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42. Fatto?

MAD'S P.O.V

Cercare di essere paziente? Fatto.

Giocarsi la carta della gelosia, facendomi fotografare volontariamente con ragazzi diversi, ogni giorno? Fatto.

Inviare a quel cretino segnali di fumo, cercando di non dare fuoco a nulla? Fatto.

Verificare se esistessero davvero, piccioni viaggiatori in grado di portare messaggi al destinatario? Fatto.

Servirsi in modo inappropriato e subdolo di Harold Edward Styles, minacciandolo di non farlo entrare in casa, a meno di avere informazioni riguardo a quel cretino? Fatto.

Cercare di ignorare il tempo, non dando peso al fatto che, i sei giorni appena trascorsi, senza avere sue notizie, reazioni o cenni di vita, non siano veramente passati? Fatto.

Risultato? Trovarmi davanti allo specchio da almeno un'ora ripetendomi cosa diavolo mi è venuto in mente, quando ho accettato di uscire con quel cretino la prima volta.

"Mad, ho bisogno del bagno"

Io ho bisogno che Liam Payne non esista, non sia mai esistito, oppure di un cervello nuovo, magari programmato appositamente per filtrare i cretini. Nonostante questo però, non busso insistentemente alla porta del bagno, consapevole del fatto che all'interno si sta svolgendo un incredibile tu per tu, con me stessa.

"Ancora un minuto" rispondo.

Un minuto non mi basta. Devo capire come è potuto succedere. Io Mad Thomas, fantastica ragazza eccezionale, insostituibile e meravigliosa, ridotta a dover uscire con le sue pseudo amiche modelle, per tentare l'ultima carta rimastomi, per ricordare a Liam Payne della mia esistenza.

"E' la stessa cosa che ripeti da quindici minuti Mad, e la mia pausa sta per finire, quindi smettila di fare la paranoica e esci di li!"

Grace è stressata.

Avrebbe bisogno di sfogarsi in qualche modo, le ho fatto notare che non è sano per Lei rinchiudersi in una stanza e studiare quindici ore su ventiquattro, fermandosi solo per dormire, mangiare e andare in bagno. Ma Lei persiste nella sua modalità: dire, fare, baciare, lettera e testamento senza darmi ascolto.

Povera me, povera Lei e povero Styles.

Fai un respiro profondo Mad, fai un respiro profondo. Non c'è nulla di male nel fare quello che stai per fare, insomma solo l'intenzione di farlo, implica che facendolo con molte probabilità farai la cosa giusta.

"MAD!"

Giuro, la preferivo in modalità fatina dei denti. La sua versione attuale mi spaventa, mi rende nervosa e mi fa essere in pena per Harold. Odio essere in pena per qualcuno, a maggior ragione se quel qualcuno è strettamente legato a quel cretino. Insomma povero cucciolo, è da giorni che tenta di convincerla a prendersi una pausa per vedersi, guardarsi, parlarsi, pensarsi, baciarsi, moltiplicarsi o fare quello che fanno quando stanno insieme, ma Lei riesce sempre a distruggere ogni suo tentativo, usando come scusa la partenza per l'Italia.

Bella mossa Styles, devo ammettere che Lui è un esperto in queste cose. Peccato che non sia in grado di darmi consigli utili; che diavolo di consiglio malato è, quello di chiedere a Liam di incontrarci e parlare? Dovrei perdere così, abbassare l'ascia di guerra, sventolare bandiera bianca e dare modo a Lui, cretino per nascita, di vincere questa battaglia? Nemmeno sotto tortura!.

"Mad non costringermi a chiamare un falegname per scassinare la porta!"

Ok, o la va o la spacca.

Mi avvicino a grandi passi alla porta, girando la chiave e lasciando che il tornado Grace faccia il suo ingresso. Il suo sguardo omicida è sufficiente ad immobilizzarmi sul posto; addio fatina dei denti, benvenuto Terminator.

"Hai intenzione di stare qui?" mi domanda avvicinandosi al wc.

Non lo so, credo di si, ho bisogno del suo parere e so che se non sfrutterò questi dieci minuti di pausa che le rimangono, si richiuderà nuovamente nella sua stanza buia e triste e non ne uscirà più fino a domani.

