Capitolo 23
[ The stars ]
Jimin era steso sul divano come un cadavere e accanto lui, a terra, c'era Michela forse in uno stato peggiore del suo.
Quando tutti erano rientrati li avevano trovati in quella posizione più che strana che ridevano come degli scemi e con le lacrime agli occhi, quando si erano accorti della loro presenza avevano cercato di ricomporsi.
Si erano messi seduti con la schiena dritta e la faccia seria, eppure non era durato molto perché erano nuovamente scoppiati a ridere come due idioti, sembravano davvero persone problematiche agli sguardi dei presenti.
Michela era diventata rossa a causa della mancanza d'ossigeno e Jimin sembrava con un piede nella fossa, insomma, quei due se ridevano non potevano aiutarsi a sopravvivere, questo era diventato parecchio ovvio.
«Ma che problemi avete?! » chiede Namjoon senza parole, sembravano davvero due psicopatici, i due neo fidanzati si guardarono per poi scoppiare a ridere più forte, non sapevano nemmeno loro sapevano perché stavano ridendo così tanto ma non riuscivano a smettere.
Qualche minuto dopo riuscirono a riprendere fiato anche se mostravano ancora i segni di quella risata esagerata, nessuno capì e nessuno fece caso alle scarpe che erano all'ingresso quindi Michela si sarebbe potuta godere a pieno il diventare bordeaux di Veronica dopo la sua pessima battuta indelicata.
«Voi non state bene » disse Valentina ricevendo consenso da tutti i presenti, certo, perché i ragazzi coreani capivano l'inglese e non stavano annuendo solo perché lo stava facendo il loro leader, l'unico a comprendere la lingua.
Finalmente Jimin si sedette in maniera decente lasciando anche ad altri lo spazio, la bionda gli si sedette accanto appoggiando la testa sulla sua spalla mentre i ragazzi si erano seduti sul tappeto morbido che ricopriva il legno del pavimento.
«Ma perché stavate? » chiese Jin confuso, i due si guardarono complici e questa volta, fortunatamente, riuscirono a trattenere le risate incontrollate che minacciavano di stenderli ancora una volta.
«No, niente di che è che sono una persona orribile a volte » disse mentre a fatica soffocata le risate nella spalla del rosso che già non si tratteneva più, la sua ragazza era crudele e beh, già pensava a quanto avrebbe adorato la faccia del suo amico tingersi di rosso per la battuta piccante.
Tutta quella vitalità proveniente dal piano inferiore era finita con lo svegliare la coppietta sfinita, eppure non si mossero cercando di tornare nel mondo dei sogni, tranquilli, inconsapevoli della sciagura che si sarebbe presto abbattuta su di loro.
Namjoon si mise in una posa stranamente seria, aveva posato lo sguardo in modo quasi paterno sul rosso che faceva in modo di guardare ovunque meno che verso i suoi amici, sembravano degli stalker.
Certo, è anche vero che Jennifer e Valentina non si erano preoccupate del fatto che la bionda fosse insolitamente di ottimo umore, dopotutto erano impegnate a limonare chi in cucina chi vicino alle scale, giustamente.
«Cosa devi dirci, uh? » disse J-hope con quel suo solito sorriso vivace che illuminava più di quanto il solo avrebbe mai potuto, per quanto ne sapevano poteva anche essere una fonte di energia rinnovabile.
«Io, pff, assolutamente nulla » disse lui vago senza riuscire a distogliere l'attenzione, qualcosa era successo ed era evidente dalla relazione del ragazzo, i suoi amici volevano tutti i dettagli ma, da scemi, non avevano minimamente pensato che la ragazza di cui si era innamorato poteva essere quella seduta al suo fianco, forse qualcuno ci aveva pensato.
Taehyung, che era molto sveglio su certe cose, aveva pensato alla probabilità che fosse effettivamente Michela la ragazza di cui si era innamorato e conoscendo Jimin se era così si sarebbe mostrato molto più che geloso, quindi per avere una risposta gli sarebbe bastato comportarsi come al solito.
Con un ghigno sul volto pensava già a come provocare in modo scherzoso la ragazza, mentre la sua mente lavorava questa si era alzata dirigendosi in cucina, poi aveva urlato in modo da essere sentita se qualcuno voleva qualcosa da bere, tè per tutti!
