23 settembre

Mi alzai e mi infilai il doccia,sentì il telefono vibrare ma lo ignorai. Una. Due. Tre volte. Alla quarta uscì. Mi asciugai le mani e presi il telefonino tra le mani. 3 chiamate ed un messaggio di Dominic ''vieni a scuola prima che dobbiamo parlare'' la mia risposta non arrivò.

7:50 AM

Mi sedetti al mio posto,misi le gambe sul tavolo ''bene,vedo che sei venuta'' feci un gesto come a mostrargli l'ovvietà della cosa ''tutto questo deve finire'' ''vedo che non usi più mezzi termini'' ''mi adatto a te,Lucrezia'' ''oh,beh stai già andando fuori strada'' mi alzai ed afferrai il telefono,Lui venne a prendermi il telefono e lo mise sulla scrivania ''ho appena iniziato e gradirei collaborazione da parte tua'' ''oh,okay.'' mi accomodai nuovamente ''tutto questo deve finire. Io so che  cosa voglio e tu lo sai. Io,però, non so che cosa vuoi tu.'' ''cosa vorresti sentirti dire?'' ''una risposta sincera,non le solite filtrate'' risi distrattamente ''tu che cosa vorresti sentirti dire?'' insistetti,chiuse gli occhi e respirò a fondo ''il punto non è che cosa voglio sentirmi dire,il punto è:che cosa vuoi tu? una risposta me la sai dare o no? una risposta. Non chiedo molto'' ''lo sai'' iniziai spostandomi i i morbidi e setosi capelli a sinistra ''lo sai che voglio stare con te ma per stare con te dovrei rinunciare alle tue spiegazioni ed accidenti,vorrei non dover rinunciare a nessuna delle due cose!'' feci uscire questa piccola verità dalla mia bocca,senza alcun filtro ''capisco'' ''ma davvero?'' alzai un sopracciglio ''tu non vorresti rinunciare a nulla,eppure saresti quello che ci perde di più!'' si avvicinò precipitosamente ''tu proprio non ci arrivi,non m'importa! non m'importerebbe di cambiare lavoro se la ragione fossi tu!'' ''il punto è..che non voglio essere io la ragione per cui lo fa.'' ''allora non lo sei.'' ''non possiamo stare insieme!'' urlai ''perchè? perchè ti ostini a portare avanti questa stupida idea? non è che non possiamo,è che tu non vuoi! voglio venirti incontro ma tu proprio non capisci! tu proprio non mi aiuti!'' si lamentò tutto d'un fiato,fece una pausa,tamborellò con le dita ''pensaci,Lucre. Pensaci'' ''va bene'' risposi tanto per accontentarlo ''promettimi che lo farai'' si volle assicurare ''e va bene,te lo prometto.'' gli concessi.

A poco a poco i miei compagni entrarono in classe,Dominic tornò in sè. Pretese che tutti i telefoni stessero sulla cattedra ed iniziò a spiegare. Presi appunti su ogni singola parola. In pratica trascrissi ogni singola parola pur di non permettermi di pensare.