"Si, insomma, anche quando eravamo bambine, ci facevamo compagnia in bagno".

Grace non mi risponde, scuote semplicemente la testa e si siede senza pudore sul wc.

"Quindi stasera andrete in spiaggia" osserva guardandomi.

Viva l'ironia Grace, non mi pare che Terminator ne fosse dotato. 

"No Grace, andremo in un locale, sono una modella, quindi non vedo perchè non dovrei darmi alla vita mondana londinese." 

"Nessuno ti vieta di farlo, ma penso che potresti raggiungere il tuo scopo, anche con dei vestiti addosso ad esempio."

Terminator non era dotato nemmeno di ovvietà; Lui arrivava all'improvviso e sterminava gente, nemici in particolare, quindi l'ironia non era di casa, ma è evidente che Grace sia la versione sviluppata del personaggio.

Con tutto il bene che le voglio, preferivo la versione di  Schwarzenegger.

"Sono vestita Grace, e nel caso tu non l'avessi notato, questo vestito mi sta benissimo. Ok, è abbastanza scoperto, ma io me lo posso permettere"

Avevo una vasta gamma di capi fra cui scegliere, ma nessuno faceva al caso mio. Questo è il migliore; Victoria's Secret in momenti come questi è l'arma migliore, Liam Payne non avrà scampo e io finalmente vincerò.

Grace si alza dal wc, sinonimo del fatto che ho altri nove minuti per riuscire a capire con Lei, se sto facendo la cosa giusta, oppure no.

Io non ho dubbi solitamente,  le mie idee cambiano da un minuto con l'altro; un minuto prima vorrei essere una cantante di fama internazionale, quello dopo un un'insegnante di nuoto sincronizzato, ma in quel minuto, sono pienamente convinta delle mie scelte.

"Quindi non vuoi proprio venire con me giusto? Ci sarà anche Harry, la musica, luci soffuse, tu che balli, lui che ti guarda, tu che lo guardi e boom!"

Avrei un disperato bisogno della sua presenza, sarebbe tutto più semplice se lei fosse lì, odio la sua università e odio il suo esame.

Grace fa un passo verso di me sedendosi sulla superficie liscia della vasca.

"Vieni qui" mi incita picchiettando la mano al suo fianco.

Obbedisco facendo un respiro profondo.

"Sai cosa penso Mad. Per quanto mi riguarda non dovresti nemmeno andare stasera. Non è da te fare queste cose e nemmeno dover ricorrere ad espedienti del genere, per attirare la sua attenzione."

Lo so, Lei ha dannatamente ragione ma io non posso nemmeno permettermi di buttarmi fra le sue braccia ancora una volta. Per quanto io voglia potermi fidare di Lui, non ci riesco. Ci ha messo un secondo a liberarsi di me e a sostituirmi, nessuno mi può assicurare che non lo rifarà.

Non ha fatto nulla per riavermi con se in questi giorni; avrebbe dovuto mettere in conto che non sarei corsa da Lui a Parigi e offendersi come un bambino ferito nell'orgoglio, non lo aiuta a dimostrarmi che ci tiene.

Se non mi importasse davvero di lui, se non fossi pienamente consapevole del fatto che non ho mai provato per nessuno, quello che provo per Lui, l'avrei già eliminato, ma so che me ne pentirei per sempre, se non ci provassi.

Ha tanto da dimostrami, prima che io riesca a fidarmi ancora di Lui, ma se non gli darò la possibilità di farlo, non saprò mai se mente, o dice la verità.

"Chi l'avrebbe mai detto Grace? Io che vengo meno ai miei principi, per un dannato cretino"

Grace sorride poggiando la testa sulla mia spalla.

"Se non ti guarderà stasera, allora sarà proprio un cretino"

Le voglio bene. Le voglio bene e basta, che sia la fatina dei denti, Terminator, o semplicemente Grace.

"Sicuramente ad Amsterdam, ha visto di meglio"

Forse la cosa peggiore di tutta questa storia è dover vivere tutto, restando detto alle quinte, non sapendo cosa succede sul palco, nonostante sia così vocino e illuminato.

"Non c'è niente meglio di te Mad e lo sa anche Lui. Quindi ora vai la fuori e fagli vedere chi comanda. Nel frattempo se potessi tenere Cara lontana da Harry, sarebbe fantastico"

Sorrido poggiando la testa su quella della mia amica.

