14. Risvegli
HARRY’S P.O.V:
I video giochi non mi piacciono. In realtà mi piacciono, ma non tutti i tipi di videogiochi, ad esempio questo a cui stiamo giocando adesso non lo sopporto. Che senso ha simulare una partita di calcio quando non si sta giocando?
Il 90% dei ragazzi della mia età mi considererebbero un extraterrestre, ma non è una novità, lo fanno anche per altri motivi, di cui sinceramente non mi interessa. Mi sto sforzando di prestare attenzione al mio televisore, lo giuro, ma la mancanza di sonno e le parole di Grace tendono a portarmi da un’altra parte; non decisamente sul mio divano, in compagnia di Niall che al contrario di me, sembra molto preso dalla partita in corso.
“Ti dispiacerebbe impegnarti, è triste doverti battere ogni volta Haz”
Ovviamente non è per nulla dispiaciuto, ama vincere, e le rare occasioni che ha per farlo, sono quelle in cui io sono l’avversario, quando si tratta di Louis non ha nessun tipo di speranza e Lui lo sa bene. Quello che apprezzo di Niall però è che nonostante tutto, non si arrende mai, credo che insisterebbe all’infinito pur di arrivare alla meta, che sia una semplice partita all’x-box oppure qualcosa di più importante.
“Niall sono le 10 del mattino e io dovrei dormire, dammi tregua”
Il biondo spegne il televisore arrendendosi alla realtà; non sono nelle facoltà fisiche ne mentali per affrontare una stupida partita di calcio simulata. Sicuramente nemmeno una reale, ma non è questo il punto.
“Sei un pessimo padrone di casa ne sei consapevole vero?”
Annuisco chiudendo gli occhi.
Ho davvero bisogno di pace e la voglia di vivere di Niall, non aiuta. Non mi pento di averlo invitato qui con me, mi piace avere compagnia quando torniamo dal tour e restiamo a Londra per un po’. Quando ho comprato questo appartamento così grande, non ho pensato alle conseguenze che mi avrebbe portato il viverci da solo, ma fortunatamente trovo sempre qualcuno da invitare o che si autoinvita che mi fa compagnia.
La solitudine è qualcosa che non sopporto, è triste.
“Allora? Com’è andata ieri sera?” mi domanda il biondo.
Credo non abbia capito il concetto, ho bisogno di dormire, e so per certo che non si arrenderà finché non sarà soddisfatto, anche in questo caso, funziona come le partite all’x-box. Mi sforzo ad aprire gli occhi e lo guardo, mentre un sorriso compiaciuto compare sul suo volto. Queste conversazioni confidenziali sono all’ordine del giorno, sono uno che ama farsi gli affari suoi, ma con Niall tutto cambia. E’ uno dei miei migliori amici e una delle 4 persone con cui vivo gran parte della mia giornata, è inevitabile condividere con Lui e con loro quello che mi succede e diversamente dal solito, risulta del tutto naturale.
“Bene, tutto bene. Grace mi ha detto che le piaccio, il che è corrisposto ma non gliel’ho detto per un motivo a me sconosciuto. Sono abbastanza confuso, non so per quale motivo, ma tutto bene, non sembrava turbata o altro”
Niall mi guarda incuriosito, credo stia riflettendo su quello che gli ho appena detto.
“Piace anche a me Grace”
Ok, fermi tutti. Piace anche a Lui Grace? Perché piace anche a Lui Grace? Non può piacere anche a Lui Grace. Odio le situazioni scomode e non mi piace esserci.
“Piace anche a te Grace?” domando.
“Si, è una brava ragazza è evidente, e ha qualcosa che mi ispira simpatia, non lo so, poi mi piace la tua reazione quando Lei è nei paraggi. Sei diverso dal solito, sei semplicemente Haz, quindi si, mi piace Grace”
Sto veramente delirando. La mia mente corre veloce, talmente veloce da non considerare il fatto che la frase mi piace può essere interpretata in vari modi, e quello di Niall non è lo stesso che intendo io. Mi sento sollevato da ciò, ma allo stesso tempo stupido per avere già, questo tipo di preoccupazioni.
