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Una settimana dopo...

Steve pov

Una settimana è passata da quando io ed Hope abbiamo parlato, una settimana è passata da quando mi sono reso conto di non aver parlato mai così con nessuno... è passata una settimana, ma io non ho ancora parlato con Tony.
Pochi giorni fa Hope ha consegnato una lettera per la madre ad un nostro fidato collega che l'ha recapitata a casa di quest'ultima in breve tempo, in cambio è tornato con un'altra lettera per Hope che credo non abbia ancora letto.
Ogni volta che la vedo scatta qualcosa in me, non so cosa sia o forse ho solo paura di ammettere ciò che sento in questi momenti.
Tanto per cambiare Tony non ha dato ancora nessuna risposta riguardo la missione in Wakanda per salvare Bucky quindi siamo tutti in una situazione di stallo.

"Ci hai parlato?"

Mi chiede Hope avvicinandosi a me per darmi una mano con i piatti.
Esito qualche secondo di troppo.

"Steve?! Non mi dire che non ci hai ancora parlato?!"

Mi rimprovera sottovoce avvicinandosi al mio orecchio.
Scuoto la testa in segno di no.

"Cazzo, mi spieghi cosa stai aspettando?"

"Tu l'hai letta la lettera di tua madre?"

"No ma... non provare a girare la frittata, capito? In questo momento non sono io il problema, lo siete voi due"

Fa una pausa per prendere un respiro.

"Ti prego"

Dice alla fine appoggiando le mani sul bordo del lavandino, getto lo straccio sul piano cottura dopo essermi asciugato le mani e mi incammino verso la squadra.

"Tony, dovrei parlarti"

"Dimmi"

"In privato"

"Oh, ok"

Si alza dalla sedia e si incammina fuori dalla mensa, prima di seguirlo mi volto verso Hope che mi fa un segno di ok per incoraggiamento.
Ora non ho più via di scampo, devo parlargli e non posso rimandare un secondo di più.
Non appena esco lo vedo appoggiato al muro di fronte all'entrata, con un gesto della mano lo incito a seguirmi al di fuori della base, se deve urlarmi contro non voglio che qualcuno lo senta.
Ah, e tanto per essere chiari, ci ha messo circa un minuto per seguirmi e quando si è deciso a farlo ha anche sbuffato.

"Che vuoi?"

Dice sempre con quel suo tono da superiore, sta diventando scorbutico.

"Hai finito di fare così!?"

Non riesco più a trattenermi, non gli ho gridato contro per troppo tempo... la faccia che fa è epica, non si aspettava che potessi urlargli contro dopo tutto quello che è successo.

"Così come?"

"Come se niente potesse scalfirti! Lo so che soffri ok? Ma non c'è bisogno di farmi sentire un verme ogni volta che ti guardo!"

"E cosa dovrei fare?!"

"Perdonarmi!"

Stringo le mani in due pugni e cerco di rilassare ogni singolo muscolo del mio corpo.
Respiro il più a lungo possibile, stranamente non ha aperto bocca dopo la mia ultima affermazione.

"Mi dispiace Tony, ok? Mi dispiace tanto"

Dico guardandolo dritto negli occhi.

"Perché lo hai fatto?"

Sembra più calmo ora.

"Non potevo condannare il mio migliore amico e poi..."

"E poi? Sai, anche io..."

"E poi non volevo farti soffrire, e lo so che mentendoti ho semplicemente peggiorato le cose, ma stava accadendo il fini mondo e non potevo lanciare una bomba che non saresti stato in grado di disinnescare"

Continuo a guardarlo negli occhi, diventano sempre più lucidi ogni ad ogni secondo che passa.

"Mi dispiace Tony"

Credo di essermi appena rassegnato, non posso chiedergli di perdonarmi se non vuole.
Sto per fare un passo avanti verso l'entrata della base quando lui si avvicina a me per abbracciarmi, in un primo momento sono abbastanza scioccato, ma poi mi rendo conto che è lui, il solito Tony che mi ha voluto sempre bene (spero) nonostante le nostre divergenze; dopo aver pensato tutto ciò restituisco immediatamente l'abbraccio.

"Sappi che ti sto perdonando"

Sussurra sciogliendo lentamente l'abbraccio, mi scappa un sorriso.

