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Capitolo 22

Eccomi finalmente tornata con gli aggiornamenti del sequel che tanto attendavate, da adesso si riparte verso la fine di questo secondo libro per scoprire come andrà tra Ethan e Faith, siete pronti per ripartire??? È abbastanza lungo il viaggio e ci aspettano tantissimi avvenimenti nel tragitto, intanto riprendiamo con questo super capitolo di "ritorno" che spero sia di vostro gradimento, e ora bando alle ciance, buona letturaaa😍

Sono in camera mia da un paio d'ore perché ho visto la luna cedere il posto all'alba, per farmi capire che sono troppe ore che non chiudo gli occhi per riposare.

Ci ho provato a dormire ma nella mia mente torna il momento in cui Ethan si è arrabbiato lasciandomi da sola alla pizzeria, so di averlo fatto arrabbiare però non è il mio ragazzo e non può comportarsi così con me!

« Possiamo entrare? » Mi domandano le ragazze dall'altro lato della porta.

« Si » Rispondo semplicemente vedendole entrare e fissarmi arrabbiate avvicinandosi a me.

« Cosa ti avevamo detto al riguardo? » Mi chiede arrabbiata Hannah.

« Di stare alla larga da Ethan » Confesso triste.

« E tu cosa hai fatto? » Mi domanda Maya.

« Ci sono andata a letto come una stupida » Dico arrabbiata con me stessa.

« Esattoooo » Batte le mani Maya. « Sei stata una stupida e ci ricaschi ogni volta che lui viene, devi stargli alla larga.
Lo capisci che ti fa soffrire? » Dice arrabbiata.

« Lo so Maya però quando lui è al mio fianco non capisco più niente, non so cosa sia, ma ho paura »

« Non puoi provare sentimenti per lui, non li merita, vuoi capirlo? »

« E come faccio se è così bello? Mi tratta bene quando vuole lui, invece quando lo faccio arrabbiare mi tratta malissimo, ieri sera mi ha abbandonata in pizzeria solo perché gli ho detto di esser andata a letto con Ryan.. Mi ha dato della poco di buono ed è andato via »

« Vuoi spiegarci questa cosa di Ryan ed Ethan? Perché non abbiamo capito che stai facendo con loro due » Mi dice Noemi curiosa.

« Si ragazze, venite accanto a me » Indico il letto alle tre che si accomodano in fretta pronte ad ascoltare cosa ho da dire. « Non so cosa mi prende quando sto con Ethan, mi sento al settimo cielo e provo a pensare di star male con lui, che non mi fa ridere e nemmeno divertire però mentirei a me stessa, lui mi fa bene anche solo stando al mio fianco.. Ho paura ragazze di questa cosa, io non voglio provare questo per lui »

« E per Ryan invece cosa provi? » Mi chiede Hannah.

« Non saprei.. Sto bene al suo fianco ma non è abbastanza, dentro di me sento come se mi manca qualcosa e questo qualcosa credo sia Ethan, ho bisogno di capire cosa fare per dimenticarlo perché soffrirei »

« Se non stai a tuo agio con Ryan perché non elimini lui dalla tua vita piuttosto di Ethan? Se hai detto che con lui stai bene, allora devi allontanare Ryan, non credi sia la scelta giusta? »

« Ryan ci rimarrebbe male se lo lasciassi o mettessi fine a qualsiasi cosa ci sia tra noi »

« Fregatene di lui, devi pensare a te e a cosa ti fa stare bene. Se Ethan ti fa stare bene allora devi stare con lui altrimenti niente » Insiste Noemi.

« E quando dovrei parlare con Ryan? Non posso lasciarlo per telefono e non vado in California per questo motivo »

« Parlane con Ethan e trovate insieme una soluzione adesso, mentre in estate vai in California e lasci Ryan »

« Mi state dicendo di ingannare Ryan come niente fosse? » Chiedo ridendo e loro annuiscono soddisfatte. « No ragazze perché sarebbe una mancanza di rispetto nei suoi confronti »

« Tanto non lo vedrai più, non vivi in California ma in Italia, quindi byeee Ryan » Fa ciao con la mano Hannah facendomi ridere insieme alle altre.

« Ci penserò ragazze » Sorrido.

I giorni passarono come acqua, in modo molto rapido e arrivò il momento di tornare alla vita normale con il lavoro e l'università che avrei terminato l'anno successivo insieme alle ragazze.

« Come hai passato le vacanze a San Diego? » Mi chiede ridendo Barbara quando ci vediamo all'ingresso dell'università.

« Alla grande Barbi, devi andarci perché è bellissima » Confesso sorridendo.

« Certo » Sorride. « È giunta la voce a scuola »

« Quale? »

« Quella del bambino » Dice a bassa voce e non capisco come sia potuto capitare se nessuno lo sapeva, ne erano tutti all'oscuro ma allora chi è stato a raccontarlo?

« Amica mia » Sento dire da una voce alle mie spalle che riconoscerei per sempre, è quel bastardo che ha ucciso il mio bambino, come dimenticarlo?

« Che vuoi Lorenzo? » Chiedo arrabbiata.

« Sono venuto per raccontare tutto ai ragazzi e per portarti in un posto » Si avvicina a me mentre io mi allontano sempre di più. « Non avere paura » Mi finge un sorriso.

