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Cinque Mesi

I:" auguri Hito...."

La torta era alle fragole, il gusto preferito dall'alpha, e racchiudeva un cuore caldo pieno di cioccolata e piccole scaglie di menta...

Izuku ci aveva lavorato per ore...

Aveva fatto ricerche su internet, data la sua incapacità di stare ai fornelli, aveva bruciato diverse torte e persino qualche stampo, tipo quello a forma di orsacchiotto che aveva ordinato su internet insieme al vero regalo, era ormai abbandonato sul fondo dei pattumi esterni...

Alla fine ci era riuscito ed ora tremante, ed emozionato come mai nella vita, se ne stava in piedi sorreggendo il vassoio sulla pancia ormai evidente...

Qualche sprazzo di rossore colorava le sue guance ed il labbro inferiore veniva continuamente massacrato dai denti...

Ci teneva così tanto!

Ed il volto di Shinsou, con sincere lacrime di commozione che rischiavano di scivolare sulle occhiaie evidenti, lo ripagavano per ogni caviglia gonfia o mal di schiena...
Le candeline erano ventiquattro, tutte accese e riparate dalla mano dell'omega, ed Hitoshi si alzò dal divano avvicinandosi al più piccolo

H:" i-io...non dovevi Izuku...."

Un sorriso enorme apparve sulle labbra del verdino, che sembrò quasi saltellare per la felicità, e la torta venne spinta più in avanti avvicinandosi al viso dell'alpha

I:" esprimi un desiderio Hito...."

Gli occhi viola scivolarono sull'omega soffermandosi prima sugli enormi occhi espressivi...

Dio...

Adorava quelle gemme verdi capaci di esprimere con forza ogni sentimento...

Riuscivi a scorgere tutto in quei pezzi di bosco...persino prima che la sua bocca si aprisse...persino prima che il suo odore venisse liberato...

Izuku era puro...

Izuku era forte, tenace, testardo e dolcissimo...

Era l'emblema stesso dell'essere omega...dell'essere uomo...dell'essere ...perfetto...

Le candeline furono spente in un lungo e profondo soffio, lasciando la stanza nella penombra, e persino a quella distanza era facilmente percepibile l'enorme emozione del verdino

I:" h-ho...ho un regalo per te..."

L'omega posò la torta sul tavolo, tirando un profondo sospiro massaggiandosi la schiena , per poi aprire un piccolo sportello della credenza e prendere un pacchettino...

Izuku chiuse gli occhi per qualche secondo, mordendosi il lato del labbro, e sporse le mani in avanti senza avere il coraggio di guardarlo

I:" i-io...i-io spero che ti ...che ti piaccia..."

Hitoshi allungò le mani e prese il pacchettino tra le lunghe dita affusolate facendolo rigirare e chiedendosi ,nella mente, se fosse il caso scuoterlo  per sentire se faceva rumore...

Ma l'espressione del verdino, che sembrava avere i piedi su una bomba pronta ad esplodere da un momento all'altro, lo fecero desistere ed il primo nastro fu sfilato...

Izuku continuava a sbirciare la sua espressione, facendo saettare lo sguardo dall'alpha al pacchetto, e ad un certo punto si arrese avvicinandosi ancora un po'...

Immediatamente l'odore di cioccolato investì le narici dell'alpha, che strinse gli occhi per un secondo, ed Hitoshi iniziò a respirare con la bocca per cercare di calmarsi...

Era diventato un inferno...

Vivere in quella casa, che aveva comprato con milioni di sacrifici ed i sensi di colpa dei suoi genitori, era diventata il suo personale girone infernale

Izuku era ovunque...

Il suo odore permeava ogni cosa...

Era sulle boccette dello shampoo...era sui cuscini morbidi del divano...era nella sua stanza e ,persino, sui suoi vestiti freschi di bucato...

E più la gravidanza andava avanti, rendendo l'omega più attivo e predominante, e più per l'alpha viola era diventata una tortura cercare di resistere...

Ogni giorno profumava i vestiti di Izuku se quest'ultimo aveva bisogno di uscire...

Ogni notte svolgeva il suo lavoro da casa, facendo a volte anche l'alba, pur di non cedere alla tentazione di andare a bussare alla sua porta...

Ogni tanto era stato costretto a mettere le cuffie e rintanarsi sotto le coperte, quando una botta di lascivia colpiva il minore, perché ovviamente non aveva minimamente pensato di insonorizzare la sua casa...

Maledizione...era un Alpha no? E non aveva la benché minima intenzione di trovare un compagno...

Eppure adesso, quando i gemiti di piacere di Izuku raggiungevano le sue orecchie, avrebbe pagato milioni purché qualcuno insonorizzasse persino il bagno...

Perché di mordere l'asciugamano e strapparlo, ogni volta che doveva correre tra quelle pareti e sfogarsi, non ne aveva più voglia...

Izuku continuava a saltellare di fronte a lui ed Hitoshi sospirò pensando che , in fondo, la sua sofferenza era un buon compromesso pur di avere ancora quel viso di fronte a lui ogni giorno...

L'ultimo nastro cadde a terra, in un fruscio delicato, ed una scatolina nera apparve davanti agli occhi del maggiore

Il cuore iniziò a pompare velocemente nel petto, senza un reale e soprattutto razionale motivo, e le mani dell'alpha iniziarono a tremare

I:" dai Hito!!! Apri!!!"

La scatolina in velluto fu accarezzata un'ultima volta, dalla punta dei polpastrelli, e la piccola sicura venne fatta scattare

Gli occhi di Hitoshi si assottigliarono, increduli, e due dita andarono a sollevare una piccola chiave

H:" I-Izuku... che.. c-che cosa significa?"

Il verdino saltellò felice, trattenendosi appena dal battere le mani estasiato, e gli afferrò le mani tra le sue tenendo la chiave nel mezzo

I:" è la chiave di una cassetta della posta!"

Hitoshi riguardò la chiave, aggrottando le sopracciglia, per poi alzare di nuovo lo sguardo verso il verdino

S:" i-io...io davvero non...non capisco..."

Izuku sorrise largamente, facendo qualche passo verso il divano, e da sotto i cuscini tirò fuori alcuni fogli per poi tornare verso di lui

I:" ti ricordi quando sono venuto da te mesi fa?"

Shinsou annuì, continuando a guardarlo senza capire, ed Izuku sorrise ancora di più

I:" e ti ricordi che mi hai chiesto di venire a vivere con te?"

H:" ssi Izu ma...continuo a non capire..."

Izuku sollevò i fogli,orgoglioso, e mostrò i documenti

I:" e qual'e la prima cosa che mi hai dato?"

La chiave cadde a terra, finendo rimbalzando sotto il divano, ed Izuku la seguì con lo sguardo per poi risollevarlo

I:" H-Hito?"

Un ringhio disumano, dato dalla rabbia più feroce che avesse mai provato, scaturì dalla gola dell'alpha...

Un ringhio che fece tremare Izuku e, per istinto, piegare il collo per mostrare la ghiandola in segno di sottomissione

H:" COSA SIGNIFICA?"

Izuku rabbrividì, stringendosi istintivamente le mani sul pancione, e fece due passi indietro

I:" i-io... i-io ho... h-ho trovato u-una...i-io ho trovato una casa per .. p-per me e ..ed il bambino e..."

La scatolina di velluto nero colpì il muro, lanciata con forza dal viola, ed Hitoshi afferrò la giacca allontanandosi velocemente dal verdino

Sbattendosi la porta dietro le spalle per allontanarsi il prima possibile da quel dolore...

E da quella ghiandola che non sarebbe mai stata sua...

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