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La Scoperta Del Gruppo X

Nella città accademica, Jonathan e Alethea sono due bambini, che hanno gruppo sanguigno unico e speciale, il gruppo X.
I genitori, Aveline Lewis e Keiji Miura, erano molto preoccupati di cosa questa condizione potesse comportare: i piani alti della Città Accademica avevano ordinato ai dottori di portare via la bambina, ma Jonathan, nonostante fosse solo un bambino all'epoca, si mise contro di loro. Nessuno, in sua presenza, gli avrebbe portato via la  sua amata sorellina.
I dottori non avevano alcuna intenzione di far del male ad un bambino, perciò lo lasciano perdere e gli concedono di tenerla, a patto che lui e i genitori stessero attenti che la piccola non si cacciasse nei guai in futuro.
I genitori presero Jonathan con loro e iniziarono a piangere: all'epoca il ragazzo aveva solo otto anni e pertanto non capiva il motivo delle lacrime dei suoi genitori. La coppia era contenta di avere un figlio tanto coraggioso, e questo permise  loro di veder crescere Alethea.
Erano passati alcuni anni, per i suoi genitori, erano stati molto duri: alcuni scienziati cercavano di farle del male e di estrarle di nascosto del sangue di nascosto per analizzare il suo gruppo sanguigno tanto raro quanto unico.
Questo particolare gruppo sanguigno, gli scienziati volevano fare delle ricerche approfondite. I genitori litigano giorno e notte, non potevano permettere che i loro figli venissero perseguitati così, la madre cercò di convincere il marito ad abbandonare la Cittá Accademica e di trasferirsi in Galles, dove i due bambini sarebbero stati al sicuro, soprattutto Alethea. Ma il marito le spiega che ottenere un permesso per uscire dalla città era difficile, quindi erano obbligati a rimanere nella Cittá Accademica.
I due bambini, dalla loro cameretta, sentirono tutto, la bambina si avvicinò a suo fratello e lo abbraccia. Jonathan ricambiò cercando di rassicurarla:

«Fratellone, ho paura...»
«Hey, non tremare. Non devi aver paura. Combatterò per te, Alethea. Io ti proteggerò!»
«Ma...ma come farai a proteggermi...da quelle persone cattive?»

La bambina era davvero spaventata e inizia ad avere l'affanno: stava andando nel panico. Jonathan le mise le mani sulla spalla:

«Hey, Alethea. Guardami: ti proteggerò, questa è una promessa.»

La bambina iniziò a calmarsi e chiese al fratello di cantarle una ninna nanna per farla addormentare.
Suo fratello, che era molto bravo a cantare ed anche molto intonato, arrossisce. Anche se un po' si vergognava, voleva rendere felice sua sorella, e quindi le canta una ninna nanna.
Alethea, mentre ascoltava la canzone cantata da suo fratello, iniziò ad addormentarsi abbracciata da lui da dietro la schiena, Jonathan la guardò voltando il viso verso di lei ed accennò ad un sorriso.
Vedere sua sorella dormire con pace e serenità lo rende davvero contento, si girò verso di lei con tutto il corpo per poterla abbracciare anche lui, per poi addormentarsi a sua volta.
Il giorno successivo Jonathan si svegliò, ma appena aprì gli occhi nota che sua sorella non c'era, lanciò un urlo di disperazione che arriva persino in cucina che fece spaventare sua madre, insieme a lei c'era pure la bambina, si era svegliata qualche minuto prima del fratello per poter far colazione... le due decisero di andare in camera, per vedere cosa fosse successo e come mai Jonathan avesse urlato in quel modo, ma appena arrivarono, Jonathan vide che sua sorella stava bene.

«Oh, fratellone non devi preoccuparti ero andata a fare colazione... avrei dovuto svegliarti»
«Tranquilla, l'importante è che stai bene!»
«Dai forza, andiamo a fare colazione, che vostro papà vi aspetta!»
«Va bene mamma!»

«Papà tutto ok?»

