13. Cut off
GRACE'S P.O.V
Verde.
Gli alberi sono verdi, le foglie sono verdi, i prati sono verdi, alcune bottiglie in vetro sono verdi, il maglione preferito della nonna é verde, l'evidenziatore per il libro di matematica finanziaria é verde, il colore preferito di Delilah é il verde, il colore di San Patrick é il verde, l'icona di whatsapp é verde, le Brooklyn alla menta sono verdi, la vodka alla menta é verde, le rane sono verdi, gli occhi di Lucy sono verdi, parte della bandiera irlandese é verde, il colore migliore su una Kawasaki z800 é il verde.
Il verde é verde.
Verde pastello
Verde smeraldo
Verde oliva
Verde Harry.
Si, dovrebbero inventare un'altra gradazione di verde e chiamarla verde Harry, suona bene e basterebbe ad indicare questo colore particolare che non trovo simile a niente.
Da questa distanza ravvicinata é ancora più bello, ma sfido chiunque a trovare qualcosa di non bello nel ragazzo di fronte a me. Mad direbbe i capelli, ma a me sembrano perfetti così come sono.
Anche le sue labbra sono perfette, ancora di più da questa prospettiva, la mia attenzione é inevitabilmente rivolta a loro.
Il cuore batte forte, non credo di essere in grado di muovermi al momento, sono stata colta da un vortice di disinvoltura fino a 4 secondi fa, ma ora é tutto svanito. Ci sono solo le mani di Harry ben salde sui miei fianchi, i suoi occhi a puntare i miei e le mie labbra vicino alle sue. Spero vivamente che lui faccia o dica qualcosa al posto mio, io non sono in grado, Ron Weasley ha sbagliato nuovamente incantesimo e invece di indirizzare il Petrificus Totalus al mangiamorte dietro l'angolo, l'ha indirizzato proprio a me.
Dannato Weasley.
"Credo che il tuo cellulare stia suonando"
Cellulare? Quale cellulare? Io ho un cellulare?
Non so se ringraziare il mio telefono per avermi salvato dalla maledizione di Ron oppure se odiarlo. Mentre pondero su quale scelta indirizzarmi, lo recupero dalla borsa.
Un numero sconosciuto fa capolinea sullo schermo, anche il tasto per la risposta é verde, se non voglio risultare una pazza complessata davanti al verde Harry, dovrei anche rispondere.
"Pronto?"
Harry mi sta guardando attentamente, una sua mano é ancora sul mio fianco, l'altra sta passando fra i suoi capelli.
"Dove sei?"
Mad.
"Perché non chiami dal tuo telefono?" le domando.
"Perché conosco la cozza che immagino sia li con te e ti avrebbe impedito di rispondere"
Mi ritrovo a sorridere rivolgendo lo sguardo ad Harry che mi sta osservando in cerca di risposte.
"Ok, comunque sto bene" rispondo.
"Questo lo sento dalla tua voce squillante amica. Per favore potrei venire cortesemente a conoscenza, della tua locazione satellitare nel mondo? Il gigante non collabora e Jamie é pessimo nell’estorcere informazioni"
Non posso fare a meno di ridere pensando a Mad che cerca di far parlare Greg.
"Mad?" mi chiede Harry divertito.
Io annuisco e lui mi fa segno di passargli il telefono. Sono normalmente gelosa del mio telefono, non perché abbia qualcosa da nascondere, ma perché lo vedo una cosa molto personale. Decido di investire la gelosia con la Kawasaki z800 verde e consegno a Harry il mio cellulare, dopotutto sarà divertente assistere alla reazione di Mad.
Harry mette in viva voce; è strano vedere il mio cellulare fra le sue mani, e sarà anche una cosa stupida, ma ci sta bene. Credo che ogni parte di me risulterebbe migliore a contatto con Harry.
Triste o fantastica realtà, dipende dai punti di vista.
"La smetti di importunarmi?" domanda Harry rivolgendomi un fantastico sorriso.
"Harold dove hai portato la mia amica? Riconsegnamela o prenderò in ostaggio il gigante qui presente"
Risulta abbastanza strano vedere Mad rapire Greg, ma sono certa che potrebbe arrivare a farlo.
