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Un Ritorno Provvisorio

Era sabato mattina, Reiko si preparò ad uscire dal suo alloggio per vedere com'era la situazione. Una volta uscito si mischiò facilmente tra la folla ed iniziò a guardarsi intorno.
Intanto Misaka Mikoto era a fare colazione insieme a Kuroko e Ryuko, la railgun era piuttosto contenta perché era da un po' che non passava del tempo con loro a causa del loro lavoro del Judgment.
Era così curiosa che domanda come stavano procedendo le indagini con quei tizi della Cina. Shirai e Okada si guardarono attorno e le chiedono a bassa voce come facesse a saperlo.
Misaka chinò la testa sullo schienale della divanetto in cui era seduta per poi sorridere e accennare ai due "segreto!" per poi pensare ciò che aveva fatto ieri sera. Si sentiva soddisfatta di sé stessa, per averli sconfitti con il suo railgun.
Okada e Shirai, visto che già sapeva ciò che era successo, pensarono che non ci fosse nulla di male ad informarla, Okada disse che evidentemente i cinesi erano stati ingaggiati da qualcuno della Città-Academica per poter uccidere il Giustiziere.
Il ragazzo si toccò la nuca, era abbastanza perplesso che avessero rivelato la verità poiché il Giustiziere non faceva la sua apparizione da ormai molte settimane, addirittura mentre faceva le sue solite perlustrazioni.
Misaka Mikoto a sentirlo, da ragazza piuttosto serena e tranquilla, passa ad essere molto nervosa e agitata.

«Arg quell'essere è così odioso...»
«Eh?»
«Onee-Sama, ma perché dici così? Io ci ho lavorato e non mi sembra essere affatto così "odioso"...»
«Ha osato definirmi una ragazzina insopportabile!»
«Beh forse un pochino lo sei... ma solo un pochino!»

