12. Castelli
HARRY’S P.O.V:
Posso dare la conferma al mondo che il riscaldamento globale é una minaccia reale.
Lo sto percependo adesso, ad una distanza ravvicinata da lei, mentre le nostre mani sono ancora unite. Mi sento stupido e anche un po' matto a fare quello che faccio. Forse davvero le ragazze che scrivono fan fiction hanno capito chi sono e lo sanno meglio di me.
No non lo sanno, ne sono certo.
Deve essere una normale reazione a qualcosa che ti piace, che ti incuriosisce davvero, anche dopo 72 ore, soltanto dopo 72 ore.
Non ho mai rincorso una ragazza nella mia vita, non perché non volessi farlo o per qualche altra ragione, semplicemente non mi sono mai trovato nella situazione di doverlo fare. Preferisco risolvere le cose immediatamente, senza interpretare la parte dell' attore protagonista innamorato, che deve riconquistare l'amore della sua vita.
Nonostante ciò non credo che questo sia stato l'obiettivo di Grace, lo leggo nei suoi occhi, credo che abbia paura e ho intenzione di rassicurarla, non so ancora in che modo, ma spero venga spontaneo; come alzare gli occhi dal mio bicchiere quando lei ha iniziato a ballare, come avvicinarmi alla pista senza riuscire a fermarmi, come seguirla e interrompere la sua corsa che mi ha portato qui, dannatamente vicino a Lei.
Non voglio che scappi da me, non voglio che ometta certe cose, voglio che capisca che di me si può fidare. Non so cosa mi spinge verso di lei, a volerla a tutti i costi nel mio mondo, ma non credo di avere scelta.
"Possiamo andare in macchina per favore?"
Me lo chiede quasi in un sussurro, sono felice che l'effetto che fa lei a me é uguale a quello che io faccio a lei.
Annuisco semplicemente, non so nemmeno dove si trova Greg e se é possibile raggiungere la macchina restando al sicuro, ma se ha bisogno di stare in quella macchina, ci andremo.
Recupero il mio telefono dalla tasca anteriore dei pantaloni e compongo il numero di Greg.
"Tutto bene Harry?"
Niente pronto, niente ciao. Greg sa perfettamente che se lo chiamo é una questione urgente, solo Louis si diverte a disturbarlo mentre sta lavorando per fare due chiacchiere, ma Louis é Louis.
"Tutto bene grazie, mi chiedevo se fosse possibile salire in macchina"
Grace non si é ancora spostata, é ancora appoggiata al muro, la sua mano nella mia, e i suoi occhi che cercano costantemente i miei.
"Vuoi che riporti la ragazza a casa?" domanda Greg.
Non lo so, non credo che lei voglia separarsi da me, la sua stretta sulla mia mano dice solo il contrario. Abbasso il telefono e mi rivolgo a Grace, meglio evitare fraintendimenti.
"Vuoi tornare a casa?".
"No, non adesso, vorrei solo parlarti in tranquillità"
Vuole parlarmi, quindi suppongo che la presenza di Greg non sia opportuna. Bene.
"No Greg, abbiamo solo bisogno della tua macchina per un po' di tempo."
Suona male, suona decisamente male e Grace se n'é accorta. Sta arrossendo ed é più che evidente.
"Harry..."
Greg sembra in imbarazzo, forse é la prima volta che lo sento così, e se non ci fosse Lei qui probabilmente ci scherzerei su, ma per il momento non é il caso.
"Greg ferma la tua mente, dobbiamo solo parlare e la tua macchina é il luogo più sicuro e tranquillo per farlo"
"Ok, la porto all' uscita sul retro, vi aspetto li fra 10 minuti e mi devi una birra" risponde.
"Quante ne vuoi! Grazie, a fra poco"
Interrompo la chiamata e riporto tutta la mia attenzione sulla bellissima ragazza di fronte a me.
Mi ha completamente sconvolto mentre ballava, non mi aspettavo nulla del genere e diavolo, mi é piaciuto un sacco guardarla, credo che potrei farlo per sempre.
"Harold hai due secondi per smettere di fare la cozza e spiegarmi cos'é questa storia. E non dirmi stronzate sul fatto che stavate giocando a lupo ghiaccio, perché la mia amica é sempre stata una schiappa in quel gioco!"
Mad.
Mi chiedo in che modo lei riesca ad arrivare sempre e comunque nel momento sbagliato. Forse dovrei chiedermi semplicemente perché non é in grado di farsi gli affari suoi. Liam aveva più di una ragione per lasciarla ora che ci penso.
