Capitolo 33
Elizabeth's pov
Sono già cinque mesi che io e Mike stiamo insieme.
E sinceramente? Sto bene!
Mi fa ridere, mi fa sentire bene, non abbiamo mai litigato e mi accontenta su ogni cosa.
È praticamente il ragazzo perfetto.
Questa sera andremo a vedere una partita di baseball, all'inizio non volevo andarci sapete che rottura, ma poi ho pensato che sarebbe stata la cosa più giusta, lui fa sempre tutto quello che gli chiedo e per una volta ho voluto accontentarlo.
Ora ho finito di fare una doccia, mi vesto velocemente mettendo dei semplici jeans neri con una maglia a mezze maniche sopra bianca, poi una giacchetta di jeans e le adidas ai piedi.
Mi trucco leggermente e mi guardo allo specchio.
Sono così cambiata e non solo per via dell'aspetto fisico, sapete ho tagliato i capelli, ogni due mesi vado a fare una spuntatina, ora arrivano poco più su delle spalle.
Ma mi vedo diversa anche nel modo di agire, di parlare, qui in Ohio è nata una nuova vita, una nuova Liz.
Ho dei nuovi amici a cui voglio un bene dell'anima, ovviamente non mi dimentico mai dei vecchi, sopratutto di Hannah e Benjamin, una volta alla settimana facciamo una chiamata Skype per aggiornarci e per vederci, dato che sono giusto cinque mesi che non vado a New York.
Vorrei tanto andarci, anche solo per vedere i miei amici; ma non ci riesco da quel giorno in cui ho visto Eric, dopo quell'addio non riesco a ritornare a New York e forse è meglio così.
Adesso qui ho una nuova persona, una persona unica, fantastica a cui voglio molto bene.
Il cellulare è a risvegliarmi dai miei pensieri, è un messaggio di Mike.
'Tesoro noi siamo fuori.' Dice semplicemente.
Così vado in cucina saluto mio padre e mi avvio di fuori.
Senza neanche avvicinarmi alle auto dove sono gli altri faccio una via diritta al furgone di Mike.
Salgo e lo saluto con un piccolo bacio a stampo, ma non appena mi allontano lui mi tira di nuovo a se' approfondendo il bacio.
"Questo è un bacio." Dice una volta staccati.
Io sorrido e poi ci avviamo alla partita.
Dopo più di mezz'ora in auto a parlare del più e del meno e a cantare a squarciagola finalmente arriviamo a destinazione.
Non ce la facevo più a stare seduta, scendo dal furgone e mi sgranchisco le gambe.
Mike fa lo stesso e si avvicina a me e, solo ora noto come è vestito, ha un pantalone nero stracciato sulle ginocchia e una maglia bianca e nera a righe.
Si passa una mano tra i capelli e mi sorride.
"Oh il cappello." Dice sbuffando e riaprendo il furgone.
Mentre io mi avvicino agli altri salutandoli.
"Cognatina." Urla Kay saltandomi addosso.
La stringo in un abbraccio e ci avviamo all'ingresso.
Noi ragazze prendiamo i posti mentre gli uomini vanno a prendere qualcosa da bere e da mangiare.
Lexie e Shana sono sedute sulla fila sopra alla nostra.
Così Kay ne' approfitta per spettegolare.
"Io non so come fanno ad essere amiche quelle due, nonostante ad entrambe piaccia lo stesso ragazzo."
"Si vede che la loro amicizia è più forte." Dico solamente.
"Si come no, che cazzo di amicizia di merda! Dietro se ne' dicono di tutti i colori."
"Kay ma a noi cosa importa." Dico guardando il campo.
I giocatori hanno già fatto il loro ingresso e si stanno anche posizionando.
Ed intanto di Mike, Brad e Max ancora nessuna traccia, ma che fine hanno fatto?
Io già mi sto annoiando, uffa.
Li vedo arrivare e prendere i loro posti.
"C'era la fila." Dice Mike accomodandosi al mio fianco.
Poi mi passa un hotdog e una birra.
I ragazzi si concentrano sulla partita, compresa Kay e io invece mi concentro sul cibo che ho davanti.
Ogni tanto sento Mike sbraitare sotto voce, poi alzando il tono e poi mi guarda e dice qualcosa sbuffando.
Ma io sinceramente non ci sto capendo niente.
Ma per non dare nell'occhio ogni qual volta lui si volta verso di me con un viso corrucciato faccio lo stesso anch'io invece se sorride, sorrido anch'io.
