Martedí: gita scolastica
America pov
Mi sono svegliato con il mio telefono in mano con un video che stava caricando ma dopo neanche tre secondi si spense. Ora non posso neanche portarmi il telefono a scuola. Mi alzai é mentre andavo in bagno Australia mi informò che la colazione era pronta. Oggi avevo intenzione di mangiare e per questo ieri mi ero fatto comprare da mia madre due mele, una pera e un casco di banane. Scesi giù a fare colazione e stranamente mio padre non c'era, doveva essere andato già a lavoro e anche mia madre doveva essere già andata a lavoro, così presi un mela e una banana. Mangiai la mela senza problemi ma mi soffermai a guardare la banana, la sbucciai e iniziai a farmi dei film sulla sua forma e cominciai a leccarla in un modo strano immaginando fosse il "dito" di Russia. Ad un certo punto me la misi tutta in bocca e in quel momento sentii qualcuno che mi chiamava, mi girai e vidi Canada e Australia che mi guardavano, il primo mi guardava scioccato e il secondo mi guardava semplicemente con una faccia interrogativa.
" America... ma che cavolo fai?", Canada doveva aver capito cosa stavo facendo." Non sei troppo piccolo per pensare a certe cose!? Sei fortunato che né mamma né papà sono qui" mi urlò Canada in faccia." Perché? Stava solo leccando una banana" disse Australia. Anche se aveva la nostra età Australia era troppo innocente e ingenuo." Si infatti, le banane non si leccano" disse sospirando Canada che si alzò dal tavolo e andò in camera sua." Io non ho capito" disse Australia alzandosi anche lui e andando in camera sua. Io guardai ancora la banana pensando a quanto fossi stupido, me la mangiai e andai anch'io in camera mia a prepararmi.
Appena fummo tutti pronti ci incamminammo verso la scuola che era solo a cinque minuti da casa nostra. Arrivati davanti all'entrata della scuola trovai i miei amici e li salutai, poi vidi Russia che entrava nella scuola e decisi di seguirlo. Si infilò in un corridoio e poi girò l'angolo ma subito venni spinto a terra, mi girai e c'erano ovviamente Cina e Vietnam." Ciao America~, dove vai tutto soletto~?"
Disse Cina facendosi scoppiare le dita pronto per picchiarmi." Oh bene avete preso America" disse un'altra voce alle mie spalle e non avevo bisogno di girarmi per vedere chi era, tanto già lo sapevo." Si, questo maiale vagava tutto solo per la scuola" disse Vietnam cominciando a prepararsi a pestarmi duramente." È proprio s-stupido da parte tua A-America andartene da solo per scuola" disse Russia ovviamente non sapendo come offendermi e, sono molto sicuro di questo, non volendo offendermi." Si e adesso noi ti daremo una bella lezioncina America~, così imparerai una volta per tutte chi comanda~"." Si, i-infatti noi ti prenderemo in giro, ti offenderemo, t-ti picchieremo e t-tu capirai che sei ehm... stupido".
" Io più che stupido direi che, capirà di essere solo un maiale, sei grasso America" disse Cina girandomi attorno e quelle parole, non so come, mi colpirono in pieno. Guardai Russia e sembrava... arrabbiato!?. Anche Vietnam cominciò a girarmi attorno e anche lui cominciò a insultarmi." Ma anche nei modi sei un maiale, alla fine a nessuno importa di te, nessuno viene a fermarci come è successo per Giappone. Quando ti picchiamo, nessuno viene a difenderti". Quelle parole mi fecero piangere, non mi avevano mai detto una cosa del genere però era vero. A tutti gli altri c'era sempre qualcuno che li consolava oppure che si sacrificava per loro, ma per me nessuno era mai venuto. Suonò la campanella e Cina e Vietnam corsero verso le loro classi perché le prof gli avevano detto che li avrebbero sospesi se avessero fatto di nuovo ritardo. Io rimasi per terra e cercai di piangere il più silenziosamente possibile poi qualcuno mi prese per i fianchi e mi girò in modo che mi potesse guardare in faccia.
Russia pov
Ero rimasto scioccato da quanto pesanti erano stati gli insulti che Cina e Vietnam avevano detto ad'America. È vero, nessuno era mai venuto a salvarlo o a proteggerlo e avrei voluto tanto essere io colui che lo avrebbe protetto. Con ogni parola di Cina e Vietnam diventavo sempre più arrabbiato ma non potevo fare niente, non avevo paura per me ma più per i miei fratelli e per America, almeno non lo avevano picchiato. America iniziò a piangere e mi faceva una pena, poverino, non si meritava tutto questo. Mi avvicinai e prendendolo per i fianchi lo sollevai, delicatamente però, volevo consolarlo ma mi sentivo una schifezza perché anch'io facevo parte dei bulli. Appena le mie mani toccarono i suoi fianchi lui smise di piangere e non oppose resistenza quando lo sollevai, lo misi in piedi e poi delicatamente lo girai per vederlo in faccia. Aveva gli occhiali da sole e quindi non potevo vedere i suoi occhi ma potevo vedere le lacrime che scendevano da sotto gli occhiali, gliele asciugai con i miei pollici continuando a guardarlo, le nostre facce erano così vicine. Guardai le sue labbra e arrossii cominciando ad avvicinare le mie labbra alle sue. Volevo baciarlo e dimostrargli quanto mi piaceva. Fortunatamente tornai in me e vidi che io e America eravamo davvero a pochi centimetri di distanza ma non potevo fare una cosa del genere, avrebbe potuto odiarmi a morte. Così me ne andai e lo lasciai lì con uno sguardo sorpreso e scioccato." Bene che figura di merda che ho appena fatto, proprio con America, sono uno stupido" dissi a bassa voce in modo che solo io potessi sentire e coprendomi la faccia con il mio colbacco.