"Lascia in pace il mio staff e dammi una buona motivazione per privarmi della piacevole compagnia della tua amica"
Credo sia assolutamente ironico mentre pronuncia queste semplici parole, ma non posso fare a meno di compiacermi. Il mio ego sta diventando davvero grande da quando ho conosciuto Harry,forse perché non é mai stato abituato a tanti input piacevoli che lo portano a mostrarsi al mondo in tutta la sua bellezza.
"Harold ti hanno mai detto che sei un lecca deretano fuori dal comune? Perché lo sei e sei anche insopportabile!"
La voce alta della mia amica si diffonde nell'abitacolo e Harry sembra essere sempre più divertito da questa bizzarra conversazione.
"Harry, ignora Mad, piuttosto abbiamo intenzione di lasciare la festa e fare un Cut off. Volevamo solo sapere se siete dei nostri"
Non so come il biondo ci sia riuscito ma, sembra aver ripreso possesso di quello che suppongo sia il suo telefono. Il mio può stare benissimo fra le mani di Harry, non ci sono problemi.
"Dove e soprattutto come?"
Non idea di cosa stiano parlando, Harry credo stia ponderando l'idea senza chiedere il mio parere.
"In centro, con la mia macchina, so che ne hai bisogno anche tu Styles, abbiamo tutti bisogno di un Cut off"
Cut off. Cut off.
Mi ricorda qualcosa ma non so precisamente cosa; stando a quanto dice Jamie tutti hanno bisogno di un Cut off. Non credo si riferisca a qualche tipo di droga, non sono informata in quel campo e dubito fortemente che la mia amica sia coinvolta in qualche giro del genere.
Cut off. Cut off.
L’una cosa che mi viene in mente è il Cut Off dell’auto. Ok sono arrivata a capire cosa vuol dire Cut off ma perché tutti noi dovremmo averne bisogno? Siamo macchine? Alcuni lo sostengono ma io non sono della stessa teoria.
"Ok, siamo sul vicolo nel retro del locale, riuscite a venirci a prendere qui?" domanda Harry.
Sembra che io sia scomparsa, Harry non solo non mi sta rivolgendo nemmeno uno sguardo, ma in quel ok ha deciso anche per me. Che strana abitudine questa di decidere per gli altri, l'unica cosa che mi conforta é che so di essere al sicuro, mi fido di Mad e delle sue abitudini.
"Sei pronta?" mi domanda Harry porgendomi il mio telefono.
"Potrei prepararmi ad esserlo se solo sapessi a cosa vado incontro."
Harry mi sorride facendosi nuovamente vicino a me.
"Se vogliamo arredare bene quel castello, é necessario che ci fidiamo l'uno dell'altro"
"Mi stai mettendo alla prova?" domando stranita.
"No Grace, non ho bisogno di mettere alla prova nessuno, voglio solo mantenere la promessa e costruire questo castello il più velocemente possibile perché non sei l'unica che sta correndo qui"
L'idea di Harry che corre é quasi paradisiaca. Mi piacciono i ragazzi che corrono, hanno quel qualcosa di affascinante mentre tutti i loro muscoli, allenati e non, si muovono in sincronia.
"Per quanto mi fidi di te, non sento di aver bisogno di un sistema Cut Off, non mi sento un auto, se dovessi essere un mezzo di trasporto, sarei sicuramente una moto".
Harry scoppia in una fragorosa risata che fa sorridere anche me. Sta ridendo di me ma la sua risata é contagiosa. Riconosco che in alcune situazioni risulterebbe imbarazzante per me, ritrovarmi a ridere semplicemente perché anche lui lo sta facendo.
"Niente motori piccola, solo un normale giro nelle strade di Londra. A piedi, senza scorta, solo noi. Per dare un taglio alla nostra normalità. Un Cut off"
Non mi abituerò mai a questo mondo, ne sono certa. Tutto ciò che per me é normalità, per loro diventa un privilegio e mi chiedo veramente come facciano a tollerare tutto questo. É vero che la fama ha un prezzo, ma trovo che quello in questione, sia davvero troppo caro da pagare. La mia amica ne fa parte e non riesco a inserirla nel contesto nemmeno se mi impegno; è sempre stata una persona amante della libertà, ha quello spirito da figlia dei fiori che le appartiene da quando é nata e vederla rinchiusa in quella che alla fine é una gabbia, seppur d'oro, é davvero strano.
"Qualcosa non va?" mi domanda Harry.
