È l'una di notte, e i tuoi genitori dormono, tu invece no. D'altronde è estate, domani non c'è scuola, e tu dormirai tutta la mattina, proprio come hai fatto ieri e il giorno prima. Però ti annoi. Non puoi vedere qualcosa alla tivù perché rischieresti di svegliare i tuoi, e poi non hai voglia di andare in salotto, meglio stare comodi nel letto.
Non sapendo cosa fare, prendi il cellulare e apri WhatsApp.
Hai controllato dieci minuti fa, quindi è improbabile che qualcuno ti abbia scritto. Nessuno dei tuoi amici è online. Strano, di solito anche loro stanno svegli fino a tardi. Magari stanno facendo qualcos'altro, provi a mandare qualche messaggio per vedere se qualcuno è disposto a farti compagnia, ma nessuno risponde.
Mentre aspetti giochi un po' col cellulare, ma dopo dieci minuti ti stufi, e nessuno ha ancora risposto.
Lasci stare il cellulare e decidi di provare a dormire.
Ti rigiri un po' tra le coperte, ma non riesci proprio a prendere sonno. C'è una lucina fastidiosa. Oh! È il tuo cellulare, finalmente qualcuno ha risposto!
Ma... è un numero sconosciuto. Ti chiede se ti annoi.
Tu gli dici che non hai il suo numero in rubrica, e gli chiedi nome e cognome, ma lui ti chiede di nuovo se ti annoi.
Tu gli rispondi di sì e che non hai niente da fare.
Lui (o forse lei) ti dice che potresti dormire.
Tu rispondi che non ci riesci.
Ti chiede perché.
Rispondi che non lo sai, semplicemente non hai voglia di dormire.
Ti dice che sa il perché.
Replichi con un semplice "hahaha", per chiudere quella strana conversazione.
Riprovi a dormire, ma ti senti strano. Dopo qualche minuto riprendi in mano il cellulare e riscrivi a quel numero. Probabilmente è un tuo amico che ha cambiato numero e che ne sta approfittando per farti uno scherzo, magari riesci a scoprire chi è. Gli chiedi qual è secondo lui la causa della tua insonnia.
Ti risponde che è semplice, sei inquieto, non puoi rilassarti.
Sai che è vero. Tutto quel silenzio, le luci spente, l'ora tarda. È una cosa che si ripete tutte le notti e ti rende il sonno difficile.  Ma succede sempre, ormai è normale non ci fai caso.
La notte fa questo effetto a tutti.
Desideri addormentarti, ma non ci riesci.
Un altro messaggio. Dice che fai bene ad essere spaventato.
Tu scrivi che non hai paura. Non ci credo!
Tu gli scrivi di smetterla di fare l'idiota tanto non ti spaventa.
Ma lui replica che sa di non farti paura, ma sa anche che sei comunque spaventato.
Dal buio. Dalla solitudine. La paura è un istinto. Un residuo delle origini primitive dell'uomo. La paura dei predatori, dell'ignoto.
Guardi in modo strano lo schermo e rispondi che lo sai.
Lui ti chiede cosa hai intenzione di fare allora.
Tu rispondi che farai quello che fai sempre. Notte dopo notte. Assolutamente niente. Perché non puoi fare niente. Ignorerai la paura, ti comporterai come se non esistesse, ti distrarrai con qulcosa.
Risponde "ok", e non scrive più niente.
Tu metti via il cellulare e torni a dormire. Ci vuole un po' ma alla fine, come sempre, ti addormenti.
Ora però vorrei fare a voialtri una domanda: vi sentite inquieti?