quando la tempistica è tutto
Mi svegliai,era presto,troppo presto. Mi sentivo tanto ma davvero troppo rimbambita eppure avevo una nuova consapevolezza:Dominic mi stava conquistando. Mi piaceva,Dio se mi piaceva. Mi affascinavano i suoi pensieri piú dei piccoli occhi color oceano-mare,piú dei suoi capelli miele di castagno leggermente ondulati. Avrei voluto scompigliare quella testa perfetta da quando si era seduto al mio tavolo la prima volta,scompigliargli i pensieri,ribaltare il suo ordine fino a farlo impazzire. Gli avrei chiesto di uscire,questo era certo.
La giornata a lavoro passó lentamente,sentivo tutta la pressione,tutta la consapevolezza che i sentimenti scaturiscono in me. A fine giornata tornai a casa,mangiai al volo una piadina,senza gustarmela per l'ansia. Mi feci una lunga doccia bollente per rilassarmi e riflettere. Dovevo riprendere il controllo di me stessa e delle mie emozioni. Non avrei dovuto lasciarmi sopraffare come un tempo avevo fatto.
Andai al bar a piedi,volevo sembrare il più rilassata possibile e camminare mi fa sentire rilassata ma quando arrivai,quando arrivai ciò che vidi fu tutt'altro che accomodante. Stavo passando di fronte alla vetrata del bar quando vidi una ragazza,già seduta al suo tavolo di Dominic di fronte a Lui,alzai e sporgersi sul tavolino per baciarlo. Tirai il telefonino sul marciapiede e senza pensare a raccoglierlo,ad entrare o a nulla che non fosse quello stramaledetto bacio,me ne andai.
Un classico. Quando finalmente ammetto a me stessa che una persona mi piace e decido di cogliere l'attivo,quella si fa cogliere da qualcuno d'alto ma la terra è piena di fiori.
''Lucre,che bello vederti,ma ei,tesoro,che hai?'' Damiano mi aprì la porta e mi fece accomodare ''abbriacciami,ho solo bisogno che mi stringi fino a farmi dimenticare il freddo che ho dentro.'' e Lui lo fece,mi abbracciò forte,sempre più forte finchè il suo telefonino non squillò e si staccò,mi osservò per capire se andare a rispondere sarebbe sembrato inadeguato o meno ''puoi andare a rispondere,non mi scoccia'' ''no,preferisco stringerti'' a questa risposta così sincera lo baciai. Lo baciai seriamente e se in un primo momento anche Lui contraccambiò,in un secondo momento si distaccò e mi fece riflettere sul fatto che io non lo volessi davvero ''e tu che cosa ne sai di quello che voglio?'' ''lo so perchè io sono bisex e per quanto tu mi piaccia,insomma..a chi non piaci? su questo non posso mentire'' specificò ''dicevo..che per quanto tu mi piaccia io sto già con un ragazzo'' ''oh..'' mi passai un dito sulla bocca ''e penso che tu non voglia me'' feci finta di niente e non risposi,lo guardai con aria dubbiosa ''quel ragazzo moro'' ''non è moro!'' ''chi se ne frega del colore Lucre! ti piace quell'uomo,perchè non te lo prendi? Lui sta solo aspettando te.'' ''hai ragione. grazie Damiano'' lo abbracciai e sentendo che era venuto il momento di congedarci mi accompagnò alla porta,io uscì e poi mi voltò ''amici come sempre?'' chiesi conferma,Damiano sorrise con tutti i denti di cui dispone ''amici come sempre.''
Aver visto Damiano ed averci parlato mi aveva fatto riflettere,sarei dovuta essere meno impulsiva,sia con Lui che con Dominic. Non me ne sarei dovuta andare,avrei dovuto chiedere spiegazioni così andai al bar ma non lo trovai,la ragazza che era con Lui era ancora al bar,seduta allo stesso posto di prima ''ciao,dov'è finito Dominic?'' ''e tu chi saresti?'' mi squadrò dalla testa ai piedi con fare altezzoso ''quello che tu non sarai mai:la sua ragazza.'' Spenta con una semplice frase. Solo..con una mezza verità. Uscì e sul marciapiede non trovai il telefonino che avevo lanciato ''cazzo.'' urlai,le poche persone che erano li si girarono e mi guardarono come fossi una pazza ''beh?'' si voltarono.
Tornai a casa sconsolata ma mi consolai ben presto. ''CIao famiglia.'' dissi entrando in casa a testa bassa ''ciao tesoro,in camera c'è una sorpresa.'' strillò mamma dalla cucina ''che cos'è? oh non dirmi che mi hai preso la Polaroid d'epoca!'' ''diciamo che è qualcosa che non hai mai avuto'' tutti risero. Corsi fino in camera mia e quando aprì avevo il fiatone,trovai Dominic seduto sul mio letto a guardarsi intorno,di scatto si alzò,come se l'avessi colto sul fatto. L'abbracciai ''questo a cosa lo devo?'' mi alzai,chiusi la porta e ancora rivolta verso la porta feci una strana faccia,mi voltai ''dobbiamo parlare'' ''cazzo..'' disse solamente ''siediti.'' ''cazzo,cazzo.'' l'afferrai per la mascella ''taci,solo..ascoltami..ero venuta al bar e ti ho visto con quella,ho visto che ti baciava e non potevo stare li a guardare.'' mi voltai a fissare il muro di fronte a me e mi sfregai le mani sulle ginocchia ''ho agito impulsivamente..sono andata da chi sapevo mi avrebbe consolata.'' ''Damiano'' mi rubò il nome Lui ''si. Ma non importa da chi sono andata,anzi,Lui è stato impeccabile,mi ha rifiutata.'' ''perchè è gay!'' imprecò Dom mentalmente ''no,semplicemente mi rispetta,mi ha fatta riflette Dom. Usciamo,diamoci una possibilità. Dio,non ne posso più di fuggire dalle relazioni,di reprimere ciò che voglio e che mi rende così vulnerabile.'' ''e che cosa vuoi,che ti rende così vuolnerabile?'' mi chiese facendomi girare verso di Lui ''tu'' ammisi in modo terribilmente imbarazzante ''volevo dire te'' risi nervosamente ''lo vedi che sono proprio pessima?'' ''no,sei esattamente come dovresti essere e come ti vorrei,come ti voglio.'' mi baciò la fronte e senza voltarsi se ne andò.
''Buonanotte Lucrezia'' mi dissi mentalmente sdraiandomi con le mani congiunte al petto.
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