Nuovi Amici, Ma Anche No
Jonathan agli inizi fece fatica poiché era da giorni che non andava a scuola a causa di vari problemi personali, ma in un certo senso gli mancava l'ambiente scolastico.
Durante lo studio, sentì bussare alla porta del suo alloggio, inizialmente si chiese chi fosse perché quando era in classe aveva specificamente detto di non voler essere disturbato mentre studiava, tuttavia, mentre si avvicinò alla porta, si chiese se i compagni lo avessero ascoltato... Evidentemente no poiché appena aprì la porta vede il suo migliore amico completamente energico...
«Suizuke, sbaglio o ti avevo detto di non disturbarmi mentre cerco di studiare?»
«Ciao Johnny, si lo so che non volevi essere disturbato, ma volevo chiederti insomma se avevi tempo per un caffè... è da un po' che non usciamo... e poi ho una persona da farti conoscere!»
«Sentiamo chi sarebbe stavolta la persona che vorresti farmi conoscere?»
«È un segreto Johnny, un segreto!»
Il ragazzo lo guardò in modo ambiguo, si domandò chi volesse fargli conoscere, di sicuro sarà una ragazza, prova a convincere Suizuke che purtroppo non poteva uscire perché doveva mettersi in pari con gli altri della classe con le lezioni.
Jonathan, per essere sicuro di riuscire a rimettersi in pari con gli altri, porta con sé alcuni libri decidendo di continuare i suoi studi al bar.
Appena arrivati, si intravide al bancone il settimo dei level five: Sogiita Ghuna, sembrava stesse parlando con il barista, molte persone si chiesero come mai un ragazzo del certo "calibro" si trovasse qua, Sogiita era stato inviato da un amico e lo stava semplicemente aspettando.
«Ok Suizuke, questo qua dove l'hai pigliato?»
«Beh ecco...»
Suizuke mentre stava per iniziare a raccontare la vicenda inizia ad arrossire, forse sarà una vicenda piuttosto imbarazzante? Suizuke inizia a spiegare a Jonathan che il sabato della settimana scorsa si era allenato e poiché quel giorno pioveva, era l'ideale per allenarsi con la sua abilità, Jonathan lo ferma dicendogli che su ciò non ci trovava nulla di strano, perciò non si spiega come mai prima Suizuke fosse arrossito.
L'amico spiegò che mentre provava ad usare la sua tecnica speciale, qualcosa o qualcuno glielo distrusse credendo volesse far del male ai cittadini della Città-Academica e quel qualcuno ed era proprio il settimo level five.
Sogiita aveva completamente frainteso la situazione quel giorno, ma grazie a quel fraintendimento entrambi divennero amici.
Finito di spiegare, Suizuke invitò Sogiita Ghuna ad unirsi al loro tavolo per fargli conoscere Jonathan.
Una volta seduti tutti quanti al tavolo preferito di Jonathan, il barman va al tavolo dei ragazzi per poter prendere le ordinazioni: Sogiita si prese un caffè normale, Suizuke ordina lo stesso, invece Jonathan stranamente non ordina niente perché era troppo concentrato sullo studio.
Appena arrivarono i caffè Suizuke prende "in prestito" i libri di Jonathan ricordandogli che c'era un momento per studiare e un momento per divertirsi.
«Suizuke non fare il cretino, ridammeli!»
«No! Ora siediti e divertiti, in fondo non è colpa mia se sei rimasto assente!»
«Non sarà colpa tua, ma sarà colpa tua se non riuscirò a recuperare!»
Il settimo level-five rimase in silenzio ad ascoltando i due che litigavano.
Con le braccia incrociate appoggiate sul tavolo e mentre li ascoltò si domanda come mai la voce del ragazzo dai capelli rossi gli sembrasse tanto familiare, l'aveva già sentita da qualche parte, eppure non l'aveva mai visto in faccia... l'unica cosa certa era che il tono di voce sembrava piuttosto conosciuto, forse l'aveva sentita in qualche telegiornale?
