8. Dieci regole
HARRY’S P.O.V:
Ho letto il messaggio un centinaio di volte nella speranza di trovarci qualcos’altro oltre a queste poche parole, che ormai conosco a memoria.
“Ciao, sono dovuta scappare prima della fine del concerto, Mad aveva bisogno di me. Scusa. Grace”
Forse ho fatto davvero qualcosa di sbagliato e Lei non si sentiva a suo agio, non avrei dovuto chiamarla piccola? Eppure sembrava aver apprezzato. Dovrei seriamente pensare prima di parlare, non la conosco nemmeno da 48 ore e già la chiamo piccola. Come diavolo mi è venuto in mente? Semplicemente non ho potuto controllarlo, è uscito spontaneamente.
Ho pensato a mille risposte che avrei potuto darle a quel messaggio, ma nessuna di queste era opportuna, non si deve scusare di nulla e io cosa dovrei dirle? Che mi è dispiaciuto non vederla dopo il concerto? Mi prenderebbe come un pazzo psicopatico che si è già affezionato a Lei sulla base del nulla. Non so nemmeno se sono affezionato a Lei, so solo che questa cosa del “patto” mi ha coinvolto più del dovuto.
Sono sempre stato favorevole all’istinto, ed è per questo che sono davanti alla porta dell’appartamento di Mad. Il portiere mi ha fatto entrare senza problemi, ormai ci è abituato, io e Jamie siamo stati spesso qui nell’ultimo periodo. Forse dovrei chiedere a Lui un consiglio, sicuramente mi direbbe una frase ad effetto, quelle che solo lui sa elaborare e che ti fanno riflettere più del dovuto. No, sarebbe solo peggio. Voglio solo guardarla negli occhi e capire cosa è successo. Se Mad aveva davvero bisogno di Lei, farò la figura del complessato, se invece era una scusa, credo che finalmente avrò le risposte che da ieri sera non riesco a trovare.
Dopo un tempo che mi sembra infinito busso alla porta di Mad. Spero che non stiano ancora dormendo, sono le nove di mattina e io sicuramente non dovrei essere qui, ma nel mio letto a dormire. Quattro ore di sonno con un concerto alle spalle sono decisamente poche.
“Harry?”
Una Mad sorpresa si presenta alla porta. Indossa una tuta quindi deduco che non stesse dormendo. Bene, un problema in meno, interrompere il sonno profondo di Mad è sempre un rischio.
“Posso entrare?”
Mad in tutta risposta apre la porta. Incrocio il suo sguardo e i suoi occhi sono strani, sembrano arrossati e spenti, probabilmente non ha dormito abbastanza.
“Fai piano, Grace sta ancora dormendo”.
Non posso fare a meno di immaginare Grace con le palpebre chiuse che riposa. Sicuramente una bella visione, forse potrei inventarmi una scusa ed andare a sbirciare nella sua stanza. No non è il caso, sicuramente Mad me lo impedirebbe e io risulterei oltre che complessato anche maniaco.
Mad mi sta scrutando attentamente da quando sono entrato. Si è seduta sulla poltrona nera del salotto e sono certo stia aspettando che io faccia lo stesso, per iniziare l’interrogatorio. E’ la mia ultima possibilità per sfuggire, so che se mi siederò su quel divano non avrò più via di scampo. So anche che se dovessi uscire da quella porta rimarrei dubbioso per il resto della giornata e Godzilla non apprezzerebbe, quindi meglio che io mi schiarisca la mente al più presto.
“Vuoi qualcosa da bere?”
Domanda di routine, so perfettamente che vuole arrivare al punto. I suoi occhi da civetta mi stanno scrutando attentamente. In questo mi ricorda Grace, quando mi guarda con gli occhioni indagatori, in cerca di risposte. Gli occhi di Grace però sono sempre dolci, quelli di Mad sembrano … stanchi.
“Tutto bene Mad?”
Lei guarda fuori dalla finestra prima di annuire. Sta pensando a qualcosa, non sta bene, c’è qualcosa che non va.
“Potrei stare meglio, ma non c’è problema, piuttosto cosa ci fanno i tuoi capelli in casa mia a quest’ora del mattino?”
Sta sforzando un sorriso e io lo ricambio. I miei capelli stanno diventando una questione di stato, tutti dicono che sono troppo lunghi, ma a me piacciono così, non li taglierò molto facilmente e più me lo fanno notare e più io mi sento spinto a fare il contrario.
“Grace ieri sera ha lasciato il concerto prima della fine, volevo solo sapere se stava bene”
Con Mad le scuse non hanno senso, inevitabilmente è in grado di estorcerti la verità e io non ho voglia di inventarmi scuse utili, non ne sono in grado.
