Capitolo II - la cavia
La condizione era questa: dovevamo provarla prima su una cavia e poi, se non fosse successo niente ad essa, sarei partito anche io.
Allora mio padre mi spiegò che, dato che per tornare al presente serviva bere una quantità di OBAT uguale a quella che si era ingerita prima, la cavia doveva essere fornita di un biglietto che esplicasse a quanlunque individuo del futuro cosa dovesse fare.
Scrisse il biglietto, che recitava così:
"Oh tu, persona del futuro. Ti prego, potresti far ingerire alla qui presente cavia la sostanza che trovi nella fialetta? Te ne sarei immensamente grato!!!"
Allora io, anche se un po' scettico, dissi che poteva procedere.
Mio padre prese la fiala e, con un apposito strumento, ne prelevò un solo millilitro, che diede immediatamente alla sua cavia di laboratorio.
Aspettammo in silenzio quegli interminabili dieci secondi che passarono e, finalmente, qualcosa accadde.
La cavia cominciò a tremare e, ad un certo punto, implose in una sottile nebbiolina dal colore violaceo.
La cavia sarebbe dovuta essere, teoricamente, ad un anno di distanza da noi. Nel futuro.
Aspettammo con molta impazienza il momento in cui, finalmente, la cavia sarebbe tornata da noi e, quindici giorni dopo, il momento arrivò.
Era prima mattina e mio padre si era appena svegliato. Era appena sceso in laboratorio quando lo sentii urlare dalla gioia.
Scesi di tutta fretta le scale di casa ed entrai nel laboratorio. Mio padre mi corse incontro con la cavia nelle mani, che sembrava perfettamente in salute.
Allora nella mia mente pensai che ormai era davvero ora di partire...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro