Cap. 15 - Chi è il più str***o tra i due
Big Hit Entertaniment
Pov Hobi
"Hobi... Vai... Sei in ritardo..." Mi giro verso Yoongi, che mi fa l'occhiolino e mi sorride. "Siete sicuri? Non avete più bisogno di me?" "Muoviti, cazzo... Sei più preparato tu di noi sei messi insieme, direi che due ore di libertà puoi anche prendertele..." Beh, se me lo ordina Kim Namjoon, il leader in persona, chi sono io per non obbedire? "Ok... allora... Io vado..." "Ciaooo!" è il loro saluto corale che non ammette repliche.
È tutto molto più facile ora che lo sanno. Non devo più trovare scuse assurde per uscire, nascondermi in bagno per rispondere al telefono o cancellare la cronologia dei messaggi per paura che qualcuno li legga. Ma la cosa che mi fa più piacere è la loro totale approvazione. "Siete schifosamente fatti l'uno per l'altro... Non vi toccate nemmeno ma solo da come vi guardate mi fate venire il diabete." Queste sono state le precise parole di Jimin. Mi ha fatto molto ridere.
"Sono davvero felice per te, Hobi. Te lo meriti..." Jungkook. Mi ha quasi commosso. Ho sempre invidiato la sua relazione segreta e super romantica con Vivi, ma adesso che ci sono dentro anche io capisco quanto sia difficile tenerla nascosta e contemporaneamente trovare il tempo da dedicarci. Se prima o poi avrò voglia di sbattere la testa contro il muro per la frustrazione penso andrò da lui.
"Sei un maledetto! Perché non mi hai detto niente? Pensavo fossimo amici!" "Siamo super amici Jin, ma tu non sei in grado di mantenere un segreto..." "Questo non è assolutamente vero..." "Ah no? E che mi dici della scena in infermeria? L'hai menata per una settimana al povero Nam!" "Confermo! Non hai fatto altro che prendermi per il culo..." Eccolo qua il nostro leader pronto a difendere un altro Bangtan in difficoltà. "Hai fatto bene a non dire un cazzo, Hobi... Questi qua sono peggio delle pettegole nella piazza del mercato..."
"Io non sono affatto una pettegola anzi... Per fortuna che c'ero io altrimenti qua... Ciaone!" Yoongi. Che come sempre ha ragione. Se non ci fosse stato lui non sarei nemmeno andato alla serata al Plastique, figuriamoci il resto. Non lo ringrazierò mai abbastanza.
"Facciamo un patto, Hobi: tu mi levi dal cazzo Yari e io ti levo dal cazzo la sua coinquilina... Ok?" Tae. Dopo che finalmente si è deciso a baciare Kumiko è partito in quarta. Non che mi dispiaccia, anzi, era anche ora. E soprattutto gli sono tremendamente grato perché stasera l'ha invitata a cena, lasciando potenzialmente casa libera a Yari. Meglio se non ci penso o mi sento male.
Esco dalla doccia al volo, infilo il completo elegante e la mia fidata mascherina nera e mi precipito in macchina. Dovrei arrivare esattamente in tempo per l'apertura del sipario. E infatti appena entro nel teatro si spengono le luci e una voce annuncia che lo spettacolo sta per iniziare. Più precisi di così si muore.
"Ciao Kumiko... Sono letteralmente scappato dalle prove, temevo di non fare in tempo..." "Tranquillo, sta iniziando in questo momento..."
Non sto più nella pelle. Mi metto comodo sulla mia poltrona di balconata, lo sguardo fisso sul palco. Eccolo lì, il Principe Mulatto. Yari. Il mio Yari. Il mio uomo. Bellissimo, quasi folgorante, vestito con un semplice leggins maschile beige e un turbante coordinato. Anche al Plastique si è esibito senza maglietta ma questo non mi evita di sbavare come una bambinetta. Ogni singolo muscolo è ben visibile sul suo corpo, nemmeno fosse un modello per una lezione di anatomia. Assurdamente illegale.