"Come hai fatto ad abituarti a tutto questo?"
"Routine, ormai questa é la mia vita, l'ho scelta io e come per tutte le scelte che si fanno ci sono i pro e i contro. Forse é proprio per questo che mi sono avvicinato così tanto a te, perché tu mi riporti alla vera normalità, che so non essere questa."
Sorrido avvicinandomi a lui.
Sembra un bambino in questo momento, piccolo e fragile; è bello che lui abbia visto questo in me, ma soprattutto é bello che io possa dare qualcosa di positivo a Lui, perché lui lo sta dando a me, probabilmente senza nemmeno accorgersi.
Mi avvicino alla sua guancia e ci lascio un bacio.
Mi piace la sua pelle, é liscia e morbida, continuerei con questi baci all'infinito. Harry riesce a fare uscire la parte di me che non conoscevo e ad accentuare quella che invece mi caratterizza. É come se lui mi donasse quella luce di cui ho bisogno per emergere ed é stupendo.
"Non smettere Grace" sussurra al mio orecchio quando sto per allontanarmi dal suo viso.
Quella voce mi farà impazzire e credo che lui lo sappia.
Lui é pienamente consapevole delle sue capacità e delle sue potenzialità, come se si conoscesse perfettamente. Non ostenta la sua personalità, sfrutta tutto quello che ha a disposizione e onestamente non ci vedo nulla di male.
Proseguo nei miei baci, rendendoli più dolci e delicati possibili, credo che lui abbia bisogno di questo, di qualcuno che si prenda cura di Lui, nonostante apparentemente sia in grado di farlo da solo.
Sono circondati da persone assunte precisamente per soddisfare ogni loro bisogno o necessità, a loro basta chiedere, ma l'affetto non é mai abbastanza. Lo provo ogni giorno sulla mia pelle e lo vedo in ogni situazione, dalla più banale alla più complessa. Nessuno disdegna davvero dei semplici gesti di affetto, che siano sorrisi, attenzioni o parole, ne abbiamo semplicemente bisogno e il mondo vissuto così sarebbe decisamente migliore.
Una macchina si ferma vicino alla nostra.
Credo siano loro, mi costringo ad allontanarmi dal suo viso; non credo si sia nemmeno accorto del loro arrivo, infatti mi guarda contrariato una volta che la distanza fra di noi é ritornata ad essere più che accettabile, per lo meno per il mio cuore, che sembra impazzire ogni volta.
"Sono arrivati" lo informo.
Harry si volta e annuisce.
Sembra confuso e sono felice di fargli questo effetto, tutta questa confusione piacevole che c'é fra noi mi piace molto; non so attribuirgli un nome, ma spesso i nomi non sono necessari e questo è il caso.
Harry apre la portiera scendendo dalla macchina di Greg.
Lo seguo facendo attenzione a non sembrare troppo goffa, devo trovare un compromesso con Mad, i vestiti attillati saranno anche quelli che mi vestono meglio, ma le difficoltà tecniche sono sempre da valutare.
Il finestrino del conducente si abbassa e un Jamie dal sorriso smagliante compare. Sono felice che anche la sua macchina abbia i vetri oscurati, non credo che avremmo modo di girare per le vie di Londra senza essere assaliti altrimenti.
"Riporto le chiavi a Greg e arrivo" dice Harry guardando prima me e poi Jamie.
La voce della mia amica non ha ancora fatto capolinea in alcun modo, quindi o non é nella macchina oppure é arrabbiata e sta volontariamente evitando di informarci della sua presenza.
Annuisco ad Harry che dopo aver chiuso la macchina di Greg si incammina nuovamente nel locale.
Apro la portiera posteriore e entro, senza Harry a tenermi al caldo, posso sentire ancora i brividi e ammalarmi non é fra le mie priorità.
La macchina di Jamie é molto bella e spaziosa, non ho idea di che modello possa essere ma mi piace, fa molto ... molto... Jamie. La miaamica é sedutacomodamentesulsediledelpasseggero e l'opzione numero due sembraesserequella più valida. É arrabbiata con me.
"Ciao" dico cercando di spezzare la tensione.