"Anche se in realtà ti avevo perdonato tanto tempo fa, quando mi avevi mandato la lettera"

"Cosa?!"

"Esatto, ma non potevo perdermi Steve Rogers che si scusa"

"Ma sei serio?!"

"Sì, e sappi che a causa della tua lettera quel postino ha anche sbagliato il mio cognome"

Lo guardo non capendo, ma sul serio mi ha fatto fare la figura dello stronzo per tutto questo tempo quando mi aveva già perdonato da tempo?

"Arriva e dice che c'è un pacco per Tony... Stank"

Scoppio in una risata che non riesco a trattenere.

"Guarda che non è divertente"

"Oh sì che lo è"

Non riesco a fermarmi ma sono costretto a riprendere il controllo di me stesso, in tanto Tony ha messo il broncio.

"Eh dai, scherzo"

"A te piacerebbe se ti chiamassero che so... Steve Rolers?"

"No, ma lo troverei divertente"

"Ora chiamo un fottuto postino e gli chiedo di fare lo stesso che hanno fatto a me, poi vediamo se cambi idea"
Sorrido e scuoto la testa, mi mancavano questi momenti spensierati, ma è arrivato il momento di chiedergli una cosa importante.

"Hai pensato alla missione in Wakanda?"

"Sì"

"E quindi?"

"è tuo amico giusto? 

Annuisco.

"Non si abbandonano gli amici"

Alzo lo sguardo stupefatto.

"Oh, non fare quella faccia! Ok, è vero che forse non ho più un cuore totalmente buono, ma non posso è non voglio lasciarti andare lì senza di noi"

Sto per abbracciarlo quansi alza un dito per fermarmi, non ha ancora finito.

"E cerca di essere meno coccoloso, non sei un cane"

"Fanculo Tony"

"Linguaggio capitano"

Non voglio neanche controbattere, lo tiro in un altro abbraccio  ringraziandolo in continuazione.

"Amici?"

Mi chiede tendendomi una mano.

"Più che amici, lo siamo sempre stati e non credo che questa cosa cambierà tanto presto"

"Oh, calmino tu... Riguardo questa nostra amicizia ho avuto già esperienze strane, quando è arrivata Hope mi ha chiesto se eravamo gay perché sembravamo una coppia innamorata che aveva appena litigato, non voglio rendere queste sue fantasie reali"

Rido di nuovo, come ha fatto a pensare una cosa del genere? Insomma... Io e Tony?

"Lo sai che rimarrai sempre mio amico"

Dico alla fine stringendogli la mano.

"Sul serio? Perché l'ultima volta non la pensavi così"

"Tony, ma allora mi hai perdonato o no?"

"Sì, era solo per chiarire"

"Idiota"

"Oh! Guarda che, anche se è dura ammetterlo, sono più vecchio di te! Stai parlando con un adulto"

Lo guardo, e sorrido. Sul serio? Penso tra me e me.

"Non credo proprio"

"Cazzo, mi dimentico sempre che sei un novantenne intrappolato nel corpo di un trentenne"

"Esatto"

***

Siamo rientrati nella base, regna il silenzio in questo momento quindi optiamo per tornare dalla squadra per avvisarli della nostra decisione.
Quando rientriamo nella mensa tutti ci guardano e cominciano ad applaudire.

"Oh, non ci siamo mica sposati"

Dice Tony.

"Avete fatto pace, è come se vi foste sposati, anche se devo ammettere che mi fa un po' senso pensare a voi due in abito da sposa... bleah!"

Scherza Clint facendo ridere tutti gli altri.

"Comunque noi saremmo tornati per dirvi che partiamo tra poco per la missione in Wakanda"

Improvvisamente le risate finiscono e tutti guardano Tony, credo che non riuscirà mai a farsi prendere sul serio.
Mentre i ragazzi cercano di riprendersi io sposto il mio sguardo su Hope che inevitabilmente mi sorride... solo in questo momento mi rendo conto che senza di lei, molto probabilmente, non mi sarei mai chiarito con Tony

Spazio autrice

Buongiorno!
Come vi va la vita? Avete visto? Alla fine Tony ha perdonato Steve anche se per farlo ha usato il suo stile.
Commentate e votate.
Spero che il capitolo vi piaccia.
A domani

Baci, Laura

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