"Mad va tutto bene, stai tranquilla"
Grace la sta pregando con lo sguardo, lo vedo dalla spavalderia negli occhi di Mad che piano piano sta diminuendo.
"Ne parliamo dopo, a casa" risponde Mad tornando sui suoi passi.
Non l’ho mai vista così interessata al benessere di una persona; con Liam l’ho vista relativamente poche volte, con Jamie decisamente di più, ma non si è mai preoccupata platealmente se stessero bene o male, nonostante in certe situazioni fosse evidente. Nel rapporto che ha con Jamie non voglio nemmeno cimentarmi, hanno una realtà tutta loro, nella quale tutto ciò che normalmente verrebbe considerato antipatico e fastidioso, per loro è semplice dimostrazione di affetto. Per quanto riguarda Grace invece, la situazione è chiara. Mad è preoccupata per Lei, forse perché mi conosce, perchè ha paura che io stia giocando con lei, e tutta la situazione porterebbe chiunque a pensarlo.
Sto davvero pensando a una cosa del genere?
Doveva essere un gioco, forse lo è ancora. Ma una cosa è certa, non voglio fare soffrire nessuno, ne ora ne mai, tanto meno Grace, soprattutto Grace.
Grace sembra combattuta, credo voglia seguirla ma non lo fa e ne sono felice.
"Si é arrabbiata?" chiedo.
"Si, ma quando le spiegherò tutto capirà. Credo."
Sembra una cosa seria quella di cui mi deve parlare e credo che abbia un po' di timore a farlo. Spero solo che non voglia terminare qui il nostro patto, mi dispiacerebbe molto.
Troppo.
"Andiamo, Greg ci aspetta"
Lei annuisce e mi segue senza obiettare.
Mi faccio spazio tra la gente, che sembra essere aumentata da quando siamo arrivati, o forse sono solo io che prima avevo occhi solo per lei e non l'avevo notata.
Se Louis avesse accesso ai miei pensieri adesso, mi guarderebbe con il suo sorriso consapevole. Credo che lui abbia la dote innata nel capire le cose al volo; è un grande osservatore, e dietro quell'aria da eterno Peter Pan, si nasconde un ragazzo maturo, decisamente intelligente e serio.
Apro la porta che da sul retro e una brezza fresca mi colpisce, sta arrivando un acquazzone, d'altronde sono già tre giorni che non piove, Grace ha portato il sole, ma non é ancora in grado di fare i miracoli, soprattutto non in questa città, caratterizzata dalla pioggia e dall' umidità.
Mi guardo intorno e di Greg non c'é nessuna traccia, solo qualche macchina parcheggiata, evidentemente appartenente al personale del locale.
Grace si affianca a me stringendosi nelle spalle, il vestito che indossa di certo non é utile ad affrontare questo venticello fastidioso. Sicuramente perfetto per attirare la mia attenzione e quella della maggior parte della popolazione maschile del locale, ma non per proteggersi dal vento.
"Hai freddo?" le domando.
Lei si limita ad annuire e tutto ciò che riesco a fare é avvicinarla a me e stingerla fra le mie braccia.
Non so nemmeno cosa vuole dirmi, magari é qualcosa di negativo e io mi sto rendendo ridicolo, ma tanto tempo fa ho deciso che avrei seguito l'istinto; basta indecisione, basta dubbi, soltanto sicurezza e voglia di esprimermi al meglio.
"Hai un buon profumo Harry" dice senza allontanarsi dal mio petto.
Sembra piccolissima fra le mie braccia, ancor più piccola di quello che in realtà è, ma la voglia e il desidero di tenerla al mio fianco, di proteggerla nonostante io sia consapevole che é in grado di farlo da sola, è più forte di me.
É bello potersi dedicare a qualcuno, che sia amicizia, amore, lavoro o qualsiasi altra cosa. Tutti noi abbiamo qualcosa da offrire e Grace in particolare mi porta ad esternare la parte più nascosta di me, forse la migliore.
Non ho risposte da darle, dirle che anche lei ha un buon profumo sarebbe davvero scontato, oltre che superfluo.
Mi limito a stringerla a me, facendole delle carezze sulla schiena nella speranza di donarle calore. Se il calore che sento io quando Lei è vicina a me, riesce a diffondersi fino a giungerla, sono certo che ora stia soffocando dal caldo. Ma non ho intenzione di allontanarmi, sto bene così, sto bene quando lei è vicina a me.
Dei fari in lontananza attirano la mia attenzione e in un batter d'occhio Greg parcheggiata dall' altra parte della strada, di fronte a noi.
Sorrido vedendolo e prendendo Grace per mano mi avvicino; ormai é diventata un'abitudine, che non ho mai avuto, ma che sono felice di aver appreso.