Mentre Suizuke e Jonathan continuarono a discutere, quest'ultimo smise di parlare poiché non si sentiva a suo agio ad aver gli occhi puntati addosso, perciò si sedette e si volta davanti a sé dove c'era Sogiita che li stava osservando, con un tono abbastanza severo, gli disse: "hey, il tuo caffè si raffredda"
Sogiita inizia a bere il suo caffè, i dubbi di quest'ultimo che quel ragazzo conducesse una doppia vita era gli era ormai chiara, l'unica cosa che gli restava da fare era metterlo alla prova, ma non poteva di certo farlo qui, perciò continua a sorseggiare il caffè pensando sul da farsi.
Mentre i due continuarono, d'un tratto Jonathan si alza, ciò fece preoccupare molto i due ragazzi, Suizuke gli domanda addirittura dove stesse andando, Jonathan gli dice che sarebbe tornato subito, doveva solo fare una telefonata, doveva parlare immediatamente con il suo capo.
Poteva sembrare strano, ma quando il Giustiziere e la Mental Out avevano iniziato a collaborare, non era il Giustiziere a comandare ma bensì Misaki Shokuhou, essendo lei l'organo che mette in atto le pianificazioni, il Giustiziere era solo un modo per eseguirle sul campo.
Il ragazzo uscì dal bar, non serviva neanche il telefono per poter comunicare poiché la Mental Out era proprio dietro di lui.
Il ragazzo fece un lieve sorriso per poi voltarsi verso di lei...
«E così mi stalkeri anche, eh biondina? Vabbè in un certo senso sono contento che tu sia qui!»
«Beh da quando il Giustiziere è senza poteri, preferirei tenerti d'occhio, non ci terrei che il mio alleato morisse...»
«È così che ora mi reputi? Un debole? Comunque vedi di stare in questo perimetro, c'è qualcosa di strano nell'aria e vorrei che il mio capo fosse pronto!»
«Certo Jonathan-Kun!»
Il ragazzo fece un sorriso restando in silenzio e se ne rientrò nel bar con le mani in tasca.
Suizuke e Sogiita lo videro arrivare e sedersi come se nulla fosse, così Suizuke gli chiese com'era andata la telefonata, era piuttosto curioso, pure Sogiita lo era altrettanto.
Il ragazzo disse che era stata una semplice telefonata.
«Senti Johnny, tra poco io e Sogiita volevamo andare allenarci, vuoi venire anche tu? Chiedo perché so che sei preoccupato per gli studi, perciò se non vuoi posso capirti, sei il mio migliore amico in fondo!»
«Già... purtroppo non posso mi dispiace, però dovremmo pur uscire dalla stessa porta, quindi...»
Suizuke va a pagare, stavolta toccava a lui, subito dopo i tre si dirigono verso l'uscita, ed una volta fuori Sogiita Ghuna fece qualcosa che era del tutto inaspettato: tira un pugno verso Jonathan, ma quest'ultimo schiva con una tecnica di arti marziali, prese con entrambe le braccia il braccio dell'aggressore, lo spinse verso il muro.
"A quanto pare ci avevo visto giusto!" disse il settimo level-five che ormai era spiaccicato al muro, ma non era questo a fermarlo, si riprese subito! In fondo era comunque uno dei migliori Esper della città.
Dopo aver ottenuto la conferma su chi aveva davanti, Sogiita si scrocchia le dita per poter fare sul serio, tuttavia Jonathan lo guarda confuso, per poi accennare "ma questo è matto!"
Sogiita si scaglia nuovamente contro di lui, nella Città-Accademica solo uno poteva essere riconosciuto come eroe, non c'era spazio per due, ma appena Sogiita stava per avvicinarsi a Jonathan, Misaki Shokuhou, aka Mental Out, interviene e con un tasto del suo telecomando riusce a bloccare lo scontro.
Una volta fermato l'incontro, Sogiita si riprende dall'abilità di Misaki e si tocca la testa, per poi voltarsi verso di loro "però, avevo capito che il Giustiziere aveva degli alleati a causa di quella ipotetica telefonata di prima, ma addirittura la Mental Out...!"