“Colpa mia, avevo bisogno di Lei, in realtà mi sarebbe bastato parlarle al telefono, ma lei è più cocciuta di un mulo, e con il suo istinto da crocerossina, ha fatto il suo ingresso dalla porta in men che non si dica. Mi fa piacere che tu ti preoccupi per Lei Harry … E’ davvero dolce non trovi?”
Bene, il lato positivo è che davvero Mad aveva bisogno di Lei, quindi non era una scusa. Il lato negativo è che Mad mi sta ponendo delle domande che risultano scomode.
“Volevo solo sapere se andava tutto bene, magari si stava annoiando o altro e io le avevo promesso che sarebbero state tre settimane belle, non noiose, tutto qui”
Mad sorride compiaciuta con lo sguardo di chi sa molto di più. Lei e Louis hanno questa strana capacità, o forse sono io che non sono credibile, soprattutto se è palese il fatto che trovi Grace la ragazza più dolce e interessante che io abbia mai conosciuto fin ora. Dannazione.
“Harold sei consapevole del fatto che , se la farai soffrire in qualsiasi tipo di modo, provvederò alla tua morte personalmente, facendo in modo che sia lenta e dolorosa?”.
Le minacce non mi sono mai piaciute, soprattutto se la persona che mi sta parlando sta supponendo che io possa davvero far qualcosa di male a qualcuno. Nonostante questo la serietà con cui Mad mi sta guardando, mette i brividi e sono certo che sarebbe davvero in grado di farlo. Forse è per questo che Liam l’ha lasciata.
“Non vedo in che modo potrei farla soffrire”
Mi sta fulminando con lo sguardo. Si decisamente Liam, l’ha lasciata perché aveva paura di Lei.
“Tu preoccupati solo di non farlo, non scherzo sulle conseguenze e giusto per la cronaca non scherzo mai quando si tratta di Grace. Quindi presta attenzione, non te lo ricorderò un’altra volta”
Sto per rispondere ma una voce che ormai ho imparato a riconoscere, attira la mia attenzione.
“Amica?”
Grace è appena apparsa sulla soglia della porta. Giusto il tempo di poterla ammirare avvolta in quella maglietta che le copre a malapena le parti essenziali, che scompare immediatamente. Quel frangente è decisamente bastato al mio cuore per perdere un battito. Non so che diavolo sta succedendo al mio cuore e alla mia mente, sembrano non rispondere più ai comandi quando lei è nelle vicinanze.
“Coraggio amica, sono sicura che Harry Styles qui presente ha già visto molteplici volte una donna in pigiama, quindi non fare la timida ora e vieni qui”
Sorriso fra me e me. Mad sa esattamente come mettere a disagio le persone. In questo caso però non vedo l’ora di vedere l’espressione di Grace. Sicuramente avrà quella tinta rossa sulle guance che la rende ancora più dolce.
“Mad! Si da il caso che io non indossi un vero e proprio pigiama!” urla Grace senza mostrarsi. Vorrei davvero che lo facesse.
“Tranquilla Grace, credo che abbia visto anche un numero non indifferente di donne senza pigiama!”
Non posso fare a meno di ridere. So esattamente che è vero e anche Mad lo sa, ma credo che il suo obiettivo sia quello di mettere volontariamente in imbarazzo Grace e io lo trovo davvero divertente. Nonostante ciò mi sento in dovere di entrare in suo soccorso.
“Tranquilla Grace, vai pure a cambiarti, non ho fretta”
Mad mi fa l’occhiolino, sembra che ora stia meglio di prima. Lei e Grace devono avere un rapporto particolare, sicuramente si vogliono molto bene. Ora che ci penso non ho mai visto Mad socializzare più del dovuto con una ragazza da quando la conosco. In realtà non ha legato tanto con nessuno, tranne che con Jamie e ancora oggi mi chiedo come facciano ad andare d’accordo. Sono molto diversi, Jamie è completamente sregolato mentre lei è la precisione in persona. Un altro dei misteri che probabilmente non hanno nemmeno una spiegazione.
“Eccomi”
Mi volto verso di Lei e rimango per un momento immobile a fissarla. Mi capita troppo spesso e questo perché lei non è prevedibile, soprattutto in quello che decide di indossare. Sto facendo troppa attenzione al suo guardaroba, me ne rendo conto, ma come faccio a non guardarla quando i vestiti che indossa sembrano essere fatti apposta per Lei?. Questo vestito azzurro è qualcosa di spettacolare. Mi sarei aspettato un paio di pantaloni della tuta, visto la timidezza di prima, non decisamente un vestito che le lascia scoperte le gambe bellissime. Dannazione.
“Harold chiudi quella bocca, sarebbe imbarazzante dover pulire la tua bava dal pavimento!”
Ho già detto che odio l’ironia di Mad? E’ pungente e davvero inappropriata, soprattutto mentre usa il mio nome per intero.