Grace è sempre stata gelosa, ma ho sempre pensato che la sua gelosia fosse di tipo sano. Semplicemente è portata ad affezionarsi a qualsiasi persona che le se avvicina, vivente e non. L'importante è che quest'ultima, riesca a passare il test iniziale, dopo di che tutto ciò che Grace riserverà al soggetto, saranno cose positive. 

Da qui il suo impellente bisogno di difendere le persone che le stanno a cuore, ad ogni costo. Se a questo ci aggiungiamo due occhi verdi, un cespuglio riccio e deformato in testa e un fascino indiscutibilmente enorme, troviamo la sana gelosia di Grace nei confronti di Harry.

"Dovresti lasciarlo meno solo sai? Sta iniziando a farmi pena, insomma non vi vedete da due giorni, lui era ad Amsterdam e tu stasera rimani qui?" domando nuovamente.

Terminator farà la sua strage tra tre, due...

"Mad credi che io mi diverta? Onestamente no, preferirei essere con Harry adesso, piuttosto che impegnarmi in quel libro del cavolo, ma in gioco ci sono cose semplici come ad esempio il mio futuro e la mia carriera, cose da niente insomma"

Le ho sempre detto che l'ironia non fa per Lei, non è in grado di fare la simpatica nel modo corretto.

"Non può aiutarti in questo studio matto? Insomma mentre tu studi lui ti ascolta, e nei minuti di pausa potreste lavorare alla moltiplicazione della specie, sempre di moltiplicazioni si tratta"

Credo che Lei ne abbia davvero bisogno, ora più che mai e l'idea di avere un nipotino di cui prendermi cura, è sempre più allettante. Potrebbe essere un motivo di svago, mi occuperei di Lui, lo crescerei con valori morali importanti fino a farlo diventare il mio discepolo fidato, così facendo conquisteremo il mondo.

Si, mi piace.

"Amica, se non fosse che mi occuperei solo di moltiplicazione della specie, sarei ben lieta di averlo qui, giuro" 

Harry ha davvero fatto un grande lavoro con Lei. Credo che i suoi ormoni abbiano finalmente imparato a funzionare nel modo corretto, ma terrò questo pensiero per me.

"Bene, è giunto il momento di andare. Mi assicurerò che Cara faccia la brava e che Liam Payne cada ai miei piedi, in una tempistica da record!"esclamo alzandomi.

Grace mi segue, affiancandosi a me vicino allo specchio. 

Sto davvero uscendo vestita così? Sto davvero mandando al diavolo ogni cosa solo per Lui? 

"Stai attenta ok?" mi domanda Grace guardandomi attraverso lo specchio.

So cosa intende, so perfettamente cosa significa in realtà questa raccomandazione e amo il fatto che mi stia sostenendo in qualcosa, che Lei non farebbe mai. 

Annuisco cercando di essere il più convincente possibile. Esco dal bagno velocemente; se mi guardassi ancora una volta allo specchio, perderei ogni mia convinzione. 

Recupero la mia pochette e salutando Grace con un bacio, lascio il mio appartamento.

Cara e le ragazze si sono offerte di passare a prendermi, ma io ho preferito raggiungere il locale autonomamente. Emily mi ha trovato un autista, nonostante avesse tentato in tutti i modi di dissuadermi dal partecipare a questa serata.

Non sono solita trasgredire le regole, credo di avere iniziato a farlo da quando Jamie è diventato mio amico. Si, è tutta colpa di Jamie, dovrei prendermela con Lui e il suo essere un biondo particolarmente pazzo e amichevole.

Al diavolo le regole, Jamie ha portato solo cose belle nella mia vita, quindi le colpe sono solo mie, mie e delle mie attitudini malsane, nell'imbattermi in cretini dal bel faccino.

Rup Selt, il mio fidato portiere mi saluta cercando di non essere troppo indiscreto mentre mi guarda le gambe. Bel tentativo Rup, ma puoi fare di meglio. Credo che stasera io debba mettere in conto questo tipo di occhiate, dopo tutto l'obiettivo è proprio questo.

