Un buon venerdì mattina,per dire.

Samuele non c'è,perché l'hanno chiamato per lavorare e probabilmente non ci sarà neanche domani!Spero proprio di si.

Sapendo che non c'era ho messo le mie cose un pò sul mio banco e un pò sul suo,due banchi per me,che bello!

Matematica.Ecco che cosa mi ha fatto passare completamente il buon umore.

Correzione dei compiti(a me non é venuto un solo esercizio) e poi abbiamo ripassato la retta. E chi si é preso un richiamo?Il povero Alesssandro.

Non prestavo attenzione,perciò non so esattamente che cosa stesse succedendo.Mi ricordo solo la prof con il suo solito viso serio che dice che lui non si può permettere di dirle certe cose.Che lei P l'insegnanta e le deve portare rispetto.E non usare certe parole in classe.

Io non ho sentito che cosa avesse detto.

-Perché tu,a me,non dici:Che cazzo vuole questa.

-Ho detto che cavolo....

-Non importa.Tu non ti devi azzardare.

Ok,se lui ha detto veramente quella bella frase,non doveva correggiarla quando lei ha ripetuto. La situazione é peggiorata.E si é preso un richiamo.Che per tutta la mattinata é stato oggetto di discussione nell'ora di economia e italiano.

Alessandro ha amesso di essersi sbagliato.

In economia é stato un pò confusionale.Alcuni si sono lamentati che c'è troppo da studiare e che con gli altri che hanno decio di cominciare ad intterrogareavremmo avuto dei problemi.

Ma come ha detto la prof:-A me non interessa quello che fanno gli altri insegnanti.

Ovviamente.

Non siamo riusciti a negoziare.Da lunedì tre sarebbero iniziate le intterrogazioni e il 20 avremmo avuto la verifica.

La prof ci ha elencato le pagine,chiedendoci se erano troppi,sono solo 11 pagine.

C'è l'ha possiamo fare.

Riprese Lorenzo B. non so che cosa lui disse,ma lei gli rispose in modo molto tagliente.

-L'anno scorso tu hai studiato per un certo periodo in cui hai studiato e poi hai smesso.

-Però non sono stato rimandato.

-Infatti,mi sono sbagliata.

Ok,é stata dura e molto.Ma Lorenzo,al contrario di Alessandro si é tenuto i suoi pensieri per sé.

Devo ammettere che la mancanza di Samuele si é sentito.