13. Ma Io Ti Aspetterò, Fosse Anche Per Cent'anni Aspetterò
Sarah
Arriviamo all'hotel, non prima di essere passati, in modo obbligato, sotto al b&b, in quanto di strada, e sento le lacrime che avevano appena abbandonato i miei occhi farsi strada nuovamente. Vorrei poter resettare tutto, tornare al giorno del nostro arrivo e provarci subito con Christian oppure non bere in quella discoteca e tenermi tutto dentro: prima o poi sarebbe passato, è almeno quello che mi ripeto mentalmente finché la voce di Christian mi sveglia dai miei pensieri "aspetta un secondo solo nella hale, il tempo di pagare la notte anche per te e torno a prenderti, ho visto che ci sono dei divanetti, ti ci accompagno, non penso che tu sia nelle condizioni di fare tragitti da sola" vorrei replicare su diversi punti del suo discorso, dal fatto che mi voglia pagare lui la stanza al non poter affrontare tragitti da sola, ma non sono nelle condizioni di controbattere ed evidentemente ha ragione Christian, quindi emetto un mugolio di affermazione e lui mi accompagna su uno dei divanetti di tessuto grigio che si trovano nel grande ingresso dell'hotel. Mi siedo e attendo pazientemente che Christian riesca a convincere la receptionist a farmi stare in stanza con lui provando a spiegare a grandi linee la situazione. Dopo circa 10 minuti vedo finalmente la ragazza dietro al bancone di marmo bianco che fa un cenno di assenso e Christian che viene verso di me "Ce la fai a fare le scale? La nostra camera è al primo piano. Se non ce la fai prendiamo tranquillamente l'ascensore" "Preferirei prendere l'ascensore, è stata una lunga giornata e non penso di riuscire a fare le scale senza crollare... Sono anche a stomaco vuoto" dico io accennando un sorriso per non farlo preoccupare , e metto la scusa dello stomaco vuoto per farlo concentrare su un problema sostanzialmente inesistente, non che non sia vero, ma il malessere che mi coglie al momento è tutt'altro che fisico, sono a pezzi mentalmente tra la storia di quel viscido ed Emma, più ci penso più mi maledico, ma quando poi vedo il sorriso di Christian per un attimo sembra sparire ogni preoccupazione e mi sento di poter risolvere tutto... O almeno ci spero
Christian
La vedo affranta, completamente, dice di avere solo lo stomaco vuoto come se non le si leggesse in faccia che è distrutta psicologicamente, è successo tutto troppo velocemente e soprattutto tutto insieme, ed in parte è anche colpa mia che mi sono lasciato accecare dalla scena che mi sono trovato davanti, quantomeno avrei dovuto contenermi a parole, o riversarle tutte sulla faccia di quell'uomo. Faccio finta di credere alla sua scusa e ci dirigiamo verso l'ascensore... Ok le ho proposto le scale perché sono leggermente spaventato dall'ascensore:sarei disposto a farmi anche 15 piani tutti a piedi pur di non prenderlo, ma per lei farei di tutto. Chiamiamo l'ascensore e aspettiamo che arrivi, quando le porte si aprono devo dire che è parecchio grande rispetto a quello che mi aspettavo, illuminato e con uno specchio gigante nel mezzo. Prendo un gran respiro ed entro, Sarah mi guarda stranita "non ti senti bene per caso?" vedo che il suo volto inizia a corrucciarsi "nono tutto benissimo tranquilla" le rispondo io con il sorriso più smagliante che riesco a metter su "ok" risponde solo lei, premiamo il tasto del primo piano e le porte si chiudono, già sento l'aria che inizia a mancare, poi quando l'ascensore fa il consueto scatto per partite scatto visibilmente e ovviamente Sarah se ne rende subito conto " ehi tutto ok? - poi nota la mia espressione e scoppia a ridere, almeno qualcosa di buono la mia paura l'ha fatto- non mi dirai che il playboy internazionale, generale della marina militare abruzzese, ha paura degli ascensori?" non riesce a finire la frase che scoppia a ridere nuovamente " non ho paura, solo mi rendono un pò ansioso - non finisco nemmeno di parlare con il mio fare convinto che lo scatto di arrivo dell'ascensore mi fa saltare nuovamente in aria e lei ride ancora, dio quanto è bella quando ride, prenderei anche altri 1000 ascensori pur di vederla sempre così allegra - ok si ho una paura assurda degli ascensori ok? In una serie tv un tizio moriva asfissiato dopo che il suo ascensore si era bloccato" dopo questa scoppio a ridere anche io rendendomi conto delle parole che sono appena uscite dalla mia bocca. Usciamo dall'ascensore e arrivati in camera lei mi coglie impreparato abbracciandomi calorosamente "il mio gigante buono" mi si scioglie il cuore e vorrei solo baciarla fino a non avere più aria nei polmoni, fino alla prossima alba e dalla prossima alba fino al prossimo tramonto, finché il tempo non diventerà solo relatività di fronte al nostro amore.