Domandò il figlio piuttosto preoccupato, il padre abbassò l'occhio verso di lui...

«Si, Jonathan tutto ok!»
«Sarà, ma non sembra...»

I due bambini si sedettero, Althea riprese a fare colazione mentre Jonathan comincia, ma quest'ultimo a causa dei problemi familiari aveva perso l'appetito, questo fa preoccupare sua madre, un bambino che si deve prendere molte responsabilità... la madre inizia a piangere vedendo suo figlio in quel modo.
Jonathan si volta verso di lei chiedendole come mai stesse piangendo, ma la madre non le rispose... Il marito cerca di tranquillizzarla visto che dovevano andare a lavoro e non potevano andarci in quello stato...

«Tranquillo Keiji, sto bene, è solo che non posso vedere mio figlio così...»
«Lo so, noi più di tutti dovremmo capirlo, ma piangere peggiorerà la solo la situazione!»
«Però ha solo undici anni, si era fatto il mazzo già quando ne aveva otto, figuriamoci ora, deve pensare a divertirsi non a prendersi carico dei problemi degli altri!»

Jonathan capì perfettamente che stavano parlando di lui perciò decise di intervenire sul discorso...

«Mamma, papà, non voglio che vi preoccupiate per me, l'importante è proteggere mia sorella e farò tutto il possibile!»

I genitori lo abbracciarono per quanto coraggio avesse il loro figlio, il bambino ricambia il loro abbraccio e per farli felici inizia a mangiare la colazione.
La madre fa un sorriso e riprese a fare colazione con un caffè lungo alla moka.
Il padre invece si era fatto il solito caffè normale, Alethea invece nonostante capisce perfettamente che c'entrava lei, riesce a stento a finire la colazione.

«Alethea tutto ok?»
«No! fratellone ora basta con questa storia, non sono come mamma e papà che negano l'evidenza!»

Jonathan abbracciò la sua sorellina dicendole di stare tranquilla, che prima o poi questa storia finisce e sia lei che lui ritorneranno a scuola.
Per i genitori era il momento di andare al lavorare, il padre prende Alethea con sé mentre la madre porto con sé Jonathan.
Mentre uscivano dalla casa per dirigersi a lavoro c'erano dei sicari nascosti pagati dai piani alti della Città-Academica, ma questi ultimi fallirono grazie all'abilità Esper del loro padre, infatti si poteva dire che era un'unione tra l'abilità Esper di Jonathan e quella di Alethea.
Dopo aver battuto i sicari, i genitori rimasero ancora perplessi all'idea di andare al lavoro, potevano essercene altri nascosti, la moglie si voltò verso il marito, era stata fortunata poiché c'era un Esper di livello quattro forte come lui, mentre lei era un level-zero e spesso si sentiva inutile a non riuscire a proteggere sua figlia, ma era anche una scienziata, una dei pochi ma buoni messi dentro un oceano di scienziati corrotti...
Passati alcuni mesi la madre scoprì che il gruppo sanguigno di Alethea, nominato "gruppo X", se miscelato con delle nano tecnologie avrebbe potuto innescare una strana reazione a catena, oltre a questo scoprì anche che questo misterioso gruppo X, poteva anche essere donato a chi non ne possedeva, ma purtroppo non poteva ricevere se non dai dotati di gruppo X, le persone dotate nel Giappone erano soltanto due, Alethea e Jonathan, inoltre quest'ultimo ne era all'oscuro, mentre nel mondo invece il dato non era disponibile.
Questa scoperta portò alla morte di entrambi i genitori, quando i due morirono per colpa di altri sicari riuscirono quasi a rapire la bambina, ma venne salvata dal fratello e per fortuna era entrato nelle loro vite anche il loro zio materno, aveva abbandonato il Galles per poter crescere i suoi nipoti: il loro zio si chiamava Harry Murphy, era laureato in medicina e nel Galles era abbastanza popolare, oltretutto grazie alla sua fama e alla sua ricchezza assolda alcune guardie del Galles per proteggere i suoi nipoti, aveva saputo che la sua famiglia nella Città-Academica non se la passava bene, pertanto li protesse fino a quando avrebbe potuto, grazie all'aiuto delle guardie assoldate.
Oltre a ciò insegna sia a lei che a Jonathan di essere persone normali, non dovevano crescere pensando solo ai soldi, nella vita c'era qualcosa di molto meglio.
Vivendo con lo zio i due bambini riescono a crescere "normalmente" almeno così si credeva, Alethea aveva ormai sei anni, mentre Jonathan era ormai quello che conosciamo ora, il loro zio era già andato a lavoro, visto che le acque sembrarono calmate stavolta decise di dare più libertà ai suoi nipoti permettendogli di andare a scuola senza le guardie del corpo.

