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Tre Mesi


"Izuku ...io dovrei andare...."

Una zazzera verde diventata ormai ingestibile, come l'omega che la portava con orgoglio, si strofinarono sotto il mento di uno Shinsou sempre più divertito

"È proprio necessario Shin?...non potresti rimanere a casa oggi?"

l'Alpha accarezzò la schiena dell'omega, massaggiandogli delicatamente la colonna vertebrale cercando di alleviare il dolore sordo che sentiva, e sospirò impercettibilmente

" Mi piacerebbe davvero tanto Izu...ma è meglio che io faccia straordinari in modo che tra qualche mese, quando ti aiuterò a rotolare giù dal letto, io abbia il tempo per raccattarti anche da terra"

Gli occhi di Izuku si socchiusero, e le labbra si piegarono in un broncio simile a quello di un bambino, mentre le braccia finalmente si aprirono permettendo all'alpha di potersi allontanare ...

Hitoshi si alzò con tutta calma, sorridendo ormai palesemente, e rimboccò le coperte fin sotto il mento del minore

"Perché non ne approfitti per riposare un po'? Ieri sera hai lavorato fino a tardi...anche se mi avevi promesso che avresti dormito..."

Izuku sbadigliò ripetutamente, continuando a guardare Hitoshi che si preparava per il lavoro, e per tutta risposta allungò le mani a prendere il laptop sul comodino

"Al lavoro non mi hanno fatto problemi per la gravidanza, dato che ho comunque gestito i miei pazienti online, ma non voglio rischiare di perderlo... Ora devo pensare per due Hitoshi...non posso permettermi di perdere il lavoro...non ... n-non posso farlo..."

La giacca scivolò sulle spalle del viola, abbottonandosi sulla divisa da tecnico di supporto, e Shinsou inspirò profondamente percependo una nota stonata nell'odore del minore....

Gli occhi indagatori si girarono indietro e si posarono sulla figura dell'omega che stava accendendo il PC

"Izuku...."

La menta acida, che era dominante quando l'omega era nervoso o impaurito, cozzava completamente con l'immagine calma e posata che si ritrovò davanti...

Hitoshi socchiuse le palpebre, inspirando ancora, e si avvicinò al letto

"Izuku.... è successo qualcosa?"

Le spalle del minore si irrigidirono, formando una linea nervosa, ma Izuku scosse il capo velocemente inserendo la password che gli avrebbe permesso di accedere ai file dei clienti....

"Izuku...."

La voce di Shinsou risuonò ancora una volta, ancora più bassa ed imperativa, e finalmente gli occhi verdi si sollevarono nei suoi

"I-io.... ascolta..so che probabilmente è solo una stronzata e che è solo uno scherzo della mia mente..  in fondo non è raro che uno psicologo dia di matto no? Soprattutto...S-Sopratutto nelle mie condizioni...."

"Che cosa è successo?"

Un piccolo sbuffo d'aria sfuggì dalle labbra del verdino, sotto forma di sospiro, ed Izuku si sistemò meglio sul letto scostando il computer dalle proprie ginocchia

"I-ieri...ieri sono andato al supermercato per comprare i mochi , sai...per la cena di ieri sera..."

l'Alpha annuì, tirandosi di nuovo via la giacca e posandola sulla sedia in camera, prima di tornare a sedersi ai piedi del letto

"Si ... è stata una cena decisamente strana a base di mochi e gelato....ma perché ti fa stare così?"

L'odore di Izuku iniziava a rafforzarsi e le mani ,strette ancora sulla vita, iniziarono a tremare

"H-ho...h-ho avuto come... c-come l'impressione di... d-di essere seguito... So che probabilmente è una stronzata e che... c-che è tutto nella mia testa m-ma.... m-ma era come se... c-come se qualcuno mi seguisse capisci? Sentivo...s-sentivo quegli occhi addosso e....e non sono riuscito a finire di fare la spesa e sono scappato via...."

Izuku si passò una mano tra i capelli ed Hitoshi notò che stava man mano perdendo colore in viso e che tremava sempre di più

"Non è la prima volta che attiri le attenzioni di qualche Alpha Izuku.... Probabilmente era solo uno di quei pervertiti che ... c-che cercano omega già gravidi no? Comunque sai che puoi aspettarmi o fare la spesa online giusto? Non c'è bisogno che tu esca da solo se non vuoi farlo o se ti fa sentire a disagio...."

Izuku annuì, abbassando lo sguardo, ed Hitoshi sorrise tornando ad alzarsi per mettere la giacca

"Ci vediamo stasera ok?"

Un piccolo sorriso, ed un bacio sulla fronte, ed Hitoshi uscì dalla camera del verdino per prendere le chiavi della macchina...

Stava già organizzando tutto, al lavoro, per i mesi successivi...

Aveva preventivato di lavorare ancora, per quattro/cinque mesi, per poi prendersi tutte le ferie arretrate di cui disponeva...in modo da poter rimanere al fianco di Izuku per tutta la fine della gravidanza...

Anche perché quando ne avevano parlato l'ultima volta il verdino era stato categorico....

Non voleva in nessun modo causare ulteriore disturbo ed avrebbe predisposto la sua vecchia stanza, nella casa della sua infanzia, ad accogliere lui ed il bambino... nonostante più volte Hitoshi si era offerto di farli rimanere da lui...

In fondo quale problema c'era?

Non aveva mai avuto intenzione di trovare il suo mate e ,soprattutto adesso, non aveva minimamente intenzione di cambiare idea...
La natura da Alpha era sempre stata gestibile e non gli aveva mai causato grossi problemi...

Quale sarebbe stato il problema ad accogliere l'omega di un'altro?

Shinsou sospirò, passandosi una mano sul viso, e guardò ancora una volta quella porta chiusa

Di un'altro...

Ogni volta che questo pensiero attraversava la sua mente sentiva come se un ferro arroventato gli scavasse la stessa anima....

Quella storia degli odori, e dei mate, era una stronzata bella e buona....

E faceva maledettamente male....

Shinsou inghiottì a vuoto ed aprì la porta della villetta di cui era proprietario...pensando che magari, per quella sera, avrebbe chiesto di uscire prima dato che Izuku sembrava non stare bene...

Il cicalino dell'antifurto scattò, premendo il tasto di un telecomando, ed i suoi occhi si girarono a guardarsi intorno...

Il suo corpo si immobilizzò immediatamente...
Un ringhio feroce risuonò per la strada ed il pollice andò di nuovo a premere il telecomando azionando nuovamente l'antifurto della sua macchina...

I piedi tornarono indietro, riaprendo la porta di casa, e dalla sua gola il ringhio non smise nemmeno per un secondo di risuonare

Izuku stava analizzando la cartella di un paziente, un Beta che si credeva un Alpha dell'ottocento, quando vide la porta della sua stanza riaprirsi ed Hitoshi rientrare in camera

"Hito?"

l'Alpha si tolse via la giacca, buttandola sulla sedia, ed inviò un veloce messaggio al lavoro

"Oggi non vado..."

Non disse altro Hitoshi mentre si cambiava dalla divisa e si rimetteva gli abiti da casa...

Nemmeno una parola..

Nemmeno un suono mentre, lasciando Izuku a bocca aperta, si rannicchiò al suo fianco ed iniziò a rilasciare il suo odore prepotentemente...

Nemmeno una parola mentre due occhi rossi, come il sangue, continuavano ad osservare la casa dall'altro lato della strada

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