"Ciao Rup, buona serata. Ogni tanto controlla che Grace non sia affogata nei libri, per favore" 

Rup ride, ed è sempre strano quando lo fa. Un rumore strano esce dalla sua bocca, assimilandolo, ad un maialino rosa con delle macchie bianche. Non che solo quella specie, faccia quel verso, ma la preferisco a quella nera con le macchie marroni.

Mi dirigo all'uscita dove una macchina nera mi aspetta. Saluto l'autista che mi tiene aperta la portiera e salgo, accomodandomi sul sedile posteriore dell'auto.

Ogni tanto mi piace lasciarmi cullare da comodità come questa; quando sono arrivata a Londra, l'unica cosa che mi importava, era mantenere la mia indipendenza, che si trattasse di spostamenti, di aiuti in casa o nel campo lavorativo. Ma con il passare del tempo e con l'ingaggio di Emily al mio fianco, mi sono resa conto che non potevo davvero contare solo su me stessa, e dal momento che Lei, è la migliore nel campo, posso anche rilassarmi e lasciarle il comando.

Il viaggio trascorre tranquillo, Cara, Jourdan e Karlie mi stanno aspettando all'entrata, per lo meno da quanto ho potuto capire dal messaggio che una Cara visibilmente ubriaca,mi ha appena inviato.

Spesso mi chiedo quale sia il suo scopo, che divertimento trovi nel comportarsi costantemente in modo bizzarro, ma pensandoci, se così non facesse, non sarebbe Cara e nonostante tutto, mi piace proprio così.

Il gentilissimo, ma poco loquace autista che risponde al nome di Caspian, come il principe Caspian delle Cronache di Narnia, mi lascia proprio davanti all'entrata del locale.

Ci sono milioni di fotografi pronti ad immortalare il mio non vestito, quindi sono costretta a cucirmi addosso il miglior sorriso di sempre per sembrare, almeno lontanamente, fiera di indossarlo.

Forza Mad, è giunto il momento di sperimentare le tue ormai note, doti di attrice.

Ringrazio cordialmente Caspian prima scendere. Mi guardo intorno, salutando di tanto in tanto i fotografi che mi chiamano. Fortunatamente il personale dello staff mi accompagna all'ingresso e il sorriso di Karlie mi accoglie.

Sorride sempre e la sua gentilezza e compostezza è visibile a tutti. È fidanzata con un ragazzo che non appartiene a questo contesto, e ammiro il fatto che la loro relazione duri nonostante la sua notorietà.

Forse è la ragazza con cui mi trovo più in sintonia, soprattutto quando mi regala i suoi fantastici biscotti. Lei si che sa come conquistarmi,  peccato che io non abbia quel genere di gusti.

"Wow, a cosa dobbiamo questo colpo di testa incredibilmente sexy, Mad?" mi domanda Karlie dopo avermi abbracciato.

A lei questi gesti affettuosi sono concessi, al resto della popolazione mondiale, eccetto pochi prediletti, ovviamente no.

"Non fare domande Karlie, dimentichiamoci di questo colpo di testa e andiamo a divertirci. Cara e Jourdan?" domando.

Ci incamminiamo nel locale abbastanza affollato e noto con piacere che i ragazzi sono già arrivati. Louis è appoggiato al bancone del bar che ride con il barista.

"Cara era alla ricerca disperata di qualcuno con cui divertirsi, Jourdan tentava di tenerla d'occhio, tutto nella norma insomma"

Ecco, sono arrivata tardi e Grace mi ucciderà per questo. Devo recuperare Cara immediatamente, prima che decida di divertirsi con Harry e attentare, il cuore della mia amica.

"Chi sei tu, e cosa hai fatto alla mia amica Mad?"

Come non detto; forse non è tardi, Cara è qui, ancora in piedi e senza Harry, Grace è salva, io anche , Styles a maggior ragione.

"Cara per favore potresti stare lontana da Harry o per lo meno evitare di provarci spudoratamente con Lui?"

Breve e concisa, diretta e sincera. Mille punti per me.

"Io voglio solo divertirmi Mad, e Harry mi ha già spiegato ogni cosa, quindi non ti preoccupare,  è tutto di Grace"

Non pensavo fosse stato così facile. Allora sotto quella massa informe di capelli, non solo ha della materia grigia, ma è funzionante in modo eccellente.

