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Cap. 17 - Lucky

Non c'è niente di più bello delle coccole dopo aver fatto l'amore. Un'altra esperienza nuova che sto vivendo con lui. Stringo il corpo nudo di Hobi al mio petto, il mio odore ancora sulla sua pelle nonostante la doccia. Si acciambella sotto le lenzuola, lasciandosi accarezzare la schiena dalle mie dita, che non vogliono saperne di lasciarlo in pace. "Yari..." "Sì?" "Mi aspetterai, vero?" Il suo sorriso è incerto, dubbioso. Gli bacio la punta del naso per tranquillizzarlo, la voce ridotta ad un sussurro per le emozioni che mi ha fatto provare stasera. "Ti aspetterei per una vita intera, Hobi..."

Sospira dolcemente e chiude gli occhi, lasciandosi andare tra le mie braccia. Potrei rimanere tutta la notte a guardarlo dormire, l'espressione serena e beata, il respiro cadenzato, il corpo rannicchiato come se cercasse la mia protezione. Continuo ad accarezzarlo delicatamente con i polpastrelli, per non svegliarlo, riempiendomi le narici del profumo fresco e pulito che emanano i suoi capelli ancora leggermente umidi. Come potrei non aspettarlo? È solo la cosa più bella che mi sia capitata. Sarei un idiota a lasciarmelo scappare.

E come se volesse farmi un regalo la mia mente si accende e ripercorre questi ultimi due mesi, inaspettati, meravigliosi. Il mio primo incontro con Hobi al Plastique, i primi messaggi, le prime uscite di nascosto da tutti, la sera in cui abbiamo deciso di provare a stare insieme nonostante non ci fossimo nemmeno sfiorati. Fino al primo bacio di stasera, fino alla nostra prima volta, semplicemente magica.

Cazzo, sono proprio fortunato.

Riapro gli occhi, leggermente spaesato. Il letto mi sembra stranamente freddo e vuoto senza Hobi. Sento i suoi passi dirigersi verso il bagno, il cigolio della maniglia che si abbassa e il rumore della porta chiusa con cautela per non fare rumore. Recupero il cellulare dal comodino per controllare l'ora e leggere il messaggio che Kumiko mi ha scritto stanotte. È rimasta a dormire da Tae, non che ne avessi dubbi.

"Vogliono inserire il passo a due nella scaletta del concerto... Cielo, Yari un tour mondiale negli stadi, ti rendi conto?? Non sono pronta!!!"

Espiro rumorosamente e mi lascio andare sul cuscino, coprendomi gli occhi con il braccio piegato. Sapevo che sarebbe successo, il video musicale ha ricevuto un numero folle di visualizzazioni in pochissimo tempo e la Big Hit è un'agenzia molto attenta alle views e al parere dell'Army. E così dovrò passare sette mesi senza il mio ragazzo e pure senza la mia migliore amica. Non proprio allettante come prospettiva ma non è certo un'occasione che Kumiko può sprecare.

"Sei prontissima, Queen. Vai e spacca il culo al mondo!"

Mi alzo dal letto e seguo il rumore dello scroscio della doccia proveniente dal bagno. Sono le sei e mezza del mattino e la giornata di Hobi è già iniziata.

"Buongiorno..." "Yari! Scusami, non volevo svegliarti!" Mi appoggio al lavandino e disegno con lo sguardo il profilo del suo corpo snello e longilineo attraverso le increspature vetro. Che spettacolo difficile da gestire a quest'ora. "Non preoccuparti, non mi hai svegliato. Il mio timer biologico è completamente a caso..." Solo adesso faccio caso alla canzone in sottofondo. Coincidenze? Mai. Tolgo i boxer e li lancio nel bidone della biancheria sporca, avvicinandomi alla porta della doccia.

I'm lucky... I'm lucky... I'm lucky... I'm lucky...

"Ma... Per caso hai messo su la mia playlist?" La sua risata cristallina risuona per tutto il bagno, mentre si sposta in un angolo per farmi spazio. "Puoi giurarci... Non ascolto altro ultimamente..." "Mi spiace averti trascinato nel tunnel maligno della dancehall..." "Stai scherzando spero... Mi piace un sacco questa musica, è una fonte di ispirazione continua!" "Allora ok..."

"Senti un po'..." Il suo sguardo si è fatto improvvisamente severo e autoritario, assolutamente non da lui. "Non mi dirai che usi un bagnoschiuma a caso sotto la doccia! Non si fa!" Scoppio a ridere per questo inaspettato cazziatone cosmetico e mi pettino i capelli all'indietro con entrambe le mani, avendo cura di stringere i bicipiti. Giusto per stuzzicarlo un po'. "Sì, Hobi... Temo di sì..." Incrocia le braccia sul petto increspando le labbra e scuotendo la testa sconsolato. Si può essere più carini di così? Non credo. "E non ti si scartavetra la pelle? La mia diventa subito oscena se non uso i prodotti giusti..." "Ti svelo un segreto Hobi. Sono malese. Ho una corazza al posto della pelle..." "Una corazza paurosamente eccitante direi..."

Sbam. Non mi puoi dire una cosa del genere mentre siamo entrambi nudi sotto la doccia e pretendere che io non reagisca. Anche perché sinceramente non aspettavo altro.

Allungo un braccio verso il suo collo e lo attiro verso di me, stampandogli un bacio fradicio sotto il getto caldo. Hobi risponde immediatamente e inizia a giocare compiaciuto con la mia lingua, punzecchiandomi divertito. Come può un ragazzo essere terribilmente tenero e allo stesso tempo fottutamente sexy? Sono due concept molto difficili da abbinare, eppure eccoli qua di fronte a me, impersonificati del mio tenerissimo e fottutamente sensuale fidanzato.

Damn... I'm lucky...

Senza staccarmi dalle sue labbra recupero la boccetta del bagnoschiuma dal ripiano e me ne verso qualche goccia sul palmo per insaponarlo. I suoi polsi si appoggiano alle mie spalle mentre gli accarezzo il collo, la schiena, la pancia, il sedere, massaggiandoli delicatamente e beandomi della sua pelle liscia e morbidissima.

"Yari... Ti odio..." Sogghigno nella sua bocca, spostandomi con i palmi sul davanti, molto molto vicino al suo inguine. "Dai, ti prometto che la prossima volta ti compro un sapone apposito per non scartavetrare la tua pelle delicata..." "Ti odio comunque... Mi farai arrivare in ritardo alle prove..." "Se la cosa ti infastidisce posso sempre smettere..." "Non ci provare..." E senza che me ne renda conto mi ritrovo sbattuto impunemente contro il muro, schiacciato completamente dal suo peso. Porca troia, Hobi.

La furia erotica si impossessa di noi e iniziamo a strusciarci l'uno contro l'altro, simulando in tutto e per tutto un atto sessuale coi controcazzi: le lingue avvinghiate in un bacio rovente, le nostre erezioni completamente formate a contatto, le mie mani arpionate alla sua mandibola, le sue a stringermi il culo. Il romanticismo che ha fatto da filo conduttore alla nostra prima volta ha lasciato spazio alla furia omicida.

"Oh... Cazzo..."

Le sue dita si sono spostate tra i nostri corpi incollati e in un colpo solo hanno afferrato entrambe le nostre circonferenze. Non avevo mai provato una sensazione del genere, l'eccitazione nel sentire tutta la lunghezza della mia pelle più sensibile che scivola contro quella di un altro ragazzo, le punte che si scontrano, si allontanano leggermente e si rincontrano, lo scroscio dell'acqua che rende il tutto ancora più amplificato. Ma soprattutto mi fa impazzire la consapevolezza che Hobi si stia dando piacere da solo e contemporaneamente lo stia dando anche a me. Avrebbe potuto farmi girare di schiena, piegarmi a novanta e possedermi violentemente contro il muro, tanto lo sa anche lui che ci sarei stato senza pensarci due volte e anche più che volentieri. E invece no. Follemente pazzo e meravigliosamente altruista come sempre.

