Capitolo 26
Elizabeth's pov
Cavoli sono così agitata oggi alle quattro ho l'esame di letteratura, e sarebbe una vera tragedia non superarlo.
Sto studiando da giorni, adesso per la sfiga che ho io, il professore farà l'esame su l'unica cosa che non ho studiato, ne sono sicura.
Ora mi trovo in mensa con gli altri, prima di ritornare a studiare ho deciso di mangiare qualcosa, con lo stomaco pieno studio meglio.
"Liz ma prima dell'esame non abbiamo l'ora di musica?" mi dice Hannah mangiando ciò che ha nel piatto.
Musica? Cosa? Cioè io non avevo più nessun ora per oggi, o almeno così pensavo.
"Davvero?" le chiedo poco convinta.
"Si tesoro, lo avevi dimenticato vero?" chiede lei.
"Sinceramente? Si!" le dico abbassando lo sguardo.
"Hai qualche esame?" mi chiede Benjamin.
"Si, ho l'esame di letteratura" rispondo sempre con lo sguardo basso.
"Sei preoccupata?" mi chiede Eric.
Alzo lo sguardo verso di lui e poi annuisco.
"Non devi esserlo. Stai studiando da giorni vedrai che andrà tutto bene" mi dice rassicurandomi.
"Lo spero" dico semplicemente.
"Adesso vado a studiare che dopo non ho tempo dato che ho l'ora di musica" dico alzandomi e salutandoli con la mano.
Mi avvio in camera e studio fino alle tre, poi prendo la borsa metto dentro ciò che mi serve e mi avvio a lezione.
Arrivata fuori all'aula incontro Hannah, e entriamo insieme dentro.
Ci accomodiamo ad uno dei banchi in avanti, e attendiamo l'arrivo del prof che oggi è in ritardo.
Dopo dieci minuti arriva ed più arrabbiato del solito, entra e sbatte la borsa sulla cattedra.
"Oggi ho le palle che mi girano, quindi vi supplico di seguire la lezione in silenzio, e di non farmi ripetere le cose dieci volte" dice il prof appoggiandosi alla cattedra.
Restiamo tutti in silenzio, e lui allora inizia a portare la lezione e noi lo seguiamo.
Passata l'ora poso ogni cosa, e mi avvio di fuori con Hannah.
"Okay ciao piccola, buona fortuna" mi dice lei dandomi un bacio sulla guancia.
Le sorrido e mi avvio nell'aula di letteratura.
Ho un ansia pazzesca.
Arrivata mi accomodo ad uno dei banchi nel mezzo, e attendo che l'aula si riempia dagli altri studenti.
Attendendo l'arrivo di tutti gli altri, fisso lo sguardo sul professore, che è tranquillo e sereno come sempre, con il suo solito completo elegante addosso e il suo sorriso fisso sui fogli che ha tra le mani.
Beato lui, io sono così agitata, che mi si è seccata la bocca, e il cuore batte così forte che temo possa esplodere.
"Okay ragazzi ci siamo tutti, siete pronti?" chiede il professore sorridendo.
Tutti annuiamo in silenzio.
"Bene" dice per poi porgere il foglio a tutti.
Una volta davanti prima di iniziare a leggerlo, chiudo gli occhi per un istante e faccio un lungo sospiro.
Poi li apro.
Tema: Amore, odio e passione.
Bene chi meglio di me può descrivere queste tre cose?
Prendo la penna e inizio a scrivere senza alcun problema, praticamente la mano si muove da sola.
Finisco ogni cosa mi alzo e porgo il foglio al professore, lui mi sorride e nello stesso momento suona la campanella.
L'ho finito appena in tempo, così mi avvio al banco prendo la borsa ed esco fuori dall'aula.
Speriamo mi sia andato bene.
Proprio fuori dall'aula trovo Hannah e Jane ad aspettarmi.
"Allora come è andata?" chiede Jane affiancandomi.
"Non lo so" rispondo in agitazione.
Io spero che sia andato bene, ma se poi in realtà non è andato bene? No no non voglio neanche pensarci, l'esame deve essere andato bene.
"Sono sicura che sei stata bravissima" risponde Hannah.
Le sorrido e tutte e tre ci avviamo in camera.
"Ti va di uscire? In questi giorni sei stata sempre chiusa in camera per via dell'esame" mi chiede Hannah tuffandosi sul mio letto.
"Si, ne ho proprio bisogno" dico sorridendo.
Siccome è presto per uscire decidiamo di guardare un film tutte e tre.
Finito Jane si avvia nella sua camera per prepararsi, e noi facciamo lo stesso.
Verso le otto di sera siamo tutte e tre giù al dormitorio pronto per uscire.
Io ho indossato dei jeans chiari ad alta vita con un maglione blu sopra e le converse bianche sotto.
Hannah invece ha messo un pantalone blu notte con una camicia dello stesso colore e le adidas nere sotto.
Mentre Jane ha indossato un jeans nero con una camicia bianca e un maglione nero sopra e i suoi soliti anfibi sotto.
Mentre ci avviamo al solito club, Hannah decide di chiamare i ragazzi e gli dice di raggiungerci li'.
Arrivate scendiamo dall'auto e ci avviamo all'interno del locale.
È sempre pieno coma al solito, ma riusciamo lo stesso a trovare un tavolino in un angolo.
Ci accomodiamo e attendiamo l'arrivo dei ragazzi.
Nel frattempo Hannah e Jane vanno a prendersi due drink.
"Elizabeth" una voce maschile mi chiama.
Mi volto e mi ritrovo lui.