Qualcuno bussa alla porta, mi costringo ad alzarmi perché so che Niall non lo farà al mio posto. Non ho invitato nessuno e non credo che nemmeno il biondo l’abbia fatto, quindi non so chi potrebbe essere. Mi passo una mano nei capelli cercando di sistemarli in qualche modo, si sa mai che sulla porta compaia una morettina dal viso dolce. Mi guardo allo specchio nell’ingresso e sto sorridendo come un ebete; decisamente si, sto correndo troppo ma da quello che si dice, non sembra che io sia l’unico.
Apro la porta e il mio ospite non è decisamente Grace, non è così alta e non credo che sia ancora in grado di sdoppiarsi ne tanto meno di assumere le sembianze di Louis e Liam contemporaneamente.
“Cosa ci fate qui?” domando curioso.
Louis alza gli occhi al cielo, immagino si aspettasse un’accoglienza diversa. Come glielo spiego che lui non è Grace?
“El deve studiare e non ha tempo per me” dice semplicemente togliendomi dalla situazione scomoda di dovergli delle spiegazioni.
Liam compare nel mio campo visivo prima che io possa rispondere. Credo voglia entrare e io lo lascio fare, sembra abbia appena visto un fantasma e per quanto possa avere un brutto aspetto appena sveglio, non credo di essere io.
“Mad darà una festa” dice incamminandosi in casa mia.
Louis scuote la testa seguendolo e io mi ritrovo a fare lo stesso.
“Chi darà una festa?” chiede Niall mentre sgranocchia delle patatine che non sapevo di possedere.
“Mad” risponde Liam sedendosi pensieroso vicino a Lui.
Ok, nessun fantasma, solo Mad che da una festa. Perché Mad darà una festa? E perché Liam sa che Mad darà una festa? Prima che io possa riempirlo di domande Louis spiega la situazione a tutti.
“Mad ci ha invitati a una festa a casa sua stasera, non ha dato una motivazione ne una spiegazione. Credo che abbiate un messaggio uguale a quello che abbiamo trovato noi sul telefono stamattina” spiega Louis aprendo il frigo della mia cucina in cerca di qualcosa.
L’idea non mi dispiace, non ho idea di che genere di feste sia in grado di organizzare Mad, sicuramente saranno strane come Lei, ma tutto va in secondo piano quando penso che a quella festa inevitabilmente ci sarà anche Grace. Sorrido fra me e me pensando a ieri sera, è bello passeggiare con lei come se tutto fosse normale, come se la conoscessi da tempo e come se il patto non esistesse.
“Liam” urla Louis.
Mi risveglio dal sogno ad occhi aperti accorgendomi di avere Louis con il suo sguardo indagatore a pochi centimetri dalla mia faccia. Mi allontano istintivamente, mi fa paura quando spalanca così tanto i suoi occhi azzurri.
Liam si avvicina immediatamente a Lui. Hanno un rapporto strano ma complice, non fatto di gesti di affetto eclatanti come è solito fare Liam con noi, ma è comunque affiatato.
“Cosa vedi Liam?” domanda Louis senza smettere di fissare il mio viso.
Liam si unisce a Lui, e mi sento una specie di cavia da laboratorio e il fatto che Niall sia piegato in due dalle risate sul mio divano, implica che probabilmente lo sembro davvero.
“Styles cosa hai fatto ieri sera?” mi domanda Liam.
“Perché?”
“Perché stavi sorridendo come un ebete?” domanda Louis.
D’istinto sorrido nuovamente, è così palese il fatto che io mi senta bene in questo momento? Non che solitamente io non stia bene, ma riconosco che sono 4 giorni che sono più sereno del solito, come se qualcosa di positivo fosse entrato nella mia vita già perfetta così com’è. Una cosa positiva e per così dire pura, non strana, non con dei difetti, semplicemente bella.
Diavolo se è bella.
“Lasciatelo in pace, è evidente il motivo per cui sorride come un bambino! E adesso venite qui, ho bisogno di un degno sfidante all’x-box.” esclama Niall.
“Sei pronto a perdere?” domanda Louis avvicinandosi a Lui.
Liam è ancora davanti a me, mi sta ancora osservando attentamente, ma più che uno sguardo indagatore o accusatore, sembra incuriosito.
“Mad ti ammazzerà se la fai soffrire, lo sai vero?”
Perché tutti pensano che accadrà? Ho scritto in fronte: Bastardo rubacuori? Non credo, a meno che Niall mi abbia fatto uno dei suoi soliti scherzi stupidi mentre stavo dormendo.
