Capitolo 7
Elizabeth's pov
Sento il telefono squillare, ma non ho voglia di rispondere dato che sto così bene nel mio letto.
Ma siccome dopo dieci minuti non ha intenzione di smettere, decido di aprire gli occhi e di prenderlo per vedere di chi si tratta.
È Eric!
Guardo l'ora e noto che sono le otto del mattino.
Ma è per caso impazzito?
Rispondo con voce assonnata.
"Eric."
"Piccola, dormivi?"
"Beh sono le otto" rispondo ridendo.
"Ti va di andare al mare?" chiede, "È uscita una giornata splendida e fa un caldo pazzesco, che ne dici?" continua con voce entusiasta.
Decido di accettare e lui mi avvisa che tra mezz'ora sarà qui.
Così mi alzo dal letto e vado in bagno a lavarmi faccia e denti, poi torno in camera e cerco un costume nei cassetti del como'.
Sto per più di dieci minuti a cercarli, mio Dio dove cavolo sono?
Così il primo che trovo lo prendo e lo indosso, è un costume a due pezzi rosso.
Metto un pantaloncino di jeans chiaro e una t-shirt bianca sopra, preparo la borsa con la tovaglia e mi avvio di sotto attendendo l'arrivo di Eric.
Arriva alle otto e mezza, puntuale come sempre, non lo faccio neanche entrare, esco io ed entro in auto.
"Buongiorno" dice avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulle labbra.
Poi parte e ci avviamo alla nostra destinazione.
Per tutto il tragitto restiamo in silenzio, sola la musica che fuoriesce della radio è a farci da sottofondo.
Arrivati parcheggia e andiamo in spiaggia, mentre io poggio i teloni sulla sabbia, lui si toglie la maglia scoprendo così il suo corpo perfetto.
Mi blocco e mi incanto a fissarlo, questo ragazzo è capace di farmi battere il cuore anche con un semplice gesto.
Lui vedendomi imbambolata ride e si avvia verso il mare.
Mi spoglio dei miei vestiti e lo raggiungo.
Facciamo il bagno, ridendo e scherzando, poi mi si avvicina e mi prende in braccio baciandomi appassionatamente.
Verso ora di pranzo lo vedo avvicinarsi alla sua sacca e cacciare due panini.
"Hai portato da mangiare?" chiedo.
"No!" dice serio e io fisso i panini.
"Dici questi?" annuisco, "Non sono per mangiarli, li ho portati così, tanto per riempire la sacca" mi dice prendendomi in giro.
Che deficente!
"Ma tutto questo sarcasmo?" chiedo sedendomi sulla tovaglia.
"E che, sono felice" dice sorridendo.
Ricambio il sorriso e gli lascio un bacio sulla guancia.
Mi passa il panino e inizio a mangiarlo con lo sguardo fisso sulle onde del mare.
È così bello stare qui, mi sento così tranquilla, il rumore delle onde sbattere sugli scogli e così rilassante.
Mangiamo il nostro panino, poi Eric si addormenta sotto al sole, mentre io mi godo la tranquillità che mi trasmette questo posto.
Non andavo a mare da tanto tempo, da tre anni praticamente.
Sean non amava il mare anzi lo odiava come posto, non sopportava la sabbia sotto i piedi allora non ci venivamo mai.
Qualche volta che sono venuta ero con Hannah, ma solo duo o tre volte l'anno.
E adesso era davvero tanto tempo che non venivo qui, pensandoci non riesco a capire come facevamo a stare insieme io e Sean.
Solo adesso mi sto rendendo conto di quanto eravamo diversi l'uno dall'altra, ma davvero tanto, ciò che piaceva a me a lui non piaceva e viceversa.
Lui amava il teatro, mangiare nei ristoranti di lusso, mentre io preferisco il cinema e un panino in un semplice fast food.
Non so come siamo durati tre anni, davvero!
Verso le sette di sera decidiamo di tornare a casa, mi accompagna fino alla porta e poi mi saluta con un lungo bacio.
Lo vedo allontanarsi da me e una volta scomparso dalla mia visuale entro in casa.
Dove trovo mio padre intento a mangiare.
"Papà" lo saluto accomodandomi accanto a lui.
"Tesoro, devi mangiare?"
"Si, ma tranquillo faccio io."
Mi alzo e mi avvicino al frigo, prendo l'insalata e poi l'accompagno con una fettina di carne.
Mangio ogni cosa poi ripulisco, e vado in salotto accanto a mio padre.
"Tra una settimana io e tua madre saremo ufficialmente due estranei" mi dice con voce bassa.
"Papà se non era questo che volevi perché gliel'hai chiesto?"
"Perché è così che deve andare" dice abbracciandomi.
Già è così che deve andare, so quanto mio padre ami mia madre, ma so anche che è un uomo molto orgoglioso e non la perdonerebbe mai, anche se lei gli chiedesse scusa in ginocchio.
Più o meno siamo molto simili io e mio padre, entrambi siamo stati traditi da l'unica persona che credevamo ci amasse con tutto il cuore, abbiamo sofferto in silenzio.
Ovviamente io mi sono ripresa quasi subito, di certo non paragono il rapporto che c'era tra me e Sean a quello di mio padre e mia madre.
Noi eravamo una semplice coppia fidanzati da tre anni, che molto probabilmente il nostro amore era finito già tempo prima, solo dovevamo rendercene conto.
Poi io ho incontrato Eric, e mi sono resa conto di non essere poi tanto innamorata di Sean, tanto che ciò che provo per Eric non è minimamente paragonabile.
Con lui provo emozioni mai provate prima, con lui molto probabilmente ho incontrato il vero amore, quello che si legge nei libri, che si vede nei film, l'amore dei cartoni animati.
L' amore vero!
Mentre loro sono sposati da venti anni, e dopo tutti questi anni non è facile accettare un tradimento e non è per niente facile superarlo.
Ricambio il suo abbraccio e poi gli dico dolcemente.
"Papà ci sono io con te."
"Lo so piccola."
"Senti, che ne dici se sabato andiamo a cena fuori? Solo io e te?" mi chiede con un sorriso.
"Solo noi due?" chiedo.
"Si tesoro, soli soletti" dice ridendo.
"Sii" urlo come una matta, per poi abbracciarlo fortissimo.
Poi mi alzo e vado in camera, metto il pigiama e mi butto sul letto, ma non riesco ad addormentarmi allora decido di accendere il televisore che ho in camera.
Faccio zapping tra i canali e mi fermo su un film di cinesi.
E senza rendermene conto mi addormento.
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