Cerco di concentrarmi sulla trama e non solo sul fisico strappaboxer del mio ragazzo, chiedendo di tanto in tanto chiarimenti a Kumiko. Lei avrebbe dovuto interpretare l'innamorata di Yari, e nonostante la sua sostituta sia pulita e aggraziata nei movimenti non posso fare a meno di immaginare quanto la nostra ballerina del passo a due sarebbe stata ancora più perfetta. "Saresti stata incantevole in quel ruolo... Voi due vi guardate con una luce speciale, siete più che partner, amici, coinquilini... Vi completate a vicenda... Non so se mi spiego..." Annuisce, senza bisogno di aggiungere altro.
Un'ora, un'ora e mezza, due ore. Sono completamente preso dalla storia, dai movimenti fluidi e sinuosi di Yari, dal magnetismo dei suoi assoli, dalla potenza con cui solleva la sua partner durante i passi a due. Pensavo di aver già perso completamente la testa per lui ma mi sbagliavo. Vederlo nel suo habitat naturale ha aumentato a dismisura la mia sbandata colossale.
E non vi siete ancora baciati Hobi...
Ok, lasciamo perdere che è meglio. Questo tasto è troppo spinoso e decisamente ingestibile. Mi alzo per gli applausi finali, le farfalle nello stomaco e il cuore che mi batte all'impazzata. Yari è l'ultimo ad uscire; si avvicina al proscenio, si inchina, indietreggia per stringere la mano alla prima ballerina e insieme salutano di nuovo. Siamo tutti in piedi e il suo sguardo fiero si alza nella nostra direzione, alla ricerca di Kumiko. Non sospetta nemmeno che ci sia anche io tra il pubblico, ho preferito fargli un'improvvisata piuttosto che dargli buca all'ultimo. Non si sa mai quello che può succedere in agenzia.
"Qualcosa mi dice che la sorpresa ci è riuscita alla perfezione, Hobi..." Rido mentre saluto in direzione di Yari, che mi sta guardando incredulo. Temo possa svenire da un momento all'altro. "Sì, Kumiko... Direi proprio di sì..." "Vieni... Ti porto in camerino da lui..." La seguo euforico attraverso i corridoi del teatro, la mascherina fissa sul volto e lo sguardo basso, nonostante non ci sia nessuno in questo labirinto.
Ed eccolo lì. Ancora con il costume di scena, ovvero mezzo biotto. Ritrovarmelo davanti praticamente nudo mi azzera completamente la salivazione e mi annebbia il cervello per qualche minuto, al punto che quasi non mi accorgo che Kumiko si è già volatilizzata, impaziente di andare a cena a casa di Tae. Come darle torto.
Forse è il caso di dire qualcosa prima che Yari pensi che mi sia rincoglionito del tutto. Non mi manca molto in effetti. Espiro, mi abbasso la mascherina e gli sorrido; per una volta che non ci sono le telecamere nei camerini approfittiamone per sfoggiare la mia arma di seduzione migliore. "Beh... Ciao..." "Ciao... Se qualche mese fa mi avessero detto che mi sarei ritrovato J-Hope dei BTS tra il pubblico durante un mio spettacolo non penso ci avrei creduto..." "Sono stato incerto fino all'ultimo, gli impegni per le prove del tour mondiale si stanno accumulando. Temevo di non farcela e ho preferito non prometterti niente..." "Hai fatto bene..."
Certo che sarai stronzo, mannaggia a te...
Si è tolto il turbante ma l'idea di mettersi una maglietta non gli passa nemmeno lontanamente per l'anticamera del cervello. Ma si rende conto di quanto mi sta tirando scemo in questo momento? Probabilmente sì, anzi, ho la netta sensazione che lo stia facendo apposta. Vuole che gli salti addosso in questo fottutissimo camerino? Basta chiedere, eh!
"Sono davvero felice di vederti, Hobi..." "E io sono felice di avercela fatta... Sei stato... Incredibile..." Dalla mia bocca stavano per uscire aggettivi ben più espliciti tipo bonazzo fotonico oppure talmente figo che non so come io sia riuscito a starmene buonino sulla poltrona, ma mi sono trattenuto. Tanto sono sicuro che la mia espressione sovraeccitata valga più di mille parole. "Di più o di meno del Plastique?" Mi sta provocando, chiaro. E io sferro il contrattacco, appoggiando la punta dell'indice sulla guancia e increspando le labbra: ho notato che quando sfoggio il mio aegyo il suo cervello va in tilt. E infatti il suo sguardo si accende immediatamente.