Misaka si arrabbiò decisamente e lanciò delle scariche contro Ryuko, mentre Shirai iniziò a ridere, Okada si chiese come mai Shirai si fosse messa ridere, la risposta era semplice: il comportamento di Misaka spesso era assai piuttosto buffo...
Misaka Mikoto dunque si alzò e andò verso la cassa, dopodiché disse ai suoi amici di continuare pure perché lei sarebbe dovuta andar via, aggiungendo che avrebbe dovuto far uscire un uccello dal suo nido.
"Chissà cosa vorrà dire con ciò", pensarono i due ragazzi piuttosto sospettosi...
Mentre uscì dalla pasticciera prese il cellulare e cercò ogni tipo di informazione possibile, ma ciò che scoprì purtroppo non fu a suo favore, addirittura sul web la persona che stava cercando risultava morta, ma sarà veramente così?
"Quanto mi fa arrabbiare, non solo si fa passare un per un eroe, ma osa pure abbandonare i suoi cittadini!"
Mentre la Railgun si lamenta della sua dipartita, purtroppo non era sola: c'era qualcuno ad osservarla e soprattutto a sentirla, ormai era ovvio che la Railgun fosse ormai entrata nell'obiettivo della spie cinesi. Quest'ultime inviarono tutto ciò che scoprirono sulla terza level-five al loro capo, da ciò che aveva sentito anche lei aveva a che vedere con l'obiettivo principale, perciò ebbero l'ordine di catturarla.
Mentre i cinesi avanzavano la ragazza si sentì osservata, perciò lanciò degli attacchi elettrici ad amplio raggio, ma usarono la stessa barriera che utilizza la seconda pattuglia contro Misaki Shokuhou.
La barriera poteva proteggerli dagli attacchi della terza level-five poiché i fulmini potendo bloccarsi senza raggiungerli, per poi dissolversi.
La terza Level-Five prova ad usare il railgun, ma era troppo rischioso, se ciò non avesse funzionato avrebbe potuto rischiare di essere sconfitta e fatta prigioniera, quelle barriere erano perfette contro qualsiasi abilità Esper, solo un level-zero poteva batterli, ma purtroppo per lei l'unico che conosceva non era neanche con lei.
Alzò il braccio per lanciare il railgun verso il loro leader, ma qualcosa gli disse di non farlo, così abbassò il braccio guardando disperatamente il terreno.
La spia cinese sapeva la sua lingua e gli domandò perché non usa il suo miglior attacco.
Era stato informato dal suo capo in cosa consisteva l'attacco speciale di Misaka Mikoto, rimase piuttosto scioccato poiché si era rifiutata di usarlo, evidentemente aveva capito di non avere alcuna speranza contro di loro...
Da lontano c'era un cecchino con un fucile a dardi, questa tipologia di dardi era parecchio diversa poiché erano avvelenati. Il veleno al loro interno influiva sul campo AIM impedendo l'uso dell'abilità per ben cinque ore e mezza.
Il cecchino prese bene la mira e la colpì alla gamba.
Una volta colpita usa il secondo dardo, tuttavia questo aveva un'altro effetto sonnifero e la colpisce ad un braccio, la ragazza cadde a terra priva di sensi.
Una volta fatta addormentare i cinesi la presero con sé e la portarono dal loro ingaggiatore e attesero che la terza level-five si svegliasse.
Purtroppo Reiko Yamato arrivò tardi, l'unica cosa che vide era un cellulare verde a forma di rana, quindi ha la conferma che è stata catturata.
Il ragazzo si guardò attorno e notò che il terreno era pieno di residui di elettricità.
Dunque prese il cellulare e provò a chiamare Jonathan: "Oi, la Railgun è stata catturata... evidentemente avevamo ragione, è stata presa di mira perché non si è fatta gli affari suoi, ma tranquillo, la salverò!" Chiuse la chiamata e posò il cellulare nella tasca prendendo anche quello di Misaka.
Reiko iniziò a pensare, non sapeva assolutamente se chiamare anche Suizuke e Sogiita e coinvolgere quelli del Judgment, ma per quest'ultimi forse era meglio non informarli, essendo una loro amica potevano essere coinvolti emotivamente.
Intanto Misaka Mikoto si era risvegliata legata ad un tubo, era innervosita e stava cercando in tutti i modi di liberarsi dalle corde, ma più si agitava più queste le impedivano di liberarsi, poiché la chiave per liberarsi era rilassarsi
"Arg questi buffoni, GIURO CHE LA PAGHERANNO CARA! ECCOME SE LA PAGHERANNO!"
La stanza in cui si trovava era piuttosto alta e si notò un megafono, tramite il quale una persona anonima le disse di rilassarsi dicendole che non le avrebbero fatto del male, la Railgun urlò verso il megafono chiedendo a chi stava dall'altra parte come mai l'avessero attaccata.
La persona anonima l'accontentò riferendole che era solo un'esca per attirare qualcosa di più grande.
Misaka fece il broncio per poi domandare a chi la stava ascoltando "cosa vorreste dire di più grande!? Non c'è nessuno più grande dei sette level-five!"
In effetti aveva ragione, nessuno era all'altezza dei level-five, ma a chi aveva pagato gli agenti non interessavano loro, ma ben si l'incolumità di qualcuno che la Railgun stessa stava cercando poco prima di essere catturata.

«Ah, ho capito chi intendete, ma cosa vorresti da quell'idiota mascherato? È pure sparito dalla circolazione, mica se ci sei tu uscirà dalla tana!»
«Questo è vero, non l'hanno fatto uscire allo scoperto i precedenti attacchi, però dimentichi un fattore molto importante ragazzina, io conosco la sua identità!»

A Misaka venne un'illuminazione, in un certo senso era molto contenta che il tizio conoscesse l'identità del giovane Giustiziere ormai scomparso...

«Cosa? E che aspetti a dirmela?? Forza avanti, sono tutt'orecchie!»
«Eh sentiamo ragazzina, perché mai dovrei dirtelo?»
«Non sei l'unico a volerlo sapere, sai?»
«E come mai vorresti saperlo ragazzina?»
«Non sono affari che ti riguardano! E smettila di chiamarmi ragazzina!»
«E come dovrei chiamarti scusa? E comunque no, non te lo dirò mai!»
«Chiamami con il mio nome, Misaka Mikoto, e poi perché non vuoi dirmelo? È il tuo fidanzatino per caso?»
«Peccato che non potrai usare la tua abilità per almeno cinque ore e mezza! Comunque se proprio insisti ragazzina, eccoti l'identikit: Jonathan Miura, età 14 anni. Ha la tua stessa età in pratica! Sei contenta ora?»
«E chi diavolo sarebbe questo Jona-qualcosa!? Mai sentito nominare!»
«La tua stessa elettricità ti ha fuso il cervello ragazzina? Ho la strana sensazione che tu hai già sentito parlare di lui...»
«Ancora con quel soprannome!? E poi... ora che ci penso una mia conoscenza me ne ha parlato....»