Fantastico.

"Io vado a ballare, tu vai a prendere da bere e poi ci raggiungi." afferma Cara guardandomi.

Ok capo, credo di essere abbastanza grande da scegliere da sola cosa fare e quando farlo, ma è evidente che per immedesimarmi in modo corretto nella specie, devo fare anche questo.

Mi incammino al bancone del bar, pensando a quale cocktail potrei ordinare. Solitamente non bevo, mi proclamavo astemia fino a qualche anno fa, ma partecipando in continuazione a feste ed eventi, mi sono dovuta in qualche modo adattare.

"Un Mojito per favore" richiedo al barista.

Il The box mi è sempre piaciuto, credo sia il locale londinese che meglio rispecchia i miei gusti, sia in fatto di stile, che di pubblico che accoglie.

Stasera non sarebbe la serata a cui normalmente parteciperei, ma ancora una volta, il destino o Liam Payne in persona, anche se indirettamente, mi hanno portato qui.

"Ecco a te" mi richiama il barista consegnandomi il drink.

Sorrido nella sua direzione, assaporando il liquido fresco che scorre frizzante lungo la gola; ci voleva proprio.

"Quindi anche Mad Thomas, ha dei punti deboli"

Credo che Louis Tomlinson sia il ragazzo più irritante del pianeta. Lui è un alieno, per forza di cose. Un alieno dalla voce acuta che vede oltre, ogni superficie fisica esistente sul pianeta; lui studia tutto, ogni movimento, ogni sguardo, nascondendosi dietro quell'aria da stupido burlone che si porta con se, ogni giorno.

Odio chi è così simile a me.

"Non ho nessun punto debole, e in caso in cui li avessi, sarebbe sicuramente uno in meno di te" rispondo sorseggiando il mio drink velocemente.

Devo andarci piano, non sono abituata a bere e non voglio perdere la lucidità, mi serve tutta quella di cui dispongo per affrontare quel cretino che sta parlando con Zayn poco più in la. 

Non sembra essersi ancora accorto di me. Dannazione, dove sono i ragazzi sexy in questo momento?

"Come vuoi Mad, sappi che se a Liam verrà un attacco di cuore vedendoti vestita così, mi dovrai un componente della band e un amico. Buona serata Thomas"

Louis si volta lasciandomi con un sorriso sulle labbra. E' il suo modo carino di dirmi che a Liam importa di me? 

Non lo so e non lo saprò mai, Lui ha già raggiunto Niall e Harry che seduti su un divanetto, sembrano due dannatissimi pulcini bagnati.

Cos'ho contro i pulcini bagnati? Nulla. Semplicemente non sopporto provare sensazioni di affetto verso il prossimo, a meno che questo prossimo non sia meritevole di attenzioni, incredibilmente sexy e con delle qualità positive di cui potrei beneficiare.

Ok, basta farneticare sui pulcini Mad, muovi il sedere, vai in pista, se possibile al centro, e fai vedere chi sei.

Obbedisco.

Delle mie pseudo amiche non c'è traccia, probabilmente stanno rincorrendo Cara da qualche parte o stanno parlando con una falsa amica, dall'altra. Questo è quello che fanno di solito; trovano qualcuno che appartiene allo show business, fanno due chiacchiere improvvisandosi amiche per la pelle, si scattano un selfie insieme e poi lo pubblicano su un social network. 

Un divertimento senza fine ricco di falsità, a cui rinuncio con molto piacere.

Muovo i fianchi a ritmo di musica, cercando di non pensare alla mia poca coordinazione nel ballo, che troppo spesso mi fa sembrare un pinguino che scivola sul ghiaccio.

Mi volto appena cercando di individuare Liam da qualche parte; il locale si sta affollando, il mare di gente che sta ballando intorno a me non favorisce la mia impresa, ma eccolo la.

Se non fosse che probabilmente riconoscerei i suoi tratti anche al buio, faticherei a dire che l'esemplare barbuto che immobile mi sta guardando a bocca spalancata, è proprio Liam.

Chiudi la bocca Payne, oltre che ridicolo sei anche abbastanza imbarazzante. Non hai mai visto una donna ballare? No, ovviamente non ha mai visto una donna bella e fantastica come me.