La ragazza tornò con un piccolo vassoio nero, lo aveva scelto lei e si notava, lo appoggiò sul tavolinetto basso che era a qualche passo dal divano e il ragazzo dalla chioma argentea ne approfittò.
Quando la ragazza si era rialzata per tornarsene sul divano lui aveva fatto scivolare le sue mani lungo le sue gambe sode e l'aveva tirata verso di se in modo che, cadendo, la ragazza finisse esattamente sopra le sue gambe, sapeva di essere un genio e nella sua mente si fece i complimenti da solo, si, era proprio fantastico.
«Tae ma che cazzo! » esclamò lei divertita mentre il rosso lo guardava con chiaro intento omicida, se prima aveva avuto solo la vaga intenzione di essere guardato male in alcuni momenti ora me era molto più che certo, solo allora lasciò libera la ragazza di alzarsi, in fondo ci teneva alla sua vita.
Lei si sedette sul divano buttandosi letteralmente addosso a Rosalba che fini sopra a Jin, quella situazione era piuttosto comica dato che, cercando di evitarla, Rosalba si era girata e in quel momento il braccio del fidanzato si ritrovava proprio in mezzo ai suoi seni.
Il bordo era arrossito completamente, lo stesso valse per la riccia quando si rese conto della situazione mentre un piccolo ghigno divertito le si dipinse sulle labbra, poi avvicinandosi all'orecchio dell'amica sussurrò sorniona «Sono o non sono una persona fantasticamente orribile? » con una piccola risata malefica, almeno quanto lei.
I due fidanzati chiesero una mano ma nessuno si mosse sul serio, stavano tutti ridendo troppo e avevano un certo timore della bionda, avevano potuto constatare quanto spaventosa poteva diventare se era di pessimo umore e non sembrava esserlo, ma non volevano rischiare.
Jimin gonfiò le guance come un bambino, ancora inidpsettito dall'episodio proveniente generato dal suo amico sentiva la gelosia vagare libera nelle sue vene, così fu lui a liberare la coppietta dalla presenza ingombrante della bionda e se la mise sulle ginocchia stringendole la vita fra le mani.
«Salvatevi finché potete » disse con tono divertito per mascherate quel gesto appena fatto, tentativo che fallì miseramente dato lo sguardo omicida che ancora rivolgeva e quel povero Gucci boy però se l'era cercata a dire la verità.
Il ragazzo rimase fermo in quella posizione sentendo i finti tentativi di rivelarsi di Michela, senza che i ragazzi lo notassero iniziò a baciarle il collo e a lasciare qualche altro succhiotto sotto i capelli, a guardare la scena dalla prospettiva degli altri sembrava solo che si fosse appoggiato sulla schiena della ragazza fra i suoi morbidi capelli oro.
Era stato piuttosto tattico far spostare Jin e Rosalba, che per paura si un nuovo attacco, si erano posizionati sul tappeto come gli altri, era stato già abbastanza imbarazzante e sapevano che quella ragazza poteva rendere le cose sempre peggiori se si impegnava, era uno strano talento che possedeva.
Improvvisamente la risata calma e cristallina che stava rivolgendo ai due le morì in gola, infatti quando si rese conto di quello che il suo ragazzo stava facendo sentì il sangue affluire alle sue guance, spalancò appena gli occhi sbattendo le palpebre più volte poi nascose il viso fra le mani, se avesse potuto lo avrebbe ucciso.
«Jimin~ » farfugliò con voce bassissima in modo che solo lui fosse in grado di sentirla, un piccolo sorriso malizioso si fece largo sul volto del ragazzo, quando voleva sapeva essere dolce come un cucciolo, ma quando voleva mostrare il suo lato malizioso era davvero eccitante.
La ragazza poté immaginare l'espressione duo volto del ragazzo nonostante non potesse vederlo, riusciva a percepire perfettamente sulla sua pelle le morbide labbra perfette del suo fidanzato che formavano un sorriso malizioso e poteva percepire perfettamente i suoi denti bianchi mordere con delicatezza la sua pelle.
Presto le venne la pelle d'oca a causa della sensazione del caldo respiro del ragazzo, delle sue labbra calde e di quei suchiotti umidi le avevano fatto venire le farfalle nello stomaco, forse più un intero zoo di animali le girovagavano liberamente nel ventre.