« Sei un bastardo Lorenzo! Vai via se non vuoi che chiami la polizia » Lo minaccio arrabbiata senza risultato, perché lui continua ad avvicinarsi a me fin quando sentiamo uno sparo di pistola arrivare fino al corpo di Lorenzo, tutti scappano via per la paura mentre io mi giro preoccupata verso colui che ha sparato, per poi tranquillizzarmi, perché è semplicemente Ethan.

« Non l'hai sentita? » Gli chiede arrabbiato avvicinandosi a noi a passo spedito per raggiungermi.

« Non ti intromettere Evans! Stanne fuori come hai fatto l'anno scorso! Non sei il benvenuto, vero amica? » Mi chiede ridendo e io lo guardo arrabbiata non riuscendo a reagire, sono come bloccata a quel giorno in cui tutto è terminato, quel giorno in cui ha sparato senza pietà al mio bambino, riesco a sentire di nuovo la paura incontrollabile dentro di me e le sue sporche mani che mi toccavano con la scusa di aiutarmi per portarmi in ospedale, cosa che non è successa perché mi ha chiusa in camera per molti giorni.

« Dai svegliatela che dobbiamo apparire come per magia » Disse Lorenzo ai suoi uomini che annuirono buttandomi un secchio d'acqua fredda sul viso per svegliarmi.

« Che succede? » Chiesi preoccupata mentre i dolori al basso ventre non smettevano, non sapevo cosa era successo effettivamente al mio bambino, non sapevo se era morto con tutto quel sangue che avevo perso o se era ancora vivo ma debole quindi quasi in fin di vita; non sapevo niente di lui perché l'unica cosa di cui ero a conoscenza, era che quei brutti crampi che mi accompagnavano per tutta la giornata non erano buon segno in gravidanza, sperai che il mio bambino stesse bene e si salvasse ma così non fu perché quando Lorenzo mi portò in ospedale mi dissero che avevo perso il bambino un mese prima e quei crampi erano dovuti al fatto che non lo avessi perso ancora del tutto perché mancavano le mestruazioni.

« A che pensi? » Mi chiede dolcemente Ethan quando Lorenzo non è più con noi, dov'è finito?

« Dov'è? » Gli chiedo preoccupata iniziando a tremare dalla paura che lui possa tornare a tormentarmi.

« Non lo vedrai per moltissimo tempo, tranquilla » Mi abbraccia stringendomi fortissimo a lui facendomi sentire il suo cuore battere forte insieme al mio.

« Sei tornato all'università? » Chiedo per cambiare discorso.

« Esattamente e anche tu a quanto vedo » Mi sorride.

« Già » Sorrido.

« Perdonami per quella sera, sono stato uno stronzo e me ne sono reso conto quando era tardi » Dice.

« Mi hai delusa Ethan, non mi aspettavo tale atteggiamento da parte tua » Confesso.

« Scusami ma non ho ragionato più quando ho scoperto quello che mi hai detto, dovevo agire diversamente e non così, mi perdoni? »

« Con uno scopo »

« Quale? » Mi chiede.

« Tieni lontano Lorenzo da me e sei perdonato » Dico.

« Consideralo già fatto » Mi da un bacio sulla guancia lasciandomi sola con i miei pensieri, fin quando suona la campanella che annuncia l'inizio della giornata universitaria che è iniziata malissimo, speriamo termini al meglio!

Durante la giornata non mi incontro per niente con Barbara quindi rientro a casa per pranzare con le ragazze, dirigendomi al lavoro successivamente, mentre ricevo una chiamata a cui rispondo.

" Faith "

" Giorgia che bella sorpresa " Confesso emozionata nel risentire la voce della mia amica.

" Come stai? " Mi chiede.

" Si prosegue e tu come stai? " Domando.

" Stessa cosa, quando possiamo incontrarci? "

" Ti va bene sabato pomeriggio? "

" Allora dopodomani " Ride prendendomi in giro.

" Si infatti, ho perso il conto dei giorni con lo studio per mettermi al pari con gli altri " Confesso ridendo.

" Hai perfettamente ragione Faith, ora che fai? "

" Sto andando al lavoro e tu invece? "

" Rientro a casa dall'università "

" Ottimo " Rido.

" Ti ho chiamata per ricordarti che Julie a luglio compie 18 anni quindi dobbiamo organizzarle una festa "

" Certamente Giorgia, a sabato "

" Perfetto, a sabato allora Faith " Chiudiamo la chiamata nel esatto momento in cui io arrivo a destinazione.

« Che bello rivederti » Dice Mia appena mi vede entrare nel ristorante.

« È bello essere tornata con voi » Confesso a lei e Wendy.

Vado a salutare Giorgio e Mark per poi iniziare a lavorare con le mie colleghe fino a tardi, quando finisco il turno e torno a casa noto che le ragazze mancano per chissà quale motivo, quindi mando un messaggio sul gruppo che abbiamo domandando dove siano e ricevendo come risposta di non aspettarle sveglia perché torneranno tardi per via della gara clandestina.

Mando la buonanotte alle ragazze e mi metto il pigiama posizionandomi nel letto pronta per dormire e accogliere il nuovo giorno al meglio anche all'università sperando di non ritrovarmi Lorenzo di fronte.

E adesso che accadrà?
Cosa pensate che succederà?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo a soli 4 stellineee😍😍
#francesca❤️

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