Capitolo 39
Elizabeth's pov
La mattina seguente mi sveglio con un fortissimo mal di testa e con solo una maglia addosso.
Mi volto alla mia destra e trovo Eric dormire.
Eric? Cosa ci fa in camera mia?
Mi alzo dal letto e vado in bagno, faccio una doccia e poi metto dei jeans chiari con una maglia rossa sopra.
Esco dal bagno e trovo Eric ormai sveglio, che si sta rimettendo le scarpe.
"Ehm, hai dormito qui?" chiedo imbarazzata.
Lui si gira verso di me e mi sorride.
"Si, ieri sera hai insistito tanto."
"Davvero?"
"Si" si alza con un mezzo sorriso.
"Eh ecco, noi abbiamo solo dormito?"
Lui inizia a ridere per poi dire:
"Veramente abbiamo anche fatto del sesso sfrenato, è stato fantastico!" dice con voce suadente.
"Cosa? Io e te, cosa?" chiedo iniziando ad agitarmi.
Non può essere vero!
Lui scoppia a ridere e si avvicina a me.
"Tranquilla piccola, non è successo niente."
"Sei un cretino, io pensavo davvero che io e te cioè" dico bloccandomi.
Per un istante davvero ho creduto che eravamo stati insieme.
Lui scoppia a ridere e mi da un bacio sulle labbra.
Io imbarazzata abbasso lo sguardo e solo adesso noto che Hannah non ce.
Poi entrambi ci avviamo di fuori, dove troviamo gli altri ad aspettarci di sotto.
"Buongiorno" saluta Hannah sorridendo.
"Andiamo a fare colazione alla caffetteria qui di fronte?" chiede Charlie.
Tutti annuiamo e ci avviamo in caffetteria, arrivati ci sediamo e ognuno ordina ciò che vuole.
Io prendo un cornetto al cioccolato e un cappuccino.
Attendendo le nostre ordinazioni i ragazzi iniziano a parlare.
"Liz tu hai finito vero?" chiede Ben.
"Certo, infatti oggi torno dai miei" sorrido felice.
"Cosa?" chiede Eric voltandosi verso di me.
"Ehm, si. Ho finito tutti gli esami e i risultati li mettono alla fine del mese, le lezioni sono finite; quindi torno a casa." Dico mordicchiandomi il labbro inferiore.
"Oh" dice Eric voltandosi di la.
"Cosa ce?" gli chiedo a bassa voce.
"Nulla, è solo che ora tu torni a casa e non stiamo più così vicini" mi dice con tono triste.
"Eric ma tu puoi venire a casa quando vuoi" gli dico lasciandogli un bacio sulla guancia.
Lo vedo sorridere e poi azzannare il suo cornetto.
Finito di fare colazione ritorniamo in dormitorio dato che io devo fare ancora la valigia.
Arrivati Jane e Charlie ci salutano e vanno a lezione mentre Eric, Hannah e Ben vengono in camera con me.
Una volta in camera, prendo la valigia da sotto il letto e inizio a riempirla con la mia roba.
"Domani io devo fare l'ultimo esame" dice Ben soprappensiero.
"A me ne mancano altri tre" risponde Eric scocciato.
"Tu bambolina?" chiede Ben rivolgendosi ad Hannah.
"Io l'ultimo lo devo fare a fine settimana" risponde lei buttandosi sul letto.
"Tesoro come torni a casa? Tu non hai la macchina" mi chiede Ben.
"Benjamin non infierire" risponde Eric ridendo.
"Idiota" dico spintonandolo, "Comunque dopo pranzo viene a prendermi mio padre" dico continuando la mia valigia.
"Okay io vado che ho lezione" dice Benjamin. "Ci vediamo dopo in mensa." Continua per poi avviarsi di fuori.
Metto l'ultimo capo nella mia valigia, mentre Eric mi abbraccia da dietro e poggia la testa sul mio collo.
Mi volto di lato e gli sorrido e lui mi da un bacio.
"Beh, ecco, io vado che devo, ehm, andare da quella parte a fare quella cosa..." parla Hannah e noi la guardiamo con sguardo interrogativo.
"Beh devo andare e basta" dice avviandosi di fuori.
Che scema! Penso ridendo.
"Potevo anche accompagnarti io a casa" mi dice Eric staccandosi.
"Mio padre ha insistito tanto" gli dico chiudendo la valigia, o almeno ci provo ma dato che non ci riesco mi siedo sopra e Eric mi da una mano a chiuderla; sembra la scena di un film.
Verso ora di pranzo ci avviamo in mensa, per mangiare qualcosa.
Prendiamo i vassoi e ci accomodiamo al solito tavolo, dove già troviamo gli altri seduti.
Gli altri parlano del più e del meno, mentre io non faccio che pensare alla vacanza che faremo, non vedo l'ora di andare a Miami.
Ho sempre sognato di andarci ma non è stato mai possibile dato che i miei volevano mi impegnassi sugli studi e poi Sean non era un tipo da viaggi.
Abbiamo affittato una casa per un mese, una sulla spiaggia, penso che sarà una vacanza straordinaria.
Dopo mangiato ricevo una chiamata da mio padre dove mi dice che è fuori che mi aspetta, così gli dico di attendere un attimo, il tempo di prendere la valigia.
Eric sale con me in camera e prende la valigia al posto mio, ed entrambi ci avviamo di sotto, dove trovo mio padre appoggiato alla sua Lamborghini, come sempre elegantissimo, con uno dei suoi vestiti, gli occhiali da sole agli occhi e il cellulare tra le mani.
"Papà" dico andandogli incontro.
Lui mi stringe in un abbraccio e poi saluta Eric con una stretta di mano.
Prende la valigia tra le mani di Eric e la poggia nel bagagliaio poi sale in macchina dicendo:
"Ti aspetto qui."
Mi volto verso Eric e gli sorrido.
"In questi giorni ti vengo a prendere" mi dice facendo un occhiolino.
Io gli metto le braccia dietro al collo e lo bacio, lui ricambia e mi sorride.
"Ciao Williams" gli dico entrando in auto.
"Ciao piccola Betty" mi saluta con un sorriso.
Il viaggio in macchina dura mezz'ora, arrivati a casa corro dentro sperando di trovare la mamma, ho una voglia matta di vederla non la vedo da quella sera che andammo dal signor Williams.
Ma una volta dentro noto che non c'è nessuno, così mi volto verso mio padre che è appena entrato.
"La mamma?" chiedo.
"È uscita, ma a momenti sarà qui" mi dice sorridendo.
Annuisco e mi avvio nella mia camera, la mia adorata camera.
A vederla così sembra la stanza di una bambina, ma ho sempre amato le pareti rosa, mia madre ha provato anno dopo anno a convincermi di riverniciarle ma le ho sempre detto di no.
Mi butto sul letto e la morbidezza di esso mi porta ad addormentarmi immediatamente.
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