Sarah
Arrivo sotto il b&b cercando di pensare un discorso di senso logico con cui poter almeno iniziare ad affrontare la discussione, che prevedo abbastanza animata. Suono il campanello e vedo Ginevra affacciarsi dalla finestra sovrastante il portone "ah, sei tu... - dice quasi come se le parole che pronuncia le stiano causando la nausea - se hai intenzione di continuare a fare la falsa, continuare a dire cazzate e tenerci nascosta la tua vita, puoi anche riandartene sui tuoi passi, i soldi del b&b te li carichiamo sul conto, non sia mai ci dovessi accusare di averti rubato un soggiorno " conclude Ginevra, non mi sembra neanche di stare ascoltando lei alle parole cariche di veleno che mi sta buttando addosso da quella finestra" Per favore fatemi entrare, ho bisogno di spiegarvi tutto "" Hai bisogno di spiegarci tutto? Hai connesso un errore dopo l'altro, tenendoci nascosto tutto e facendo anche la parte dell'amica apprensiva nei confronti di Emma, cosa c'è da spiegare eh?- chiede con rabbia lei- rivattene in hotel insieme ai tuoi nuovi compagni di viaggio, e già che ci sei passa il messaggio anche a Marta, non vorrei facesse un viaggio a vuoto come il tuo " non riesco neanche a replicare che chiude violentemente la finestra chiudendomi metaforicamente anche fuori dalla sua vita, non mi aspettavo mi avrebbero riaccolta a braccia aperte, ma neanche mi aspettavo che non mi facessero neanche salire... Mi siedo sul gradino in tufo che si trova all'uscio del portone sui toni del blu che mi divide dal b&b, rimango lì con lo sguardo perso nel vuoto per chissà quanto tempo, quando sento il chiavistello del portone dietro di me girare, e mi alzo di scatto supponendo si tratti di qualche ospite dell'abitazione permettendogli così di uscire senza avere la mia persona come intralcio. Spalanco gli occhi sorpresa quando davanti a me trovo la figura minutina, ancora in pijama, struccata e spettinata di Emma "Ehi..." esordisce lei "ehi..." riesco inizialmente a dire io, ma poi  prendo un respiro profondo e mi decido a parlare, o ora o mai più "mi dispiace per tutto-è la prima cosa che dico-mi dispiace di essermi innamorata del tuo ragazzo, di averti nascosto tutto e di come tu ne sia venuta a conoscenza... Non era così che avevo pensato di parlartene, ma le circostanze hanno fatto tutto al posto mio... "  Non riesco nemmeno a guardarla negli occhi" Lo sai qual è stata la cosa che mi ha ferito di più? Non di Christian, ci eravamo appena conosciuti, e probabilmente non eravamo due caratteri compatibili, ma che tu non mi abbia detto nulla, pensavo ti fidassi di me... " pronuncia le ultime parole con un sol filo di voce e si affretta ad asciugare le lacrime agli angoli degli occhi che cercano forzatamente di uscire "Io mi fido di te, ciecamente, ma il fatto che in mezzo ci fosse un ragazzo non ha aiutato a trovare il modo di confidarmi con te come mi è sempre venuto naturale fare" "capisco..." in questo momento sembra quasi sia lei la persona a doversi scusare e giustificare "io mi voglio scusare per tutto, sia con te che con Ginevra, perché sono stata un'inconsciente, priva di etica e valori, ho rischiato di mandare tutto all'aria con le mie migliori amiche d'infanzia, se già non l'ho fatto si intende - sento gli occhi iniziare a pizzicare-e se voi non mi voleste perdonare capirei perfettamente, probabilmente non merito il vostro perdono dopo tutto ciò che ho fatto... " la mia voce tremolante mi tradisce, nonostante stia cercando di rimandare le lacrime dentro e di guardare verso il basso per non darlo troppo a vedere. Rimango immobile quando sento le minute braccia di Emma avvolgermi le spalle e la sento poggiare il suo mento nell'incavo della spalla "con me non ti devi scusare di nulla, ci sono rimasta male è vero, era inevitabile, ma probabilmente ci sarei rimasta male anche se fossi stata tu a dirmelo in prima persona, forse persino davanti ad un fumante filetto al pepe verde ci sarei rimasta male" dice facendomi l'occhiolino alla fine citando il suo piatto preferito, per cercare di farmi capire che non ho rovinato nulla, anche se sento di essere come un elefante tra mille cristalli delicati e preziosi come la mia amica Emma, dio come ha fatto a perdonarmi così facilmente, è veramente la persona migliore che conosca, e solo a pensarci mi sento ancora più uno schifo per ciò che ho fatto "stanotte ci ho riflettuto molto, e penso si possa notare dalle mie occhiaie - ironizza lei accennando una risata - quasi sicuramente anche io se mi fossi trovata al tuo posto sarei stata spiazzata dalla situazione, non penso sia stato così facile per te, ma poi è successo tutto in così pochi giorni che penso che tu non abbia avuto neanche il tempo di poter riflettere su come dirmelo, anche io mi sarei trovata in difficoltà e anche a me avrebbe fatto piacere avere le mie amiche accanto nonostante le cazzate commesse, perché alla fine siamo esseri umani, e se non sbagliassimo mai probabilmente in giro per il mondo ci si anche annoierebbe un pò, no? " Sono sempre più convinta di non meritare una persona così nella mia vita, ma già che sono stata