“Bene, ciao Harry”
Tutto il mio odio svanisce nel momento in cui Grace pronuncia quelle parole.
“Ciao Grace”.
E’ tutto quello che riesco a dire mentre lei con il suo sorriso perfetto in volto si siede sulla poltrona davanti a me. Non sembra essere imbarazzata mentre io lo sono ancora. Mad mi ha appena fatto fare una figuraccia e io non ho ancora deciso come rimediare.
“Bene, io vado, devo vedermi con Jamie. Vi lascio soli, per favore non mettetemi nella scomoda situazione di dover spiegare ai miei nipoti il perché, suo padre è più giovane di sua madre perché davvero non avrei una risposta sensata”
“Ciao Mad”
Grace sa esattamente come azzittire Mad. Non ho capito una parola del discorso insensato che ha appena detto quella pazza, ma non mi ci voglio nemmeno impegnare, ha detto che se ne sta andando, quindi questo vuol dire che non mi dovrò preoccupare di lei almeno per un po’.
GRACE’S P.O.V:
La porta d’entrata si chiude e noi rimaniamo effettivamente soli.
Non capisco cosa porti Mad a mettermi in situazioni di imbarazzo ogni volta. Sa che sono timida, sa che sembro quella che vuole spaccare il mondo ma sono semplicemente una ragazza troppo insicura per farlo.
Harry mi sta guardando in quel mondo che non capisco e non capirò probabilmente mai. Non so cosa fare e tanto meno cosa dire. In realtà non so nemmeno perché è qui, dopo la sua mancata risposta al messaggio di ieri sera, avrei giurato che si fosse offeso o cose del genere.
Forse mi sento già troppo importante, non sono nessuno per lui, perché dovrebbe importargli il fatto che io me ne sia andata senza salutare. Colpa di Mad, se lei non mi avesse chiamato in lacrime certamente sarei rimasta li. E’ stato un bel concerto e mi stavo divertendo. Dovrei dirglielo, potrebbe essere un bel modo per rompere il ghiaccio.
“Bel concerto ieri sera”
Harry sorride e ogni mia insicurezza cade in quel momento. Quel sorriso ha qualcosa di incredibile, credo sarebbe in grado di illuminare un stanza completamente buia. Se a quello associamo i fari verdi, potrebbe illuminare un’intera città pur non essendo la torcia umana dei fantastici 4.
“E’ perché ti piaceva, che te ne sei andata prima?”
Ride mentre lo dice, e io mi trovo a fare lo stesso. Mi piace il suo modo di arrivare dritto al punto, non prende giri di parole, e dice semplicemente quello che gli passa per la mente.
“No, non è decisamente per quello, non me ne sarei andata prima se non avessi avuto un motivo valido, e credimi lo era, come ti ho scritto nel messaggio. Non ti è arrivato?”
“Oh, si, ma ho preferito venire qui per assicurarmi che fosse tutto ok. Perché è tutto ok giusto?”
Noto un filo di preoccupazione nei suoi occhi. Come può pensare che io abbia qualche problema nei suoi confronti?. No non ce l’ho assolutamente.
Mi alzò e vado a sedermi vicino a Lui, non so cosa mi spinge a farlo, so solo che lo faccio. Spero che il mio cervello non mi faccia fare qualche altra mossa azzardata.
Lui segue ogni mio singolo movimento con gli occhi e mi sorride quando sono definitivamente seduta al suo fianco.
“E’ tutto ok, davvero e volevo farti i complimenti per ieri sera. Siete bravi, avete un buon sound e regalate emozioni. Non so come ci riuscite, forse sono quei sorrisi che vi ritrovate, o forse siete semplicemente bravi e basta. Ma è qualcosa che non so spiegare, non è solo oggettiva bravura, è qualcosa di più e sono certa che tutte le ragazze che urlavano i vostri nomi ieri sera, sappiano spiegarlo meglio di me.”
Sorride e si stringe il labbro inferiore fra i denti. Dannazione come posso controllare le mie azioni avventate e stupide se lui fa cose del genere?. Devo concentrarmi su qualcos’altro. La finestra è perfetta, luce, la luce è la mia distrazione, ma anche Harry è luce. Quale luce devo scegliere ora?
Una ciocca dei miei capelli viene scostata dal mio viso nel modo più naturale possibile. Credo che le mie guance siano in fiamme e io vorrei essere su quella galassia di ieri, vorrei essere li a giocare a carte con gli extraterrestri piuttosto che essere qui con lui, che riesce a mettermi così in imbarazzo.
“Ti sei spiegata benissimo e sono felicissimo di sentirti dire queste cose. Il fatto che apprezzi la nostra musica e quello che facciamo è fondamentale per me”
Devo trovare una soluzione per quegli occhi. Non posso permettere al mio cuore di battere così forte ogni volta. Pessima idea quella di essere venuta così vicino a Lui. Appuntalo sul block notes Grace, regola numero uno: mantenere sempre una distanza di sicurezza da Harry .