Mentre Misaka Mikoto, stava discutendo animatamente con il creatore di tutta questa faccenda, Jonathan intanto decise di tornare in azione: doveva trovare a tutti i costi quella ragazza, contatta subito la quinta level-five riferendole che per oggi doveva rimanere in panchina, essendo stava presa di mira poteva trovarsi ancora in pericolo e lui non voleva farle correre alcun rischio.
Il ragazzo iniziò a saltare per i tetti della città cercando in qualche modo di non attirare l'attenzione, una ragazza infatti riuscì a notarlo, ed era Saten Ruiko.
Il Giustiziere però da solo non poteva farcela, pertanto provò a chiamare Reiko Yamato, oltre a lui furono chiamati altri due ragazzi, ovvero il suo migliore amico Suizuke Hondo e anche il settimo dei level-five Sogiita Ghuna, riferendo loro di incontrarsi nel punto in cui la Railgun era stata catturata, magari c'era qualche indizio sfuggito a Reiko, lasciato dalle spie cinesi.
Appena si incontrano nel punto prestabilito, Suizuke rimase piuttosto, contento non rivedeva più il suo amico con quella tuta da settimane, ma sarà una cosa temporanea oppure no?
Questa risposta verrà data soltanto più in là. Jonathan, prima di incominciare con le indagini, disse al suo migliore amico che gli dispiaceva averlo convocato, poiché era stato uno dei primi obiettivi della persona che aveva ingaggiato i cinesi, però da solo non sarebbe riuscito a salvarla, aveva bisogno di lui come aveva bisogno anche di Reiko.

«Johnny, i due del Judgment non li hai convocati? In passato ci sono stati utili dalla lavata di capo di ieri, ora ricordo tutto di quel giorno... mi dispiace molto...»
«No! Purtroppo sono troppo coinvolti e rischierebbero di compromettere il loro lavoro, li chiameremo a lavoro ultimato!»
«Già! Jonathan-Kun, ha ragione Suizuke-Kun, chiameremo il Judgment solo dopo aver pestato i colpevoli!»
«Ma, Sogiita-Kun, tu risolvi tutto così?»
«Certamente Suizuke-Kun!»

La squadra iniziò a cercare qualche indizio, ma purtroppo i ragazzi non trovarono niente, Jonathan era davvero ansioso all'idea di non trovare quella dannata ragazzina, Reiko provò a calmarlo, l'unico modo per arrivare a ciò che stavano cercando era rimanere lucidi.
"Eddai Misaka-San, dove ti trovi!?" disse Suizuke piuttosto preoccupato per lei.
"Non ti preoccupare, Suizuke-Kun, ti assicuro che la troveremo!" Disse Sogiita con un'aria determinata, per lui era impossibile togliergli tutta quella determinazione che aveva in corpo.
Suizuke a sentirlo lo invidiò moltissimo, voleva essere come lui, forte e determinato, ma evidentemente doveva farne ancora parecchia di strada per ottenere la determinazione... bisognava fare dei lunghi percorsi e, grazie a quelli, si forma come una barriera solida quasi impossibile da spezzare, che vi permette ad essere forti e determinati.
Mentre Misaka Mikoto, continuò a conversare con il responsabile della situazione, ad un certo punto il nemico le accenna che il cellulare della ragazza era stato lasciato di proposito sul posto per poter contrattare con il loro obiettivo principale, spiega anche che loro conoscevano il numero di Misaka, pertanto i nemici non esitarono un istante a chiamare.
Mentre i ragazzi cercavano qualche indizio utile, il cellulare di Misaka, che era nelle tasche di Reiko Yamato, inizia a squillare.
I ragazzi si voltano verso di lui dicendogli di rispondere poiché poteva essere una prova schiacciante per loro.
Reiko inizialmente non volle rispondere, si volta verso Jonathan che gli diede il via facendo un si con la testa.
Dunque Reiko accetta la chiamata ma, per sicurezza, mise la chiamata in vivavoce.