America pov
Cosa diavolo è appena successo!? Ero così vicino a baciare Russia, potevo già sentire le sue labbra contro le mie, sentivo il suo respiro, ma lui si è fermato e se ne andato. Sono rimasto lì a guardarlo mentre andava in classe, forse non era gay, anzi molto probabilmente non lo era visto che proveniva dalla famiglia di USSR e anzi forse odiava i gay, quindi forse adesso mi odia. Non mi parlerà mai più e io non riuscirò più a dirgli cosa provo per lui perché lui non vorrà più parlarmi visto che mi odia. Cominciai a piangere di nuovo ma una forte determinazione si accese in me, volevo davvero tanto stare con Russia, lo avrei fatto diventare gay, se non lo era già e comunque era lui che aveva iniziato ad avvicinarsi a me quindi di sicuro gli piaccio anch'io e farò di tutto stargli vicino in modo che possa amarmi ancora di più.
Third person pov
America entrò in classe e si sedette vicino a Russia che aveva la testa sul banco. Entrò la prof Hirione tutta eccitata e la classe non rimase perplessa perché lei lo era sempre, ma sembrava più eccitata del solito." Ragazzi lunedì prossimo andremo a una gita per cinque giorni in un albergo al cui interno c'è una piscina coperta, una discoteca e una sala da bowling. Ha un cortile con gli attrezzi per fare sport all'aria aperta e si trova nel bosco così potremmo andare a fare delle belle passeggiate. Cosa ne dite?". Rimasero tutti a guardarla come se avessero visto un fantasma." Prof, qual'é lo scopo didattico di questa gita?" Chiese Estonia per tutti." È un progetto contro il bullismo, facendovi stare tutti insieme potrete stringere rapporti più saldi".
Russia pov
Quando la prof disse che era un progetto contro il bullismo stavo quasi per mettermi a ridere. Comunque dovevo cogliere quel l'opportunità, forse sarei riuscito a farmi degli amici. Forse sarei riuscito a dichiararmi ad Americaaa... no, quello no, é impossibile che lui provi lo stesso per me, ma già una buona amicizia con lui sarebbe buona. Il problema è che non so come raggirerò i bulli, ma voglio degli amici e non voglio apparire come un mostro." Dovete portare i soldi e le autorizzazioni che adesso vi darò entrò giovedì, chi non porterà queste due cose non potrà partecipare alla gita" e detto questo, la prof passò per i banchi per consegnarci le autorizzazioni. Poi suonò la campanella ed io presi la mia merenda dallo zaino pensando ai fatti miei.
Ucraina pov
Non accetterò mai che Russia abbia deciso di diventare un bullo ma da come mi ha spiegato Canada loro non ti lasciano altra scelta. Sono comunque convinta che Russia sarebbe riuscito ad opporsi, lui é forte ma è molto timido e insicuro, così facendo appare come una persona debole. Nei 10 minuti di ricreazione parlai con Canada, molto spesso finivamo a parlare di America che da quello che diceva Canada, non stava più mangiando e ogni volta che tornava da scuola, si chiudeva in camera sua e usciva raramente. Ero molto dispiaciuta perché credevo che fosse diventato così a causa di mio fratello e così mi scusavo io per Russia, continuavo sempre a dirgli che Russia non era cattivo, ma Canada non sembrava molto convinto.
Poi suonò la campanella ed entrò la prof della terza ora, questo vuol dire che poi ci sarebbe stata un'altra ora in questa prigione e poi finalmente casa.
Salto temporale alla fine della scuola
Canada pov
Stavo camminando con Ucraina verso l'uscita da scuola e come sempre stavamo parlando di cose a caso. Ucraina era molto simpatica e mi fidavo molto di lei, credevo anche che mi piacesse un po', ma non potevo dire lo stesso del fratello. Non mi piaceva non solo perché era un bullo e faceva sentire, o almeno credevo che facesse sentire America male, ma anche perché era un tipo molto chiuso, privato che sembrava avere troppi segreti. Ucraina mi diceva che era un bravo ragazzo ma io comunque su questo non la credevo, non voglio che America gli rivolga neanche lo sguardo. Stavamo camminando con Bielorussia, Australia e Kazakistan quando vidi gli amici di America ma non America. Cominciai a preoccuparmi che i bulli gli stessero facendo qualcosa ma poi lo vidi spuntare da un corridoio vicino all'uscita. Lo chiamai e lui accorgendosi che lo stavo chiamando venne verso di noi." America, dov'eri finito?" America si aggiustò gli occhiali che coprivano i suoi bellissimi occhi blu che lui non mostrava mai agli altri. Solo perché nostro padre gli ha detto che erano diversi dagli occhi degli altri e così orribili." La prof mi ha chiamato per portare dei documenti al preside"" ah ok" dissi un po' sospettoso.
