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Era vero...

Non sapeva niente dei rapporti interpersonali e sicuramente non sapeva niente delle relazioni tra due persone.

Le sue ricerche in quell'ambito si limitavano a qualche video particolare, che non gli aveva fatto poi chissà quale effetto, ed a ricordarsi qualche scena di qualche film che aveva visto qualche sera con i suoi genitori.

Fine.

Non gliene fregava niente di quelle stronzate romantiche fatte di passeggiate al tramonto e mazzi di fiori...e sapete perché?
Perché la sua vita era impostata solo ed unicamente sul progetto di diventare un eroe... Nient'altro.

Ed aveva senso no?

Perché diamine avrebbe dovuto avere una fidanzata?

Una fidanzata gli avrebbe portato via tempo dallo studio, tempo dall'allenamento, tempo per se stesso e, soprattutto, tempo per dormire.

Ed in cambio gli avrebbe dato mal di testa, nervosismo, ansia perenne e voglia di tornare single.

Quindi rimanendo single già da subito si risolveva il problema no?

E Katsuki capì che i suoi pensieri sul rapporto umano, e sulle relazioni interpersonali, non era poi così errato !

Ok..  Lo aveva aspettato no?

E si era persino sforzato per non urlargli addosso quando aveva iniziato a camminare dieci passi dietro di lui

Aveva stretto i denti ed aveva rallentato in modo da riuscire a ridurre la distanza a tre passi al massimo

Questo era buono no?

E non gli aveva nemmeno fatto un'esplosione in faccia quando gli aveva passato una caramella, ovviamente senza nemmeno girarsi, e quel deficiente l'aveva buttata nel bidone pensando che fosse solo una cartaccia!!!

E cosa dire poi del fatto che quando Katsuki si era fermato davanti all'entrata della gelateria, in un chiarissimo invito, quel coglione lo aveva sorpassato senza nemmeno dirgli nulla?

Testa bassa, occhi fissi sulle scarpe, e Katsuki che con l'espressione di un coglione era rimasto indietro a bocca aperta!

Certo...aveva recuperato subito lo scivolone facendo finta di doversi allacciare la scarpa ! Ma poi?

Quando aveva riaffiancato quel cretino , per poter forse intavolare una discussione, quell'idiota è rimasto di nuovo indietro!!!

DI NUOVO!!!

Come cazzo poteva vincere quella maledetta scommessa se quella sottospecie di verdura non capiva niente?

E meno male che era un maledetto nerd!!!..

L'umore di Katsuki divenne sempre più nero ad ogni passo che faceva, le mani in tasca e l'espressione di chi ucciderebbe volentieri qualcuno, ed il suo cervello macinò informazioni su informazioni cercando un'altra soluzione e cercando una scusa per poter rimanere con il nerd senza fargli capire che voleva rimanere con lui

Perché ok il voler vincere la sfida, cosa che sarebbe riuscito sicuramente a fare, ma perdere la faccia? Anche no...

E quando casa sua era a pochi passi, la musica sparata a palla da Mitsuki che gli faceva venire già la maledetta orticaria, Katsuki aprì seriamente la bocca per dirgli qualcosa e fermarlo

Ma lui?

Quell'idiota sapete cos'ha fatto?

Gli ha sorriso!!!

Gli ha sorriso, inchinandosi profondamente come se fosse davanti ad un maledetto imperatore, e poi gli aveva girato la schiena e se n'era andato a casa

A casa capite???

E Katsuki era rimasto sul vialetto come un imbecille, le labbra ancora socchiuse che stavano cercando una parola per poterlo trattenere ma senza dirgli di volerlo trattenere , che Izuku era già arrivato al suo piano e gli aveva chiuso la porta in faccia!!!

L'odore della nitroglicerina iniziò ad essere pressante, nonostante si trovasse all'esterno e tirasse persino vento, ed un calcio gli sembrò la cosa migliore da fare per aprire la porta prima di cacciare un mezzo grugnito infastidito

M:" Hoy imbecille! Ti sembra questo il modo di entrare in casa?"

Gli occhi rossi di Katsuki si posarono sulla propria madre, una donna che avrebbe fatto alzare bandiera bianca persino allo stesso satana, per poi posarsi sulla figura di suo padre che se ne stava seduto sul divano, comodamente, senza fare nemmeno più caso alle urla di sua moglie

Ed un microscopico sorriso piegò il lato destro delle sue labbra, un sorriso intero non era neanche lontanamente pensabile , mentre lo zaino veniva posato a terra e le sue labbra si riaprivano per l'ennesima volta guardando, fisso, proprio sua madre

K:" Senti un po' vecchia strega... Come cazzo hai fatto a conquistare papà?"

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