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17. Sbagli non commessi

GRACE’S P.O.V

Dovrebbe scriverci una canzone, usare i battiti del suo cuore come colonna sonora per qualcosa. Non ho ancora deciso cosa, ma sicuramente qualcosa di dolce, rassicurante e confortante. Glielo proporrò prima o poi, oppure potrei fare l'egoista e tenere questa straordinaria scoperta per me. Potrei essere l'unica persona a trarne i vantaggi e la cosa non mi dispiace. Con molte probabilità non sono l'unica, ce ne sono state tante prima di me, senza dubbio, ma non sono state così scaltre da fargli una proposta del genere, o semplicemente sono come me: egoiste ragazze assuefatte dal battito di Harry.

Siamo sdraiati sul mio letto da un tempo indeterminato. A dire la verità non so nemmeno come ci siamo finiti, so solo che sto bene così, con la testa appoggiata sul suo petto, la sua mano fra i miei capelli, il mio corpo e il suo, la pioggia fuori dalla finestra e la musica in salotto.

Il suo tocco sulla mia testa é estremamente tranquillizzante, mi ricorda molto quello del nonno, l'uomo migliore che io abbia conosciuto nella mia vita.

Lui era per tutti il ghiaccio, il freddo, colui il quale non condivideva nulla con il mondo. Con il mondo forse no, ma con me di certo lo faceva; nelle sere d'estate mentre guardavamo il cielo, durante i suoi viaggi di lavoro, a bordo del suo camion rimorchio vecchio che non voleva cambiare, durante le partite di calcio, anche se nessuno dei due ci capiva qualcosa, bastava esultare, sorridere insieme, a noi bastava. Comunicava con gli occhi, quelli sono sempre stati la sua arma, anche quando la malattia gli rubato la parola e gli ha fermato le gambe, loro erano li, pronti a parlare, a comunicare con le persone in grado di capire; quelle incapaci di vedere oltre, a lui non sono mai piaciute.

Mi manca tanto, ogni giorno di più, la sua perdita é stata per me sconvolgente, inaspettata e di certo precoce. Non ero pronta a salutarlo, non ho avuto l'occasione di dirgli quanto per me lui era importante. Se n'é semplicemente andato, salutandoci con quel Ciao detto a gran voce che non riusciva più da troppo tempo.

Vorrei che mi vedesse adesso, vorrei che mi guardasse negli occhi e mi facesse capire cosa pensa dei miei sogni, delle mie decisioni, di Harry che é sdraiato al mio fianco.

Sorrido alla non appropriatezza dei pensieri che sto facendo, non é il momento, il luogo e neppure la situazione.

Chiudo gli occhi concentrandomi ancora sul suo battito, non abbiamo ancora detto una parola da quel bacio, é stato davvero incredibile, come un'onda di vita e calore che mi ha colpito travolgendomi.

Lui mi ha travolto dall'inizio e non credo smetterà di farlo.

Mi stringo di più al suo corpo, non ho idea del contenuto dei suoi pensieri, non posso nemmeno tentare di capirli guardandolo negli occhi, voglio solo stringerlo a me.

"Dovresti rispondere"

Rispondere? Non ha fatto nessuna domanda, a meno che io me la sia persa durante i miei inappropriati pensieri.

Qualcosa di estremamente fastidioso attira la mia attenzione. Il mio telefono vibra sul mio comodino e con molte probabilità lo sta facendo da molto, conoscendo la petulanza della persona che mi sta cercando.

"Non necessariamente" rispondo senza muovermi dalla mia comoda posizione.

"É la quarta volta che suona piccola, credo sia importante"

No Harry, quando si tratta di Lei per la maggior parte delle volte non lo é. Il caso é chiuso.

"É mia madre, non é importante"

Breve concisa e fredda, questo é quello che mi fa quella donna, riesce a farmi diventare l'opposto di quello che sono.

Il tocco di Harry sulla mia testa, che si era fermato alla mia risposta, riprende come se nulla fosse successo.

"La mamma é sempre la mamma"

Quanto vorrei che fosse vero Harold.