Sono una alunna diligente quindi mi alzò dal divano e mi avvicino alla finestra incrociando le braccia al petto.
Harry mi segue e si ferma vicino a me guardando fuori.
“Ho sempre l’impressione che tu non sia a tuo agio Grace e voglio che tu possa esserlo”
Regola numero due: cercare un modo per evitare che Harry si ponga delle domande a cui tu non puoi rispondere senza sembrare strana.
“Mi dispiace che tu abbia questa impressione, in realtà sono a mio agio, ma non capita tutti i giorni di trovarsi in una situazione così, con qualcuno che devo ammetterlo mi imbarazza”.
Harry è fermo a guardarmi con le mani in tasca.
“Nemmeno io mi trovo in situazioni del genere tutti i giorni se ti può consolare, però sono felice di esserci e sono felice di esserci con te”
Regola numero tre: trovare il modo di far dire a Harry cose meno carine, questo causa impercettibilmente il battito accelerato del tuo cuore.
“Sei gentile con me”
“Non posso fare a meno di esserlo, sei stata estremamente disponibile e ogni cosa che dici mi incuriosisce Grace. So per certo che hai molto da dire, ma per qualche strano motivo non lo fai. Ho voglia davvero di conoscerti meglio.”
Regola numero 4: provvedere a cambiare la voce roca di Harry, troppo dolce e troppo sexy.
“Non sono abituata ad aprirmi con le persone, ma voglio davvero riuscirci con te.”
Harry mi sta sorridendo come mai prima d’ora. Ho voglia di abbracciarlo ma sarebbe fuori luogo e insensato. Io non ero quella che dimostrava gesti d’affetto, solo una volta conosciute bene le persone?
“Facciamo un patto?”
Mi sta facendo questa domanda con le mani nelle tasche senza smettere di sorridere e attirare tutta la mia intenzione. Ogni parte del mio corpo sta prestando attenzione a Lui e a quel sorriso.
“Un altro?”
Ride e io con Lui.
“Un altro. Lasciamoci andare, anche se sembra strano, avventato, stupido. Tre settimane sono poche, e non possiamo godercele al meglio se non proviamo a scacciare le preoccupazioni che so, abbiamo entrambi”.
Regola numero 5: accettare sempre e comunque le proposte di Harry, lui è un veggente e saprà sempre quello che vuoi in quel momento.
Faccio un passo verso di Lui e alzandomi sulle punte lo abbraccio. Lo vedo un po’ sorpreso ma immediatamente ricambia. Le sue mani corrono veloci sulla mia schiena e milioni di brividi si stanno diffondendo nel mio corpo. Dannazione Harry.
“Devo dedurre che tu abbia accettato anche questo patto?”
La sua voce è più roca di prima e il fatto che stia sussurrando queste parole vicino al mio orecchio non fa altro che moltiplicare i brividi che già a contatto con Lui sentivo.
“Tu che dici?”
“Dico che sono felice e che apprezzo sempre di più il fatto che tu sia piccolina”
Regola numero 6: non farti impressionare ogni volta che lui utilizza la parola piccola e/o suoi vezzeggiativi. Facci l’abitudine e smettila di pensare.
“Perché?”
Ride vicino al mio orecchio e io lo seguo. Credo che funzioni un po’ come il principio di azione e reazione.
“Perché altrimenti non potrei fare questo”
Non ho nemmeno il tempo di realizzare quello che sta accadendo, che i miei piedi non toccano più il pavimento e iniziano a girare, con me ed Harry.
Regola numero 7: Harry è sorprendente e tu ti dovrai adattare anche a questo.
Mi stringo di più a Lui e lui fa lo stesso con me. Dopo qualche secondo i miei piedi tornano terra, ma la testa continua a girare.
Regola numero 8: l’effetto che Harry ti fa, può essere assimilato alle montagne russe. Ricorda che le montagne russe ti sono sempre piaciute.
Harry lascia leggermente la presa e io faccio lo stesso. Le mi braccia tornano lungo il mio corpo ma i miei occhi rimangono incatenati ai suoi.
“Stasera alle 20 sono qui a prenderti”
Non me lo sta chiedendo, è una costatazione che solitamente mi infastidirebbe, ma che in questo caso mi piace molto.
“Dove andiamo?”
Regola numero 9: impara a lasciarti andare sempre, se questo è il risultato, non potrà che essere piacevole.
Harry sorride e la sua mano incontra la mia.
“Stasera usciamo allo scoperto piccola”
Regola numero 10: dimentica le regole 1 e 2, avvicinati a Lui, lascia che ti faccia tutte le domande del mondo, perché il tuo cuore non ha mai battuto così forte prima.
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