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0.6

Il sabato e la domenica sono passati veloci.

Hannah mi ha raccontato che venerdì durante la festa in confraternita Benjamin ha avuto uno scatto di gelosia e quindi poi hanno iniziato a parlare ed hanno passato il resto della serata insieme.

Mentre io non ho notizie di Eric da due giorni, non che la cosa mi interessi ma è strano vedere Benjamin e non lui.

«Liz, a cosa pensi?» Hannah mi fissa azzannando il suo panino. Finite le lezioni abbiamo deciso di andare in un fast food.

«A nulla precisamente.»

«Liz, che ne dici se dopo andiamo a fare un po di shopping?» mi chiede Hannah sorridendo.

«Shopping? Devi comprare qualcosa in particolare?»

«Non io, ma tu!» sorride.

«Io non devo comprare nulla, ho già tutto quello che mi serve» le dico finendo ciò che ho nel piatto.

«No Liz. Devi comprare qualcosa di più femminile, tipo, qualche vestito.»

«No Hannah, io non indosso vestiti, è già tanto se li metto per una cena con i miei o per Sean e quelli che ho mi bastano.»

«Si si, hai ragione, ma oggi andremo a fare lo stesso shopping.»

«Bene» sbuffo per poi alzarmi e pagare il conto.

Una volta fuori decidiamo di andare direttamente al centro commerciale dato che stiamo con la macchina. Arrivata Hannah si catapulta in ogni negozio, uscendone poi con almeno tre buste, camminando noto in una vetrina un vestito rosso davvero molto bello, allora mi fermo a guardarlo.

"Perché non lo provi?" mi chiede Hannah guardando il vestito.

"Non è il mio genere, no" le dico poco convinta.

"Oh andiamo Liz, devi solo provarlo" ripete spingendomi nel negozio, una commessa si avvicina a noi e Hannah le dice che vorremmo provare il vestito rosso in vetrina, la signorina c'è lo porta e lei me lo porge.

"Su provalo" mi dice con un sorriso a trentadue denti.

Lo prendo ed entro in camerino, mi spoglio dei miei indumenti e provo il vestito, esco fuori e attendo che Hannah mi dia il suo giudizio.

Mi guarda con occhi sbalorditi per poi dire:

"Liz, sei, sei bellissima, ti sta d'incanto."

"Davvero?" le chiedo.

Per poi voltarmi verso lo specchio, e sinceramente, mi sta davvero bene.

È stretto in vita e poi scende un po' più largo, mi arriva poco più giù di metà coscia.

Ed ha una scollatura a cuore, mi evidenzia le forme ma non troppo, mi rende sexy ma non volgare, è davvero molto bello.

"Hannah, è bellissimo ma non credo sia il caso comprarlo, per cosa dovrei metterlo?"

"Non dire sciocchezze, è il vestito perfetto per te, tu inizia a comprarlo e poi penserai a quando metterlo" mi dice zittendomi.

Così alla fine decido di comprarlo, non si sa mai potrei anche metterlo in una cena di famiglia o in una serata importante con Sean.

A proposito di Sean, non si è fatto sentire più ha detto che mi avrebbe richiamato lui, ma in questi giorni non l'ha fatto, spero soltanto che sia davvero impegnato per il lavoro.

Sono ormai le otto quando decidiamo di tornare in dormitorio, prima di andare però abbiamo mangiato qualcosa al centro commerciale.

Una volta in camera Hannah sistema tutte le cose che ha comprato, ne sono talmente tante che metà ne mette nella valigia e l'altra metà nell'armadio.
Studiamo un po' e poi andiamo a dormire.

--
Un'altra settimana è passata e io sono a casa dai miei, sono qui già da ieri, quando sono arrivata ho deciso di non avvisare Sean.

Non voglio vederlo, forse per quello che è successo l'altra volta, ma in ogni caso ho voglia di passare questi due giorni, con i miei genitori.

Ma proprio mentre penso a questo bussano alla porta.

"Mamma vai ad aprire" le grido dalla camera "Mammaa" grido più forte ma niente continuano a bussare e nessuno si degna ad aprire.

È mai possibile che debba scendere io da sopra per andare ad aprire, arrivo in salotto e trovo mia madre in cucina vicino ai fornelli.

Ma fa sul serio?!

"Mamma stanno bussando, non senti?" le chiedo alzando le mani in aria.

"Scusami tesoro, non ho sentito" mi dice continuando a cucinare.

Roba da pazzi.

Apro la porta e mi ritrovo davanti Sean con un sorriso gigantesco sul viso.

"Piccola" dice per poi catapultarsi sulle mie labbra.

"Ehi Sean" dico sorpresa dal suo assalto.

"Perché non mi hai avvisata che eri tornata? Ho dovuto saperlo da tuo padre" dice per poi entrare in casa.

Certo fai con comodo.

Chiudo la porta e lo seguo "Tu eri impegnato con il lavoro e non volevo disturbare."

Mento spudoratamente.