«Fratellone, forza dai andiamo a scuola!»
«Come sei entusiasta Alethea, eppure si sta pure avvicinando l'inverno, siamo ad ottobre!»

«E quindi? A me piace l'inverno!»
«Dai forza, andiamo!»
«Uffa fratellone, tempo fa eri un livello due, ora sei un livello quattro mentre io sono rimasta un livello uno, tale e quale a quando ero nata! Come farò a proteggermi, se ci saranno dei buffoni che vogliono il mio sangue?»
«Tranquilla non ti preoccupare, ci sarò io con te!»
«Grazie fratellone!»

La bambina iniziò a piangere e lo abbracciò, durante il tragitto incontrarono Suizuke Hondo, il migliore amico di Jonathan.

«Ciao Johnny e ciao anche a te, piccola peste!»
«Ciao cugy!»
«Alethea, chiamare Suizuke cugino penso sia irrispettoso nei confronti di chi è veramente tuo cugino!»
«Tranquillo Johnny, non devi prendertela, poi gliel'ho chiesto io! Allora cosa vuoi fare dopo scuola con il cuginone?»
«I compiti!»
«Dai Johnny, lascia rispondere tua sorella!»
«Voglio andare alle giostre, cugino!»
«E giostre siano allora!»

Alethea era così entusiasta che dopo scuola sarebbe andata alle giostre che inizia subito a correre, Jonathan guardo il suo amico piuttosto serio...

«Ma sei impazzito, ha dei compiti da fare!»
«Suvvia, tu sai cosa significa divertirsi?»
«No!»

Suizuke dunque si mise a ridere, Alethea urlò ai ragazzi di muoversi altrimenti avrebbero fatto tardi a scuola, Jonathan e Suizuke ripresero il cammino verso la loro scuola, pure Alethea faceva parte della loro scuola, con l'unica differenza che lei faceva ancora le elementari.
Mentre i tre vanno alla loro scuola il loro zio lavorava con il dottor Heaven Canceller, entrambi stavano lavorando sul caso del gruppo X, su quali effetti avrebbe avuto in medicina, fece preoccupare molto Harry.
Non voleva affatto che sua nipote continuasse ad essere tormentata da ricercatori malati di mente, voleva che vivesse felice...
Il dottor Canceller notò che il collega era sotto pressione e gli dice di stare tranquillo, anche lui voleva massima sicurezza per sua nipote.
Questo lo rassicurò abbastanza, ma mentre lavorava sulle ricerche non vuole abbassare la guardia.
Mentre l'ematologo scoprì una cosa piuttosto interessante, alcune teorie, secondo le quali chi era dotato di gruppo X, si teorizzava che fosse immune ad alcune malattie del sangue come la leucemia, ma non era ancora stato del tutto verificato al cento per cento, mentre l'altra teoria era che avessero una sorta di immunità parziale ai problemi di coagulazione, la possibilità che un soggetto potesse avere dei trombi arteriosi o venosi era davvero bassa, ma resta il fatto che non erano del tutto immuni, ciò poteva significare che nonostante la possibilità fosse bassa, era comunque probabile che potessero riscontrare questo tipo di patologia.
Mentre il signor Murphy continuava le ricerche Althea e Jonathan, quest'ultimi insieme a Suizuke erano già all'interno della scuola per svolgere le lezioni, Althea non vedeva l'ora che finisse la scuola, poiché il migliore amico di suo fratello le aveva promesso di andare alle giostre.
Il tempo passa in fretta, Jonathan e Suizuke finirono le lezioni e andarono a prendere Alethea per poter poi andare alle giostre a divertirsi, anche se Jonathan agli inizi non volle...