"Se hai bisogno di qualcosa mi trovi dentro Harry" dice Greg consegnandomi le chiavi.
Non sembra prestare attenzione a Grace, non l'ha fatto per tutta la sera e la cosa mi infastidisce. Non che mi faccia piacere che Lei venga guardata, anche se l’obiettivo è quello, ma Greg non fa parte del patto, lui potrebbe considerarsi uno scenografo, quello che aiuta a rendere lo spettacolo ottimale.
Non so perché si comporta così, probabilmente sta nel fatto che il suo compito é proteggere me, non di fare lo scenografo e nemmeno l’attore non protagonista. Comunque sia non mi piace l'effetto che a lungo andare abbiamo, nei confronti delle persone che si legano a noi.
Lo vedo da sempre, quando qualcuno entra a far parte della nostra quotidianità, é come se in quel preciso istante si annullasse tutto quello che é. Rimane solo la parte "pubblica" quella che si relaziona con noi.
Eleanor non é mai stata Eleanor Calder, ma sempre e comunque la fidanzata di Louis.
Sophia non è mai rimasta Sophia Smith, ma la altezzosa fidanzata di Liam. Non nutro particolare simpatia nei suoi confronti, è una di quelle persone che se guardo, non mi trasmettono niente. Avevo deciso di lasciar perdere la mia sensazione e optare per la filosofia: Se Liam è felice sono felice anch’io. Ma è evidente che qualcosa è andato storto, Liam non è felice, Liam si accontenta, un’altra delle cose che non concepirò mai.
Anche per Perrie è andata più o meno così, ma Lei, al contrario loro, a suo vantaggio aveva il fatto di essere già in questo mondo prima; prima di Zayn e Perrie, prima di Zayn e la sua fidanzata Perrie, prima di Zayn che si sposa con Perrie. In qualche modo anche Lei viene eclissata completamente da Zayn e questo non mi piace.
É una cosa totalmente sbagliata, che non concepisco ma che non so come gestire. Non vorrei mai annullare l'importanza e la personalità di qualcuno che mi sta vicino, ma inesorabilmente accade. Non permetterò che accada con Grace, ha molto da dare, ne sono certo, e non sono nessuno per privare il mondo di questa grande opportunità.
"Saliamo?" mi chiede titubante.
Greg é già rientrato nel locale e io come al solito mi sono perso in inutili pensieri.
"Certo" rispondo aprendole la portiera.
Sale con grazia, esattamente la stessa grazia che ha usato nel salire quando sono andata a prenderla, e quando ha cenato. Ora che ci penso non ha perso la sua grazia nemmeno nel ballare prima, nonostante quei movimenti non siano da attribuire a una situazione normale o quanto meno graziosa.
Credo che potrebbe fare qualsiasi cosa, provocante o meno, senza perdere quell’innocenza velata che leggo nei suoi occhi. Non è quel tipo di innocenza che porta alla compassione, è quella che mi porta a fidarmi di Lei, a buttarmi completamente, rischiando di cadere o farmi male. Non mi importa, due occhi così dolci non potrebbero fare male a nessuno, tanto meno a me.
Nessuno parla, la tensione è palpabile ma non ho intenzione di dire nulla. Non so nemmeno perché siamo qui, quindi mi sembra giusto essere galante e aspettare che sia la bellissima ragazza vicino a me a dire qualcosa.
“Mad sostiene che il mio lato migliore è il destro"
Ok. Sto cercando possibili collegamenti alla situazione ma non trovo nulla. Non sono ubriaco quindi le mie capacità intellettive dovrebbero essere al top, quindi credo proprio di non capire. In Inghilterra esiste il lato A e il lato B, ero convinto che esistesse anche in America, ma evidentemente mi sbagliavo.
Loro usano il lato desto e il lato sinistro? Lo intendono come noi, oppure si riferiscono a qualcos’altro?
Indipendentemente dalla soluzione a questo enigma, tutti i suoi lati sono migliori; anche se fossero est o ovest, latitudine o longitudine, nord o sud, yin o yang.
"Traduzione per gli inglesi?"
Grace sorride, quando lo fa le si illuminano gli occhi, ma in questo caso, sembra che qualcosa la turbi, sono meno limpidi del solito.
Fa un sorriso profondo e mi guarda ancora, sta studiando il mio viso e ammetto di essere preoccupato per quello che potrebbe uscire da quelle bellissime labbra.
Le nostre mani non sono più unite e lei non sta cercando il contatto che io invece vorrei tanto, spero davvero che non sia nulla di negativo.
