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Ne aveva viste di cose strane Mitsuki Bakugou nella sua vita...
Parecchie anche inquietanti...
C'erano state per esempio le sue vecchie compagne di classe che avevano insinuato che lei sarebbe rimasta a vita zitella.
C'era sua madre che le rinfacciava sempre di essere poco femminile e c'era stata anche quella sciacquetta, in primo superiore, che aveva persino provato a portarle via Masaru guadagnandosi, giustamente, un dito medio in faccia...
Ah sì... Ovviamente con l'anello che le aveva regalato, all'epoca, il suo futuro marito
Ma vedere suo figlio rientrare in casa con un lato della faccia completamente rosso, e l'espressione di uno a cui si è letteralmente scollegato il cervello, beh...questo non se lo sarebbe mai aspettato
Katsuki aveva a malapena fatto in tempo a rientrare che si era rintanato in camera sotto lo sguardo allibito, e sicuramente incuriosito, di entrambi i suoi genitori...
La bionda fece immediatamente per posare la padella, in cui stava preparando una ratatouille di fuoco, ma Masaru l'aveva anticipata guardando le scale con preoccupazione ed iniziando a muoversi prima di lei
E Mitsuki era cerca che fosse solo una casualità sentire sbattere anche il portone dei Midoriya, due secondi dopo, come pensava che fosse una casualità anche il non sentire suo figlio imprecare quando Masaru bussò alla sua porta ed entrò senza nemmeno aspettare risposta
Limitandosi a guardare le scale, con preoccupazione, per poi ricominciare a cucinare mettendo un altro po' di peperoncino...
In modo che, qualsiasi cosa fosse successa, il suo Katsuki avrebbe comunque sorriso
^°^
M:" Hey... Cosa succede?"
La voce di Masaru era bassa e dolce, una melodia completamente distorta in quella casa composta da urla ed imprecazioni, e Katsuki non potè fare altro che abbassare il viso e girarlo verso la finestra in modo da non far vedere la grossa chiazza rossa che spiccava sul suo lato sinistro
K:" Non è successo proprio niente Pa'... Voglio rimanere da solo"
Un piccolo sorriso piegò le labbra dell'uomo, che poteva sembrare forse debole a prima vista ma che conosceva perfettamente il ragazzo che aveva cresciuto, per poi spingere le sue gambe verso il letto e sedercisi sopra
M:" È andata così male? Con...con la persona per cui stavi chiedendo consigli?"
L'odore della nitroglicerina iniziò ad espandersi nella stanza, chiaro segnale che l'uomo ci aveva preso in pieno, e Masaru afferrò uno dei libri di suo figlio facendo finta di sfogliarlo
M:" Sai...la prima volta che sono uscito con tua madre pensavo seriamente che mi avrebbe staccato la testa e che l'avrebbe sputata subito dopo... Il suo approccio con me sembrava più simile ad una sfida di wrestling piuttosto che ad un corteggiamento ed io...beh...io ho avuto paura"
Il viso del biondo rimase imperterrito girato verso la finestra, quella macchia rossa che bruciava sulla sua pelle come un'eresia, mentre Masaru posava di nuovo il libro sul letto e si alzava in piedi avvicinandosi alla porta
M:" A volte bisogna mollare un po' gli ormeggi Katsuki... Bisogna imparare che non tutte le persone hanno la nostra forza o il nostro istinto o pensiero. E dobbiamo adattarci a loro se vogliamo, un giorno, far si che ci amino"
La maniglia venne abbassata, sempre nel silenzio totale da parte di Katsuki, ma prima che l'uomo potesse uscire suo figlio fece detonare una piccola goccia di sudore facendolo fermare sul ciglio della porta
K:" E... E come c'è riuscita?"
Un'altro sorriso si aprì sotto i baffi del maggiore, un sorriso pieno di amore e di ricordi, per poi socchiudere la porta dietro la sua schiena lasciandosi indietro un ultimo sussurro
M:" Mi ha solo detto che io...che io la rendevo migliore e che stare con me la rendeva felice. Questo è il segreto Katsuki... Rendere felice chi rende felice te..."
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