Mentre Sogiita continua a parlare di ciò insieme ai diretti interessati, Suizuke li osserva e non capisce... esige delle spiegazioni e le voleva subito e non da Misaki, neanche da Sogiita poiché lui aveva capito, ma da Jonathan, il suo migliore amico...
Jonathan era piuttosto sconvolto, sinceramente non sapeva spiegargli come come stavano realmente le cose, poiché l'ultima volta che rivela la sua vera identità viene anche catturato, non voleva che ciò ricapitasse né a lui stesso e né al suo migliore amico, perciò se ne va lasciandolo con i suoi dubbi.
La Mental Out saluta e lo raggiunse, Sogiita mise la mano sulla spalla di Suizuke poiché aveva notato che quest'ultimo sembrava giù di morale, credeva che tra lui e Jonathan ci fosse un'enorme amicizia, ma allora perché tutti questi segreti?
Jonathan se ne va insieme alla Mental Out e prese il telefono e prova a chiamare Reiko Yamato, il suo compagno di classe, per informarlo che Suizuke sapeva del suo segreto, di nuovo...
Dicendogli anche che questa volta Suizuke sembrava piuttosto confuso come se avesse dei dubbi a riguardo.
Reiko allora gli disse di stare tranquillo, evidentemente non l'aveva ancora capito del tutto, aggiunse anche per rassicurare Jonathan, poteva in qualche modo tenerlo d'occhio.
Jonathan diede la conferma di procedere così chiusero la chiamata.
Nel punto in cui Sogiita stava cercando di testare le capacità di Jonathan, purtroppo, a qualche metro di distanza da loro c'era qualcuno che li aveva osservati molto attentamente, quest'ultimo indossava un paio di occhiali neri, camicia bianca, giacca nera, pantaloni neri ed infine scarpe nere con orologio spia che gli permetteva di effettuare chiamate e registrazioni.
Dopo averli osservati, avviò una chiamata con chi lo aveva ingaggiato, però sembrava che stesse parlando in un'altra lingua:
先生,我有一些关于您的目标的新信息,这可能会进一步改变计划过程
Traducendo dal cinese: "Signore, ho alcune nuove informazioni sui tuoi obiettivi, questo può modificare ulteriormente il processo di pianificazione."
Il capo gli disse di non preoccuparsi doveva eseguire quanto stabilito in partenza. L'agente riattaccò la chiamata, dopodiché il subordinato se ne va via scomparendo tra la folla.
Sogiita Ghuna e Suizuke Hondo abbandonano il perimetro del bar e si rifugiano in un punto isolato della città per garantire al meglio l'utilizzo delle loro abilità Esper.
Durante gli allenamenti, il manipolatore dell'acqua sembrava non concentrarsi al meglio... evidentemente c'era qualcosa che lo turbava, quindi Sogiita gli chiese se stesse bene... Suizuke risponde negativamente, era ancora turbato per ciò che era successo poco tempo prima al bar e aggiunge anche: " Jonathan è il Giustiziere e io non lo sapevo nulla? Perché ho una strana sensazione di avere un dejavù?"
«Dejavù?»
Domanda Sogiita piuttosto perplesso, evidentemente dalla parola capì qualcosa...
«Si amico, mi sembra di aver un Dejavù...»
«Adesso è tutto chiaro Suizuke-Kun!»
«Chiaro? Cosa intendi con chiaro?»
Sogiita mise la mano sulla sua spalla ed inizia a ridere, Suizuke si domanda che idee avesse per la testa, così il settimo level-five gli spiegò che evidentemente in passato aveva già scoperto l'identità del Giustiziere, ma qualcosa o qualcuno glielo avrà fatto dimenticare.
Dopodiché ricorda a Suizuke che la partner del Giustiziere possiede l'abilità di manipolare la mente, controllarla, di guardare i ricordi e addirittura di cancellarli se non addirittura aggiungerne di falsi.
«Quella bionda bastarda ha giocato con la mia mente? Come ha potuto!?»
«Hahah, non lo so, ma evidentemente deve averlo fatto per il tuo bene Suizuke-Kun!»
