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Capitolo 26

Elizabeth's pov

Sono passati giusto due mesi da quanto io e Eric ci siamo sentiti per telefono, l'ultima volta è stato quando la mattina l'ho richiamato chiedendogli come stava.

Sembrava di parlare con uno sconosciuto, mi rispondeva a monosillabi e in modo molto distaccato.

Ora mi trovo in un fast food con i ragazzi, abbiamo deciso di andare a cena fuori tutti insieme.

"Ei cosa c'è che non va?" Mi chiede Mike all'orecchio.

Mi volto verso di lui e gli sorrido timidamente.
"Nulla, va tutto bene." Gli dico semplicemente.

"Non mentirmi, si vede lontano un miglio quando non stai bene." Sussurra alzando un sopracciglio.

In questi due mesi io e Mike ci siamo legati tantissimo, direi che è diventato come un migliore amico.

Mi trovo molto a parlare con lui, mi fa sentire bene e sopratutto mi fa ridere quando sono triste.

"E che stavo pensando a Eric." Gli dico abbassando lo sguardo.
"Ti manca vero?"
"Da impazzire."

"Passerà anche questa Lizzy, sei una ragazza forte ne' hai superate tante e sicuramente supererai anche questa." Mi dice con un sorriso.

Ah dimenticavo che per lui sono Lizzy, sempre e solo Lizzy.

"Grazie." Dico solamente.
"Ei che ne dici di andarcene da qui?" Mi dice alzando le sopracciglia e sorridendo.

"E dove andiamo?" Gli chiedo voltandomi con il busto verso di lui.
"So io dove andare." Mi dice alzandosi e prendendomi la mano.

"Ragazzi noi vi lasciamo." Dice Mike salutando gli altri e senza neanche dargli il tempo di ricambiare mi trascina di fuori vicino al suo furgone nero.

Entriamo e parte a tutto gas, guida per circa mezz'ora.

"Mike ma dove stiamo andando?"
"Siamo quasi arrivati." Dice facendomi un occhiolino.

Questo ragazzo è matto.

Poi lo vedo fermarsi ed entrambi scendiamo dal furgone.

Già da qui riesco a vedere che siamo fuori ad un campo di baseball.

Cosa ci facciamo qui? Non possiamo neanche entrare.

"Vieni con me." Mi dice prendendomi la mano.
"Ma non possiamo entrare Mike, come facciamo?" Gli chiedo lasciandomi portare da lui.

"Passiamo per di qua." Mi dice passando per dietro.

Entriamo da un portoncino metallico che è stato rimasto aperto.

Una volta dentro non riesco a credere ai miei occhi.

È fantastico e sopratutto è immenso.

Ci troviamo al centro del campo, mi guardo intorno con un sorriso sul volto.

"Che figata." Dico ridendo.
"Si, ora su, sfogati." Mi dice fissandomi.

"Come sfogati? Cosa vuoi dire?" Chiedo camminando per il campo.

"Sei triste, stai male e hai bisogno di cacciare fuori tutto il dolore che hai dentro." Dice seguendomi.

"E come dovrei farlo?" Dico non capendo.

"Urla." Mi dice sorridendo.
"No Mike io non urlerò." Gli dico ridendo.

"Come no, su falloo." Dice urlando.
"No, io non..."
"Dai Lizzyy." Urla di nuovo.

Scoppio a ridere e nego con la testa.
Non posso urlare, sembrerei una matta.

"Dai Lizzy ti assicuro che dopo ti sentirai meglio." Mi dice facendomi volteggiare.

Uff okay!
Uno, due e tre...

"Aaah." Caccio un piccolo urletto.
"Più forte." Dice lui urlando.
"Aaah." Alzo di una tonalità la voce.

"Andiamo Lizzy." Continua ad urlare senza problemi.

Okay Liz c'è la puoi fare, probabilmente ha ragione lui dopo ti sentirai meglio.

"Aaaah." Urlo con tutto il fiato che ho e nel preciso istante mi sento molto più leggera.

Così lo faccio ancora, ancora e ancora.

E sento la frustrazione andarsene lasciando spazio all'adrenalina.

Mike ride sedendosi per terra poi mi tira col braccio e mi lascio cadere accanto a lui.

Entrambi ci stendiamo fissando il cielo, è così bello qui.

Ci sono miriadi di stelle in cielo.
Alzo un braccio in alto e inizio a contarle.

"Uno, due, tre, quattro."
"Otto, nove." Dice Mike provando a farmi perdere la conta.

Io rido come una bambina e mi volto verso di lui.
"Grazie Mike, sei un vero amico."
"Lizzy per te questo e altro; sei diventata davvero importante per me." Mi dice con un sorriso.

"Ti voglio bene." Gli dico lasciandogli un bacio sulla guancia.

Gli voglio davvero molto bene!

"Credo sia meglio tornare a casa adesso." Dice alzandosi.
Faccio lo stesso anch'io e ci avviamo al suo furgone.

Durante il tragitto accendo lo stereo e canticchio qualche canzone, mentre Mike è concentrato sulla guida.

"Come ti senti adesso?" Mi chiede d'un tratto.
"Meglio, molto più di prima." Dico guardandolo.

"Ne' sono felice." Dice sorridendo ma continuando a guardare davanti a se'.

Dopo mezz'ora arriviamo a casa mia.
"Ci vediamo domani a scuola." Dico salutandolo e uscendo dal furgone.

Lui ricambia il saluto poi attende che entro in casa e se ne' va.

Una volta dentro faccio una via diritta in camera, mio padre è già a letto, così mi spoglio dei miei indumenti e metto il pigiama.

Prendo il cellulare e trovo un messaggio di Kay.

'Ciccia dove sei andata con mio fratello? Non è che mi state nascondendo qualcosa?'

Ma che dice? Io lo dico che è fuori questa ragazza.

'Tu sei fuori, comunque non ti nascondiamo niente siamo solo amici e lo sai, buonanotte matta.'

Poso il cellulare e mi addormento quasi subito.

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