H:" Hey Izu... è ora di svegliarsi..."

Izuku annuì,tirandosi le coperte fin sopra gli occhi, e Shinsou sorrise tornando a scostargliele

H:" faremo tardi all'appuntamento...non vuoi conoscere il tuo bambino?"

Gli occhi verdi dell'omega vibrarono, come se stesse in quel momento passando dal sonno alla veglia, e le ciglia tremolarono appena

I:"...mmmh...altri cinque minuti..."

Hitoshi sospirò, sorridendo appena, e si girò per avvicinarsi alla finestra...

Il sole delle otto riempì velocemente la stanza, rendendola calda e confortevole, mentre l'Alpha prendeva il vassoio che aveva precedentemente posato sul comò

H:" ti avevo detto di non far tardi ieri sera no? Sai quanto è importante questa ecografia e non è il caso che arrivi in ritardo..."

Il verdino si sollevò sulle mani, appoggiando la schiena sulla testiera del letto sbadigliando sonoramente, ed un'occhietto verde fece capolino sotto le ciglia scure

I:" anche la...anche la puntata era importante..."

Shinsou si sedette sul bordo del letto, appoggiandogli il vassoio sulle gambe, ed aprì la confezione di yogurt alla vaniglia

H:" ah sì? E perché era così importante?"

L'omega storse il naso nel sentire l'odore del riso, con i vari contorni, e si limitò ad intingere il cucchiaio nello yogurt

I:" beh...era la puntata in cui si scopriva finalmente se Tamaki era innamorato di Haruki....e poi c'era anche la questione dei gemelli e Morì senpai che...."

Shinsou continuò a sorridere, mentre Izuku gli spiegava per filo e per segno l'ultima puntata di Ouran Host club, e ne approfittò per tagliargli un pezzo di carne a cui l'omega reagì storcendo il naso

H:" sai che ti fa bene Izuku...il bambino ha bisogno di proteine e di calcio..."

Izuku guardò il pezzettino di carne, ancora sostenuto tra le bacchette, e spostò il viso dall'altro lato

I:" bleah...mi viene da vomitare solo a guardarlo..."

l'Alpha abbassò le bacchette, desistendo dal provarci ancora, e gli avvicinò il riso sotto il naso

H:" però almeno questo lo devi mangiare... Anche ieri sera ti sei limitato a mangiare crem caramel e patatine piccanti...non va bene per la dieta del bambino..."

Izuku storse il naso un'altra volta, avvicinando però il viso alle bacchette, e masticò il boccone che gli aveva passato il maggiore

Finirono di fare colazione insieme, come ogni mattina, e l'Alpha si andò a preparare lasciando ad Izuku il tempo, e la privacy, per prepararsi autonomamente...

Avevano prenotato quell'ecografia, la prima in assoluto, il giorno stesso che Izuku aveva deciso di accettare la sua proposta e rimanere a vivere con lui...

Il verdino era terrorizzato dalla possibilità che, tornando nel suo vecchio quartiere, avrebbe potuto incrociare quel famoso alpha sconosciuto che era anche il donatore...

Nessuna parola che potesse essere utile al violetto, per rintracciare l'altro alpha, era uscita dalle labbra del minore....
Ed anzi...ogni volta che Hitoshi provava a farlo parlare, chiedendogli delle due giornate in clinica o chi fosse l'alpha misterioso, l'omega si richiudeva in se stesso ostinandosi in un mutismo quasi inquetante per lui...

Tanto che , alla fine, anche l'Alpha aveva rinunciato a chiedere...

Hitoshi prese le chiavi della macchina, ed i documenti posati sul mobile all'ingresso, e sospirò guardando la stanza dell'omega...

Perché ci metteva tanto?

L'appuntamento era tra un'ora e, se ci fosse stato traffico, sarebbero sicuramente arrivati in ritardo

H:" Izuku! Perché ci metti così tan...."

Hitoshi si immobilizzò, con la mano sulla maniglia della porta socchiusa, e rimase a bocca aperta a guardare Izuku di fronte allo specchio

I:" dici che si vede già?"

L'omega era di fronte al grosso specchio, della camera degli ospiti, e si accarezzava il ventre nudo

Gli addominali scolpiti, ottenuti con anni ed anni di palestra, erano ancora intatti anche se, proprio sul ventre, sembrava esserci un piccolissimo bozzolo...

Hitoshi si appoggiò con una spalla sullo stipite della porta, guardando la figura dell'omega girata di lato, e fece scivolare gli occhi viola lungo tutto il suo ventre

H:" uhmmm...no...direi che non si vede nulla..."

La mano di Izuku si spostò più in basso, proprio sulla linea dell'elastico dei pantaloni della tuta, e con la punta delle dita si sfiorò l'ombelico

I:" c-c'è... c-c'è davvero una vita dentro di me Hito?"

Gli occhi Verdi lo osservarono dallo specchio, pieni di paura ed ansia, ed Hitoshi fece qualche passo avanti rilasciando qualche goccia del suo odore

H:" si Izuku... c'è davvero una vita dentro di te..."

La mano dell'omega si posò sul proprio ventre, tornando a guardare quella minima protuberanza, per poi alzare gli occhi a guardare l'Alpha dietro di lui

I:" e... e-ed allora... pe-perche... p-perchè non lo sento muoversi?"

Hitoshi sospirò sorridendo, avvicinandosi ancora di più alla schiena del verdino, ed allungò una mano per posarla su quella del minore

H:" lo abbiamo letto nel libro no? Sai che inizierà a muoversi solo al terzo mese...e poi non è detto che si farà sentire...lo abbiamo letto no? In quel librone orribile che mi hai costretto a leggere con te"..

Un piccolo sorriso apparve sul volto del verdino, che fece la linguaccia, per poi convincersi a mettere la maglia

I:" Non è orribile Hito!!! Sono cose naturali!!!"

l'Alpha rise, sistemandogli la giacca sulle spalle, per poi far roteare le chiavi su un dito

H:" pensala pure come vuoi peste ...ma sinceramente mi sarei evitato una cultura su come si ingrossano le caviglie e quanto vomita un Omega gravido!!!... E, soprattutto, mi sarei evitato i capitoli, fin troppo illustrati, del parto!!!"

Anche Izuku rise, mettendosi le scarpe sull'ingresso, e si girò verso di lui facendogli nuovamente la linguaccia

I:" È tutta esperienza Hitoshi!!! Quando troverai il tuo omega, ed avrete un bambino, sarai già preparato no?"
l'Alpha viola sorrise, chiudendo il grande portone di casa, e vide Izuku infilarsi velocemente in macchina accendendo immediatamente lo stereo .. .

Le labbra tremolarono appena, mentre il sorriso spariva dal suo volto, e gli occhi si soffermarono sull'immagine di
Izuku che cantava in macchina...

Prima di scuotere la testa e, salendo lui stesso, mettere in moto