“Lo so e non ho intenzione di farlo. Mi piace davvero” ammetto.
“Lo vedo”
Ora sta sorridendo e posso dire che sia compiaciuto anche Lui per quello che vede. Lui che nella mia mente, era il primo che sarebbe potuto essere contrario a questa cosa, qualsiasi cosa sia. Forse lo è ancora, ma ciò che gli importa è la mia felicità? E’ quello che mi ha sempre detto per lo meno.
“Verrai stasera?” domando cambiando discorso.
Liam mi sta guardando stranito e stavolta giuro che non so interpretare quello che sta pensando. E’ semplicemente pensieroso.
“Si, io non ho nulla contro di Lei”
La più grande bugia di sempre Liam, ma farò finta di crederci.
GRACE’S P.O.V:
“Daremo una festa!”
Credo di non aver sentito bene, ho appena aperto gli occhi e questa è la prima nozione che il mio cervello recepisce. In realtà credo che il rapporto causa effetto sia differente, questa nozione urlata dalla mia amica, ha fatto si che io mi svegliassi. Ho sonno, e le mie facoltà mentali sono ridotte, non ho idea di quante ore io abbia dormito, ma il fatto che i miei occhi non vogliano aprirsi più del necessario, implica che non siano abbastanza.
“Mad che ore sono?” chiedo supplichevole affondando la testa nel cuscino.
“E’ l’ora di alzarsi perché devi aiutarmi ad organizzare la festa che daremo qui stasera”
Non capisco perché continui a utilizzare il verbo dare al plurale. Io non voglio dare nessuna festa, in primo luogo perché non sarei in grado di organizzare nulla in una giornata, in secondo luogo perché le idee improvvisate di Mad non portano MAI a nulla di buono, l’esperienza di vent’anni insegna.
Cosa sono vent’anni in confronto a una vita? Mi sembra di sentire le parole che direbbe Ilary in questo contesto. Beh vent’anni sono tanti quando si tratta di Mad, non saprei come altro argomentare la mia tesi, ma non importa. Ho sonno e voglio dormire.
“Harry sarà alla festa”
La mia testa si alza dal cuscino nello stesso istante in cui quel nome viene pronunciato. Quello trovo davanti ai miei occhi è il sorriso divertito della mia amica che vale decisamente più di mille parole. Potrebbe benissimo essere che abbia usato questo espediente per far tornare tutti i miei sensi al massimo e attirare la mia attenzione, anche se spero non sia davvero così tanto maligna. So che alle volte riesce ad esserlo, ma come migliore amica dovrei essere risparmiata. Nell’indecisione decido di assumere una posizione intermedia; non totalmente in piedi e quindi sveglia, ma seduta sul letto in cerca di risposte.
Mad continua a fissarmi con quel sorriso stupido sul volto, che inevitabilmente fa ridere anche me. Sono riuscita a scampare il suo interrogatorio ieri notte/mattina, ma so che ora non ho vie di fuga utili da utilizzare.
“Da dove vuoi che cominci?” domanda sedendosi davanti a me.
Devo ancora capire come fa ad essere così sveglia a quest’ora del mattino, credo che sia mattino, sembra esserci abbastanza luce dalla finestra. Sta piovendo e quindi non mi posso servire del sole per determinare l’orario, è un’abitudine che ho preso con il tempo, visto che non sopporto gli orologi da polso.
“Potresti non iniziare e dirmi che ore sono? Sono abbastanza confusa”
So che puntare sulla compassione non funziona, soprattutto perché la mia amica non ha nessun tipo di compassione nei miei confronti.
“Sei confusa dal fatto che il riccio ti sia stato addosso per quasi tutta la notte, oppure perché stavate guardando l’orizzonte come una vecchia coppia da film romantico? Sembrava proprio una di quelle scene in cui lui abbraccia lei e il piccolo pargolo che porta in grembo, la frase Domani è un altro giorno sarebbe stata perfetta. Vi avrei interrotto volentieri, ma Jamie me l’ha impedito purtroppo”
Non posso fare a meno di ridere alle sue parole, in questo momento la mia stima nei confronti di Jamie è salita alle stelle. Non so cosa sembravamo io e Harry in quel momento, tutto quello che sentivo era il suo respiro sul mio collo e le sue mani intorno a me. Quello che è venuto dopo è stato strano, lo ammetto, non rivolgersi la parola per tutta la durata della passeggiata di ritorno, nonché durante il viaggio in macchina è stato bizzarro. Non mi sentivo a disagio e nemmeno quella che avrebbe dovuto interrompere il silenzio, visto che qualcosa io ho detto. Forse è stato avventato, ma non credo così spaventoso da portarlo ad ammutolirsi e chiudersi in se stesso. La cosa che mi consola è che la sua mano, nonostante tutto, non ha mai lasciato la mia.