"Charlie" lo saluto con un sorriso.
"Cosa ci fai qui?" chiede facendo segno accanto a me e io gli dico di accomodarsi.
"Sono qui con le mie amiche e tra poco arrivano anche i ragazzi" dico sorridendo, "è tu? sei qui solo?" chiedo ancora.
"Oh no, sono qui con alcuni amici" mi dice sorridendo.
"Senti un po' ma con te c'è anche quella tua amica, quella con i capelli corti biondi" chiede lui un po' imbarazzato.
Credo si riferisca a Jane lo avevo capito che era interessato a lei.
"Jane?" chiedo facendo finta di non aver capito.
Lui mi sorride e annuisce con la testa sempre più in imbarazzo.
"Certo che ce, se ti ho detto che sono qui con le mie amiche, oh eccole che arrivano" dico indicando davanti a me.
Lui alza lo sguardo e lo punto su Jane che per poco non prende un storta non appena lo nota.
Si avvicinano e lo salutano.
E i due non fanno che mandarsi sguardi fugaci.
"Ei ragazze" ci saluta Benjamin accomodandosi accanto a noi insieme a Eric.
"Ciao" rispondo io fissando Eric.
Lo vedo muovere la bocca ma non riesco a sentire ciò che dice per via della musica o perché mi sono letteralmente persa nei suoi occhi.
Questa sera sono più verdi del solito e lui è bellissimo.
Ha un paio di jeans neri con un maglione bordeaux sopra ed è micidiale.
Okay credo sia meglio distogliere lo sguardo, anche perché lui si è reso conto che lo sto fissando dato che mi ha fatto uno dei suoi sorrisi.
"Ehm Jane ti va di ballare?" sento Charlie parlare con voce molto bassa.
Non credo che così lo senta.
Lo guardo e gli sussurro.
"Charlie se non alzi il volume della voce non credo ti senta" lo prendo in giro.
Lui mi guarda assottigliando gli occhi.
"Ah ah ah sei molto divertente, guarda che prima lo abbiamo notato tutti il modo in cui sbavavi mentre guardavi il moro" dice lui facendomi un occhiolino per poi alzarsi.
Io lo guardo sbarrando occhi e bocca e poi mi mordo il labbro inferiore per non rispondere.
Lui si avvicina a Jane e le parla a bassa voce, lei annuisce e insieme si alzano e si avviano nella mischia, ma prima Charlie si volta e mi fa un altro occhiolino.
Io gli sorrido e mi giro dall'altro lato.
Adoro quel ragazzo.
"Non bevi questa sera?" mi chiede Eric mettendosi al posto di Charlie.
Io lo guardo per un istante prima di rispondere.
Perché cavolo il cuore mi batte così forte? Mi ha fatto una semplicissima domanda.
"Io, no, cioè si. Adesso stavo giusto per andare a prendermi qualcosa" farfuglio velocemente.
Lui sorride e annuisce.
Poi avvicina il suo drink alle labbra e inizia a bere lentamente molto lentamente per i miei gusti.
E io ho gli occhi fissi sulle sue labbra che in questo momento vorrei fossero poggiate su altro invece del bicchiere.
Oh mio Dio Elizabeth ma a cosa pensi? Riprenditi.
Così mi alzo goffamente e mi avvio al bancone per ordinare qualcosa, ma qualcosa di forte mi sento bruciare dentro.
Prendo un drink e lo sorseggio restando vicino al bancone.
Questa sera mi sento abbastanza vulnerabile quindi meglio stare a distanza da Eric.
Ma dopo neanche cinque minuti me lo ritrovo davanti a me che mi fissa.
Lo guardo nello stesso modo e contemporaneamente mi continuo a gustare il mio drink.
Che è davvero buono, non so cosa sia ho chiesto al barista di farlo di testa sua.
"Non ti ho visto più tornare, pensavo fosse successo qualcosa" dice continuando a fissarmi.
"No non è successo niente" dico guardandolo negli occhi che ora sono poggiati sulle mie labbra.
Bene allora neanche io gli sono indifferente.
Si accomoda anche lui vicino al bancone e ordina il mio stesso drink.
"Come è andato l'esame?" mi chiede battendo le mani sul bancone a ritmo di musica.
"Non lo so, per lunedì avrò il risultato" dico con voce bassa.
"Ti va di fare una piccola scommessa?" mi chiede voltandosi verso di me e sorridendo.
Cosa? Una scommessa?
"Che tipo di scommessa?" chiedo poco convinta.
"Beh tu pensi che l'esame non sia andato bene giusto?" mi chiede lui.
"Già" rispondo.
Oddio non voglio neanche pensarci all'esame, se davvero non è andato bene? Dovrei ripeterlo e la fine dell'anno si sta avvicinando, e io voglio concludere l'anno in modo eccellente.
"Quindi se non è andato bene come pensi tu, dovrai raccontarmi qualcosa della tua vita, mentre se è andato bene come penso che sia andato, ti racconterò io qualcosa di me" dice in modo serio.
Mi racconterà qualcosa di lui? Si ma non voglio che mi racconti delle stronzate. Io voglio sapere cosa lo ha reso così? Voglio sapere che fine ha fatto sua madre. Voglio sapere perché il rapporto che ha con suo padre è così burrascoso.
"Okay ma sceglierò io cosa chiederti e tu dovrai raccontarmelo senza storie, okay?" gli dico alzando un sopracciglio.
"Va bene, vale lo stesso per te" risponde sorridendo.
"Bene" dico io.
"Bene" risponde per poi alzarsi e avviarsi dagli altri.
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