Sogiita gli diede uno schiaffo amichevole per incitare il suo amico a continuare gli allenamenti, ma qualcosa rovinò l'atmosfera, nel petto del level-five infatti notò un puntino rosso, evidentemente i due amici erano stati avvisati da dei cecchini della zona.
Suizuke dice a Sogiita di non muovere un muscolo, che ci avrebbe pensato lui a fermarli.
Oltre ai cecchini nascosti c'erano altri agenti che si mostrarono ai due ragazzi, uno di questi attiva l'orologio per potersi mettere in contatto con il loro superiore.
I due ragazzi, mentre lo sconosciuto che avevano davanti parlava con il suo capo, iniziarono a bisbigliare tra loro...
«Ma cos'ha detto?»
«Non lo so... ma è cinese per caso? Che vogliono i cinesi da noi?»
Dopo aver finito di bisbigliare, Suizuke nonché il governatore dell'Abyssal Rend, si mette in posizione e si guarda attorno per vedere da dove arrivasse il cecchino, facendo suscitare al nemico alcuni dubbi. Suizuke non era certo da sottovalutare, mentre individua l'esatta posizione si prepara nella sua mano destra un getto d'acqua per poi mostrare un sorriso e dire tra sé e sé "trovato!" Scagliandogli ad alta velocità un getto d'acqua gelido contro il cecchino liberando così il suo amico dalla mira.
«È ora di darsi da fare, Sogiita-Kun!»
«Ovviammte si! Suizuke-Kun, perché non provi quella tua tecnica dello squalo? L'ultima volta che lo vista è stata quando ti ho incontrato la prima volta, e devo ammettere che è stato un vero peccato distruggertelo!»
«Se proprio insisti!»
I nemici iniziano a preoccuparsi, questi due erano più forti di quanto pensassero, esoprattutto se collaborano insieme, pertanto viene ordinato di sparare a vista ma il settimo level five devia tutti i proiettili con un pugno dando il tempo al collega di formare lo squalo, il ragazzo aveva alzato il braccio verso il cielo formando una gigantesca sfera d'acqua che poi prese la forma dello squalo.
Al settimo level-five viene un'idea e la dice subito all'orecchio dell'amico: "hey, il tuo squalo può formare delle sfere? Perché sai ho pensato di creare del ghiaccio e scagliarglielo contro usando i miei pugni!"
Suizuke era d'accordo nell'utilizzare questa tecnica combinata, così dà l'ordine allo squalo di creare le sfere d'acqua, e grazie alla forza di Sogiita si crea del vento abbastanza freddo, le bolle si dissolvono e diventano delle gocce, che poi unite al vento diventono delle schegge che si schiantano addosso i loro nemici, ma quest'ultimi usarono le loro armi da fuoco per spaccare le schegge una per una.
«Sogiita-Kun, la tua idea non ha funzionato...»
«Lo so, dobbiamo farcene venire delle altre, altrimenti perderemo!»
«Non dirlo neanche per scherzo, il Sogiita-Kun che conosco non direbbe mai che perderebbe!»
«Hai ragione, e forse ho trovato un modo, ma devi dissolvere il tuo squalo gigante!»
«Perché? Che vuoi fare?»
Sogiita non gli rispose, voleva tenerlo sulle spine e che lo vede con i suoi stessi occhi, Suizuke dunque fa come gli aveva chiesto: l'acqua che si era aggregata per formare l'Abyssal Rend si stava disgregando, e appena arriva il momento il settimo level-five fece un salto per poi usare la sua tecnica più forte: "Super Amazing Punch!!!" così da poter formare uno tsunami, essendo abbastanza distanti dalla zona popolata, quest'ultimo sfruttò il territorio per poter dare al meglio di sé, Suizuke rimase piuttosto stupito dalla forza di quel ragazzo, quasi quasi lo invidiava... i nemici cercavano di scappare dallo Tsunami che si stava dirigendo verso di loro, ma purtroppo non c'era chance perché la velocità dell'onda superava addirittura quelle naturali.
«Suizuke-Kun, un giorno lo rifacciamo?»
