9.Sei Chiara Come Un'alba, Sei Fresca Come L'aria
Sarah
Ci prepariamo tutte per una cena insieme ai ragazzi, nel famoso locale di cui mi aveva parlato Ginevra la sera prima. Poiché, a detta della mia amica, è uno dei locali più eleganti di tutta la Sicilia, ci prepariamo tutte mettendoci estremamente in tiro: vestiti lunghi, tacchi vertiginosi, accessori luccicanti e trucco e parrucco da fare quasi invidia ad una sposa. Do un'ultima sistemata al vestito e usciamo tutte, io per ultima chiudendo la porta e ci dirigiamo a Fonte Aretusa, il punto d'incontro fissato con i ragazzi - ah dimenticavo! Marta e Leonardo hanno fatto pace nelle lunghe ore di assenza della mia amica, nelle quali io mi riempivo il cervello di paranoie mentre loro si scambiavano effusioni. Nonostante il mio essere paranoica mi abbia fatto godere un pò meno il racconto di Marta, sono davvero felicissima che abbiano potuto risolvere. Arrivate alla nostra destinazione, dopo davvero pochissimo ci raggiungono i nostri cavalieri, vestiti di tutto punto c'è da aggiungere, e ovviamente il fiato mi si tronca quando poso gli occhi su Christian : sin dal primo giorno in cui l'ho visto è stato un bel ragazzo, di quelli che noti tra la folla e ti metti a guardare di soppiatto, ma stasera... Stasera è bello da togliere il fiato, indossa un pantalone nero elegante con dentro una camicia di lino bianca, talmente fina da poter intravedere la sua pelle di un color caramello grazie all' abbronzatura; non risulta però eccessivamente formale, ha sempre infatti le sue Air force bianche ai piedi e il suo ciuffo biondo ribelle. Una leggera spallata di Marta mi fa capire di essere stata a guardarlo in modo forse troppo palese e, appena me ne rendo conto, distoglo lo sguardo e divento rossa in viso dall'imbarazzo. Marta dal canto suo mi scambia uno sguardo alquanto divertito accompagnato da una risata appena accennata per non attirare l'attenzione di Emma e Ginevra. È davvero bello poter parlare liberamente con qualcuno di Christian, forse che Marta abbia saputo di noi non è stato affatto un male.
Christian
Guardo Sarah, forse un pò troppo, ma non riesco a distogliere lo sguardo da lei, stasera è davvero davvero bella: ha un vestito lungo di seta rosa antico, stretto fino alla vita e dritto dalla vita in giù, con uno spacco sulla destra che lascia vedere le sue gambe slanciate, indossa poi un paio di tacchi a spillo dorati ma non troppo evidenti, in pendant con collana e pendenti; i capelli raccolti in uno chignon basso, che lascia fuori qualche ciocca dei suoi capelli mossi, le incorniciano il viso, truccato talmente poco da dover guardare attentamente per notare la lieve nota di trucco presente. La mia radiografia di Sarah viene interrotta da Leonardo che si intromette nel mio campo visivo per raggiungere la sua ragazza, Marta, per darle un bacio e successivamente intrecciare le loro mani. Ci dirigiamo verso il locale ed è un posto davvero elegante, se non mi fossi vestito così probabilmente mi sarei sentito fuori posto e inadeguato alla situazione, ma per fortuna Ginevra si informa minuziosamente su ogni attività da svolgere e ci ha avvertiti con largo anticipo del codice di vestiario che avremmo dovuto rispettare questa sera. Emma, che ha prenotato, parla con il cameriere all'entrata, che ci accompagna poi al nostro tavolo : Marta si siede vicino a Leonardo, ai capi del tavolo si accomodano Ginevra ed Emma e neanche a farlo apposta sono 'costretto' a sedermi accanto a Sarah. Quando ci accomodiamo noto l'espressione imbarazzata di Sarah e per tranquillizzarla poso una mano sulla sua gamba, sotto il tavolo di modo che non se ne accorga nessuno, ma a quanto pare ottengo l'effetto contrario