"Sono paranoica, stupida e forse egocentrica, non lo sono mai stata, ma con te cambia tutto quindi probabilmente lo sono davvero. Puoi ridermi in faccia se vuoi, pensare che sia davvero una che corre troppo. Non sono mai stata brava nella corsa, per lo meno non in quella che comporta del movimento fisico, Mad non ha detto una bugia prima."
La ascolto senza dire nulla, cercando di afferrare il concetto fra quelle che mi sembrano assurdità, é totalmente lontana dall'essere stupida o egocentrica. Non voglio interromperla, forse questo é il discorso più lungo seppur insensato che ha fatto fin ora. Potrei ascoltarla per ore, mi piace come ragiona, so che sta cercando di arrivare al punto, ma sta temporeggiando per qualche strano motivo.
"Forse non ero pronta a tutto questo, no decisamente non lo ero, é evidente, altrimenti non saremmo in questa macchina adesso. Ma nonostante io avessi deciso di smettere di sognare, tu non fai altro che alimentare tutto quello che potrebbe essere un sogno. Non ti sto dando la colpa, sono io che avrei dovuto smettere tanto tempo fa, quando ho capito che i principi azzurri non esistono, non sono biondi, e nessuno mai mi verrà a salvare al castello su un cavallo bianco. Peccato che un castello ci sia già, lo sto guardando e dannazione é davvero bello Harry."
Sta gesticolando e sorridendo in continuazione. Probabilmente di se stessa o della situazione, ma per quanto questo discorso sembra non avere senso, adoro ascoltarla, adoro vedere come le sue mani si muovono, come le sue dita passano agevolmente nei suoi capelli scuri e come la sua bocca accarezza le parole che dice.
Dio quella bocca, quelle labbra, ho una voglia matta di baciarla ma non posso fare nulla del genere, sta cercando di dirmi qualcosa, qualcosa non sono in grado ancora di afferrare; forse per i troppi giri di parole, forse perché é troppo bella e mi confonde.
"Non ero pronta a quei flash che hanno illuminato la parte di te che non avevo ancora visto, oppure che non volevo vedere. Forse la seconda, ho un'esperienza innata nel girare con i paraocchi, come quelli dei cavalli, in questo caso però non é più il cavallo del principe, quello bianco, sono io che mi rifiuto di vedere come stanno le cose. Comunque non é di cavalli che ti voglio parlare, non ne so nulla e non ne ho mai avuto uno, non so nemmeno se mi piacciono in realtà."
Tutto questo é esilarante, sembra molto Mad in questo momento, e ora capisco perché sono così amiche. Sono simili, la differenza é che Mad é più diretta nella sua follia, mentre Grace é dolce, anche così, mentre si perde nel monologo che sta facendo.
"É stata davvero una bella serata, sto bene con te, sono passate solo 72 ore e stai mantenendo il tuo patto alla grande. Mentre io no, ti ho rubato dai tuoi amici, rinchiudenti in questa macchina. So che non ha senso, ma ho avuto l'impressione che questa macchina ci abbia portato l'uno verso l'altra fin ora, e ne ho bisogno adesso perché sono stupida. Mad dice che il mio lato migliore é il destro e dannazione ha ragione! Questo però non é il problema, non credo nemmeno ci sia un problema, ci sono io, con la mia mente che corre e le mie gambe che lo fanno da 3 giorni a questa parte. Adesso é la seconda volta che mi portano attaccata a te. Peccato che questa seconda volta sia stata immortalata da un fotografo e sia già su internet. So che questo é l'obiettivo, lo so benissimo. Ma tutto ciò che faccio con te viene spontaneo, quindi vorrei che tu fossi sincero."
Bingo. Lo sapevo, sapevo che sarebbe venuta a scoprirlo in qualche modo e mi dispiace di non averla avvisata subito.
Dannazione Harry.
"So di essere prevedibile, quindi sapevi che ti avrei abbracciato e ti sei soffermato di proposito prima di salire in macchina? Nel caso fosse così va bene Harry , davvero, ma voglio che tu sia sincero perché la mia mente corre e le mie gambe anche. Non ho a disposizione un cavallo bianco e devo contare solo su di me. Non ho mai coordinato gambe e mente quindi se devo iniziare a farlo sarebbe carino che tu mi informassi"
Non posso più stare così lontano da lei, non adesso che so quello che la turba e che é fondamentalmente basato sul nulla. Mi avvicino senza smettere di guardarla, mi sta osservando, non ha capito qual'é il mio obiettivo ma non si sta spostando.
Le porgo una mano e lei la osserva, non indugia in nessun modo e la prende.
Provvedo subito ad incastrare ancora le nostre dita e torno a incatenare il mio sguardo con il suo. Voglio che capisca che sono sincero.
"Mi sono accorto dei fotografi quando già eravamo fermi fuori dalla macchina. Non sto pensando al patto in alcun modo anche se dovrei. Tutto ciò che faccio con te viene spontaneo, naturale. Non sei prevedibile in alcun modo, mi spiazzi ogni volta ed é quello che hai fatto fuori dal ristorante abbracciandomi. In quel momento i fotografi erano davvero l'ultima cosa a cui stavo pensando Grace. Mi piace averti vicino e mi da fastidio quando ti allontani da me. Non sei stupida, non sei assolutamente egocentrica e sono felice di essere in questa macchina con te, credo che questa sia la conversazione più assurda ma spontanea che abbiamo avuto fin ora e lo trovo bellissimo. Non so cosa sia questa cosa che sta succedendo, non mi sono mai piaciute le favole, e nemmeno i cavalli, ma potrei davvero imparare ad apprezzarli se ci provassimo insieme. Sono felice che la tua mente corra, ma vorrei che le tue gambe rimanessero dove sono, ti concedo al massimo la pista da ballo, li stavano dando il meglio di loro e anche tu. Sono sincero, totalmente sincero con te e con tutti, so che la parte di me che il mondo conosce ti spaventa, so che può arrivare anche a coprirti totalmente, ma farò di tutto perché non accada. Questo sono io, sono anche quello, ma farò di tutto per non lasciarti affogare da quei flash. Non so cosa intenda Mad per lato destro, ma onestamente credo che tu non abbia un lato migliore. In qualsiasi modo ti guardo, da qualsiasi prospettiva, ti trovo sempre bellissima."
Bel discorso Harry, tutto ciò va a confermare la teoria dell'istinto, se ci avessi pensato di più, probabilmente non avrei reso l'idea, so di averla resa perché i suoi occhi sono diventati lucidi come prima, il suo sorriso é in primo piano sul suo viso e le sue guance sono arrossate.
In un secondo le sue braccia sono ancora intorno al mio collo.
Come diavolo ha fatto a pensare di essere prevedibile? Tutto mi sarei aspettato tranne questo.
Vorrei tanto sollevarla e portarla ancora più vicina a me ma rovinerei tutto come un adolescente in piena crisi ormonale. In questo caso la regola dell'istinto non vale, perchè sarebbe solamente quello primordiale, o forse no.
La stringo semplicemente a me tornando ad accarezzarle la schiena.
"Grazie Harry"
Sussurra al mio orecchio.
Forse non ha capito bene il concetto, sto cercando di controllarmi, di non fare il coglione per una volta ma lei assolutamente non aiuta.
"Ti piacciono i castelli?" chiede senza sciogliere l'abbraccio.
Mi piacciono i castelli? Non lo so, credo di si, non mi sono mai interessato troppo all'architettura anche se fare il turista mi piace.
"Quelli arredati si" rispondo.
Grace sorride avvicinandosi al mio collo con il naso.
Non so cosa sta facendo, so solo che non mi controllerò per molto.
Assolutamente no.
"Ho un castello che é pronto per essere costruito Harry. Ho bisogno di sapere se é fuori luogo, se stona con il paesaggio oppure se nonostante tutto ci possa stare nel complesso"
Wow.
Non mi aspettavo di certo tutta questa sincerità ma la sto apprezzando come mai prima d'ora. Grace é priva di muri in questo momento, é solo lei, con la sua mente folle che sta cercando di dirmi qualcosa. Quel qualcosa che anche io sento, che é strano, incoerente e forse stupido ma va bene, perché non c'é nulla di sbagliato nell'agire di istinto. Credo che da questo momento in poi mi interesserò di più all'architettura, ai castelli e anche ai cavalli.
"Solo se é arredato" rispondo.
Sta sorridendo.
"Tre settimane bastano per arredarlo?" chiede.
Sorrido accarezzandole di capelli. Mi piacciono i suoi capelli lunghi, sono morbidi.
"É tanto grande?"
"Ha tutte le carte in regola per diventarlo" risponde.
Non vedo l'ora di correre in questo castello piccola Grace.
"Tre settimane basteranno se ci lavoreremo insieme".
"Quando iniziamo?"
"Adesso?" domando.
Finalmente riporta il suo sguardo su di me, é bello poterla guardare da una distanza così ravvicinata.
"Adesso"
SPAZIO AUTRICE:
Non ho idea della qualità del capitolo, il concerto e il post concerto hanno assorbito tutte le mie facoltà fisiche e mentali, quindi non garantisco nulla :D
Comunque sia GRAZIE PER TUTTO <3
Un bacio! Greta <3
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