così fortunata da incontrarla tutti quegli anni fa perché non iniziare a fare la cosa giusta? La abbraccio calorosamente e lei ricambia il mio abbraccio." Saliamo su, Ginevra volente o dolente aprirà quella porta e sentirà ciò che hai da dire, e poi insomma, ti ho perdonato io che ho vissuto la cosa in primo piano perché mai non dovrebbe farlo lei, maremma ladra?" Emma ha un accento fiorentino molto più marcato del mio, anche se ovunque io vada vengo riconosciuta come la fiorentina per la mia parlata, evidentemente non così lieve come credo io. Arriviamo alla porta del nostro appartamento e bussiamo, Emma con il il dito indice sul naso mi fa cenno di stare zitta mentre Ginevra chiede "chi è?" "Ginevra sono io, ho dimenticato una cosa in camera, insieme alle chiavi ovviamente, non è che potresti venire ad aprirmi?" "Arrivooooo" in pochi secondi sento la maniglia girare e la porta aprirsi e vedo Ginevra davanti a me che mi squadra "Cosa ci fa lei qui?" decide di aprire bocca dopo qualche secondo di silenzio di tomba tra noi 3, ma forse sarebbe stato meglio non avesse detto nulla, i suoi sguardi tagliavano già come lame di acciaio freddo e affilato. "Ora tu ascolti quello che Sarah ha da dire, suvvia siamo amiche da quando abbiamo 3 anni, ti sembra il caso di spazzare via tutto per qualche errore? Che tra l'altro include un ragazzo? Andiamo, non siamo più ragazzine di 15 anni, Sarah ha capito di aver sbagliato, ne è più che consapevole, e poi tu ci hai provato a metterti nei suoi panni? "" Nei panni di una che si finge amica, e consola una ragazza dopo aver passato la nottata con il suo ragazzo che l'ha appena lasciata per lei? Oppure nei panni di una che racconta cavolate su cavolate a quelle che lei definisce le sue migliori amiche? Se intendi questi di panni no, non mi ci sono mai messa, probabilmente non mi si stanno bene come stanno a qualcun altro" le sue parole feriscono più che un coltello, mi guarda come se non mi conoscesse "Ginevra, per quanto riguarda te ha solamente detto di non aver conosciuto nessuno di nuovo, ed effettivamente Christian allora l aveva già conosciuto ma, tralasciando l'argomento, il torto grande lei lo ha fatto a me, se riesco a perdonarla io perché non ci puoi riuscire tu? "" Perché io dei bugiardi e dei falsi non mi fido, dopo questo episodio mi viene in mente una domanda : quante altre cazzate ci avrà detto negli anni? Quante altre volte ci avrà nascosto degli avvenimenti? O chissà quante altre volte se la sarà spassata con i nostri ragazzi! " conclude e a questo punto non riesco più a stare lì a guardare" ok questo Ginevra mi dispiace ma non te lo permetto, ho sempre dimostrato di tenere a voi più che a chiunque altro e sai che c è? Una cosa te l ho tenuta nascosta qualche anno fa, ma l ho fatto per il tuo bene, Daniel era venuto da me per chiedermi di lasciarti un bigliettino a casa perché non aveva il coraggio di lasciarti di persona, sono stata un intero pomeriggio a convincerlo a non lasciarti e guarda un pò adesso, state insieme da più di tre anni, avresti preferito ti dicessi anche questo? Ognuna di noi tiene delle cose per sé, e spesso lo fa per il bene delle altre, e questo non è per giustificarmi, non sono nella posizione di autoscusarmi e non sono nessuno per pretendere il tuo perdono ma sappi che stavo solo cercando il modo di dirvelo di me e Christian, non avevo intenzione di tenermelo dentro o chissà che cosa" vedo il suo sguardo che si rilassa, l'espressione corrucciata che aveva in viso fino a qualche secondo fa scompare e dice solo "io...io così su due piedi non so cosa fare, ci devo pensare, scusate..." dice prima di rientrare in casa "le passerà vedrai, è tanto legata a te..." mi dice Emma accarezzandomi la spalla "Grazie... Forse è meglio andare per me ora, non mi sembra il caso di rimanere qui..." "Fai come preferisci, ma non andartene perché ti senti fuori luogo, questo no,questa è anche casa tua e vieni ogni volta che vuoi, anzi forse è il caso che tu ritorni qui, hai già messo la quota di affitto e di certo non è giusto buttarla all aria, però ripeto, sei libera di fare come più preferisci" mi sorride Emma, dolce come al solito "Grazie ancora di tutto, ma per ora è meglio che io vada-dico abbracciandola- ci vediamo dopo!" dico ed esco dal protone blu dell'ingresso. Ritorno da Marta, Christian e Leonardo sicuramente più leggera rispetto a quando sono uscita dall'hotel questa mattina, ma di certo non del tutto apposto, non sono sicura che Ginevra mi perdonerà...

#spazioautrice ciao ragazzi, cosa mi dite?❤️ Anche questo capitolo lo vediamo interamente dal punto di vista di Sarah, che va a parlare con le sue amiche con l'intento di risolvere tutto. Emma è davvero una persona speciale, ognuno di noi avrebbe bisogno di una Emma nella sua vita a mio parere. Ginevra invece la prende diversamente, nonostante non sia stata lei a subire il torto maggiore non sembra intenzionata a perdonare Sarah, ma ne avremo la conferma o la disdetta solo nel prossimo capitolo! Come sempre ditemi tutto ciò che pensate sul capitolo scrivendolo nei commenti e ci vediamo al prossimo❤️