Rido di me stessa e dei miei stessi pensieri, distogliendo lo sguardo da Lui e muovendo la testa a tempo.

Testa, testa,  braccio, braccio, fianco, fianco, piedi, piedi; dopotutto non è così difficile, l'importante è muoversi, il come non importa, dal momento che nessuno presta davvero attenzione a come ballo, ma a cosa muovo. 

"Cosa stai facendo?"

Wow, non pensavo ci avesse messo così poco. Complimenti Mad.

Cretino e anche cieco. Sto ballando, quella cosa che si fa sulla musica, non mi sembra difficile da capirlo. Povera me, con tutta la popolazione di cretini che affolla il globo terrestre, proprio in Lui dovevo imbattermi?

"Anche tu qui Liam? Che caso!"

Civetta 2.0 all'azione. Credo che se stessi assistendo a questa scena da fuori, mi darei della cretina da sola e penserei ad un modo per sterminare la popolazione di ragazze civette, che vive sul pianeta terra. 

"Mad, cosa sta succedendo?" domanda Liam facendo un passo verso di me.

Fermi tutti ormoni, questa è una rapina!

Liam è di certo il ladro, che con questo stupido cappellino, sta tentando di sembrare sexy ai miei occhi. Un cappellino non è sexy, Liam solitamente non lo è, ma stasera il mix cappellino più Liam, sembra esserlo e miei ormoni ne sono consapevoli. Forse io un po' meno, ma ho perso la consapevolezza delle mie azioni da quando ho deciso di non vestirmi, in questo modo, quindi sono scusata.

"Nulla Liam, sto ballando non lo vedi?" rispondo cercando di guardare altrove. La coordinazione mi è sempre mancata, ma tento comunque di muovere i fianchi e alzare le braccia al cielo senza pensare che a pochi centimetri di me, si trova il mix Liam.

Mi sta guardando in un modo che forse non gli mai visto fare e in questo preciso istante capisco, che forse la vincitrice del mix vincente, stasera sono io. Viva me, viva le mie idee geniali e viva la vittoria su Liam-un cappellino non mi basta per essere più sexy di te -Payne.

"Tu non balli Mad" sottolinea avvicinandosi ancora di più a me.

Vade retro Liam!

Ero quasi vicina ad afferrare la statuetta degli oscar per il migliore mix sexy dell'anno, e Lui ingordo di popolarità quel'è, vuole prenderlo al posto mio.

Incredibile, davvero incredibile e inconcepibile. E' evidente che a Lui non piaccia perdere, ma se pensa che io sia disposta ad arrendermi così facilmente si sbaglia di grosso. Si passa alle maniere forti.

"Nemmeno tu hai l'abitudine di sparire all'improvviso, ma io non lo sto puntualizzando"

Liam mi guarda più sbalordito di prima e in men che non si dica la sua mano è intorno al mio polso. 

"Ok, vieni via di qui" 

Cosa?! Non se ne parla nemmeno, le mille malattie che ha, potrebbero essere contagiose e io con tutto il bene che posso volergli, non ho intenzione di essere contagiata.

"Sto bene qui, e non ho una motivazione valida per seguirti" rispondo cercando di liberarmi dalla sua presa.

Nulla da fare, non molla la presa e se non lo farà nel giro di trenta secondi, mi arrabbierò sul serio e Lui non vuole vedermi arrabbiata, oh no.

"Sono innamorato di te, Mad"

Porca miseria.

No, non doveva andare così, il mio cuore non doveva iniziare a battere così forte, le sue parole stupidamente perfette, non dovevano uscire dalle sue incredibili labbra e io non dovrei minimamente provare piacere nel sentirle. Eppure sta succedendo; in mezzo ad una dannata pista da ballo, mentre la calzone di Calvin Harris si diffonde nel locale.

"Vai al diavolo Liam!"

Deve andare veramente al diavolo, Lui, il suo cappello, le sue sparizioni, la sua stupida ricomparsa in piena regola e anche le sue parole. Non c'è speranza per Lui, per me, per noi perchè lo odio, lo odio e basta e non ho intenzione di essere presa in giro ancora di più di quanto, non abbia già fatto.