Ci avviamo verso l'uscita e come sempre lì c'era Russia che aspettava i suoi fratelli. Mi girai verso America che appunto stava guardando Russia, anche se non vedevo i suoi occhi potevo intuirlo. Cosa ci trovava di così bello in lui non lo capirò mai, se una persona ti tratta male tu perché vorresti diventare suo amico ad ogni costo?. America ha molti problemi come stamattina mentre leccava la banana in un modo strano. Anche Russia cominciò a guardare America ed io mi fermai per osservarli entrambi. America sorrise e lo saluto come aveva fatto ieri però guardandolo meglio mi accorsi che... STAVA ARROSSENDO?! Adesso America aveva superato il limite, ma come diavolo si fa ad innamorarsi di qualcuno che ti parla soltanto per insultarti, e me ne sono accorto che in classe Russia non gli parla mai.
Non vidi neanche se Russia stava salutando America ma di sicuro lo stava facendo perché lo aveva già fatto ieri, salutai Ucraina e presi America e lo portai di peso verso casa non dandogli neanche il tempo di capire cosa stava succedendo.
America pov
"AMERICA MA HAI DEI PROBLEMI SERI ALLORA". Io non capivo cosa stesse dicendo Canada, né capivo perché mi aveva spinto via senza farmi salutare nessuno, però almeno avevo salutato Russiaaaa... è per quello che mi aveva spinto via." Perché non ti va giù che io saluti Russia?, io faccio quello che voglio"." Già che tu saluti Russia non mi va bene, ma che tu arrossisca quando lo saluti non mi va per niente bene" disse Canada molto arrabbiata. COSA?!SONO DIVENTATO ROSSO?!." D-Devi aver visto m-male, f-forse hai visto la s-striscia rossa sotto i miei o-occhiali e credevi che stessi a-arrossendo ", cercai di non balbettare ma il pensiero che Canada avesse scoperto che avevo una cotta per Russia mi faceva paura." Prima cosa so distinguere una striscia rossa, seconda cosa tu hai una striscia bianca sotto gli occhi ( mi sto riferendo al disegno del capitolo) e terzo non ti può piacere Russia". Bene lo aveva capito." Lo sai che questo vorrebbe dire che sei gay?"." E allora?" mi stavo iniziando a scocciare." È INNATURALE AMERICA, ESSERE GAY È SBAGLIATO AMERICA". Quelle parole mi fecero star male, non potevo credere che mio fratello fosse omofobo, nostro padre ci diceva sempre che essere gay è sbagliato ma non credevo che Canada gli desse ragione.
" Ma tu cosa ne sai?" gli urlai in faccia mentre iniziai a correre per allontanarmi da lui il più possibile. Lui mi rincorse continuando ad urlarmi che ero stupido, ingenuo e tutte le cose che mi dicevano i bulli, praticamente era come se fossi inseguito da loro. Ero quasi arrivato a casa, ero nel giardino quando Canada riuscì a raggiungermi, mi tirò per la manica della mia maglietta, io mi girai per guardarlo in faccia ma lui mi... diede uno schiaffo. Lo schiaffo era davvero forte e provai così tanto dolore che forse non avevo mai provato prima." Se ti vedo ancora con Russia, dirò a papà che sei gay è che lo sei, molto probabilmente per un comunista". Io deglutii e annuii mentre delle lacrime rigavano la mia faccia." Sei davvero debole America" disse Canada lascandomi andare ed entrando in casa. Io mi asciugai le lacrime ed entrai anch'io in casa. Mio padre era seduto a tavola guardando il telefono mentre Francia stava cucinando. Mentre Canada is sedette vicino a mio padre, io mi cercai di andare in camera mia senza essere notato." America dove stai andando?" Disse mio padre alzando gli occhi dal telefono. Io mi fermai," In camera mia"." E non vieni a mangiare?" Mi chiese ancora UK." No, non ho molta fame" lui si limitò a guardare di nuovo il telefono dicendomi una cosa." Meglio, così almeno non diventerai più grasso di così". Io corsi su per le scale, aprii la porta violentemente ma la chiusi senza far rumore perché mio padre si sarebbe potuto arrabbiare. Lanciai il mio zaino per terra e mi buttai sul letto iniziando a piangere silenziosamente per non farmi sentire da nessun. Ero stanco di essere maltrattato, non potevo essere quello che ero, sempre più lacrime scesero dalla mia faccia e dopo non molto mi addormentai.
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Scusate se ci ho messo tanto, spero che vi piaccia
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