«No!»
Dopo averli sconfitti Suizuke era piuttosto pensieroso, si chiese chi fossero e come mai li avevano attaccati, Sogiita gli mette la mano sulla spalla dicendogli che se proprio ci teneva a liberarsi dei suoi pensieri era meglio parlarne in un momento migliore, come ad esempio a cena aggiungendo che si erano già fatte le sei di sera.
Suizuke rimase piuttosto sconvolto, il tempo vola così in fretta che neanche se ne accorse, Suizuke lo invita ad andare a cena insieme.
Una volta arrivati sul posto Shirai Kuroko e Ryuko Okada trovano gli uomini citati dal settimo level-five, la ragazza era preoccupata sulle intenzioni di questa gente, perciò decidono di arrestarli in quanto criminali, ma prima pensano di portarli in ospedale, così con delle specifiche cure si sarebbero risvegliati più in fretta dando l'opportunità agli uomini del Judgment di svolgere un interrogatorio più velocemente.
Una volta portati all'ospedale li affidano al dottor Canceller! Ma i due del Judgment, come da protocollo, rimasero fuori dalla stanza per impedire ai criminali di scappare una volta svegliati.
Intanto Sogiita e Suizuke, erano già andati ad un ristorante, stavano già ordinando da mangiare.
«Comunque, Sogiita-Kun, credo di sapere cosa volevano, non so perché qualcosa mi dice che c'entra Jonathan... tu che ne dici?»
«E perché mai?»
«Hai detto, è il Giustiziere no? Guarda caso subito dopo averlo saputo c'è gente pronta ad uccidermi!»
«Quindi Suizuke-Kun, credi che l'obiettivo di oggi eri tu?»
«E chi altri potrebbe esserlo scusa?»
«Dai ora rilassati e mangiamo, lasciamo tutto alle spalle ora che il caso ce l'hanno il Judgment e l'Anti-Skill!»
Appena arrivò il cibo ordinato, Sogiita inizia subito a mangiare, mentre Suizuke appena prese in mano la forchetta gli iniziò a tremare per via della preoccupazione. Sogiita lo guarda appoggiando la mano sulla sua dicendogli di stare tranquillo, ma quest'ultimo fece fatica ad esserlo, perciò gli chiese scusa, ma doveva andare in bagno a fare una telefonata urgente.
Appena arriva in bagno prese il cellulare e chiama immediatamente Jonathan, ma rispose la segreteria: "segreteria telefonica, il numero provato da lei a chiamare potrebbe essere spento o non raggiungibile, riprovare più tardi." A Suizuke prese un colpo ed iniziò a sbraitare: "Cos? Johnny dai non farmi incazzare! Sono preoccupato per te!"
Provo a chiamarlo nuovamente, ma anche lì non rispose. Dopo vari tentativi decide di tornare da Sogiita per evitare che la cena si raffreddasse, inoltre non sapeva che il telefono di Jonathan era spento perché quest'ultimo era in alloggio a studiare insieme a Misaki, poiché era seriamente preoccupato per il suo corso di studi a causa delle assenze... aveva deciso di spegnerlo, poiché non voleva ulteriori seccature...
Jonathan si strofinò, era un po' accaldato e non aveva minimamente toccato cibo, l'unico interesse per lui era studiare senza preoccuparsi dei problemi di salute...
«Jonathan-Kun tutto ok? Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare così puoi riposarti un po'?»
«No, sto bene, non preoccuparti...»
Il ragazzo nega l'evidenza, mentre sta leggendo un libro inizia a vedere sfocato, il ragazzo per leggere meglio cerca di sforzare di più gli occhi ma ciò non può fare altro che peggiorare le cose, Jonathan si mette la mano sugli occhi poiché iniziarono a fargli male, perciò la Mental Out gli sequestra i quaderni, al momento era meglio che si riposasse, e si decise di andare a prendergli qualcosa da mangiare portandoselo dietro.
Intanto all'ospedale gli agenti coreani arrestati ripresero conoscenza, il dottore avvertì immediatamente le guardie del Judgment per interrogarli ora se ne avrebbero avuto occasione.