Mi volto e sorprendentemente mi lascia il polso. Sorrido fra me, questo è quello che fa continuamente, si butta, mi travolge e poi mi lascia semplicemente andare, in balia di me stessa e dei miei errori, mentre le lacrime spingono per farsi largo nei miei occhi, fra l'odio e l'amore che provo per la persona sbagliata.

Mi faccio spazio fra la folla, non so da che parte sia l'uscita e nemmeno dove siano le mie pseudo amiche, voglio solo andare via, allontanarmi da Lui e dalle sue incredibili bugie.

Recupero il telefono dalla pochette componendo velocemente il numero di Grace.

Non mi piace cercare i numeri in rubrica, preferisco impararli a memoria e se accade facilmente vuol dire che la persona che sto chiamando, è meritevole di attenzioni da parte mia. Altrimenti è talmente superficiale da far parte di quella lista a cui ricorrerò, solamente nei casi di noia.

Porto il telefono all'orecchio facendo abbassare il maniglione antipatico che da sul retro del locale. L'insegna luminosa dell'uscita di emergenza lampeggia sopra la mia testa e mai come ora, ne capisco il senso e il significato.

Il telefono di Grace squilla ma lei non risponde. Ho già detto che odio la sua università, quell'esame e tutto ciò che riguarda il suo futuro? Si, odio anche quel dannato futuro che Lei è in grado di crearsi con determinazione, lo stesso del quale, Harry farà parte, e odio anche Lui, per essere un dannato amico del dannato Liam Payne.

Chiudo la porta alle mie spalle allontanandomi leggermente dall'uscita.

Grace non può aiutarmi, quindi ancora una volta sono sola in mezzo a questa stupida situazione che ho creato con le mie mani. Jamie è a cena con Matilda e mi ammazzerà di certo se lo chiamo proprio ora.

Perchè tutti si fidanzano? Perchè? Si sta così bene single, liberi di scegliere, liberi di fare quello che l'istinto suggerisce, liberi di trovare qualcuno diverso da Liam Payne, che per un motivo che sto inziando ad odiare, è appena uscito dalla stessa porta, dalla quale sono uscita io.

I nostri sguardi si incontrano e Lui si avvicina velocemente.

"Mad adesso basta" afferma fermandosi a pochi passi da me. "Basta davvero perchè io non ce la faccio più. Mi stai distruggendo e io non so più cosa fare, per farti capire che non ti sto prendendo in giro. Ho fatto uno sbaglio e va bene, credo che tutti l'abbiano capito, ma tu stai esagerando. Non ho tutte le colpe di questa faccenda, e non so più come fare per scusarmi con te. Pensavo avessi capito, aspettavo solo che tu arrivassi a Parigi ma nulla, te ne sei fregata ancora una volta e io sono stufo Mad. Sono innamorato di te, diavolo lo sono e non dovrei nemmeno esserlo, ecco perchè mi sono allontanato da te, perchè tu mi distruggi, non sei costante, vai, torni, cambi idea ogni cinque secondi e io non ho la forza e la costanza di starti dietro."

Non ho più motivo di fermare le lacrime, di impedire loro di perdersi, perchè io mi sento persa. Sono uno sbaglio per Lui e me lo sta riconfermando, sono la persona sbagliata e le colpe sono tutte mie. Non ho bisogno di Lui, non ho bisogno di questo e nemmeno di piangere. 

"Allora vattene Liam! Esci dalla mia vita, non farti più vedere e smettila di dire stronzate! Io non ero abituata a questo e tu lo sapevi, io non sono abituata a niente in realtà e tu non ti sei preso la briga di spiegarmi come funziona. Mi hai lasciato e io non sono abituata a rincorrere nessuno. Non sono venuta a Parigi perchè avevo paura, paura di te, e anche dei miei sentimenti, tu non hai nemmeno idea di cosa si prova. Sono sempre stata abituata ad odiare gente come te e poi tutto è cambiato. Ho lasciato Samuel, mi sono lasciata scappare un'occasione come quella solo per te e tu non lo vedi. Sei rimasto nel silenzio sei giorni interi, nonostante io mi aspettassi solo un tuo cenno, qualsiasi cosa in grado di dimostrami che almeno un minimo di verità ci fosse nelle tue parole, ma non c'è Liam. Quindi adesso non puoi semplicemente comparire dal nulla solo perchè mi hai visto in questo modo. Non puoi voler questo da me, perchè non avrai mai solo questo da me, e non dire che sei innamorato perchè l'amore non è questo, l'amore sono Grace e Harry e noi non potremmo mai essere come loro. Quindi vattene e non tornare!"