"É bionda Harry"

Non credo che abbia senso per lui una risposta del genere, ma per me racchiude ogni cosa, é sicuramente il massimo esponente della teoria del biondo, inconsciamente penso di averlo sempre saputo, ma non l'ho mai ammesso, ho sempre voluto darle una speranza per il riscatto, ma per ora non é ancora arrivato.

"Hai qualcosa contro i biondi?" mi domanda divertito.

Alzo la testa dal suo petto tornando a guardarlo.

É bello, ancora più bello sdraiato con le braccia dietro la testa sul mio letto. Cavolo, é davvero uno spettacolo e con molte probabilità spiegargli la teoria del biondo é l'ultima delle cose che dovrei fare adesso, ma non ho scelta, mi prenderebbe per matta altrimenti, più di quanto già pensi. Forse però potrei rimandare, magari quando lui si troverà in una posizione meno sexy, con gli occhi meno verdi e con quel sorriso non perfettamente disegnato in volto.

Si, decisamente si.

"Ho molte cose contro i biondi, ma non credo sia il contesto adatto per parlarne" rispondo poggiandomi su un gomito.

Il suo sorriso si amplia ancora di più, deve avere un qualche tipo di problema, io non sono in grado di fare un sorriso così grande.

"Cosa suggerisci per questo contesto quindi?"

Oh. Bene, é questo il momento di decidere se dare libero sfogo alla mia mente, oppure trattenermi e mantenere quella dignità che penso di avere.

"Avrei molte cose in mente, ma l'ospite sei tu, quindi lascio a te la scelta"

Quello che ricevo in risposta é un sorriso malizioso con morso del labbro inferiore annesso, sostanzialmente un mix esplosivo e letale che certamente non contribuisce a mantenere il controllo di me stessa e della mia mente.

"Potremmo parlare di musica, di scienza, se vuoi di matematica, oppure chimica ma in quel caso sarebbe più un monologo"

Non so se faccia apposta a parlare così lentamente, mentre quelle labbra del cavolo che si ritrova, si muovono così bene intorno alle parole che dice. Nell'indecisione non posso far altro che avvicinare le mie labbra alle sue.

Lo faccio solo per me stessa e per tutti gli atomi di materia che ci sono in questa stanza, so per certo che é uno spettacolo troppo invitante anche per loro.

Un sorriso si fa spazio sul suo volto mentre la sua mano corre fra i miei capelli. Le sue labbra assecondano le mie, si muovono in perfetta sincronia e non posso che concedere l'accesso alla sua lingua che dolcemente accarezza la mia.

Se gli atomi della stanza sono sconvolti, quelli che compongono il mio corpo, sono completamente in estasi. Harry si sposta leggermente, facendomi sdraiare sul mio letto che non credo sia mai stato più comodo prima d'ora.

Le sue mani sono sul mio viso, sul mio braccio, sul mio fianco, sulla mia gamba e poi di nuovo a correre velocemente lungo il mio corpo. I brividi percorrono la mia pelle senza sosta, seguono incessanti il tocco delle sue mani e vorrei non smettesse mai.

Questo bacio é molto meglio di qualsiasi ballo che io abbia mai fatto, più emozionante di qualsiasi cielo stellato che io abbia mai visto e di certo più passionale di qualsiasi altro bacio che io abbia mai dato o ricevuto.

Non ho più il controllo delle mie mani che si perdono sulla schiena muscolosa fino a stringere e accarezzare i suoi capelli morbidi e folti.

Non so dove stiamo andando e nemmeno dove vogliamo arrivare, non l'ho ancora capito e non credo di volerlo scoprire, perché l'imprevisto non mi é mai piaciuto come adesso.

Nessuno mi é mai piaciuto come lui e so per certo che il nonno l'avrebbe già capito, mi avrebbe sorriso e avrebbe annuito.

Un senso di mancanza si impossessa di me quando Harry si allontana dal mio viso.