Capisco però che per lei non è serata e così le lascio un semplice bacio prima di andare a prendere una mia maglietta enorme, almeno per la sua statura, per permetterle di riposare comoda visto che il vestitino striminzito che ha addosso di certo non le permette di rilassarsi come si meriterebbe. Lei mi ringrazia, e per sicurezza glielo chiedo in caso non ce la facesse da sola "vuoi che ti dia una mano a cambiarti?" le chiedo cercando di non far trasparire secondi fini inesistenti, evidentemente però lei non lo recepisce e replica divertita "se è il tuo modo di provarci sappi che sei un imbranato" mi guarda divertita ma allo stesso tempo posso notare che si è colorata di rosso sul viso "ero serio, se hai bisogno di una mano io sono qui, e non devi vergognarti di nulla-mi fa un cenno di assenso con il capo mentre un sorriso le nasce spontaneo sul volto - ah e comunque rispetto al discorso di prima - dico prima di lasciarle la stanza per permetterle di cambiarsi - sono pronto ad aspettarti per tutto il tempo che ti sarà necessario" le lascio un bacio sulla fronte e a questo punto vado in bagno a cambiarmi anche io.
Sarah
Christian ritorna dal bagno solo con un pantaloncino della tuta nero addosso, mettendomi leggermente in imbarazzo. Io invece indosso la sua tshirt che a me sta da vestito, è dei rolling stones, grigia, con delle scritte, stampate appositamente per sembrare rovinate, di un rosso sbiadito "sta molto meglio a te" dice con un sorriso a 32 denti stampato sul volto Christian, arrossisco nuovamente, abbasso lo sguardo e quando lo rialzo riesco solo a dire un "non dire scemenze, con il fisico che hai ti sta bene tutto addosso, anche un sacco dell'immondizia" "mhhh dovrei provare" ironizza il ragazzo davanti a me, sempre che non sia un Dio sceso dall'Olimpo si intende, ed inizio ad avere seri dubbi. "Ti va se ci vediamo un film?" propone lui "Si, anche perché mi sa che di dormire stanotte non se ne parla con tutti i pensieri che ho per la testa..." lui mi lascia un dolce bacio tra i capelli e mi dice un rassicurante "si risolverà tutto, te lo prometto" tutto ciò di cui avevo bisogno in questo momento. Accendiamo la TV e vediamo un film talmente romantico da far venire il diabete persino a me, ma non dico nulla per vedere se Christian rimane a vederlo nonostante sia così sdolcinato, mi aspettavo che al massimo a metà primo tempo avrebbe fatto qualche commento critico sul film e invece nulla, rimane tutto il tempo a vederlo nonostante sia convinta che a lui non piaccia, continua a vederlo per farmi felice, e non c'è film romantico che può competere con questo.
#spazioautrice ma ciao di nuovo❤️come è andato da voi il rientro a scuola? A me devi dire abbastanza bene, a parte il risveglio traumatico delle 6:00. Comunque... Vediamo un capitolo incentrato completamente sui nostri protagonisti e, più che sugli eventi, sui loro pensieri e sulle loro sensazioni. Ma vogliamo parlare della paura degli ascensori del nostro Christian? Giuro che mi sono divertita moltissimo a scrivere quella parte 😂. Scrivetemi come sempre tutto ciò che pensate sul capitolo, pensieri negativi, positivi, scleri verso azioni e personaggi, consigli... Insomma tutto ciò che vi passa per la testa scrivetelo nei commenti e al prossimo capitolo❤️
P. S. Ah buona fortuna a chi ancora il rientro lo deve affrontare ❤️❤️
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