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Pov Nora.

L'ultima lezione finisce con dieci minuti di ritardo, ed io non posso far altro che imprecare mentalmente.
Invio un sms a Justin dicendogli di aspettarci in mensa perché stiamo arrivando, dopo di che afferro la borsa e i libri, e trascino Izzy verso l'uscita dell'aula.
<<Ehi, piano! Come mai tanta fretta?>> domanda lei cercando di farsi spazio tra gli studenti ammassati in corridoio.
<<Ho fame!>> esclamo mentendo. <<Non so se te ne sei resa conto, ma dovevamo finire dieci minuti fa, e non ho nemmeno fatto colazione>>
Con un alzata di spalle, la ragazza mi segue senza fiatare più.

____

<<Oh, ora capisco perché avevi tanta fretta!>>
Mi volto verso Izzy, che ha appena ripreso la parola e noto che sta guardando al tavolo dove sono seduti Theo e Justin.
<<Finiscila!>> borbotto afferrando un vassoio e iniziando a servirmi con un hamburger e una vaschetta di insalata.
Piuttosto, di una cosa non mi sono preoccupata. Come mi devo comportare con Theo? Dopo quello che è successo ieri sera non l'ho più visto né sentito.
Sospiro e mi dirigo verso di loro, cercando di mostrarmi il più calma possibile.
<<Buongiorno bellissime!>>
Justin, il solito don giovanni.
<<Ciao ragazzi!>> rispondo sedendomi accanto ad Izzy, la quale non ha spiaccicato nemmeno un ciao, ma anzi, se ne sta a testa bassa ad osservare il suo piatto di pasta al sugo.
Guardo il biondo, come se lui avesse la soluzione a questo mutismo e, fortunatamente, ce l'ha.
<<Allora, come è andata a lezione Isabel?>>
La ragazza alza il viso e fa spallucce. <<Bene, tutto regolare, voi? Comunque, chiamami Izzy, Isabel non lo sopporto>> risponde facendo una smorfia che causa una risata in tutti quanti, compreso Theo, anche lui muto come un pesce.
Lo guardo, e capisco molto bene che sta cercando di evitare il mio sguardo. Beh, almeno ha fatto pace con Justin, altrimenti dubito che si sarebbe seduto qui con noi.
Abbandono i miei pensieri appena sento la sua voce.
<<Oggi noi abbiamo avuto lezione di medicina legale. È venuto a parlarcene un esperto dell'ospedale e dovevate vederlo...>>
<<Sembrava Jocker, ma senza trucco>> aggiunge Justin ridendo.
Mi immagino quell'uomo basso e tarchiato dai capelli lunghetti e unti e un conato di vomito mi risale lo stomaco.
<<Dio mio ragazzi, sto mangiando!>> replico portandomi una mano al petto.

Una volta finito di mangiare, rimaniamo a fare due chiacchiere.
Parliamo delle lezioni, di sport e di film, e proprio su quest' ultimo argomento Theo ed Izzy si scambiano pareri come se non ci fosse un domani.
Molto bene, è giunto il momento di lasciarli soli.
Afferro il cellulare e digito un SMS.

A Justin
Chiamami senza dare nell'occhio. Rimani seduto finché non esco da qui, dopo di che ti chiamerò io.

Il cellulare del biondo, che è sul tavolino, vibra e una volta letto il messaggio mi lancia uno sguardo di OK.
Dopo due secondi di orologio, il mio aggeggio dell'anteguerra inizia a suonare.
Mi alzo e m scuso con i presenti, prima di dileguarmi verso l'uscita della mensa.
Aspetto qualche minuto e chiamo Justin che, ovviamente, non tarda a raggiungermi.

Pov Justin.