L'improvvisa reazione della ragazza li aveva confusi tutti, non c'era nulla di strano in apparenza, ma riuscì a salvare la situazione fingendo di star cercando di trattenere le risate generate dalle sue azioni malvagie, non seppe neppure come le venne in mente quella copertura, ma era contenta di averci pensato.
Jimin soddisfatto nell'aver ottenuto quella piccola vendetta affondò il volto nella schiena della ragazza mentre con le mani le accarezzava gentilmente i fianchi, non ci aveva neppure pensato, non gli era nemmeno passato per l'anticamera del cervello che quell'azione li avrebbe fatti scoprire, sopratutto quando avevano degli sguardi puntati fissi su di loro.
Alla fine Michela si era arresa, non poteva mica restare dritta come un militare e infatti si era abbandonata fra le braccia del ragazzo facendo scivolare le gambe sui posti liberi del divano.
«Ok, credo che voi due abbiate ufficialmente qualcosa da dieci » osservò Taehyung inarcando un sopracciglio, ricevette uno sguardo di fuoco da parte del rosso che sembrava davvero impegnato nel coccolare la sua ragazza arrotolandosi le ciocche biondo attorno alle dita.
«Jiminie » lo chiamò lei con fate bambinesco e un piccolo sorriso sulle labbra, lui si sporse leggermente in avanti mostrandole uno sguardo interrogativo, sguardo che non durò molto a lungo.
Le mani allungate si avvicinarono gentilmente agli zigomi marcati del ragazzo e avvicinò i loro volti per poi sfiorare le due labbra e allontanarsi, lui però non sembrò contento del fatto e di conseguenza si avvicinò per assaporare le sue labbra che per lui erano diventate indispensabili.
«Penso che questo basti, no? » disse Michela osservando divertita i presenti che avevano la bocca letteralmente aperta, era piuttosto ovvio che far i due c'era qualcosa, ma avendolo mostrato in maniera così schietta e rude era stato in un certo senso scioccante.
Persino il rosso lasciò uscire una risata divertita, si aspettava varie reazioni ma non quella, insomma, sembravano degli idioti o dei trogloditi che fissavano il fuoco quasi fosse qualcosa di mistico, si sentiva un po' a disagio a dire la verità.
«Tu, come hai potuto! » disse con fare teatrale il ragazzo dalla chioma argentea puntando il dito verso di lei e portandosi il dorso della mano sulla fronte, quasi fosse una prima donna, la osservò con finta delusione ed espressione divertita che tradiva la scenata.
«Che fai, non mi dici nulla, a me, al tuo migliore amico di doppi sensi?! » esclamò portandosi una mano al petto quasi gli facesse male il cuore, poi però a rendere il tutto più memorabile fu l'intervento di Rosalba che si unì alla scenetta.
«Ma tu, tu cosa vuoi, sono io la parte lesa che sono la sua migliore amica » disse innalzando il ragazzo facendosi sostenere dalle braccia forti del suo ragazzo che stava evidentemente per scoppiare a ridere, perché finiva sempre che scoppiavano a ridere come dei deficienti?
Poco dopo sentirono il suono della porta che veniva aperta e si mostrò Jungkook con il volto che faceva facilmente comprendere il suo stato di appena sveglio, aveva i vestiti messi alla meno peggio e si guardava attorno confuso «Cos'è tutto questo casino? » chiese curioso con una punta di rabbia.
Stavano dormendo così bene, lei stratta fra le sue braccia scaldati solo dai loro corpi nudi appena coperti dalle lenzuola candide, se ne stavano così pacificamente ma poi quelle risate e quelle loro grida erano giunte fino a loro interrompendo quella fantastica atmosfera.
Dietro di lui c'era Veronica che si stroppicciava in modo dolce gli occhi, era davvero tenera eppure quella loro calma e quiete sarebbe stata presto spazzata via dalla loro fantastica amica dai capelli dorati.
«Mai di quanto ne avete fatto voi due tesoro » disse ridendo facendoli arrossire e facendo capire agli altri cosa avevamo fatto i due al piano superiore prima che gli altri rientrassero, ed ecco che ancora una volta lei poteva mostrare tutta la sua temibilità.
«E questo è il preciso motivo per il quale noi due siamo amici » sottolineò Taehyung ridendo come un dieta seguito da J-hope e Suga, perché neppure Suga era riuscito a trattenere le risate a quell'ultima affermazione.
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