"Ciao Grace, ignora la tua amica che si sta comportando da bambina per un secondo, ho cercato di convincerla del fatto che non é tua madre e che Harry non é uno stupratore seriale pluricondannato, ma lei sostiene che in realtà non ne possiamo avere la certezza, quindi si é chiusa in questo stupido silenzio perché non sa su che basi solide fondare la sua arrabbiatura. Visto che lei fa l'asociale possiamo parlare io e te, sono curioso di conoscerti meglio e sicuramente potremmo trovare qualche argomento in comune, Uno di questi é sicuramente..."
"Ok stop!"
La mia amica interrompe bruscamente il monologo di Jamie che in realtà si stava dimostrando interessante, mi piacciono le persone che parlano, già ci sono io che troppo spesso sono di poche parole e molti pensieri, è imbarazzante trovarsi a condividere del tempo e dello spazio con persone che fanno lo stesso.
"Grace non so cosa stia passando nella tua mente, non voglio nemmeno ipotizzare cosa possa essere successo in quella macchina. So che non sono tua madre per dirti cosa devi o non devi fare e so anche che odi chi lo fa, ma ti chiedo solo di iniziare a riflettere su quello che stai facendo e tornare con i piedi per terra. Lo dico per te, lo sai. Non voglio che tu ti faccia male e per le mani hai un coltellino svizzero che so per certo non sapresti usare nel modo corretto. Quindi fai attenzione. Correrei a curarti le ferite, ma non vorrei arrivare al punto di doverlo fare"
Mad riesce sempre a sorprendermi con la sua sincerità. Ogni sua attenzione nei miei confronti é totalmente sana ed é la prima forma preoccupazione che non mi infastidisce. Sono sempre più convinta che la fama di Harry lo preceda, la mia amica lo conosce, o così credevo, ma non capisco in che modo lui possa davvero farmi male. Non lo vedo come un coltellino svizzero, o per lo meno é un coltellino svizzero che sto imparando a maneggiare.
"Mad sono sulla terra, molto più di quanto pensi e per la prima volta dopo tanto mi piace starci."
É bello non aver più la necessità di rifugiarmi nei miei sogni per vivere la felicità che non riesco a trovare intorno a me. É bello, semplice e strano.
É strano soprattutto il fatto che io mi senta totalmente a mio agio in questa macchina, mentre Jamie sta ascoltando interessato la nostra conversazione. Credo che non mi infastidirebbe nemmeno se lui intervenisse, é come se questo fosse normale e il suo ruolo sia quello giusto: amico biondo di Mad e credo futuro possibile amico biondo mio.
Strano ma vero.
La portiera della macchina si apre informandoci dell'arrivo di Harry che velocemente si siede vicino a me.
Sono felice che Mad abbia interrotto la discussione e spero abbia capito, non voglio ritrovarmi ancora a darle delle spiegazioni sul mio comportamento, perché é difficile anche per me trovarle. Mi sto solo lasciando andare e questo non ha una spiegazione.
"Possiamo andare?" domanda Jamie voltandosi verso di noi.
"Andiamo" conferma Harry prendendo la mia mano.
Jamie parte schiacciando l'acceleratore più del dovuto.
Quasi non me ne accorgo nemmeno, sono totalmente catturata dalla mano di Harry incastrata alla mia. Potrei guardarle per sempre, mi piacciono tanto e non riuscirò mai ad abituarmi all'elettricità che provo a questo contatto. Harry mi sta guardando intensamente negli occhi, sembra aver recuperato la lucidità che aveva perso poco fa, dentro la macchina di Greg e sono felice che l'abbia fatto.
Mi piacciono le sue attenzioni.
Tanto.
Si avvicina a me mettendomi il braccio rimasto libero intorno alle spalle. Mi lascio scappare un sorriso ebete che lui ovviamente nota e appoggio la testa sulla sua spalla.
Mad ci sta osservando attenta dallo specchietto retrovisore e sono felice di trovare il suo sorriso ad accogliermi. Ho bisogno del suo sostegno in questa missione pericolosa perché é questo quello che è. Lo sa lei e lo so io.
Tra tre settimane tutto finirà e io dovrò essere pronta a tornare alla normalità: niente più castelli, niente più favola, niente più Harry.
Non sono preoccupata adesso, ma so che prima o poi dovrò fare i conti anche con la realtà, l'obiettivo é arrivarci pronta, più forte e in grado di affrontarla. Spero solo di riuscirci.
