Capitolo 43
Elizabeth's pov
Una volta ritornati fuori salutiamo gli sposi pronti a partire per il loro viaggio di nozze.
Ben e Hannah nel vedere Eric con il labbro gonfio si fermano preoccupati di ciò che è potuto accadere.
"Tutto bene amico?" Chiede Ben rivolgendosi ad Eric.
"Si certo, più che bene!" Risponde Eric normalmente.
Ovviamente non ha capito a cosa si stava riferendo Ben!
Ma quanto può essere scemo?
Così rispondo io al posto suo.
"Ragazzi va tutto bene, poi vi spiegheremo ogni cosa. Ora pensate al vostro viaggio."
Abbraccio ancora una volta Hannah e lei mi sussurra all'orecchio.
"Sono felice che sia tornato tutto alla normalità." Le sorride dolcemente e vedo Ben dare una pacca sulla spalla a Eric.
Poi entrano in auto e si allontanano da noi.
Mentre io, Eric, Charlie e Jane saliamo in auto avviandoci a casa di Hannah.
Per questa notte restiamo a dormire dai suoi, ce ne andremo tutti domani mattina.
Nel giro di mezz'ora arriviamo e ci accomodiamo in casa, ma io decido di fare un sosta nella camera di Mike e Eric per vedere se, se ne andato.
Eric è di sotto con gli altri stanno discutendo di qualcosa, entro in camera e trovo l'armadio aperto senza più nessun abito di Mike.
È partito...
Mi dispiace così tanto, avrei tanto voluto parlargli e spiegargli io ogni cosa, chiedergli scusa per il male che gli ho causato.
Mi guardo in giro nella stanza e vedo una lettera sulla scrivania, così mi avvicino lentamente e la prendo tra le mani.
Sul retro c'è scritto semplicemente Lizzy.
Mike...
Sento la porta aprirsi e istintivamente nascondo la lettera.
"Mi hai già preceduto?" Chiede Eric in modo malizioso.
"Pervertito." Rido e mi avvicino a lui.
Gli lascio un bacio a stampo sulle labbra e lo saluto farfugliando qualcosa avviandomi in camera mia.
Jane dorme con Charlie dato che Ben non c'è.
Mi accomodo sul mio letto e mi rigiro la lettera tra le mani, dopo dieci minuti a fissarla decido di aprirla e di leggerne il contenuto.
Cara Lizzy, ti chiedo scusa per il comportamento immaturo che ho avuto questa sera, ma cerca di capirmi mi sono sentito tradito, umiliato, preso in giro. Sapevo che un giorno tutto questo sarebbe successo, una parte di me probabilmente l'ha sempre saputo, ma c'era un'altra parte dentro di me una molto più grande che sperava non sarebbe mai accaduto, speravo potessi amarmi proprio come ami lui! Mi dispiace di essere scappato via così, salutandoti attraverso delle semplici righe di una lettera, proprio come un codardo; ma mi era difficile averti davanti ai miei occhi e doverti dire addio sapendo che non eri più mia, anche se forse non lo sei mai stata; mi mancherai piccola Lizzy, mi mancheranno le nostre serate a guardare le stelle, le nostre risate, mi mancheranno i nostri momenti.
Ti ho amata con tutto me stesso e se solo tu me ne avresti dato l'opportunità lo avrei fatto per tutta la mia vita intera; spero di rivederti un giorno e sopratutto spero tu sarai felice con lui anche se ne sono più che sicuro, si vede lontano un miglio che lui ti ama, forse anche più di quanto avrei potuto fare io.
Un ultima cosa, chiedi scusa ad Eric da parte mia, ho esagerato ma ero arrabbiato.
Un abbraccio, Mike!
La leggo altre due volte, non riesco a credere a quanto sia dolce e gentile questo ragazzo, dopo tutto quello che gli ho fatto lui mi ha perdonato e mi ha chiesto scusa per il suo comportamento.
Sento bussare alla porta, apro e ci trovo dietro Eric.
"Sei scappata, perché?" Mi chiede dolcemente.
Così gli passo la lettera e lui entra in camera accomodandosi sul mio letto.
"Posso leggerla?" Mi chiede titubante.
"Certo." Sorrido alla sua domanda.
Mentre lui legge la lettera io vado avanti e indietro per la stanza, non so cosa stia pensando, anche se non c'è niente da pensare, è una lettera di saluti nulla di più.
"Okay, è davvero un bravo ragazzo." Gli sento dire, così alzo lo sguardo e lo fisso.
"Si lo è!"
"Ora cosa, cioè cosa?"
"Nulla Eric, io amo te." Mi avvicino a lui accarezzandogli la guancia.
"Ti amo anch'io Beth, da impazzire."
Ci baciamo ardentemente fino a consumarci le labbra.
Lui mi stende delicatamente sul letto e ci amiamo per tutta la notte, sentirlo mio solo mio mi manda in escandescenza il cervello.
Lo amo più della mia vita stessa, più di qualsiasi altra cosa al mondo, finalmente è di nuovo mio.
Il mattino seguente salutiamo i genitori di Hannah e Eric decide di mostrarmi il suo nuovo appartamento.
"Si accomodi signorina." Dice aprendo la porta di casa.
Entro e mi guardo in giro, davvero bello e accogliente.
"Mi piace Eric." Sorrido mordendomi il labbro inferiore.
"Davvero ti piace?" Chiede incredulo.
"Certo, avevi dubbi?"
"Sinceramente si, non è il tuo stile."
"Ma è il tuo, ed è questo che conta! È il tuo appartamento." Gli lascio un bacio sulle labbra e mi avvio in salotto accomodandomi sul divano.
"Parlami un po' di te, della scuola d'arte e di tutto il resto."
Si schiarisce la voce e si accomoda al mio fianco.
"Allora, a scuola d'arte devo fare l'ultimo anno, ho iniziato a fare mostre molto più spesso ed ho venduto diversi dipinti, tranne i più importanti quelli li ho tenuti per me, come quello." Indica davanti a se'.
Mi volto e trovo il nostro dipinto, il nostro primo bacio, lo diedi ad Hannah per restituirglielo e non riesco a credere che l'abbia tenuto.
"L'hai tenuto?"
"Come avrei non potuto?"
"Ti amo." Dico lasciandogli un bacio veloce.
Lui sorride e continua a parlare.
"Poi beh già sai che ho rappacificato i rapporti con mio padre e, a proposito di questo..." Si ferma e mi guarda.
"Non credi che dovresti parlare con tua madre?"
"No."
"Ma Liz..."
"No Eric, perché io e non lei?"
"Ha paura che tu possa rifiutarla."
"Cosa?"
"Ha paura di ricevere un rifiuto Liz, lei tiene molto a te e le manchi tanto."
Sbuffo sonoramente passandomi la mano tra i capelli.
Non so cosa fare e sopratutto non so come la prenderebbe mio padre se saprebbe che sono andata dalla mamma.
Vorrei prima parlarne con lui.
"Io prometto che ci penserò." Dico sorridendogli.
"Ne sarei felice."
Cambiamo argomento e io gli inizio a parlare del college degli ultimi anni che mi aspettano e passiamo la giornata intera a casa sua a ridere, scherzare e chiacchierare di ogni genere di cose.
Resto a dormire lì da lui, ovviamente! E passiamo un'altra delle nostre notti folli che mi mancavano più dell'aria.
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