«Sapevo che avreste risposto alla chiamata. Volete sapere le nostre vere intenzioni? Beh mi sembra abbastanza ovvio, vogliamo far fuori quel maledetto giustiziere da due soldi! Si è immischiato troppe volte nei nostri affari, e ora ne pagherà le conseguenze.»
«Hey brutto bastardo, se tocchi alla mia Misaka anche solo un capello, ti faccio affogare nell'acqua!»
«Calmo Suizuke-Kun, sentiamo come vorreste far fuori il Giustiziere, non si è fatto vivo da settimane, cosa vi fa credere che uscirà allo scoperto proprio ora?»
«Secondo i miei calcoli nessun eroe lascerebbe una ragazzina indifesa nelle mani di un pericoloso criminale, inoltre sappiate che è colpa sua, ora lei è nelle mie mani, non è vero?»
«Tch... forse l'avete rapita soltanto per arrivare a me, ma comunque sappi che vinceremo noi!»

Il criminale accenna un sorriso malefico per poi fare una lieve risatina "vedremo Giustiziere, vedremo..." detto ciò chiuse la chiamata lasciando i ragazzi in sospeso.
Il Giustiziere era piuttosto pensieroso, stava cercando in qualche modo di ricordare cosa l'avesse cacciato in questa situazione...
In una notte piovosa, di qualche settimana fa, poco dopo il suo esordio, il Giustiziere si trovava in un palazzo per poter osservare al meglio il panorama della città, ma qualcosa aveva rovinato la sua panoramica, aveva ricevuto un messaggio da una persona anonima che lo incaricava di svolgere una missione top secret, che consisteva nel fermare uno dei pilastri della Città-Academica. Svariati indizi lo riconducevano nel riciclaggio di denaro per effettuare vari pagamenti provenenti dal dark web per effettuare il traffico illecito di armi di ogni genere: bianche, da fuoco e addirittura chimiche e batteriologiche.
Agli inizi non voleva accettare l'incarico, ma con varie operazioni, il messaggio fu mandato in un distretto dell'Anti-Skill.
Pertanto il ragazzo mascherato cambia idea e accetta l'incarico mettendosi subito a lavoro saltando di palazzo in palazzo alla ricerca dell'obiettivo, il cui piano consisteva nel coglierlo sul fatto.
Dopo svariate ricerche il Giustiziere riesce a trovarlo ed irruppe direttamente nel suo ufficio rompendo il vetro "ti ho trovato, finalmente" il criminale indietreggia spaventato, gli domanda chi fosse e come avesse scoperto i suoi piani, tuttavia il ragazzo gli lancia contro un vortice di vento, essendoci la pioggia era un fattore favorevole poiché spesso la pioggia era portatrice di vento. Dopo il criminale si alza in piedi e prova a lottare con lui a mani nude, il Giustiziere incassa alcuni colpi e lancia contro di lui un gancio sinistro.
Il suo avversario riesce a schivare, si sposta dal lato opposto al ragazzo mascherato, il Giustiziere ne approfitta per colpirlo con un calcio sulla schiena, lanciandolo contro il muro.
Dopo essersi accertato che la zona fosse sicura chiama l'avanguardia Anti-Skill per venirsi a prendere la spazzatura, e il nemico, una volta arrivati gli agenti dell'antiskill, venne immediatamente arrestato.
Il Giustiziere apre gli occhi, Sogiita, Reiko e Suizuke lo guardarono piuttosto preoccupati, il settimo level-five lo stava tenendo dalle spalle, lo stava scuotendo per farlo ritornare in sé, i ragazzi erano piuttosto spaventati da ciò.
Suizuke si avvicina abbracciandolo, Jonathan ricambia l'abbraccio e gli risponde di non preoccuparsi perché stava bene.
"Allora come mai questa tua crisi?" Domanda Reiko Yamato, piuttosto perplesso Jonathan alza lo sguardo verso di lui senza aprire bocca, non sapeva cosa rispondere a dir il vero, ma Suizuke intervenne tra i due, ricordando all'intero gruppo che avevano del lavoro da fare, trovare Misaka Mikoto.
Al settimo level-five viene un'idea, visto che il nemico era stato così coraggioso da chiamarli al telefono, forse si poteva rintracciare la telefonata, di conseguenza arrivare alla terza level-five.
Reiko conferma, ma chi li aveva attaccati era un avversario, sarebbe da sciocchi chiamare pur sapendo di essere rintracciati, poteva averla isolata senza correre il rischio di essere rintracciato.
L'unico modo per arrivare al loro covo, era fare il suo gioco... è evidente che si tratta di una trappola, ma i ragazzi non potevano di certo lasciare la Railgun nelle mani di quel tizio... perciò procedono a rintracciare la telefonata grazie a un'intercettazione.
Dalla porta della stanza in cui si trovava Misaka si intravedero delle persone, erano alcuni seguaci che la controllavano, poiché il loro capo aveva previsto che da lì a poco avrebbe avuto la visita da parte del Giustiziere.
La Railgun mise il broncio guardandosi intorno, domandandosi poiché erano tutti qua, ma appena prova a domandarglielo il soffitto crolla a causa dell'abilità del settimo level-five.