Il viaggio per le strade di Londra trascorre tranquillo, Mad e Jamie battibeccano di tanto in tanto sulle canzoni che passano alla radio mentre Harry disegna dei cerchi immaginari sulla mia spalla lasciata scoperta dal vestito.
Vorrei che tutta questa tranquillità non finisse mai, che questo viaggio in questa macchina non terminasse perché sto bene, senza fare nulla di speciale ma semplicemente con le persone giuste. Ci sono tante cose che possiamo fare, tanti posti bellissimi in cui farle, ma se non si hanno le persone giuste al proprio fianco, anche la migliore festa di sempre, nel più bel locale di sempre, risulta totalmente insignificante.
Questa di certo é la miglior festa a cui io abbia partecipato fin ora.
"Eccoci!" esclama Jamie parcheggiando in un parcheggio semi vuoto. Non so dove ci troviamo ma alla mia destra il Big Ben segna le 4 del mattino e stranamente mi sento più sveglia che mai.
"Dovrebbero esserci delle felpe nel baule" ci informa Mad voltandosi.
Deve conoscere bene questa macchina e soprattutto bene Jamie che non é assolutamente infastidito dalla sua presa di posizione. Harry allunga il braccio e recupera le felpe dal baule, sono semplici felpe nere con il cappuccio e a quanto pare saranno la nostra unica forma di "protezione".
Indosso la felpa e mi rendo conto che é molto più lunga del mio vestito, credo che sia una XXL ma almeno mi proteggerà da sguardi indiscreti e dal freddo di questa notte/mattina che sembra essere proprio insolito.
Il cielo é nuvolo ma non é ancora iniziato a piovere, spero che Londra abbia pietà di me e dei miei tacchi, non vorrei avere in mio primo Cut off bagnata.
Noto con piacere che anche a Mad la felpa sta molto larga, la differenza é che lei riesce ad essere bella e sexy anche così, mentre io credo semplicemente di sembrare uno spaventapasseri.
"Jamie le mie all star sono ancora sulla tua macchina?" domanda Mad mentre siamo radunati intorno all’auto del biondo pronti per questa strana/normale/inusuale passeggiata.
"Si, credo di averle viste stamattina, prova a guardare"
Mad apre il baule e trova le sue all star alte nere. Mi chiedo come sia possibile che siano nella macchina di Jamie visto che ama quelle scarpe più di qualsiasi altra cosa.
"Mettile Grace, e fai attenzione a non rovinarle, sai quanto ci tengo" dice Mad consegnandomi il suo cimelio storico.
Credo che siano di 2 o 3 numeri più grandi rispetto al mio, ma sarei comunque più comoda che con questi trampoli che sto iniziando ad odiare, quindi accetto volentieri e provvedo ad indossarle. Harry mi guarda divertito quando prendo nuovamente posto al suo fianco.
"Che c'é? Non hai mai visto un nano con le all star e una felpa?" chiedo indicandomi.
"Onestamente no, e tutto quello che vedo é ben lontano da un nano con le all star credimi" mi dice prendendomi nuovamente la mano.
"Bonnie e Clyde chiamano principe e principessa, avremmo una certa urgenza di fare una passeggiata" dice Mad con le mani sui fianchi.
"Bonnie e Clyde?" domanda Jamie divertito.
"Bower non é colpa mia se tu è Bonnie non avete nulla in comune, io sarei una Clyde perfetta quindi ho bisogno di un Bonnie e Styles é davvero meno credibile di te, quindi assecondami e non lamentarti"
Mad é davvero esilarante quando si immedesima nei personaggi della storia, che sia inventata o non. Il fatto é che per la maggior parte dei casi davvero potrebbe essere uno di loro, é una persona che io definirei "completa"; completa nei suoi pregi e difetti ma comunque completa.
"Ok, abbiamo deciso che puoi essere Clyde, adesso possiamo andare prima che il diluvio ci colpisca?" domanda Harry.
Mad alza gli occhi al cielo e volandosi inizia a camminare.
Tutti e 4 abbiamo alzato il cappuccio delle nostre felpe sulla testa, e camminiamo silenziosi per le vie di una Londra parzialmente addormentata. Incontriamo delle persone, ma nessuno sembra prestare attenzione a 4 ragazzi incappucciati per ripararsi dal freddo della notte.
Quella che si respira é un'aria che mi piace, il profumo della pioggia in arrivo e il rumore dei nostri passi sull'asfalto come sottofondo.