Shirai e Okada entrano nella stanza mostrando la fascia del Judgment, i coreani erano già stati informati dal loro superiore, nella Città-Academica esistono due forze di polizia: Il Judgment e gli Anti-Skill, perciò non erano affatto sorpresi di vederli, Shirai li guarda seriamente con le braccia incrociate ed inizia l'interrogatorio.
«Quanti eravate nel luogo in cui vi abbiamo prelevati?»
«Undici!»
Okada a sentirlo rimase piuttosto perplesso ed iniziò a contare gli agenti, era davvero strano poiché sul posto erano stati trovati soltanto dieci, chi mancava all'appello?
L'agente più esperto disse, insieme a loro in lontananza c'era un cecchino, evidentemente dopo l'attacco di Suizuke ormai sarà in fuga.
«MALEDIZIONE! Ce n'è scappato uno!»
«Calmati Ryuko, bisogna rimanere con il sangue freddo!»
«La ragazza ha ragione, se ti innervosisci, potresti perdere lucidità...»
L'agente fece rifiorire un ricordo che avrebbe voluto dimenticare, quello dell'omicidio di un membro degli Xenos del lato oscuro, era così arrabbiato che prova a tirargli un pugno, ma venne fermato da Shirai.
«VAI FUORI RYUKO, POTRESTI COMPROMETTERE IL CASO!»
«Ma...»
«NIENTE MA, FUORI!»
Shirai leggermente imbronciata gli indica la porta con il braccio, Okada sbuffa e le accennò che sarebbe rimasto dietro la porta se lei avesse avuto bisogno di lui.
«Allora dov'eravamo rimasti? Ah già, cosa volevate dai due ragazzi che avete attaccato?»
«Ci hanno ordinato di catturarli per usarli come esca, comunque considerati fortunata che capisco la vostra lingua»
Mentre Shirai continuava a svolgere l'interrogatorio, Suizuke si era leggermente calmato anche se continuava a pensare al peggio...
«Suizuke-Kun, sei preoccupato per lui ma non risponde al cellulare, perché non provi a chiamare la Mental Out?»
«Lo farei se solo avessi il suo numero...»
«Oh? Ahahaha non c'è problema, ce l'ho io!»
Sogiita gli spiegò che spesso si era imbattuto a combattere insieme a lei e alla sua migliore amica, per questo aveva il suo numero, così lo dà a Suizuke.
Il ragazzo si salva con aria piuttosto agitata il numero della Mental Out per poi chiamarla. Il cellulare della ragazza inizia a squillare, Sogiita gli disse se per favore potesse mettere il vivavoce, lo mise.
«Pronto Suizuke, è un piacere sentirti!!»
«Un attimo... come mai a sapere che sono io?»
«Me l'ha detto Jonathan-Kun che il numero era tuo, appena mi era squillato il cellulare...»
«Un attimo Johnny è con te? E sta bene?»
«Certo che sta bene, perché me lo chiedi?»
«Ehm preferirei parlarvene faccia a faccia, che ne dite di incontrarci tutti quanti ad un bar per un caffè dopo cena?»
«Mh? Ok...»
A fine chiamata, iniziavano a dirigersi verso il bar come concordato con la Mental Out, per poter discutere della faccenda che fece preoccupare Suizuke.
Una volta arrivati videro già al tavolo Misaki e Jonathan, dove la bionda fece cenno alzando il braccio per indicare la loro posizione, subito dopo averlo notato Sogiita e Suizuke si sedettero anche loro.
«Allora Suizuke? Perché eri così preoccupato per me?»
«C'È GENTE CHE TI PERSEGUITA E MI DOMANDI PERCHÉ?»
«E cosa te lo fa credere?»
«Appena usciti dal bar verso il pomeriggio, Sogiita ha affermato che tu eri il Giustiziere della città, ma indovina un po'? Lo sapevo già da un bel po', solo che la Mental Out ha pensato di eliminarmi questo ricordo...»
«Frena, non dare la colpa a lei, quella volta avevi scelto tu stesso di cancellare quel determinato ricordo... quindi la colpa è tua!»