"Questa era decisamente un’opzione migliore rispetto a quelle che ti avevo proposto"

Il suo viso é ancora vicino al mio, mi lascia un leggero bacio sul naso che mi fa sorridere. Harry é in grado di portarmi avanti e indietro nel tempo a suo piacimento, un momento prima mi sento una donna vissuta, quello dopo un'eterna bambina in grado di arrossire per un semplice complimento.

"Già, le tue idee sono poco originali pop star”

La sua risata fa eco nella stanza, mentre io mi perdo nello spettacolo che sto assistendo da questa posizione privilegiata. Il mio cuore torna a battere come non mai quando i suoi occhi ritrovano i miei, non c’è più divertimento nell’aria, ma solo e soltanto emozioni forti che portano il mio cuore a correre dentro la mia cassa toracica.

“Potrei diventare indipendente dalle tue idee originali Grace”

Io da tutto quello che sei Harry, ma non è il caso che tu lo sappia. Credo di essere già abbastanza patetica adesso, mentre lo guardo come se fosse la cosa migliore che io abbia mai visto, ma lo è e non sono mai stata in grado di fingere.

Le sue labbra tornano ancora sulle mie, mentre il suo corpo fantasticamente caldo copre ormai il mio. Non sento il suo peso su di me, probabilmente sono totalmente anestetizzata dal suo tocco che ancora una volta sta percorrendo il mio corpo. Stavolta è più dolce, è più delicato e con tutta me stessa vorrei che non finisse mai, che queste settimane non abbiano mai fine, che la serata non giunga al termine e che lui rimanga qui al mio fianco, con tutto il suo essere semplicemente Harry.

Probabilmente se Cara non l’avesse baciato non sarebbe successo nulla, saremmo ancora in salotto a ballare insieme, oppure sarebbe successo comunque, le sue labbra sono qualcosa che desidero da molto tempo. Mi sono sempre piaciute e non posso più negare l’attrazione che provo verso di Lui.

La sua bocca lascia la mia, fino a posizionarsi sul mio collo scoperto. Milioni di brividi si sprigionano ancora lungo il mio corpo e tutto ciò è incredibilmente assurdo. Sono semplici baci Grace e tu sembri una ragazzina alla prima cotta, in preda a una crisi ormonale.

Non posso controllarlo, non posso assolutamente impedire al mio corpo e alla mia mente di reagire ai suoi gesti così dolci e giusti, posso solo assecondarli, alzando la testa verso l’alto per lasciare a lui maggior accesso al mio collo.

Le mie mani ritornano ancora nei suoi capelli, potrei accarezzarli per ore, mi piacciono e sono morbidi e dal sorriso che compare nel mio campo visivo credo che anche lui apprezzi.

“Mi piace quando mi accarezzi i capelli” sussurra lasciandomi un bacio leggero sulle labbra.

“Mi piace accarezzarti i capelli” rispondo alzando leggermente la testa per raggiungere ancora le sue labbra.

“Non hai proprio intenzione di rispondere?” mi domanda quando torno appoggiata al mio morbido cuscino.

Ancora una volta, non mi sono accorta del fatto che il mio cellulare stesse vibrando in maniera compulsiva e incessante. Potrei semplicemente togliere la vibrazione e lasciarlo in modalità silenziosa, ma non ho voglia di muovermi da qui.

“No, non ho proprio intenzione, ti infastidisce?” chiedo ritornando ad essere un pezzo di ghiaccio.

Lui scuote semplicemente la testa rimanendo a guardarmi negli occhi. Sta cercando di studiarmi ancora una volta, ma stavolta non voglio che lui ci riesca, non voglio che conosca la parte peggiore di me, quella che propriamente è stata costruita da me stessa per difendermi dal freddo, da Lei e dalle sue idee.

“Mi infastidirebbe di più se tu ti spostassi di qui”

Caldo, fa caldo, ho sempre saputo che un giorno avrei trovato quella cosa in grado di sciogliere tutto il mio ghiaccio, le ho pensate tutte nel corso degli anni; una sauna, un bagno turco, un cappotto estremamente pesante e persino la fiamma ossidrica, ma evidentemente dovevo solo trovare Harry e le sue frasi ad effetto.