Harry tiene la mia mano nella sua e si sta guardando intorno. Sembra davvero affascinato da quello che lo circonda ed é bello vederlo così, il semplice Harry, il mio Harry. Sorrido di me stessa e della mia stupidità, il mio Harry, per quanto questa non sia la realtà, sarei felice che lo fosse, non posso e non voglio negarlo.
Mad è saltata sulle spalle di Jamie e con una risata inizia a correre portando la mia amica a stringersi a Lui per non cadere. E’ bello vederla così spensierata, semplicemente felice, quando so perfettamente che dentro di Lei qualcosa non va. Non so nemmeno per quale motivo non mi vuole raccontare di Liam, solitamente non mi tiene all'oscuro di niente e odio il fatto di non poterla aiutare.
“Sono strani ma belli” dice Harry guardandomi.
Annuisco ricambiando il suo sguardo.
“Non riesco a credere che qualcuno sia riuscito ad avvicinarsi così tanto a Lei” ammetto più a me stessa che a Harry.
“Non so spiegare quello che li lega, sembra strano e assurdo, forse stupido ma è la forma di amicizia più forte che io abbia mai visto. Liam ne era geloso e sinceramente lo posso capire, è come se fossero due fidanzati che stanno insieme da anni ma che non si scambiano le tipiche effusioni da fidanzati”
Non ho mai avuto un amico maschio, ci sono andata vicina milioni di volte ma qualcosa andava sempre per il verso sbagliato, in qualche modo l’amicizia si trasformava in qualcos’altro da una delle due parti, degenerando e rovinando qualsiasi tipo di rapporto sano che ci poteva essere.
“Jamie è fidanzato?” domando curiosa.
“Si con Matilda, è una modella ed è forse l’unica ragazza con cui Mad ha legato da quando è qui”
Per quanto io vorrei sempre e comunque avere Mad solo per me, mi rendo conto che avrebbe bisogno di farsi delle amicizie anche qui. Sicuramente avrà delle motivazioni valide per evitarlo, ma risulta comunque strano.
Come se avesse capito di essere il soggetto dei nostri discorsi, Mad si ferma improvvisamente e si volta verso di noi.
“Styles, cambio di coppie, ho bisogno della mia amica” dice sorridendo.
Jamie si ferma vicino a Lei e Harry guarda me. Per quanto non vorrei che la sua mano non lasciasse mai la mia, ho anche io lo stesso bisogno di Mad. Questa serata è stata un circolo di emozioni continue e devo riordinare le idee.
“Harry, capisco che Grace è la cosa migliore che ti potesse capitare nella vita, ma non c’è bisogno che la tieni per mano in ogni secondo della giornata, ti basta guardarla negli occhi per capire che non scapperebbe comunque!”
Sto seriamente prendendo in considerazione di fare si uno scambio di coppie, ma di raggiungere Jamie e lasciare la mia amica e Harry insieme. Sta esagerando con le battute sarcastiche, soprattutto visto che non c’è niente di più vero in quello che ha detto, per lo meno per quanto riguarda me.
“Hai ragione Mad, è tutta tua” annuisce Harry facendomi l’occhiolino.
Potrei cadere li, in quella posizione, con una felpa 7 volte più grande di me, fra le vie di Londra, alle 4 di notte. Guardo Harry avvicinandosi a Jamie e iniziare a parlare con il biondo come se nulla fosse successo.
Perché solo io mi sento sotto sopra? Non sono certa che le mie gambe siano ancora sotto il mio bacino, visto che non le sento più.
“Lo odio a volte, riesce sempre a rispondere alle mie battute e non è accettabile!” dice Mad incrociando le braccia al petto.
“Credo che dovremmo ritornare a camminare o li perderemo” dico ancora con lo sguardo fisso sulle spalle larghe di Harry.
Mad mi prende sotto braccio e ricomincia a camminare.
“Non so se te ne sei resa conto, ma sei completamente andata Grace, e questo dopo solo 4 giorni. Abbiamo un grosso problema”
Per quanto vorrei rispondere a Mad che nulla di quello che ha detto è vero, non posso negarlo. L’ho fatto fino a qualche ora fa, prima di entrare nuovamente nella macchina di Greg. Credo davvero che quella macchina abbia uno strano effetto su di noi. Un effetto che nonostante tutto mi piace.
“Come la vedi?”