Appena toccarono terra si divisero: Sogiita Ghuna attaccò le guardie a nord, mentre Suizuke quelli a ovest, mentre ad est e a sud ci avrebbe pensato Reiko Yamato.
Intanto Jonathan, o meglio il Giustiziere, andò verso Misaka, la slegò e la prese in braccio. "Stai tranquilla, ti porterò fuori da qui sana e salva!" disse il giovane eroe, la ragazza si aggrappa a lui ringraziandolo, Suizuke li guarda, vedere Misaka in braccio al suo migliore amico lo infastidiva parecchio, e a causa della sua distrazione viene  colpito, ma Sogiita va ad aiutarlo e lanciò uno dei suoi colpi contro il nemico.
Il Giustiziere approfittò della confusione causata dai colleghi per portare la ragazza in un posto sicuro, ma non era solo: il capo degli agenti li aveva inseguiti perché voleva a tutti i costi ucciderlo... aveva due scelte: o attaccare o difendere la ragazza, il nemico era un enorme vantaggio.
Intanto Suizuke generò delle bolle d'acqua per intrappolare i nemici che aveva di fronte, gli agenti iniziarono a tremare dalla paura all'interno, e Suizuke, usando l'abilità delle telecinesi, alzò le bolle in alto per poi farle cadere a grande velocità, il manipolatore dell'acqua era davvero innervosito, non poteva perdonarli per ciò che questi avevano fatto alla ragazza che amava e al suo migliore amico...
Reiko invece forma dei vortici di sabbia ed una spada, alcuni agenti riuscirono a schivare, ma quest'ultimo non si arrese e continua ad attaccare.
Per il settimo level-five le spie cinesi erano soltanto delle mezze calzette, li aveva già sconfitti con l'utilizzo della sua abilità, perciò decise di andare a dare una mano al suo amico Suizuke-Kun.
Reiko attaccò gli agenti, anche se alcuni continuarono a schivare. Un agente prova ad attaccarlo da dietro, ma il ragazzo crea un getto di sabbia per poter alzarsi in volo, facendo colpire i due agenti "accidentalmente". Reiko disgrega la spada e creò dei guantoni da box con degli spuntoni più duri del normale, e appena torna a terra iniziò a colpire gli agenti, che erano abbastanza agili, tuttavia non aveva importanza poiché poteva rallentarli semplicemente colpendoli con le gambe.
Sogiita e Suizuke, rimasero a guardare Reiko Yamato combattere, rimasero affascinati alla vista di un level-three tanto potente, Reiko Yamato usa alcuni ganci destri per mettere i nemici al tappeto subito dopo averli rallentati.
Mentre i ragazzi stavano combattendo Jonathan continua a correre verso l'uscita, ma venne fermato da un coltello che gli fu piantato nella gamba.
Il ragazzo si alzò domandando alla ragazza se stesse bene e se potesse eventualmente correre, perché purtroppo non sarebbe riuscito a portarla lui perché aveva un compito da svolgere, perciò le diede l'ordine di scappare ma Railgun rifiutò, odiava che qualcuno le mettesse i piedi in testa.
Il giustiziere appena vide arrivare qualcuno si mise davanti a lei, sarà strano ma ora Jonathan e Misaka erano sulla stessa barca, nessuno dei due poteva usufruire delle abilità, anche se per la Railgun era solo una cosa temporanea, mentre per Jonathan poteva ormai essere una cosa eterna...
Si sentirono delle risate avvicinarsi sempre più, mancava poco all'uscita, perciò il Giustiziere continuò a dire alla ragazza di uscire, ma questa continua a rifiutarsi.
Il ragazzo dunque chiuse gli occhi e sbuffa "bene, fai come ti pare allora!" Il Giustiziere corse verso il nemico pronto a tirargli un gancio sinistro, ma l'avversario lo bloccò ancor prima che il ragazzo attaccasse e lo spara al petto... il ragazzo si tamponò la ferita per evitare di perdere troppo sangue.
Il colpo di pistola si sente fino ai ragazzi, che erano piuttosto preoccupati, pertanto corsero subito sul posto...
La Railgun sentì qualcuno nominare il suo nome "MIKOTO" urla Suizuke piuttosto preoccupato, la Railgun nota arrivare la cavalleria, appena arrivati videro il ragazzo mascherato chinato su sé stesso che stava perdendo del sangue.
Ma nonostante ciò il ragazzo non si arrese, prova ad alzarsi nonostante le gambe gli tremavano... provò comunque a stare in piedi e colpire con un pugno il suo avversario, ma il nemico incassa il colpo.
L'avversario prese il giovane ragazzo alla gola provando a soffocarlo, nonostante Jonathan fosse bravo con le arti marziali non era in grado di difendere né sé stesso né nessun altro dato che era ferito...
"BRUTTO BASTARDO, LASCIA IL MIO AMICO!" Disse Suizuke correndo verso di lui, ma venne respinto da una barriera... durante questa battaglia l'uomo non voleva scocciatori, l'unica cosa che restava da fare a Sogiita Ghuna, Suizuke Hondo e Reiko Yamato e Misaka Mikoto era restare a guardare.
Il ragazzo, per liberarsi dalla presa, provò a tirare un calcio al mento del nemico.
Dopo essersi liberato inizia a tossire... Misaka si avvicina a lui ma quest'ultimo le mise il braccio davanti per farle intendere di non avvicinarsi.