da quello desiderato : al contatto della mia mano con la sua coscia Sarah fa un sussulto appena percettibile e diventa ancora più rossa in viso di quanto già non lo fosse prima. Accenno una piccola risata e cerco di levare la mano per non farle passare tutta la serata tesa come una corda di violino, ma di tutta risposta lei prende la mia mano nella sua e la rimette sulla sua coscia spiazzandomi completamente. Passiamo tutta la cena a ridere e scherzare come se ci conoscessimo da una vita e, pagato il conto, ci dirigiamo nella sezione dell'enorme locale adibita a discoteca : dopo qualche drink con tutti prendo Sarah e la porto in un punto completamente nascosto della sala, dal quale si riesce comunque a sentire la musica, e la prendo per i fianchi avvicinandola a me. Vedendo la sua espressione un pò confusa le chiedo tenendola ancora stretta a me "signorina mi concede questo ballo?" mi sorride con il suo bellissimo sorriso "certo che si, sir" mi risponde accennando una risata mentre pronuncia l'ultima parola. A questo punto la stringo ancora di più a me, metto le sue mani dietro al mio collo e posiziono nuovamente le mie sui suoi fianchi. Nonostante la musica in sottofondo sia parecchio movimentata io e lei ci mettiamo a ballare un lento.
Sarah
Poso la testa sul suo petto e chiudo gli occhi assaporando questi momenti magici. Dopo qualche minuto decido di staccare la testa dal suo petto e azzerare la già minima distanza che c'è fra noi: faccio combaciare le nostre labbra per l'ennesima volta nel giro di pochi giorni e Christian ricambia il bacio alla grande. Sento nuovamente quella miriade di farfalle farsi strada nel mio stomaco e ogni parte del corpo andare in fiamme sotto le sue lievi carezze. Dopo non so quanto tempo ci stacchiamo e ci guardiamo intensamente negli occhi come per giurarci amore eterno, dopo decidiamo di tornare dagli altri in due diversi momenti. La prima a riunirsi al gruppo sono io, sotto lo sguardo di Christian che brucia sulla mia pelle e dopo qualche minuto passato sulla pista da ballo lo vedo riapparire e chiedere scusa per la prolungata assenza causata dalla kilometrica fila per entrare nel bagno maschile. Continuiamo la nottata tra cocktail e balli e, arrivate più o meno le 5 di mattina, decidiamo di andare a vedere l'alba in un posto più tranquillo, solo noi 6. Arriviamo nella nostra spiaggia preferita, si può definire così a questo punto, e ci sediamo con i piedi immersi nell'acqua, ebbene si le scarpe le abbiamo levate e messe in un angolo dopo la tortura a cui ci avevano sottoposto, specialmente per quanto riguarda noi ragazze. Si iniziano a intravedere le prime luci del giorno e osserviamo tutti incantati quello spettacolo, colori su colori che si fanno spazio nel blu intenso della notte appena trascorsa. Resto affascinata ogni giorno di più da quello che la natura riesce ad offrirci e che noi continuiamo a ignorare creandoci ideali di spettacoli artificiali, costosi e inquinanti, che mettono in completa ombra, almeno agli occhi di molti, un evento trentamila volte meglio, da togliere il respiro. Guardo Christian, anche lui fisso con lo sguardo verso la meraviglia che abbiamo di fronte, tengo lo sguardo fisso su di lui per qualche secondo, poi lo sposto a mano a mano sul resto dei miei amici e mi sento libera, piena di emozioni positive, amata. Pagherei oro per poter vivere più giornate così con loro.
#spazioautrice ehilà cosa ne pensate di questo capitolo così senza colpi di scena? Si lo so non è affatto da me, ma un pò di pace a questi poveri protagonisti vorremo pur darla no? Come sempre scrivetemi tutto ciò che pensate sul capitolo nei commenti❤️
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