Damn... I'm lucky...

Mi lascio andare al suo tocco rapido e preciso, usando le spalle come perno contro le piastrelle della doccia per muovere sinuosamente il bacino nella sua direzione. E Hobi dilata il ritmo e controbilancia l'oscillazione delle anche contro le mie, sincronizzandosi perfettamente ai miei movimenti. Rimaniamo così a lungo, cullandoci a vicenda, eccitandoci a vicenda, i piedi vicini in continua ricerca di un equilibrio sempre più vacillante, le gambe che diventano sempre più molli, i respiri sempre più in affanno. Incuranti del tempo, del ritardo, delle prove.

Damn... I'm lucky...

Ma non è abbastanza, non per lui. Vuole vedermi sclerare del tutto, farmi raggiungere di nuovo un orgasmo impetuoso come quelli di ieri sera, rendere memorabile questa specie di coccola mattutina. E lo fa aggiungendo un semplice indice della mano sinistra, piegato ad uncino, il tanto che basta per stimolare anche la mia prostata. Come se il suo palmo che sta segando entrambi non fosse sufficiente.

"Cazzo Hobi, sei assurdo..."

Non mi risponde nemmeno, compiaciuto dell'effetto devastante che sta avendo su di me, quasi sfidandomi a resistergli. Non posso permetterlo. Non posso sopportare che lui si stia sbattendo in questo modo per darmi attenzioni mentre io rimango qui passivo senza fare niente. Allungo a mia volta una mano e scivolo delicatamente dentro di lui, sfruttando la naturale lubrificazione dell'acqua per non fargli male. Sperando di regalargli almeno la metà del piacere che lui sta regalando a me.

"Cazzo Yari... Chi è l'assurdo dei due?"

Probabilmente è una bella lotta o magari un'alleanza perfetta, non saprei. È incredibile come riusciamo a percepire perfettamente i bisogni dell'altro, come abbiamo eliminato fin da subito qualsiasi imbarazzo, come siamo stati in grado di creare immediatamente un'intesa perfetta. E reggere questo tsunami di follia è impossibile. Alterniamo le spinte, poi le sincronizziamo, poi le diversifichiamo, più forti e impetuose le mie, più lente e intense le sue. E viceversa. Cercando di rendere questo momento più lungo possibile anche se è dura. Nessuno dei due ce la fa più.

D'impulso torniamo a baciarci, furiosi, come per scandire il ritmo sempre più incalzate che ci porterà all'apice. Senza più fiato, senza più forze, senza più equilibrio. Fino a lasciarci andare ad un orgasmo potente che ci stronca del tutto, ci mescola, ci unisce, per poi sparire sotto il getto dell'acqua, come se non fosse successo niente. Quando in realtà è successo molto, moltissimo.

I'm lucky... I'm lucky... I'm lucky... I'm lucky... Damn... I'm lucky...

Mi stacco dalle sua labbra, lentamente, spengo il getto dell'acqua con il gomito e lo guardo. Uno sguardo di gratitudine, riconoscenza, complicità, devozione totale, amore incondizionato. Voglio che Hobi si ricordi di questo mio sguardo quando saremo lontani, quando la voglia e il bisogno di stare insieme dovrà fare i conti con le migliaia di chilometri di distanza. Mi da un leggero bacio a stampo e annuisce, in silenzio. Ha già capito tutto come sempre, ma non vuole rattristarsi, non ancora. Abbiamo ancora un po' di tempo prima che inizi il suo tour mondiale, me lo sta dicendo il suo sorriso appagato, luminoso, felice. Non posso lasciarmi andare ai patemi mentali quando di fronte a me ho il dio del sole che mi abbraccia.

"Non avrei saputo immaginare un risveglio migliore, Hobi..." "Nemmeno io, Yari..." "Vieni, ti presto dei vestiti così non vai in agenzia con il completo elegante..."

E controvoglia ci allontaniamo e usciamo dalla doccia, pronti ad affrontare una nuova ed estenuante giornata di prove.

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