«Senti, se proprio non vuoi scappare esci da qui facendo un lavoro per me ok?»
«Va bene... cosa devo fare?»
«Vai alla sede del Judgment, ci servirà il loro intervento una volta sistemato quel buffone!»
«Ok va bene!»

La Railgun appena accettò l'incarico esce immediatamente dalla struttura correndo verso la sede del Judgment.
Ora il Giustiziere poteva combattere senza pensare all'incolumità della ragazza, ora poteva dare il meglio di sé.

«Sei ferito, come pensi di fermarmi?»
«Tch! Taci, le tue parole mi nauseano!»

Nonostante il ragazzo continuò a sanguinare a causa dello sparo e dolore alla gola, il giovane eroe mascherato si mise in posizione di combattimento ed iniziò a correre verso di lui. Reiko, Suizuke e Sogiita erano piuttosto preoccupati, non potevano lasciarlo combattere da solo in quelle determinate condizioni, pertanto decisero di ritentare a colpire il loro avversario dietro alle spalle, ma la barriera che lo proteggeva si attiva nuovamente respingendoli ancora.
Il settimo level five dunque prova a distruggere quella barriera riflettente usando uno dei suoi pugni, la prima volta sembrava non funzionare, ma dopo svarianti tentativi riesce a distruggerla.

«Ce l'hai fatta Sogiita-Kun!»
«Ottimo lavoro!»

