Eccola.

E' qui.Davanti a me.

I miei occhi passano su di lei.Dalle sue gambe magre e toniche.Il suoi fianchi,sono più sottili. Come se fosse dimagrita.Indossa un abitino bianco di cotone,non a disegni e le arriva a metà coscia.

Guardo finalmente il suo viso.

Non é cambiata di una virgola.

E' lei.

-Theo...

-Malia...

-Vi conoscete?-chiede la signora squadrandoci.

-Ehm....si.Andavamo a scuola insieme.-risponde lei senza distogliere i suoi occhi dai miei

-Oh.Bene.Dove bisogna andare?Ha uno studio qui vicino?

E' come se non l'ha sentissi.Sono completamente immerso nel suo sguardo.I suoi occhi mi incantano come i primi giorni.

E mi incantano ancora.

-Signor Reakhen?!Mi sta ascoltando?

-Ehm...mi scusi.Che ha detto.

-Dove si trova il suo studio?

-Non ho uno studio.Non mi piace stare chiuso in gabbia.

-E allora dove dovremmo andare?

-Seguitemi.Ho scelto la natura,nella sua forma migliore.

-La natura?

Il tono che ha usato significa:"Che cosa ho fatto?".Ma non dice niente e mi seguono in silenzio.

Mi metto alla guida,ma ci metto cinque secondi buoni prima di mettere in moto.

Mi sento tremare dentro.

Non come la sera che l'ho vista sul ponte.Di più.

Quella era la prima volta che ci vedevamo dopo tre anni.Ed é stato un momento di totale confusione.Ho smesso completamente di ragionare.

Ma é stato per un attimo.

Questa volta.....lei mi ha visto.

E ha detto il mio nome.

Il suono di un clacson dietro di me,mi risveglia e allora metto in moto e parto.

Mi dico di stare concentrato.Di smettere di tremare e tenere meglio il volante.

Di non pensare.Non ora.

Arriviamo in dieci minuti.

Appena parcheggio mi rendo conto di essere da tutt'altra parte.

Non é la radura.E' il ponte.

Ma che ci faccio qui?Perché sono venuto qui?

-Questo sarebbe il posto?Vuole fare il sevizio qui?

Perché cavolo sono qui?

Ho scelto un punto,allestito tutto in modo da non deludere la vecchia.Invece mi ritrovo sul ponte e un fiume.

-Mi sta ascoltando?!E' fuori questione che la mia Perla,posi....così!

-Non vedo che cosa ci sia di male.

-Ma ha visto questo posto?!Non c'è luce.Non c'è punto......non....c'è niente.Non é quello che noi facciamo.Se non voleva seriamente questo lavoro,poteva semplicemente dirlo prima.Non mi piace essere presa in giro in questo modo.

-Non so che cosa le dia fastidio.Lei ha detto che vuole qualcosa di sorprendente.E nella mia testa questo vuol dire:Qualcosa che nessuno ha mai fatto.Perché non pensa che sia ciò che questo "settore" ha bisogno.Ma mi creda.E' meglio questa luce,che quelle cretinate che usate sempre.E' questo che colpisce di più la gente nel fondo.Vedere il vero.

Ma che cosa ho detto?

-Spero bene per te che funzioni.

Le sorrido.

Chiamo subito aiuto.So io a chi rivolgermi in questi casi.E lei arriva dopo meno di cinque minuti.

La signora la squadra bene.Dalla testa ai piedi.Starà di sicuro criticando il suo modo di vestire.

Infatti é molto particolare il suo modo di vestire.C'è chi direbbe che non é vestita.La sola cosa coperta é la parte più intima.

Ha una specie di fascia che copre,per quanto é possibile,il suo seno bello gonfio.E dei shorts.

Non so come,ma lei sente sempre caldo.

-Chiamato?

-Credo di si.

Guarda bene Malia.

-E' lei?

-Si.Che ne dici?

Si avvicina a Malia che la guarda con diffidenza.Le prende il mento e sembra che la stia esaminando.

-E' la costumista?-mi chiede la signora e io non rispondo

-Non ha bisogno di niente.-dice infine

-Cioé

-Acqua e sapone.-prende qualcosa dalla sua borsa.Una salvietta e comincia ha passarlo sul viso di Malia

-Non dovresti farlo.Neanche per il tuo lavoro-le dici-Il trucco ti sta male.Così devi stare.Naturale.

Si allontana di un passo e si gira verso di me.

-Che ne dici?Non sta meglio senza trucco?

Guardo Malia.

Non avevo notato il trucco sul suo viso.Lei non era mai truccata.Ma era bella ugualmente.

-E' bellissima così.

-E il vestito?Volete che posi così?-chiede irritata la vecchia

-A quello ci penso io.

Si dirige verso la sua auto e tira fuori un vestito lungo bianco.Una versione più lunga di quella che porta ora.

Da dove l'ho avrà  preso.

-Mettitelo.-ordina

Malia prende il vestito

-Vai dietro a quel albero.

Malia fa come le viene detto.E' normale.

A volte ha questo tono di autorità nella voce....che non puoi non fare quello che ti ordina.Non fa paura.Solo.....ti senti di farlo.

Malia si ripresenta dieci secondi dopo.E io non posso non guardarla.Sembra la purezza fatta in persona

-Pulisciti.-mi dice all'orecchio.-E falla mettere in acqua.Quel vestito si muove,sai.

Mi riprendo.

-Bene,Malia.Ehm....ti devi mettere in acqua.

-In acqua?Cioé dentro?

-Si.

-Va bene

Lei scende ed entra in acqua.

Il vestito sembra aprirsi man mano che si dirige al centro.Quando arriva il tessuto sembra tornare a galla e si "muove".

Malia si gira verso di noi.Qualcosa la colpisce.Il sole sta spuntando anche da quella parte.E colpisce i suoi occhi.

Lei gira su se stessa e sembra che giochi con l'acqua.

Le piace.

Punto la fotocamera.Le prende l'acqua tra le mani e poi lo fa scivolare.Scatto

Si abbassa e lancia l'acqua.Scatto.

E' così.Gioca.

E la prendo mentre gioca.