniel però recita un minimo, non voglio che pensi male..."

Il moro annuì ed io, quasi in automatico, gli mollai un bacio, che venne subito ricambiato. Approfittando dell'assenza del riccio, decidemmo di approfondire un minimo quel contatto che, data la presenza del terzo membro del gruppo, non avremmo potuto fare in seguito. Nella foga di malizia nell'azione, Leonardo mi serrò una mano alla gola, ancorandomi con la schiena e la testa, al morbido divano, ritornando dopo una breve pausa al bacio. In pochi secondi, ci ritrovammo uno sopra l'altro e, a giudicare da come il "sotto" del mio amico stava pulsando, la situazione si sarebbe evoluta molto in fretta se uno dei due non l'avesse fermata. Decisi quindi di dare un taglio netto al contatto, staccandomi a malincuore da lui, allontanandolo con le braccia.

"Tesoro, non ora... Per favore"

"Si scusami, mi sono solo lasciato andare un po' troppo..."

Avendolo ancora sopra, lo strinsi, tranquillizzandolo un minimo. Mi spiace doverlo ferire così, perché so quanto gli faccia male, ma non mi sembra il caso di riprodursi con un'ospite che potrebbe uscire da un momento all'altro dal cesso...

"Vado a chiedere a Daniel  quanto ha ancora? Per una pisciata ci sta mettendo una vita e mezza!"

Fu lui adesso a voler evadere dalla posizione ed io gli acconsentii il movimento, non prima però di avergli mollato un'altro fugace bacio a stampo.

Ammetto che, come rapporto d'amicizia, ad occhi esterni, possa sembrare una relazione tossica e malata, data quasi da una dipendenza ed un'ossessione, ma a noi, almeno per ora, andava bene cosi e ci sarebbe spettato poi decidere l'evolversi della situazione.

Dopo esserci definitivamente staccati dal divano, Leonardo andò a bussare al bagno, ricevendo uno "Sto cagando" come risposta. Io invece mi limitai a mettere l'acqua in ebollizione.

"Ha detto che sta-"

"Si si, ho sentito hahahahahaha"

"Bene perch-"

"Come ho sentito qualcos'altro sul divano"

Interruppi il ragazzo, facendolo diventare bordeaux, alludendo al suo evidente... "stato" di poco fa.

Passò un po' di tempo e il cibo era quasi pronto, ma del riccio ancora nessuna traccia.

Lasciai a Leonardo il compito di tenere d'occhio la pentola per vedere se Daniel non si fosse sentito male... Ci stava mettendo davvero tantissimo e ammetto di starmi quasi preoccupando.

"Dani, tutto bene? La pasta è pronta. Non ti sei sentito male ve- SCUSAMI!"

Arrivato alla porta, senza nemmeno pensare aprii, ritrovandomi davanti il ragazzo nudo, intento a, molto probabilmente, utilizare il bidet... Che figura di merdaaaa

"MIRKO! ALMENO BUSSA-"

"Si scusami..."

Ci fù un momento di silenzio, in cui nessuno dei due parlò o si mosse. A interrompere però quell'imbarazzo fu il riccio.

"Fra...mi stai guardando lì sotto per caso?"

"... no?"

"MIRKO, MI STAI GUARDANDO IL CAZZO?"

"... Forse"

"..."

"Uhm... Complimenti alla mamma"

Ci fù qualche secondo di imbarazzo prima che entrambi scoppiammo a ridere come due coglioni. Mi scusai ancora e chiusi la porta, lasciandolo in pace, diventando totalmente rosso appena realizzai quanto successo.

"Leonardo... penso di-"

"Ho sentito... È ben dotat-"

"COGLIONE!"

Urlai arrossendo ulteriormente. MA CHE CAZZO DI DOMANDE SONO?! Diooooooo. Finii di preparare la pasta cercando di scacciare l'immagine del ragazzo dalla mia testa, ma a quanto pare avere una memoria fotografica in questi casi, è più un difetto che un vantaggio.

Appena Daniel fu di nuovo con noi, mi preparai a servire da mangiare, ma l'immagine di poco fa era fin troppo vivida nella mia testa e penso sinceramente di non riuscire a ingerire nulla così... che imbarazzo dioPanino

"Okay mi sa che il mio pranzo è andato a puttane"

Esordii dopo aver messo la pasta in soli due piatti. Il moro, evidentemente in disaccordo con la mia idea di saltare il pasto, mise un po' del suo cibo in un piatto che aveva preso

"Mì, non ti azzardare a saltare il pasto che poi mi svieni".

Rispose dal canto suo Leonardo.

Stavo per controbattere quando anche il riccio mise un po' di cibo nel mio piatto... Uffa.

"Rega guardate che sbocco eh"

"Esagerato, era solo un cazzo eh"

Daniel mi riproverò scherzosamente... ma il problema non era che non avessi ""gradito"" la visione, quanto più un totale senso di attanagliamento allo stomaco dovuto dall'imbarazzo... Penso che se la sua ragazza lo sapesse mi mozzerebbe la testa aish.

"Esatto, e poi non è il primo che vedi! Ti devo ricordare quando hai visto i-"

Credo di non avergli dovuto sbattere la testa nella pasta, ma per farlo star zitto penso fosse la scelta migliore... Povero Leotardo, però gli sta bene. Daniel invece aveva più un'espressione divertita che altro... Che ragazzi deficenti che ho come amici...

"Non ci tengo a sapere quanti ne abbia visti il signorino hahahahahahaha e poi, strano che da suo ragazzo tu non ti sia incazzato"

Ecco che deve girare il coltello nella piaga... So che non lo fa apposta perché non sa nulla, ma diooooo ha un tempismo di merda eh!
Vidi Leonardo serrare la presa sulle posate... Ora ci scappa il morto quì, devo sfruttare il piano di emergenza.

Alzai la testa del moro dal piatto, schioccandogli un bacio a stampo. Ovviamente doveva essere tutto il più teatrale possibile, in modo che Daniel non sospettasse della nostra NON-relazione.

"Lo sai che non guarderei nessun altro, vero, cucciolone?"

Dio che nervi dover fare così, ma è l'unico modo sicuro per poter salvarsi...

Leonardo rispose di si, anche se il suo sguardo voleva dire ben altro, mentre Daniel era in totale imbarazzo... piano riuscito!

Ghignai quindi in faccia al mio nuovo amico

"Non si incazza per questo; sa che non lo potrei mai scambiare con nessuno"

"Ah si? Beh, da come guardavi prima non si direbb-"

Daniel controbattè ammiccando provocatoriamente, più per infastidirmi che altro, ma Leonardo tuonò portando silenzio a tavola

"Possiamo finirla e mangiare? Grazie."

La voce profonda del gigante, ci fece sussultare... Non mi piace che Daniel si sia preso tutta questa libertà, ma devo ammettere che è divertente come cerchi di tenermi testa nelle provocazioni. Il riccio fece per rispondergli, ma un mio calcio gli fece capire di star zitto... Non penso voglia mettersi a discutere con Leo, anche perché è tipo 7 volte lui e aiuto, se lo tocca lo sfonda...

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