Lei è quella ragazza del fottesega del giudizio degli altri, del 'andiamo a scuola vestite completamente di nero, shalla', dei cappellini che le stanno malissimo, degli abbracci più stritolanti e pieni d'amore, la ragazza dalla risata particolare, dal sorriso a trentadue denti e le lacrime sempre a rischio. È la ragazza a cui piace cantare anche se è in una piazza, a cui piace fare da cupido delle situazioni, ma non trova mai quello giusto. Quella per cui il sorriso del suo idolo è tutto, con la camera strapiena di poster e sempre in disordine. Quella brava a scuola, ma che comunque non studia quasi mai, la figlia più brava, l'amica più divertente. La ragazza che ha paura delle montagne russe ma che vive come se non esistesse un domani, quella che a volte vorrebbe alzarsi e dire 'Ma non capisci che ti vorrei abbracciare?' A quel coglione del suo compagno di banco. Quella che passa giornate intere ad ascoltare MTV music o a tenere le cuffiette a palla cercando di scacciare i pensieri. Quella che passa ore e ore nel letto, la notte, a pensare e a farsi filmini mentali assurdi. Quella che ha le compilation della risata di Michael Clifford, quella che si emoziona inutilmente per delle canzoni che per altri non hanno significato. Quella che la mattina arriva a scuola con il maglione ma all'uscita di lamenta del caldo, quella che ha sempre i capelli ricci dappertutto, quella che con i suoi grandi occhi giallo-azzurri cerca di scacciare la realtà per rifugiarsi nei suoi piccoli, pazzi sogni. Quella ragazza sono io, mi sono sempre aperta a voi, e voglio che capiate che siete uno dei miei piccoli, pazzi sogni, uno di quelli già realizzati, però.