La sua mano scivola lentamente sulla mia gamba lasciata scoperta dal vestito che indosso. Il suo tocco è leggero, caldo, rilassante e i suoi occhi non hanno ancora lasciato i miei. Non ho ben chiare le sue intenzioni, ma ve bene tutto, se vuole andare sulla luna adesso, sono pronta.

“Hai freddo Grace?” mi domanda sorridendo compiaciuto.

“A che gioco stai giocando Harry?”

Devo cercare di rimanere lucida, non mi sembra il caso di dargli questo tipo di soddisfazione proprio adesso, la pop star dalle pessime idee deve rimane Lui.

In tutta risposta la sua mano passa dalla mia coscia al mio fianco, risalendo lentamente, troppo lentamente.

“Nessun gioco Grace”

La sua bocca è nuovamente sulla mia e il mio controllo è andato totalmente a quel paese, probabilmente sulla luna, al posto mio e di Harry.

Lo stringo forte a me approfondendo quel contatto fantastico del quale di certo, non mi stancherò mai. In un batter d’occhio le posizioni si invertono, sono sopra di Lui e le sue mani su muovono lentamente lungo la mia schiena. Potrei morire, adesso, sarebbe sicuramente una morte felice, ma se dovesse accedere non potrei più provare tutto quello che sto provando adesso e ormai ne sono dipendente, quindi no, devo resistere.

Lascio la sua bocca fino a raggiungere la sua guancia, la sua mascella e poi il suo collo. Harry chiude gli occhi stringendosi il labbro fra i denti e mi trovo costretta a fermarmi ad osservarlo, perché è bello, ancora più bello di prima, con i capelli scompigliati e gli occhi chiusi.

Riprendo con i miei baci mentre la mia mano accarezza il suo torace tonico, sono completamente inebriata dalla situazione e da Lui, ancor di più dal suo battito accelerato che riesco a percepire sotto il mio palmo.

E’ bello sapere che io ho lo stesso effetto che ha lui su di me.

Mi sento viva, mi sento bene, mi sento Grace, quella priva di muri, priva di ghiaccio, priva di tutto, solamente piena di me stessa, quello che tutti dovrebbero provare prima o poi, quello che ho sempre voluto e che adesso ho. Se avessi saputo che mi sarebbe bastato incontrare Harry sarei partita molto prima, avrei preso quell’aereo da anni ormai e mi sarei buttata in questo circolo di emozioni che non sembra avere una fine.

Non voglio che ce l’abbia, non penso lo sopporterei, anche se so che accadrà.

Mi sento invincibile, pronta a prendere quel telefono che non ha ancora smesso di vibrare, premere il tasto verde e ascoltare qualsiasi cosa lei abbia da dirmi, mi sento abbastanza forte e quanto basta Grace, da poter assimilare quello che mi dirà senza avere effetti permanenti, si dovrei farlo.

“Dovrei rispondere al telefono”

La mia voce risulta affannata, sono davvero messa male, forse dovrei fare degli esercizi di respirazione, qualcosa del genere, probabilmente esistono. Anche Harry dovrebbe farli perché il suo respiro è affannato quanto il mio, sarebbe divertente farli insieme, si, glielo proporrò, però magari prima, è meglio che io risponda al telefono.

“Ok, ti aspetto di la?” mi domanda confuso facendo per alzarsi.

Con una mano lo spingo ancora sul mio materasso, non voglio che se ne vada, per il 99,9% delle probabilità, tutta questa determinazione nasce da lui, se uscirà perderò tutta l’adrenalina che ho in corpo, quindi non deve muoversi di li.

“No, stai qui … per favore”

Lui annuisce regalandomi un sorriso stupendo. Mi allungo verso il mio telefono e l’immagine della bionda dagli occhi azzurri compare sul mio schermo illuminato. Sono pronta, posso farcela.

“Ciao mamma”

Nessun pronto, niente di niente, sarebbe comunque inutile perché senza dubbio inizierà a parlare a raffica senza darmi modo di spiegarle quel qualcosa che lei avrà da contestare.