Mad mi guarda e sorride genuinamente.
“La vedo che non ti ho mai vista così sconvolta prima d’ora ed è bello. Bello adesso e spero bello anche dopo. Se ti rende felice va bene Grace, ti starò vicino e farò in modo che Lui non combini uno dei suoi soliti casini”.
Le voglio bene. Più di quanto chiunque possa immaginare, nemmeno lei se lo immagina, ne sono certa. Mi stringo a lei appoggiando la testa sul suo braccio, passeggiamo in silenzio per un tempo indeterminato, mi piace questo Cut off, sto bene e sono sempre più convinta che venire a Londra sia stata la scelta più giusta che io abbia mai fatto. Londra è davvero la mia casa, in tutti i suoi particolari e a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Non posso fare a meno di guardare i due ragazzi davanti a noi, stanno chiacchierando e ridendo in continuazione, Jamie mi sta simpatico, non solo perché grazie a lui posso sentire la fantastica risata di Harry, ma perché sta donando a me e alla persona che amo di più, attimi di semplice felicità.
Ci stiamo avvicinando al Tamigi e non vedo l’ora di guardarlo anche da qui, forse dalla prospettiva più comune, ma anche più significativa.
Scendiamo lentamente gli scalini che conducono alla passeggiata lungo il fiume e quello che sento è totale e completa serenità, anche se fa freddo, anche se c’è buio e probabilmente dovrei essere nel mio letto a dormire a quest’ora.
E’ bello, semplicemente e straordinariamente bello.
“Bello vero?” domanda Mad guardandosi intorno.
“Fantastico. Grazie mille Mad”
La mia amica appoggia la sua testa sulla mia.
“Non sarebbe così bello se tu non fossi qui amica”
La stringo forte a me, Mad non è solita a gesti di affetto abituali e nemmeno a frasi di questo tipo, è proprio questo il bello, perché so che nei rari casi in cui succede sono quelli in cui lo sente davvero.
Jamie e Harry si fermano e si avvicinano alla ringhiera, un battello illuminato sta navigando e devo dire che è molto suggestivo. Mi fermo anch’io, soffermandomi a contemplare ogni dettaglio del paesaggio che mi circonda.
“Com’è questa prospettiva piccola?”
Harry è dietro di me, le sue labbra sono vicine al mio orecchio e stanno pronunciando queste parole come se fossero la cosa più sexy che io abbia mai sentito.
Non so cosa mi spinge ad allungare le mani alla ricerca delle sue. So solo che lo faccio e appena le trovo, milioni di brividi si sprigionano lungo la mia spina dorsale e lungo tutto il mio corpo. Porto le mani di Harry suoi miei fianchi e lui mi lascia fare, asseconda i miei movimenti, senza allontanarsi dal mio orecchio. Ho bisogno del contatto con Lui e se ad inizio serata ne ero spaventata, ora ne sono semplicemente ammagliata.
“Questa è la prospettiva migliore che io abbia mai visto Harry” ammetto senza smettere di guardare dritta davanti a me. Non sopporterei il suo sguardo adesso, le gambe davvero non resisterebbero e soprattutto il mio viso non riuscirebbe ad allontanarsi dal suo.
Non so dove siano Mad e Jamie, potrebbero essere anche vicini a noi, la presenza di Harry, annebbia tutto quello che mi circonda, ma non mi importa.
Ci siamo solo noi, noi e il Tamigi che scorre lento in questa notte nuvolosa.
Le sue mani si spostano dai miei fianchi alla mia pancia, mi sta abbracciando e vorrei tanto dirgli che questo è tutto quello che desidero.
Lui vicino a me, io tra le sue braccia, la normalità a circondarci e ad accoglierci.
“Mi piace questo arredamento Grace”
Sorrido semplicemente, chiudendo gli occhi e assecondando il mio cuore che batte veloce, troppo veloce, forse più della mia mente e anche delle mie gambe.
“A me piaci tu Harry”
SPAZIO AUTRICE:
Ciao mondo! Ecco il nuovo capitolo, la narrazione è davvero lentissima, ma non posso fare a meno di perdermi in ogni parola di questa storia e il risultato è questo :D
Un grazie speciale a chi legge, vota e commenta e un abbraccio grande grande alle mie donne *.*
VI VOGLIO BENE <3
Un bacio! Greta <3
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