«Giostre, giostre!»
«Si, giostre, giostre!»
«Suizuke, sembri più tu un bambino che lei!»

Suizuke prese in braccio Alethea ed iniziarono il tragitto verso le giostre, Alethea era molto contenta di stare con loro due, specialmente con suo fratello maggiore.
Mentre camminano, provò a giocherellare con la sua abilità, iniziando a ruotare il dito indice in senso orario per creare un piccolo tornado, Jonathan a guardarla giocare gli si riempì il cuore di gioia, purtroppo lui la sua infanzia l'ha dovuta affrontare proteggendo sua sorella, il ragazzo non si era mai veramente divertito.
Mentre comprarono i biglietti per entrare il signor Murphy finì di fare le ricerche e esce dall'ospedale recandosi nel parcheggio, ma non si accorse che qualcuno lo stava seguendo, era un sicario mandato dai piani alti della città? O era qualcos'altro?
Il signor Murphy capì di essere pedinato e cercò di fargli perdere le sue tracce prendendo alcune scorciatoie per poter andare a casa il più in fretta possibile.
Provò a chiamare suo nipote dicendogli di nascondere immediatamente la sorella perché evidentemente era in pericolo.
Jonathan rispose subito alla chiamata, era molto preoccupato di ciò, ma per fortuna però non attiva il vivavoce, non voleva affatto raccontare al suo migliore amico che stava vivendo una vita del genere, mentre lo zio gli parlava si sentivano degli spari e delle urla di dolore e qualche ora dopo la forza Anti-Skill annunciò la sua morte, Jonathan e sua sorella ora erano rimasti soli...

«Mi dispiace Suizuke, ma ora dobbiamo andare...»
«Ma come?»

Jonathan se ne va insieme alla sorella abbastanza demoralizzato, ora erano soli e nessuno poteva più aiutarli, pertanto il ragazzo porta sua sorella al suo alloggio per poi passare l'intero pomeriggio assieme.
Era già passata una settimana e stranamente la situazione inizia a tornare stabile, ma putroppo non era così, infatti era soltanto una strategia dei piani alti, per far abbassare la guardia al fratello per poi rapire sua sorella quando meno se lo aspettava.

«Fratellone, io vado a scuola a dopo!»
«Va bene, ma verrò con te! La cosa non mi convince molto...»

