Di solito io,Josh e Tracy ci incontriamo ad una panchina.Vicino al chiosco della granita,al centro del parco pubblico.

-Ti abbiamo preso la tua granita.-Tracy mi porge un bicchiere ghiacciato.

Prendo sempre la granita alla coca.Adoro la coca,vivrei solo di quello,se non fosse sbagliato per i miei esercizi.

-Che si fa stasera?

-Non lo so.Non ho molta vogia di gironzolare,stasera.Forse me ne resto in casa.

Mi guardano con gli occhi completamente fuori dalle orbite.Josh mette subito la mano sulla mia fronte,io gliela scosto via.

-Sei sicuro di star bene?

-Si,perché?

-Non vuoi uscire?

-Non ho voglia.

-Tu non hai voglia di uscire?Theo,di che ti sei fatto?

-Di niente.Solo....voglio restare a casa ha farmi una maratona di film.

-Esci con lei?-mi chiede freddamente Tracy

La guardo i suoi occhi sono freddi,quasi ammonitrici.

-No.

-Ti ha detto di no?

-Che ti importa?Smettetela di farmi domande.Non vi sopporto quando fate così.

-Sai come é,amico.Arriva una nuova,tu ci provi e lei ti dice di no.-chiarisce Josh-Tu non ci provi mai con nessuna.Apparte con la ragazza di Dunbar.Infatti ti é andata male.

-Ancora con questa storia?

-Ti sei fatto mandare in osppedale da un ragazzino del secondo anno.

-Sta zitto e non tirare mai più fuori quella storia.

Questa é una storia che non amo raccontare.E' umiliante.Si,sono stato pestato a sangue da un ragazzino del secondo anno.

E' stato tre mesi fa.

La vidi in biblioteca.Stava leggendo Lo strano caso del dottor Jekil e Mister Hyde.Era molto carina.

Mi sono avvicinato e le ho detto:

-Lettura interessante?

-Abbastanza.

-Bè,non quanto la lettrice.-lei alzo lo sguardo e mi guardò come per mettermi in avviso

-Sei Theo Rekhen,vero?

-La mia fama mi precede.-dissi

-Gà.

Li chiuse il libro e si alzò,come per andarsene,ma io la trattenni.

-Come ti chiami?Non mi sembra di averti mai notata.

-Certo,sono del secondo anno,ovvio che non mi hai mai notata.

-Il tuo nome?

-Hayden.

-Bel nome per una ragazza bellissima.Hai da fare questa sera?

-Si.

-Oh,davvero?

-Si,esco con il mio ragazzo.E tu?

-Penso che uscirò con una ragazza che darà buca al suo ragazzo.

Lei é scoppiata a ridere e se ne é andata.Io sono rimasto con il mio solito sorriso da vittoria. Ma non é andata come mi aspettavo.

Un ragazzino,un giocatore di Lacrosse,si é presentato di fronte a me.Non lo guardai neanche di striscio.Non lo considerai.

Quando mi girai per andarmene.Lui mi afferrato per una spalla,mi ha girato verso di lui é mi ha preso a pugni.

Me le ha dati e nessuno interveniva.Guardavano tutti ridendo.Poi é intervenuto il coach.

Sono rimasto ingessato per un mese.

Da allora sono rimasto a distanza.Da Hayden e da Scott e la sua cricca.

Li odio.

-Theo,guarda un pò chi c'è lì.

Mi volta e al chiosco vedo la nuova ragazza,dell quale mi sono già dimenticato di nuovo il nome.Non é da sola.No!Stilinski no!Ma non stava con la Martin?

Stanno ridendo.Bè,lui parla e lei ride.Che cosa starà mai dicendo qull'idiota da farla divertire così tanto?

-Theo.Theo.

Tracy mi scuote per un braccio,quello che ora é sta distruggendo il mio bicchiere e il ghiaccio e su tutto il tavolo.

Ma non i importa,torno a guardare i due.Sono seduti vicini,lei non fa che guardarlo.Sembra che se lo stia mangiando con gli occhi.

Mi alzo e mi dirigo a passo di guerra da loro.Mi siedo e subito i loro occhi sorpresi sono su dii me.

-Che vuoi,Theo?-chiede Stiles

-Mi hai detto di no,per uscire con lui?

-E' mio amico.Quindi si.

-Lui é un tuo amico?Da quanto vi conoscete?

-Da ieri.E' stato il primo ad avermi dato il benvenuto in città!

-Che poi doveva essere un bentornato,visto che la tua famiglia vive qui da anni.-dice Stiles sorridendo e anche lei sorride

-Tuoo padre sa che sei con lui?-chiedo e lei mi guarda storto-Ho saputo che non vai mai da nessuna parte senza il tuo caro papino e ora seii da sola.Mi stavo chiedendo se lui sa dove sei.

-A te che importa?Si,lo sa.Conosce bene lo Sceriffo.Ora se non ti dispiace,potresti andartene?

-Si,mi dispiace un sacco.

-Allora c'è ne andiamo.Addio.

Si alzano e se ne vanno sotto il mio sguardo omicida.