“Sono confusa perché vorrei essere ancora nel mondo dei sogni, mentre mi trovo qui, con i tuoi occhi da civetta in cerca di informazioni”
“Puoi biasimarmi amica? Ho il diritto di sapere! Ti ho accompagnato in tutti i momenti tristi e felici della tua vita, non vedo perché proprio adesso, quando le cose si fanno interessanti, tu decidi di chiudermi la porta in faccia, non credo sia corretto”
“Stai forse dicendo che la mia vita è noiosa?”
“Non più di quel Jace per lo meno”
Jace. Non ci stavo pensando, non almeno da quando quell’aero ha toccato l’asfalto di Londra. Sono quasi sorpresa da questo fatto, il mio intento era eliminarlo dalla mia mente e sembra anche che io ci sia riuscita, tutto ciò senza doverlo imporre a me stessa più di una volta. Sto migliorando. Sentire nominare il suo nome nonostante tutto fa un certo effetto, non so descriverlo, semplicemente fa qualcosa, come se un semaforo arancione si accendesse nella mia mente. E’ il momento di liberare l’incrocio, oppure è meglio che mi fermi e attendere nuovamente il verde?.
“Ok, la mia vita era noiosa e adesso sembra un uragano. Ho detto a Harry che mi piace”
Se le abilità muscolari di Mad lo permettessero il suo mento toccherebbe il materasso in questo momento, fortunatamente non é in grado, quindi tutto ciò che vedo é la mia amica mutata in quella che sembra una rana dalla bocca larga.
"Tu non eri quella timida e introversa, nascosta in una trincea per evitare le bombe?"
"Tu non eri quella che odiava il genere maschile e ieri sera non ha fatto altro che stare attaccata a Jamie?"
Potremmo continuare in eterno con questo conflitto fatto di stranezze, ma sono felice che semplicemente Mad mia stia guardando in silenzio. So per certo che ha una risposta pronta, ma la sua curiosità in merito a quello che le ho appena detto, va oltre.
"Il fatto che ti piace Harry era palese, anche Emily che non ti ha mai visto di persona l'aveva capito!"
"Perché la tua manager dovrebbe aver capito qualcosa che riguarda la mia vita privata?"
"Perché oltre a passare del tempo con te, io lavoro, cosa che ho fatto anche stamattina nonostante il sonno e per ottimizzare il tempo ho deciso di trovare consiglio in quella che é la persona che ti somiglia di più. Una specie di Grace più determinata e schietta, ma pur sempre una Grace. Pensate e dite le stesse cose sai? Inizialmente ero spaventata, ma adesso ho iniziato a farci l'abitudine, una Grace in più non fa mai male"
Ora che ho scoperto di avere una versione alternativa di me nel mondo, posso dire di averle sentite tutte. La cosa positiva é che la mia amica come sempre stia uscendo fuori tema, e questo fa molto comodo a me e anche a Emily a rigore di logica.
"Quindi mr.capelli cosa ti ha risposto?"
Ecco appunto, tendo a sperare troppo che Mad possa perdersi nei suoi stessi discorsi strani.
"Non mi ha risposto, cosa che ha continuato a fare prima di augurarmi la buona notte e andarsene a casa accompagnato da Jamie"
Ammetto quello che é successo con totale tranquillità. Non sono delusa, amareggiata o altro, so che forse sto correndo troppo, ma non mi importa, era la cosa che pensavo e penso tutt'ora, non mi pento di essermi lasciata andare. Sarebbe stato carino se Lui avesse ricambiato, ma ormai é noto il fatto che Harry non dirà mai ciò che mi aspetto Lui dica, quindi va bene così.
Credo.
