Elizabeth's Pov

Tra due giorni i ragazzi partono per Miami, Hannah mi ha praticamente esaurito, tutti giorni mi ha supplicato di andare con loro.

Anche perché la vacanza all'inizio doveva essere nostra, solo mia e sua, ma io non me la sento di andare in vacanza e di lasciare mio padre da solo.

Sta sempre peggio, non parla più come prima, non sorride più e non esce neanche più.

Il nostro rapporto si è raffreddato, non abbiamo un momento per parlare, e anche se lo troviamo lui cambia argomento e si chiude in camera sua.

L'azienda è ritornata ad essere la 'Reynolds Industry.' Si è diviso con Jhon ovviamente!

Ma non è che le cose stiano andando bene, mio padre come ha trascurato me e se stesso, lo ha fatto anche con il lavoro.

Ha perso due clienti in una sola settimana, la peggiore di tutte, quelle in cui io non c'ero perché ero da Eric in ospedale e lui era solo.

Gli ho chiesto di uscire da soli io e lui, ma ha sempre rifiutato.
Non so più cosa fare, mi sento così inutile, vorrei poter prendere tutto il suo dolore con un solo abbraccio e portarlo a me.

Non mi importa star male, ma l'importante è che lui stia bene; vorrei davvero si potesse fare.

Anche ora è chiuso in camera sua, Eric mi ha chiesto di uscire ma ho rifiutato, dicendogli che avrei voluto passere del tempo con mio padre.

Mi ha compreso e abbiamo deciso di vederci domani.

Ho preparato un dolce, il suo preferito, spero apprezzi il gesto.

Vado di sopra fuori la porta di camera sua e busso prima di entrare.
Viene ad aprirmi e mi guarda con aria interrogativa.

"Ecco ho preparato il dolce che ti piace tanto e, beh che ne dici di scendere giù a mangiarne una fetta?" gli chiedo con un sorriso.
"Sei la figlia migliore del mondo" dice deponendomi un bacio tra i capelli.

Poi mi prede per mano e ci avviamo di sotto, andiamo in cucina lui si accomoda e io prendo il dolce dal forno, taglio una fetta abbondante per lui e una più piccola per me.

Mi accomodo accanto a lui e iniziamo a mangiarla in silenzio.
"Come stai?" lo guardo insistentemente.
"Non benissimo" dice continuando a mangiare.

Poi posa il cucchiaino e mi guarda.
"Ecco io, mi dispiace tanto in questi giorni ho pensato solo a me, e non ho provato a chiederti neanche una volta come stavi tu" il suo tono è dispiaciuto.
"Papà tranquillo" dico interrompendolo.

"No tesoro, ascoltami! Non sono l'unico a stare male e mi dispiace così tanto di averti trascurato, so che anche tu sei stata tanto male e che ancora adesso stai male, e io sono tuo padre e ho il dovere di starti accanto" continua sorridendomi dolcemente.

"Si è vero anche io sto male, ma stai tranquillo papà. Ci aiuteremo a vicenda okay?" mi alzo e lo abbraccio.

Lui mi stringe e poi mi guarda soprappensiero.

"Che ne dici di ordinare del sushi e di guardare un film?" dice sorridendo.
"Dico che è un ottima idea" rispondo ridendo.

Così io prendo due birre e le poggio sul tavolino in salotto, mentre mio padre ordina il sushi.

Poi mi raggiunge e si accomoda accanto a me.
"Cosa vuoi guardare?" chiede.
"Veramente in tv trasmettono quel programma di musica" dico cercando il canale giusto.

"Quello sulle crewe" dice mio padre.
Ed io scoppio a ridere.
Crewe non si può sentire.
"Papà si dice crew" dico continuando a ridere.

Lui ride con me e poi mi da un colpetto sulla spalla spingendomi.
Trovato il canale premo info per vedere verso che ora inizia, tra dieci minuti, giusto in tempo.

Arriva il fattorino con la nostra ordinazione, la prendiamo e ci avviamo in salotto.

Ci sediamo per terra sul tappeto.
Quando ero piccola lo facevamo sempre, mangiavamo io lui e la mamma qui per terra come i cinesi, mi piaceva tanto come abitudine ma una volta che sono cresciuta non l'abbiamo fatto più.

E sono felice che adesso lo stiamo facendo di nuovo!

Mangiamo e guardiamo il programma tra una risata e l'altra.

Mio padre commenta ogni ragazzo che vede ballare e dice cose stupide, e io rido come una bambina.

Mi mancavano tantissimo questi momenti con mio padre.

A fine serata ripuliamo ogni cosa, mi accompagna in camera e mi lascia un bacio tra i capelli prima di chiudere la porta.

Mi metto a letto e penso a come sono stata bene con il mio papà.
Era da tanto che non passavamo una serata così tranquilla, da prima che andassi al college.

E spero possa ripetersi il prima possibile, l'ho sentito di nuovo vicino, è ritornato ad essere il papà giocoso, divertente e pazzo.

Il migliore in assoluto, non avrei potuto desiderare di meglio dalla vita, e sono così felice che sia il mio papà, solo il mio!