“Grace! Ti sembra questo il modo di sparire? Mi hai chiamato una sola volta da quando sei arrivata e sono preoccupata! E’ tutto il giorno che ti chiamo e tu come sempre non rispondi! Dove diavolo ce l’hai la testa e soprattutto perché non usi quel dannato arnese per il suo scopo?! Devi rispondere quando ti chiamo, perché se ti chiamo ho un motivo per farlo.”

Il modo odioso e disprezzante con il quale lei riesce a pronunciare il mio nome è da Guinness dei primati, non credo che nessuno ne sia in grado, ma lei si, ovviamente. La pausa che si sta prendendo implica che è il mio turno di parlare, grazie per questa grande concessione mamma.

“Si sto bene mamma, grazie di avermelo chiesto. Qual è questo grave motivo?”

Domando sarcastica. Sento gli occhi di Harry su di me, non so dire come faccio a percepire il suo sguardo ogni volta, so solo che succede e nonostante tutto è confortante.

“Non ti ho permesso di partire per comparire sulle prime pagine delle riviste scandalistiche Grace! Cosa diavolo stai combinando? Proprio non riesci a fare una cosa giusta! Non ce la fai proprio! Devi sempre infilarti nei guai, dannazione chi è quel ragazzo e quanti tatuaggi possiede? Un cantante di una boy band? Davvero? Grace dammi una motivazione valida perché ho cercato di trovarne una ma non c’è!”

Boom. Ok, non ero pronta a questo, Harry non doveva essere incluso nello sbaglio odierno, insomma, sapevo che si sarebbe arrabbiata una volta scoperto, ma non avevo messo in conto che l’avrebbe scoperto in così poco tempo.

Cavolo. Cavolo. Cavolo.

Mi volto fino a trovare i suoi occhi e mi guardano incuriositi, spero che il volume del mio telefono non sia così alto da avergli fatto ascoltare tutto, sarebbe imbarazzante e ingiusto.

La sua mano raggiunge la mia incrociando le nostre dita come al solito. Mia madre sta cercando di attirare la mia attenzione dall’altro capo del telefono ma la ignoro completamente, tutto quello che vedo è lui con un sorriso confortante in volto. Come può essere uno sbaglio? Perché dovrebbe essere sbagliato tutto quello che sento, se mi fa sentire così bene? Non è sbagliato e non mi importa del suo parere, ora più che mai.

“Mamma, pensala come vuoi, ma sicuramente questo non è uno sbaglio” rispondo senza distogliere lo sguardo da quello di Harry.

Mia madre continua a dire altre mille cose che non ascolto nemmeno, semplicemente allontano il telefono dall’orecchio interrompendo la conversazione. Si arrabbierà ancora di più, ne sono certa, ma per una volta ci sono mille e più chilometri di distanza fra noi e io non solo da sola con le mie barriere.

Appoggio il telefono sul comodino e mi sdraio nuovamente vicino a Lui, appoggio la testa sul suo petto e automaticamente la sua mano è di nuovo fra i miei capelli.

La serenità che provo in questo momento non é quantificabile, nessuna grandezza esistente é idonea a descrivere il mio stato d'animo, sto bene, nonostante tutto e tutti.

“Grazie”

Ho bisogno che lui sappia cosa ha appena fatto, ma non sono in grado di spiegarglielo completamente, voglio solo che lui sia consapevole della positività che ha portato nella mia vita.

“Per cosa Grace?” mi domanda dopo una pausa di silenzio.

“Per essere l’unico sbaglio che sono certa di non aver commesso”

SPAZIO AUTRICE:

Questo capitolo non era in programma, avevo deciso di terminare prima Burning Sun e poi dare maggior spazio ad A kind of magic ma non ho saputo resistere ;)

Le visualizzazioni continuano ad aumentare e io sono al settimo cielo! Grazie mille per il vostro supporto sempre presente, mi rendete felice :D

GRAZIE

Leggete, votate e commentate ;)

Un bacio! Greta <3

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