Dopo quasi due ore finalmente la partita è finita, la squadra che Mike tifava ha vinto, non chiedetemi quale sia perché non ne' ho la minima idea.
Decidiamo di andare direttamente al club dove lavora Luke per festeggiare la vittoria.
Anche se il fatto della vittoria penso sia solo una stupida scusa per ubriacarsi.
Arrivati ci accomodiamo al solito tavolo e passiamo la serata a bere e ballare, i ragazzi parlano della partita mentre noi ragazze di tutt'altro.
"È mezzanotte che ne' dici, andiamo a casa?" Mi sussurra Mike all'orecchio.
Annuisco con un sorriso ed entrambi ci alziamo, salutiamo gli altri e ci avviamo di fuori.
Saliamo sul furgone e Mike parte.
"Dormi da me?" Mi chiede guardando la strada.
"Okay", accetto; d'altronde non è la prima volta che vado a dormire da lui.
Dopo dieci minuti arriviamo e ci dirigiamo in camera sua, lui mi da' un suo pantaloncino e una sua maglia.
Così vado in bagno e mi cambio, rimanendo i miei panni li' nel bagno che ha in camera.
Poi esco e trovo Mike già steso sul letto, così faccio lo stesso anch'io e mi volto verso di lui.
Ci guardiamo entrambi negli occhi senza proferire parola.
Ogni tanto mi incanto a guardare i suoi occhi, sono così azzurri e limpidi, so che è stupido paragonare ogni cosa ad Eric ma i suoi erano il contrario, si chiari! Ma nello stesso tempo scuri.
Sopratutto l'ultima volta che l'ho visto, mi sono sembrati così spenti e freddi.
Mike con delicatezza appoggia le sue labbra sulle mie facendomi così risvegliare.
Mi sento così stupida, odio pensare ad Eric, sopratutto quando sono in sua compagnia.
Così mi concentro sul bacio di Mike e lo approfondisco schiudendo le labbra.
Ci baciamo e lui con estrema lentezza si poggia sopra di me mettendo le mani sotto la maglia.
Mi accarezza, mi stringe, poi passa a baciarmi sul collo.
Sento il suo respiro affannoso, il suo caldo respiro invadermi il corpo.
Poi mi toglie la maglia ritornando sulle mie labbra.
Passa le sue mani su tutto il mio corpo arrivando all'elastico dei pantaloncini.
Mette le dita di sotto e lentamente fa per abbassarmelo ma io d'istinto appoggio le mie mani sulle sue bloccandolo.
Lo sento irrigidirsi ma poi si rilassa riprendendo a baciarmi.
Non ci riesco, non riesco a stare con qualcuno che non sia lui, so che dovrei fregarmene ma non ci riesco.
Non voglio far conoscere il mio corpo a qualcuno che non sia Eric.
Ma Mike ritorna con le sue mani sui miei pantaloni e con voce roca mi sussurra all'orecchio.
"Ti prego Lizzy non fermarmi anche questa volta."
Sento il cuore battermi forte, ha ragione, è da cinque mesi che lo rifiuto che invento delle stupide scuse pur di non fare l'amore con lui.
Così mi ritrovo in biancheria intima per la prima volta davanti allo sguardo passionale di Mike.
Mi guarda, sposta il suo sguardo su tutto il mio corpo, si sofferma sul mio seno mordendosi le labbra e poi riporta i suoi occhi nei miei.
Mi sorride dolcemente e riprende a baciarmi togliendosi i pantaloni.
Poi lo vedo allungare una mano al comodino di fianco al letto prendendo una precauzione nelle sue mani.
Dopo averla messa si distende su di me e avvicina il suo viso al mio orecchio.
"Giuro che sarò il più dolce possibile." Mi sussurra entrando in me.
Ed io mi sento strana, ma nello stesso tempo bene.
Sento la sua dolcezza e il suo tocco leggero sfiorami le braccia fino ad arrivare al mio viso.
Mi accarezza e mi guarda negli occhi con desiderio e amore.
Già! Perché è proprio quello che riesco a leggere nei suoi occhi in questo momento: Amore!
Occhi così azzurri e luminosi ma nello stesso tempo così scuri e penetranti.
Mi lascio trasportare dalle sensazioni del momento, dall'emozione, dal fuoco che sento invadermi il corpo.
Dopo poco entrambi arriviamo ormai stanchi e ci addormentiamo stretti l'uno all'altra, con i nostri corpi uniti e la nostre gambe intrecciate.
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