Quest'ultimo mise il braccio verso il nemico lanciando un vortice di sabbia contro il nemico, purtroppo l'avversario non riesce a schivarlo, Sogiita andò alla destra del ragazzo mascherato, aveva in mente di tirare pugno al nemico insieme a lui.
Il braccio destro di Sogiita e il braccio sinistro del giovane eroe mascherato, colpirono entrambi l'obiettivo.
A causa del vortice di sabbia l'uomo si era indebolito parecchio, perciò non riesce ad incassare abbastanza colpi dei due ragazzi.
Intanto Misaka Mikoto riuscì ad arrivare al terzo distretto del Judgment, per fortuna c'erano Kuroko Shirai e Ryuko Okada, la railgun voleva parlare proprio con loro due, voleva a tutti costi terminare l'incarico ricevuto.
"Kuroko, Ryuko! C'è bisogno di voi! Seguitemi a questo indirizzo, vi prego!" Disse la Railgun piuttosto agitata, Shirai si avvicina e le rispose "calmati Onee-Sama! cosa succede? Non ti ho mai vista così preoccupata..." la Railgun non sapeva come spiegarle, era troppo complicato...
Dice soltanto ai due di seguirla perché serviva l'intervento del Judgment. Ryuko e Shirai si fecero dare il via da Makigami, pertanto entrambi uscirono dal distretto e Kuroko inizia a teletrasportarsi in varie zone, mentre Ryuko è Misaka iniziarono a correre.
Intanto sul posto, mentre i ragazzi aspettano l'arrivo del Judgment, Suizuke forma una bolla intorno al nemico per impedirne la fuga.

«Hey Misaka, puoi dirmi cosa succede!»
«Taci e pensa a correre, che siamo quasi arrivati!»

Giunti sul posto, i due del Judgment notano un sacco di uomini privi di sensi, e notarono anche che questi uomini avevano la stessa uniforme dei cinesi che avevano arrestato giusto l'altro giorno, pertanto Shirai decide di legarli per evitarne la fuga casomai si fossero svegliati, c'era dell'altro da esplorare, quindi era meglio prevenire che curare.
"Forza venite! Quelli sono solo pesci piccoli, dovete prendere il pesce grande!" Dice Misaka indicando ai due di seguirla, i due del Judgment erano piuttosto perplessi, si chiesero come mai sapesse di questo posto e che cosa fosse successo... perché a giudicare dalle ferite quelle non erano state causate dalla Railgun.
Appena arrivarono sul posto indicato dalla Railgun, i due notarono il Giustiziere sofferente, Shirai e Ryuko si commossero... stavano iniziando a credere che l'eroe della città stesse morendo...
Appena sorrise, il ragazzo mascherato inizia ad avvertire del dolore, cadendo a terra e i ragazzi si proccuparono per lui... "tranquilli non è niente che non possa risolvere da solo, una volta finito qua! FORZA VOI DUE METTETEVI AL LAVORO!"
Suizuke annullò la bolla d'acqua lasciando che quell'uomo venisse arrestato per le seguenti accuse: aggressione, tentato rapimento e rapimento.
La struttura è chiusa, tutti gli agenti cinesi che si erano ripresi vennero arrestati, essendo abbastanza il Judgment chiama altri distretti tra cui un loro collega: Shinji Lundberg.
Dopo aver lasciato il caso al Judgment i ragazzi si separavano e ognuno se ne va per conto suo.
Una volta ritornati a casa nei loro rispettivi alloggi Jonathan prova a disinfettarsi per bene la ferita e, con una pinza tentò di rimuovere il proiettile.
Una volta estratto, la disinfetta nuovamente e si mise le bende per coprire la ferita.
Dopo essersi curato, aspetta la sera, il ragazzo indossa i panni da Giustiziere ed inizia ad esplorare la città: era in ricognizione come i vecchi tempi...
Mentre esplorò la città viene fermato da una sua conoscenza: la ragazza affascinata da misteri, era proprio davanti a lui...

«Vedo che sei vivo, avevo iniziato a credere che l'eroe di cui si parlava tanto fosse morto, ma mi sbagliavo!»
«Una cittadina che si preoccupa per me? Questa è nuova!»
«Non sono l'unica a preoccuparsi per te... a tutti i cittadini manchi!»
«Non credo abbiano bisogno di me...»
«Di un po'... ce l'hai un nome?»
«No dato che agli inizi credevo di indossare questi panni temporaneamente, poi non mi interessa avere un nome soltanto per farmi conoscere...»

La ragazza mette la mise sotto il mento ed iniziò a pensare, per poi chiudere la mano a pugno e annuire:

«TROVATO!»
«Cosa?»
«D'ora in poi ti chiamerai Night Wind!»
«Tch... Vedremo!»

Il Giustiziere fece un sorriso, anche se non si poteva notare a causa della maschera che gli copriva metà viso, e se ne va via salutandola.

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