"Domanda difficile, Yari... Sei talmente versatile che ti vedrei bene con qualsiasi stile..." Abbassa lo sguardo e arrossisce. Bingo. Ma si riprende al volo, passando al piano B. "Ti ringrazio Hobi. Ricevere un complimento del genere da uno dei ballerini che stimo di più al mondo è veramente gratificante..." Ma che dici... La finiamo di girarci intorno?? "È la verità. Sai perfettamente che non avrei problemi a darti un parere negativo, se la pensassi diversamente..." Boom! Colpito e affondato.
Ok ragazzi, l'aria in questo camerino sta diventando decisamente incandescente. Siamo a meno di due metri di distanza, lui a torso nudo ed io che sto quasi per impazzire dalla voglia di infilargli la lingua in gola. Facciamo qualcosa, ti prego, o qui i due mesi che abbiamo passato a sforzarci di non dare nell'occhio vanno a puttane.
"Aspetta un secondo... Tae è a cena con Kumiko... Quindi non avete le prove stasera, o mi sbaglio?" Alleluia cazzo, finalmente ha fatto due più due. "No, non ti sbagli..." Pausa. "Ti... Ti andrebbe di cenare da me?" Me l'ha chiesto con un tono talmente sexy da costringermi a rimettermi la mascherina per nascondere la mia faccia. Affondo le mani nelle tasche, stanno tremando per l'eccitazione.
"Speravo me lo chiedessi..."
Resto immobile tipo stoccafisso e Yari lo interpreta come un non posso aspettarti in corridoio perché mi riconoscerebbero all'istante. Fase due: come passare dal flirtare a parole al provocarsi spudoratamente a vicenda. "Hobi, mi terresti la porta chiusa mentre mi cambio? Sai, non vorrei che entrasse qualcuno..." "Ce-certo..." Cazzo, questo ragazzo mi vuole ufficialmente morto. Si è tolto i leggins rimanendo solo con un sospensorio striminzito e ci sta mettendo decisamente troppo a recuperare i vestiti dal borsone.
Già. Sono intrappolato in un camerino microscopico con il mio ragazzo strafigherrimo e mezzo nudo che mi sta sostanzialmente invogliando a bombarmelo all'istante. Soluzioni? "Yari..." "Cosa c'è?" "Ti odio..." Scoppia a ridere ammiccando, e va avanti imperterrito con lo spettacolo erotico. Stringo la maniglia e mi gratto la tempia, rassegnato, mentre lui si gira di schiena e finisce di spogliarsi, per poi rivestirsi con dei boxer neri, un semplice paio di jeans e una maglietta. Sempre con la dovuta calma.
Madre mia che bel culo che ha. Ma com'è possibile essere così fottutamente perfetti?
"Hai finito??" "Quasi... Cosa c'è Hobi, sei... impaziente?" "Vorrei vedere te al mio posto..." "Guarda che mi sto trattenendo anche io..." "Allora vedi di muoverti..." Ci fissiamo negli occhi, divertiti per l'improvvisa intimità che ci siamo creati. Del resto stiamo insieme da due mesi e non ci siamo mai neppure sfiorati, la sola idea di passare la serata da soli a casa sua è mortale per entrambi.
"Ok, ho finito..." Yari si dà un'ultima controllata allo specchio, butta la salvietta struccante nel cestino e si infila la giacca di pelle. "Faccio un giro veloce per salutare e torno a recuperarti, ok?" Controllo il telefono, con finta noncuranza. "Ok... La macchina è già fuori, davanti all'uscita laterale. Non è meglio se ti aspetto lì?" Il suo sguardo è un misto tra lo sbigottito e il divertito. "Non penserai mica che il mio autista personale mi faccia prendere un taxi... Sarebbe troppo rischioso..." "Certo che no ma... Da quanto tempo è lì?" "Non è mai andato via..." "Quindi potenzialmente potevi aspettare in macchina invece di startene lì impalato a fissarmi il culo mentre mi cambiavo, giusto?" "Precisamente... Ma avrei rovinato l'atmosfera, non credi?" "E chi è lo stronzo tra i due??"
Io, senza dubbio. Ma non ho saputo resistere.
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