"Ma tu non disturbi affatto piccola" mi dice accomodandosi sul divano e battendo la mano accanto a lui, come per chiedermi di andare al suo fianco.

"Beh l'altra giorno al telefono sembrava di si" dico sedendomi accanto a lui e abbassando lo sguardo.

"Cosa? No! È che era tutto il giorno che stavo lavorando, avevo dei fogli da compilare ed era già tardi, tutto qui."

Mi dice per poi attirarmi verso lui, facendomi così appoggiare la testa sul suo petto.

"Allora come va al college?" mi chiede accarezzandomi il braccio.

"Bene" dico cercando di non pensare ad Eric, perché quando qualcuno dice la parola college a me viene in mente solo lui?

È una settimana che non si fa vedere, vorrei solo sapere che fine ha fatto.

"Lo so che il college e impegnativo, ma tu sei una grande studentessa e sono sicuro che passerai l'anno con il voto più alto" dice sorridendomi.

Ci sto davvero mettendo tutta me stessa in questa esperienza, spero davvero di passare l'anno.

Se non dovessi riuscirci sarei una vera e propria delusione per i miei genitori, soprattutto per mio padre.

"Sean, mangi con noi?" urla mia madre dalla cucina.

"Se non è un problema Signora Reynolds" risponde Sean con lo stesso tono di voce.

"Nessun problema" dice mia madre comparendo sulla soglia del salotto con un sorriso e un mestolo in mano.

Una volta tornato mio padre dal lavoro, ci accomodiamo tutti a tavola per cenare. Finita la cena Sean se ne va, e io vado in camera mia, metto il pigiama e mi addormento.

-
Un'altra settimana è iniziata ed io e Hannah non facciamo altro che studiare, i corsi pian piano stanno diventando sempre più pesanti.

In mensa incontriamo Benjamin "Bellezze, com'è andato il fine settimana?" ci chiede sedendosi al nostro tavolo.

"Bene, quando sono arrivata mia madre non la smetteva di baciarmi, sembrava non mi vedesse da anni" risponde Hannah ridendo.

"E a te Elizabeth?" mi richiede Benjamin.

"Bene, grazie. Tu invece cosa hai combinato in questo weekend?" gli chiedo anche se già so la sua risposta.

"Secondo te cosa ho fatto?" dice ridendo, "Comunque sono stato a delle feste, sempre le stesse cose."

Finito di mangiare saluto Hannah e Benjamin e mi incammino al corso di storia.

Eric's pov.

Finito il corso di arte mi catapulto in giardino, mi siedo sotto un albero, metto le cuffie all'orecchio e parte Bring me to life degli Evanescence.

Alzo al massimo il volume in modo da non sentire ciò che mi circonda, mi accendo una sigaretta e chiudo gli occhi.

Faccio un lungo respiro...

Sono così fottutamente nervoso.

Quello stronzo di mio padre mi ha chiamato dicendo che questo fine settimana devo tornare a casa per motivi di lavoro.

Ma chi cazzo se ne frega del suo cazzo di lavoro, io non torno a casa che vada a farsi fottere.

D'un tratto sento qualcuno sfiorarmi un braccio, così apro l'occhio destro per vedere di chi si tratta e mi ritrovo lei.

Con quel suo sorriso perfetto...

Con quei suoi occhi color cioccolato puntati su di me.

Elizabeth!

Dio, è così fottutamente bella.

Dice qualcosa ma non riesco a sentirla, per via delle cuffie, così ne tolgo una.

"Tutto bene?" ripete continuando a sorridere.

La guardo ancora un po' prima di rispondere.

"Sì" le dico per poi rimettermi la cuffia.

Voglio stare da solo.

Sono troppo nervoso e già so che quando sono nervoso sarei capace di fare qualsiasi cosa.

Ma lei invece di andarsene si siede al mio fianco per poi guardare davanti a sé.

Dopo un po' mi toglie la cuffia e inizia a parlare.

"È più di una settimana che non ti fai vedere" dice per poi mordicchiarsi freneticamente il labbro inferiore.

E io non riesco a staccare i miei occhi dalle sue labbra.

"Ho avuto da fare" le dico in tono distaccato.

"Pensavo ti fosse successo qualcosa" dice abbassando gli occhi, chiaramente in imbarazzo.

Era preoccupata per me?

"No, non è successo niente" rispondo guardandola fissa.

"Cosa stavi ascoltando?" mi chiede indicando il cellulare.

"Una canzone degli Evanescence."

"Io amo gli Evanescence" dice con gli occhi che le brillano.

E io resto lì impalato a fissarla.

Cosa cazzo mi sta succedendo?

Senza neanche rendermene conto la mia mano finisce sulla sua guancia destra.

E inizio ad accarezzargliela con estrema lentezza, ma poi la sento irrigidirsi.

Così ritiro la mano, prendo lei mie cose e mi alzo.

"A-adesso devo andare."

Si certo, ci mancava solo che balbettassi.

"Okay" risponde con un piccolo sorriso.

La guardo ancora un attimo e poi mi avvio alla mia moto.

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