Sto urlando, urlando e piangendo, piangendo e urlando, amandolo e odiandolo.

Lui non si muove, ammortizza ogni colpo e mi guarda. Siamo troppi diversi, lo sa anche Lui e per quanto io abbia voluto che andasse diversamente, non siamo compatibili, siamo due muri che hanno bisogno di dimostrazioni, che non avranno mai. 

"Posso insegnarti tutto quello che vuoi Mad, ma non posso farlo se tu non me lo permetti. Puoi solo fidarti di me e so che fa schifo all'apparenza come scelta, ma ti posso giurare che non sto mentendo. Sono perdutamente innamorato di te, e anche se mi stai facendo impazzire, le cose non cambiano"

Si è avvicinato a me e io vorrei che la sua vicinanza non mi mancasse così tanto. Vorrei tornare alle origini, ripristinare i miei obiettivi, i miei canoni e non avergli mai permesso di farmi quello che mi ha fatto.

"Mi hai appena detto che non mi sopporti più Liam. Non sai nemmeno tu cosa vuoi ed è evidente, come faccio a fidarmi di te?" domando.

Liam sorride posandomi una mano sulla guancia. Sto ancora piangendo e non riesco davvero a fermare le lacrime che per tutto questo tempo, non sono riuscita a versare.

"Io so cosa voglio Mad, ho sempre voluto te, da quella sera al locale, da quando il tuo drink è finito sui miei pantaloni e tu ti sei scusata arrossendo. Sono stanco, è vero, forse dovrei avere più determinazione ma il mio lavoro non me lo permette, non posso continuare a distruggermi perchè la mia distruzione porterà anche a quella di altri, quindi dobbiamo prendere una decisione. Tu devi prendere una decisione e so per certo che non puoi prenderla adesso. Abbiamo un po' di giorni prima di partire per l'Italia, so che verrai e credo che, ti bastino per affrontare e capire la situazione. Devi scegliere però, e se non ti senti pronta allora metteremo un punto a tutto, abbasseremo le armi e la smetteremo di farci così male. Ma davvero ti amo, sarei disposto a tutto per te e anche se non saremo mai come Harry e Grace, potremmo sempre provare ad essere diversi da loro, ma allo stesso modo innamorati."

E' un mago con le parole, un mix perfetto di fascino, dolcezza e maturità che probabilmente mi ha sempre spaventato. Non possiamo continuare a distruggerci perchè è questo che stiamo facendo e io non sono abbastanza lucida stasera per prendere una decisione.

"Sembra che la nostra storia sia fatta di scadenze" affermo sarcastica.

Lo è, lo è dall'inizio; orari da rispettare, impegni forzati o no a cui partecipare, prove a cui ci sottoponiamo ogni giorno e che immancabilmente non riusciamo a superare. Ma noi siamo questi e non potremmo mai cambiare quello che siamo singolarmente. Siamo diversi, incompatibili, forse totalmente sbagliati, ma nessuno mi può assicurare che insieme, lo saremo allo stesso modo.

"Pensaci e basta ok? E se nel frattempo potresti evitare di andare in giro mezza nuda attentando il mio cuore e quello dell'intera popolazione maschile, sarebbe bello"

Sorrido avvicinandomi a Lui e abbracciandolo. Il suo cappello cade a terra ma a Lui non sembra importare; tutte le sue attenzioni sono per me, le sue braccia che mi avvolgono sono per me e anche le sue mani che mi accarezzano dolcemente la schiena.

Questo è il ragazzo che mi ha fatto cambiare idea, questo è quello che mi ha fatto impazzire, lo stesso che probabilmente, mi ha fatto innamorare di Lui.

Accettare la realtà? Fatto.

Provare a superarla? In corso.

SPAZIO AUTRICE

Abbiate il coraggio di dire la verità. Che sia un ti amo, un vaffanculo o un addio. Ma ditelo.

La vita è una e bisogna rischiare.

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