"Perché non ne sei dispiaciuta? Fino a 4 giorni fa ne avresti fatto un dramma, ne sei consapevole vero?"
Mad ha assolutamente ragione, ma davvero qualcosa sta cambiando in me. Harry mi fa sentire leggera e i suoi gesti bastano a farmi capire che non gli sono totalmente indifferente. Non voglio farmi abbattere da queste emozioni, voglio solo farmi accompagnare in questo sogno che sto vivendo ad occhi aperti.
"Fantastico Grace, ora che so che potresti anche affrontare un esercito di Harry Styles senza svenire a terra come da standard, puoi affrontare tutto nella vita"
Non credo che resisterei a un esercito di Harry, in certe situazioni anche uno é difficile da gestire, un esercito sarebbe troppo anche per me, ma per il momento preferisco non obiettare.
"Ok, parlami di questa festa" incito la mia amica recuperando il telefono dal mio comodino.
"Allora stamattina, mentre riflettevo sulla mia vita, mi sono chiesta se davvero volevo continuare ad essere così chiusa e avversa verso il prossimo. La risposta é stata no, non é un mio problema se c'é gente strana sulla terra, e anche se lo è, non é giusto che io li privi della compagnia della mia persona, quindi ho deciso di dare questa festa a dimostrazione del fatto che posso far parte anche io del mondo in cui vivono loro, senza l'aiuto di nessuno, o senza privarmi di nulla"
Quello che appare come un discorso senza senso, lo ha eccome. Da quando sono qui mi é chiaro il fatto che Mad non si sia totalmente adattata a questo "mondo", immagino portandosi appresso anche critiche, per il suo comportamento strano per loro forse, ma semplicemente da Mad per me. Qualcosa mi dice che voglia provarci, forse perché anche io sto provando a superare i miei limiti.
"Quindi immagino Liam sia nella lista" dico osservando attentamente la sua reazione.
Se di limiti stiamo parlando, Liam sicuramente é ai primi posti della lista.
"Si, nella lista abbiamo One direction meno uno, fidanzate One direction meno 2, fratello e sorella, chitarrista del fratello, Cara e amica siamese per sempre, Georgia figlia del cantante, modello stiloso con carattere e bel faccino, Tom, Ellie e Suki"
Non ho per nulla chiara la sua lista, mi sono persa a fratello sole e sorella luna, o forse non erano questi i soprannomi?
"Chi manca delle ragazze?" domando curiosa. Sono sicura che ci debba essere una clausola nel limite Liam.
"La ragazza di Liam e Perrie sono fuori paese, quindi sfortunatamente non ci saranno"
Sicuramente se Sophia ci fosse stata, non avrebbe invitato Liam, o forse non avrebbe mai dato la festa.
"Ottimo, la lista non mi é chiara, ma credo che sarà divertente. Sei consapevole del fatto che non riusciremo mai a organizzare una festa in meno di mezza giornata vero?"
"Ovvio, é a questo che servono una Emily dinamica e iper organizzata e un biondo alternativo come migliore amico!"
Certo, troppo spesso mi dimentico che anche la mia amica può vantare di uno staff non indifferente alle sue spalle.
"Quindi cosa ci resta da fare?" domando curiosa.
"Renderti presentabile innanzi tutto, prima che Styles decida di scappare a gambe levate"
"Non eri quella che voleva spedirlo lontano da me fino a 12 ore fa?"
Mad sembra pensarci prima di avvicinarsi all'armadio della mia stanza alla ricerca di qualcosa.
"Si, ma non vorrei che, ora che mi sto abituando all'idea di possibili pargoli dagli occhi verdi a cui fare la babysitter nel tempo libero, tutto possa svanire"
Credo che abbia dei tasti nel cervello o qualche sistema a me sconosciuto che faccia correre più veloce le immagini, fino a portarla ad un futuro pressoché inesistente.
"Mad non avrai nessun bambino con gli occhi verdi da curare" dico avvicinandomi a lei.
"Peccato. Vorrà dire che lo farò solo per vederti quel sorriso contagioso e costante addosso. Suona meglio?" mi domanda volandosi.
"Decisamente meglio"
SPAZIO AUTRICE:
Capitolo di passaggio, come lo sono io, in questo momento.
Scusate per gli eventuali errori :D
Byeeeeeeeeeeee
Un bacio! Greta
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