Mentre uscivano dall'alloggio di Jonathan, Alethea iniziò a correre verso le scale, il ragazzo non la nota perché era impegnato a chiudere a chiave la porta.
La sorella disse a suo fratello alzando leggermente il tono della voce di muoversi, altrimenti avrebbero fatto tardi, il ragazzo la sente ma non la vede, così iniziò a preoccuparsi, oltretutto era anche arrabbiato perché sapeva di non doversi allontanare da lui. La bambina, appena scese le scale, venne colpita da un sicario che aveva l'obiettivo di farla addormentare.
Finalmente i piani alti della città riuscirono a rapirla, ora il gruppo X non sarà più un segreto, la misero in macchina e la portarono da uno scienziato piuttosto particolare: Gensei Kihara.
Jonathan corse subito all'uscita del dormitorio ma di lei non c'era più traccia, era di molto demoralizzato e cadde a terra picchiando il muro, l'unica cosa che riuscì a vedere era un furgone nero in lontananza, ma ormai era tardi per poterlo inseguire...
Passate un po' di ore la bambina si risveglia in un lettino d'ospedale, aveva degli aghi piantati nel corpo e davanti a lei c'era uno scienziato, era davvero impaurita, lo scienziato si presentò e la bambina ricambia, anche se Kihara Gensei sapeva già chi era.
Lo scienziato iniziò ad effettuare un esperimento potenzialmente letale, c'erano davvero poche probabilità che sopravvivesse, questo esperimento scientifico prese il nome di "estrazione sanguigna" dove si estraeva fino addirittura a due litri di sangue per poterlo analizzare al meglio.
Ormai i piani alti della Città-Academica non avevano più alcun motivo di dare la caccia alla famiglia di Alethea, ora che era nelle mani degli scienziati.
Gensei estrae il maggior numero di sangue per poterlo analizzare al meglio, però gli toccava andare in un'altra stanza, pertanto doveva lasciare la bambina a delle guardie.
La bambina iniziò a soffrire un deperimento fisico immediato e purtroppo gli esperimenti erano appena iniziati, iniziò a tossire e a tremare...
Una guardia, le domanda se stesse bene, ma la bambina non gli rispose ed iniziò a pensare che le guardie fossero solo stupide, si domandò perché avesse fatto questa stupida domanda, era davvero capibile che non stava bene, mentre tremava di freddo la bambina disse sotto voce "fratellone dove sei?" Dopo aver detto questo le scese una lacrima perché sapeva già che non sarebbe potuto arrivare da lei, Jonathan non aveva ancora esperienza... Alethea passa un mese e mezzo un vero inferno, per fare da topo da laboratorio per Kihara Gensei.
Kihara scoprì soltanto una cosa inerente al gruppo X, ovvero su ciò che aveva scoperto la madre di Alethea, che il gruppo X se fosse stato miscelato a delle nano tecnologie avrebbe generato una strana reazione a catena, e questa era proprio quella che lo avrebbe aiutato molto più avanti a riottenere le sue abilità.
Durante le notti di questi due mesi, Gensei lasciava la bambina in una stanza dove poteva dormire rilassata, ma quest'ultima stava davvero male, tossiva tremava e a malapena riusciva a stare in piedi, ma doveva resistere, ormai la speranza per lei che suo fratello la venisse a salvare era ormai svanita, doveva farsi forza e riuscire a scappare da sola, ma ce la farà? O sarà del tutto impossibile? Qualcuno dall'interno avrebbe potuto rendere ciò che ora per lei era solo un'ipotetica illusione, realtà?
Anche per Gensei era stato un mese abbastanza duro, doveva cercare di rimanere nascosto per evitare conflitti con le autorità.
I piani alti della Città-Academica l'avevano fatto uscire dalla prigione per un breve periodo di tempo solo per aiutarli a trovare più informazioni sul gruppo X, e una volta finito il suo lavoro sarebbe tornato in cella per aver trasformato Misaka Mikoto nel level 5.1 che poteva raggiungere l'ipotetico "level six".
Nonostante le guardie sono pagate per assistere lo scienziato, una di queste non poteva più sopportare di vedere questa povera bambina soffrire, pertanto una notte mentre Kihara-Gensei cercava di analizzare il sangue nel microscopio in un'altra stanza del laboratorio, apre la porta della camera dove teneva la bambina e nota che nonostante fosse piena di buchi causate dalle siringhe, finalmente aveva preso sonno, pertanto decise di prenderla con delicatezza e scappare.
Kihara Gensei, appena lo scoprì si infuria e mandò gli altri a cercarla, ma purtroppo la notizia della fuga arriva subito ai piani alti della Città-Academica.
I sicari pagati dai piani alti passarono l'intero mese di novembre a cercarla, ma purtroppo sembrava non ci fosse più nessuna traccia di lei, pertanto Althea Miura fu dichiarata morta, ma questo purtroppo Jonathan non lo sapeva ancora.
Ma non tutto era perduto, Alethea fu portata al sicuro nelle mani di una persona, che si sarebbero solo sognate di affrontarlo, questa persona nonostante la custodia di Alethea fosse solo temporanea, era proprio il numero uno dei level five Accelerator.
Infatti la guardia che aiuta Alethea a scappare era Misaka Wrost travestita.

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