«Allora spiegami Johnny, perché avrei pensato di farmi cancellare la memoria...?»
«Se te lo spiego, dopo mi spieghi come mai tu hai avuto quest'idea assurda che io sia perseguitato?»
«Ok, va bene!»
Jonathan gli spiegò l'evento accaduto qualche tempo fa sul fatto di Gensei Kihara e che cosa gli avesse fatto, spiegandogli che c'era stata una taglia su di lui, o, per precisare, sul Giustiziere.
Questa taglia fu creata proprio da quello scienziato, raccontandogli che era stato catturato e che lo scienziato gli aveva in qualche modo sottratto l'abilità.
Suizuke rimase scioccato a sentire ciò, agli inizi stentava a crederci, Jonathan gli fa una dimostrazione, nonostante fuori c'era del vento non succedeva niente, anche Sogiita rimase piuttosto scosso per lui, Jonathan continuò a raccontargli che qualche ora dopo l'avvenuto avevano provato a sfidarlo per recuperare ciò che aveva perso, ed era presente pure lui, insieme ai due del Judgment, Saten e Reiko, ma nonostante i vari sforzi Gensei riuscì a scappare, l'unica cosa che avevano ottenuto quel giorno era un'informazione che riguardava la morte di sua sorella e una macchina, la stessa che gli aveva estratto l'abilità e che ora si trovava alla Kongo Airlines.
In seguito Saten, non si sa come mai, era riuscita a convincere sia lui che gli altri, ad eccezione di Reiko, di farsi cancellare i ricordi di quel giorno.
«Ora sta a te spiegare Suizuke, come mai tu credi che io sia perseguitato?»
Suizuke fece un sospiro e, come promesso, inizia a spiegare a Jonathan che qualche tempo dopo essere uscito dal bar, durante il suo duro allenamento e quello di Sogiita, erano apparsi degli strani individui vestiti di nero che li avevano attaccati, e specifica che quei strani tipi erano cinesi, pertanto ciò che dissero i due non lo capirono.
Anche Jonathan rimase piuttosto scosso da ciò che era successo, iniziò pure a piangere... ciò fece preoccupare molto i suoi amici che lo guardavano con stupore, Jonathan che piangeva per loro era una novità, le uniche rare volte che il ragazzo piangeva era soltanto di due o tre lacrime e soltanto da un occhio.
Il ragazzo si sentiva in colpa per averlo lasciato solo...
«Mi dispiace, avrei dovuto stare al tuo fianco, avrei dovuto proteggerti!»
«Oh Johnny, allora anche tu provi dei sentimenti!»
«Eh? Tu vieni attaccato e pensi che io non provi empatia? Sei il mio migliore amico accidenti!»
Finite le spiegazioni, Jonathan si alza dicendo che doveva fare una cosa piuttosto urgente e, una volta uscito, il giovane non si era ancora accorto di essere osservato... il cecchino in fuga l'aveva preso di mira, ma non era ancora arrivato il momento di uccidere Jonathan, doveva rispettare le regole dettate dal suo capo, se solo avesse fatto un passo falso avrebbe potuto compromettere l'intera operazione e subire una punizione piuttosto rigida, pertanto si limita soltanto ad osservarlo.
Jonathan si guardò attorno, e capisce subito di non essere solo, e Suizuke forse aveva ragione... pertanto mandò il messaggio a Reiko raccomandandosi di tenere d'occhio la Mental Out proprio all'ingresso prima di andare al tavolo.
Il cecchino là fuori, dopo aver perso di vista il suo obiettivo.
Jonathan, finito di mandare il messaggio, ritorna dai suoi amici e ripresero la serata senza dare peso ai loro problemi.
Anche se ciò poteva essere difficile, rilassarsi in momenti come questi poteva essere molto ardua per loro, sapendo che là fuori in ogni zona della Città-Accademica c'era gente disposta a far del male soltanto per arrivare al lui.
Jonathan era piuttosto pensieroso e mentre guardava il suo viso riflesso nel caffè si fece due domande nella mente.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro