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Un mese dopo...
Hope pov
Sono uscita dall'ospedale ormai un mese fa, erano tutti lì ed io non potevo crederci, erano lì per me!
Mi sono rimessa molto lentamente, ancora oggi a volte sento del dolore vicino al cuore, ma nonostante questo mi sento viva.
Ero tornata a lavorare con gli Avengers sapete? Ero tornata da loro, ma sentivo che qualcosa non andava ed una di queste era Steve... non so, sembrava distaccato, ci parlavamo sì, ma niente di più.
Non riuscivo a capire il perché ogni volta che cominciavo a parlare di cose serie lui cambiava subito argomento, non gli ho potuto dire cosa provo e mi sentivo talmente male a vederlo tutti i giorni che tre settimane fa me ne sono andata via... ho comprato un nuovo appartamento, non me la sono sentita di tornare a casa mia dove è morta mia madre, in compenso ne ho comprato uno in centro a New York grazie all'aiuto di Tony che è stato così gentile da comprarlo e dirmi che un giorno lo avrei ripagato.
Sento la mancanza di tutti loro, sento la mancanza di Steve, è come se un pezzo del mio cuore se ne fosse andato quando ho lasciato la base... non so se lo rivedrò mai più, ma ho bisogno di una pausa che magari potrebbe durare un mese come un anno.
In questo momento sto andando al cimitero a trovare mia madre, porto in mano un mazzo di rose bianche (le sue preferite, per lei rappresentavano la purezza) e sto cercando di non andare nel panico, è la prima volta che vado a trovarla dopo il funerale.
Il cancello del cimitero è qualcosa di splendido, ma un po' troppo alto, mi sento veramente bassa in confronto ad esso; faccio qualche passo tra le tombe, mi ricordo benissimo dov'è mia madre, ma di certo non mi sarei aspettata di trovarci già una persona.
"Steve..."
Sussurro guardandolo.
"Come facevi a sapere che oggi sarei venuta qui?"
"Non lo sapevo, è da un mese che vengo qui tutti i giorni sperando di vederti."
Dice tenendo lo sguardo basso, un groppo mi si forma i gola... veramente viene qui ogni giorno sperando di vedermi?
"Come stai?"
Mi chiede.
"Discretamente bene, grazie."
Dico avvicinandomi a lui per poggiare le rose di fronte alla lapide di mia madre.
A te mamma, la donna più coraggiosa che io abbia conosciuto, la donna che mi ha insegnato ad amare me stessa così come sono senza mai sottovalutarmi.
Spero tu stia bene lì in cielo con papà, Hope.
Ecco cosa c'era scritto sopra.
Dopo aver detto una piccola preghiera mi alzo di nuovo e cerco lo sguardo di Steve che non tarda ad arrivare... quegli occhi, sono il suo più grande peccato.
"Perché te ne sei andata?"
"Perché mi hai lasciato andare?"
Controbatto io cominciando ad allontanarmi sempre di più da lui.
"Hope io..."
"Tu cosa?"
Lo guardo ma mi rendo presto conto che non è intenzionato a guardarmi, si lecca il labbro dando qualche segno di vita, ma nulla di più.
Mi volto sopraffatta dalle emozioni e comincio ad allontanarmi da lui, se non mi vuole non capisco perché io dovrei rimanere qui.
"Io sono innamorato te."
Mi blocco di colpo, deglutisco rumorosamente e lascio cadere a terra la borsa che tenevo in mano.
Con molta calma mi volto verso di lui con gli occhi pieni di lacrime.
"Sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista, dalla prima volta che hai riso, dalla prima volta in cui ti ho salvata da quegli uomini nel vicolo... sono sempre stato innamorato di te e non sono mai riuscito a dirtelo perché ho paura tutt'ora dell'amore, non sono mai stato fortunato con le donne e non potevo sapere se tu ricambiassi.
Quando ti guardavo mi sentivo libero di piangere, di ridere, di essere arrabbiato... mi sentivo libero di essere me stesso e quando sei quasi morta ho avuto paura di perderti ed ho pensato di essere stato un coglione a non dirti nulla, ma quando ti sei ripresa non ce l'ho fatta, pensavo che stessi ancora superando tutto e così non ti ho detto nulla, non pensando che magari avessi bisogno proprio di me in quel momento, non pensando che magari queste parole avrebbero potuto renderti felice come rendono felice me.
Questa è la verità Hope, io ti amo e ti chiedo di perdonarmi per non avertelo detto prima."
Le lacrime cominciano a rigare il mio volto, non mi importa se mi ha fatto soffrire, quelle due semplici parole valgono più di tutto il resto.
Corro verso di lui prima di allacciargli le braccia al collo e finalmente baciarlo.
Quel bacio che si è fatto aspettare ma per il quale adesso sembra esserne valsa l'attesa.
Steve ricambia con passione, nessuno dei due bacia l'altro in maniera gentile poiché entrambi ne avevamo bisogno da fin troppo tempo... ho sempre sognato di baciarlo, di sentire le sue labbra sulle mie ed ora che sta accadendo non so se riuscirò a materializzare la cosa tanto presto.
Le sue labbra sanno di menta e caffè, sono le più morbide che io abbia mai baciato.
"Ti amo anche io Steve."
Sussurro ad un centimetro dalla sue labbra prima che mi baci di nuovo.
"Pensavo che non provassi le stesse cose."
"Come potevi pensarlo Rogers?"
"Non ne ho la più pallida idea."
Ci baciamo di nuovo, mia madre e mio padre avrebbero voluto questo... papà me lo aveva detto nel sogno, loro volevano una vita felice, piena di gioia ed amore per me e così è accaduto.
***
Siamo appena entrati nel mio appartamento, ci stiamo guardando da non so quanto tempo ormai e non appena la porta si è aperta Steve mi ha subito baciata chiudendola con un piede.
Mi ha preso in braccio e il tocco delle sue mani sulle mie gambe mi provoca un brivido che percorre tutta la schiena... siamo appena entrati in camera mia, mi mette giù delicatamente così che io possa chiudere la porta a chiave.
Comincia a lasciarmi baci sul collo e sulle clavicole che mi fanno gemere dall'eccitazione, dal collo passa di nuovo alle labbra ed io metto una mia mano tra i suoi capelli, da quanto aspetto questo momento?
Mi tira sul dal pavimento facendomi allacciare le mie gambe attorno alla sua vita, le sue mani sono sulle mie cosce mentre la mia schiena è attaccata al muro, controvoglia mi stacco dal bacio e lo guardo con un velo di preoccupazione.
"Steve io..."
"Non lo hai mai fatto vero?"
Arrossisco come un peperone, quando dicevo che non ero mai andata fino in fondo con i miei ex intendevo questo... non ero mai andata fino in fondo.
"Aspettavo l'uomo giusto."
"Se ti può consolare, neanche io sono molto esperto."
Questa sua affermazione mi strappa un sorriso ed una sua mano si poggia a coppa sul mio viso.
"Non dobbiamo se non vuoi."
"Oh no, il problema è questo... io lo voglio."
E senza pensarci due volte riprendo a baciarlo con più foga.
Dal muro passiamo al letto dove mi poggia delicatamente prima di stendersi sopra di me e baciarmi di nuovo il collo, le clavicole per poi scendere fino alla scollatura della maglia che vola via in pochi istanti... i baci cominciano a scendere sempre più giù fino ad arrivare al ventre, inarco la schiena mettendo d'istinto una mano tra i suoi capelli, non ho mai provato emozioni di questo genere
Ci ribaltiamo, sono sopra di lui in questo momento, gli sfilo la maglietta e ricomincio a baciarlo sulle labbra, sul collo, sulle clavicole esplorando il suo corpo come non ho mai fatto con nessuno, lo guardo per un secondo prima di proseguire, si sta mordendo il labbro con gli occhi chiusi tenendo le mani ben salde sulla mia vita... quelle braccia possenti che mi hanno sempre protetta, le spalle larghe, la vita stretta, gli addominali ben definiti... non so come io possa fare queste cose senza essere imbarazzata o tremante, ma credo che sia una questione di istinto un po' per tutti.
Passano altri secondi e Steve ricomincia a lasciarmi altri tanti piccoli baci, torturandomi, fino alla linea di stoffa delineata dai miei jeans che pochi istanti dopo si appresta a togliermi accarezzandomi delicatamente le cosce al tempo stesso, i suoi pantaloni volano sul pavimento con i miei poco dopo, poggio delicatamente le mie mani sulla sua schiena sentendolo gemere così ricomincio ad esplorare il suo corpo prima di guardarlo di nuovo negli occhi, mi sorride amorevolmente accarezzandomi il viso e spostando una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio, le mie guance sono più rosse ora dall'imbarazzo, mi rendo conto che sono quasi totalmente senza vestiti, nessuno mi ha mai vista così vulnerabile, neanche mia madre.
***
E sono sicura se vi dico che, quando i nostri corpi si sono unti, mi sono resa conto che lui era l'uomo che sognavo da piccola, lui era l'uomo giusto per me... lui è l'unico uomo che in tutta la mia vita è riuscito a farmi sentire viva.
Spazio autrice
E ce l'abbiamo fatta!
Hope e Steve ce l'hanno fatta! Ci hanno messo un po' ma nn volevo che si mettessero insieme dopo tre capitoli, anche se capisco che vi ho fatto aspettare.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, votate e commentate
Baci, Laura
A domani
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