<<Eccomi>> esclamo una volta di fianco alla rossa. <<Speriamo che si innamorino follemente!>>
Nora sorride e vorrei che non smettesse più di farlo.
È così incredibilmente affascinante in ogni suo singolo movimento o gesto che il mio cervello va in tilt ogni volta.
<<Speriamo>> mormora <<ora torno in stanza comunque>> e in men che non si dica mi ha già voltato le spalle.
No, così non va bene.
<<Ehi, Nora.. Aspetta!>>
La richiamo, non posso perdere quest'occasione di stare con lei, e magari concludere quello che abbiamo iniziato la sera prima.
Lei si volta, spostandosi una ciocca ramata dal viso.
<<Ti andrebbe di andare in cortile? Anche a studiare se vuoi..>> butto lì senza pensarci troppo su.
Tutto vorrei fuorchè studiare, ma meglio prenderci prima un po' la mano e non forzare le cose.
<<Sì, volentieri>> dice tornando verso di me. <<Andiamo?>>

____

<<Davvero non sei mai stata a Miami prima?>>
Eravamo partiti col piede giusto, aprendo i libri e sottolineando, ma poi si sa, da cosa nasce cosa, e ci siamo messi a parlare.
<<Giuro! Non ho ancora visitato questa città e sono qui da un mese ormai>> afferma Nora mettendo un finto broncio.
La guardo, è così tenera che vorrei morderle le guance, e non solo, magari anche quelle labbra rosse come fragole.
<<Terra chiama Justin>>
Sentendo quella frase mi risveglio dal bellissimo sogno ad occhi aperti che stavo facendo.
<<Scusa, mi ero incantato a guardarti>> rispondo, notando subito in lei un lieve aumento di colore sul viso. <<Vieni con me. Dobbiamo rimediare!>>
Mi alzo e allungo una mano per aiutarla a rimettersi in piedi.
<<Dove mi porti?>>
<<Aspetta e vedrai>> dico, dirigendomi verso il cancello che ci separa dalla strada.

Pov Nora.
Dire che sono meravigliata sarebbe un eufemismo.
Sono letteralmente senza parole. Davanti a me, l'oceano brilla sotto i caldi raggi del sole e le sue acque sembrano una distesa infinita di diamanti.
Intorno a noi non c'è quasi nessuno e la pace che ci circonda è indescrivibile.
Di sottofondo solo l'infrangersi delle onde sulla riva. Non potrebbe essere più romantico di così, come in un film o in un sogno.
<<Bello vero?>>
Alle mie spalle Justin ha gli occhi posati sull'orizzonte, ma subito li sposta su di me.
<<È.. davvero stupendo. Non ho mai visto niente di simile>> dico una volta di fronte al ragazzo, guardandolo negli occhi.
Solo dopo aver pronunciato quella frase, mi accorgo che forse non era diretta a ciò che avevo alle spalle ma a ciò che avevo davanti. Cioè lui.
Arrossisco appena e decido di sedermi sulla sabbia.
Il vento mi spettina i capelli e con l'elastico che ho al polso faccio per raccoglierli, ma Justin mi blocca impedendomelo.
<<Lasciali sciolti, sono stupendi così>> sussurra sedendosi accanto a me e spostandomi di conseguenza i capelli dietro le orecchie.
<<Ecco, ora non ti vanno più davanti al viso>>
Mentre toglie le mani dalla mia nuca mi sfiora le guance coi palmi delle mani. Abbasso il viso imbarazzata, ma per poco, perché subito me lo rialza.
<<Ti metto in imbarazzo?>>
Mai domanda fu più idiota.
Certo che mi metti in imbarazzo! Non hai visto che occhi che hai e come mi guardano ogni fottuto secondo?
Cerco di mantenere la calma e annuisco.
<<Mi dispiace, non è mia intenzione. O forse sì>> ride ed io scuoto il viso sorridendo.
<<Sei proprio un conquistatore!>> esclamo dandogli una leggera spinta sul braccio.
<<Oh, senti senti, quindi ti avrei conquistata?>>
Cosa?
Il suo sopracciglio destro è alzato e le sue labbra incurvate all'insù in un sorriso malizioso.
<<Levati quel sorrisetto dalla faccia Bieber, non hai conquistato proprio nessuno>>
Mi sfugge una leggera risata e torno a fissare il mare portando le ginocchia al petto.
<<Mh.. Sarà, ma non ci credo>> risponde prima di mettermi un braccio intorno alle spalle e fissare davanti a sé, imitandomi.



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