Io lo voglio?

No.

Non saprei che fare con un bambino. Non sono ancora pronto per una cosa del genere. Probabilmente nessuno l'ho é mai stato.

Io più di tutti.

Non mi é stata molto di aiuto. Mi ha fatto solo sentire peggio.

É colpa mia. Non ci ho pensato. Ho seguito un istinto che tenevo chiuso nel mio essere, che respingevo giorno dopo giorno per restare sano di mente  e non combinare casini.

Ma quella notte sono esploso. E mi é piaciuto un sacco.

E ora. ......arrivano le conseguenze.

Non posso neanche garantire per lui. Il mio posto.....Non é sicuro.

Devo aspettare una chiamata o una gara. E la paga é buona, visto che sono solo.

Questi due servizi mi hanno portato un bel pó di gruzzoli, ma prima o poi finirebbe e a quel punto che dovrei fare?

Sto già incasinandomi le idee e la vita. Che era già un casino.

Mi fermo da Clary.

-Theo, Santo Cielo,che ti é successo?

-Succede che sono il solito cretino. Ma sono infilato in un casino che non puoi capire.

-Ti prego,non farmi spaventare. Che é successo?

Mi siedo e le chiedo una birra. Il solo tipo di alcol che lei mi concede quando mi vede che sto di merda.

-Ti ricordi di Malia Hale?

-Certo.

-Fa la modella e ho diretto dei servizi con lei.

-Si,sono anche questo.

-Bè, quando eravamo in Italia,ecco.... siamo stati insieme. Ed é stato fantastico.

La sua mascella tocca a terra.

-E ora......Lei é incinta.

-Cosa?!Santo Cielo! E che cosa avete intenzione di fare?

-Non lo so!

-Ho capito. Sei andato ha parlare per avere consiglio, ma lei ti ha incasinato di più la testa.

-Come al solito.

-E con Malia?Hai parlato con lei?

-No. Sono scappato via, quando me l'ha detto.

-Oddio.

-Che faccio?

-Non so che dire. Devi parlare con lei.

-Non saprei dove trovarla.

-Non hai il suo numero?

-Si.

-Allora chiamala!

***

Tornato a casa, mi accascio al suolo. Prendo due respiri profondi e cerco di ordinare alla mia testa di prendere il cellulare e chiamare il suo numero.

-Pronto?

-Sono io.

-Theo......

-Ho bisogno di vederti. Noi dobbiamo parlare.

-Si.

-Dove ti posso trovare?

-Sono all'hotel "Principe "

-Ok,sarò da te tra poco.

Riattacco,però non mi muovo da dove mi trovo.

Sono completamente stanco. Ma non ho fatto niente quasi tutto il giorno.

Questa storia mi ha sfinito.

Mi costringo ad alzarmi e a uscire di nuovo di casa.

Mentre mi dirigo verso l'hotel il telefono squilla ed é Josh

-Forse dovrei farti le mie Congratulazioni, ci sono voluti tre anni per riuscirci. Ma ai anche fatto un bel casino.

-Sei da Clary

-Ovviamente. Adesso stai andando da lei?

-Si. Ne dobbiamo parlare e decidere il da farsi.
-Secondo te,lei vuole tenerlo?

-Non lo so.

-Buona fortuna.

Quando arrivo,chiedo di lei e una cameriera mi indica la sua stanza.

Quando arrivo davanti alla porta non so se bussare o darmela a gambe.

Forza Theo.

Busso e aspetto che mi venga ad aprire.

-Sei venuto.

-Certo. Dobbiamo parlare,no?

-Si,entra

Entro,un pó impacciato. Non so che fare.

Devo stare in piedi o sedermi?

-Siediti.

Faccio come mi é stato detto  e mi siedo sul divano e lei accanto a me

-Allora.....

-Prima che tu dica qualcosa.-mi ferma
-Ho deciso di tenere il bambino.

Sento qualcosa cadere e rompersi in mille pezzi.

-Oh.Bene. Allora, di che cosa dobbiamo parlare?Dimmi,cosa vuoi che io faccia.
-Niente che tu non ti senta di fare.

-Malia,io non ho idea di che cosa voglio fare. Sono completamente nel panico. Ho solo vent'uno anni,sono un fotografo free lance.  E non sempre mi va bene. E quando va bene,quello che guadagno basta per me. Non so che cosa gli possa dare.

-Il tuo amore può bastare.

-Non dire stronzzate,sai bene che non basta.

-Senti,io posso mantenerlo anche senza il tuo aiuto. Voglio solo che tu ci sia. Un bambino ha bisogno di due figure con sé e che l'ho guidino.

-Credimi,io non sono la persona giusta che possa fare da guida a qualcuno.  Sono un disastro. Ti ricordi?

-Si. Eri un disastro.  Un bellissimo disastro.

Mi prende una mano.

-Come farai con il lavoro?

-Ho già detto a Monika, come stanno le cose.....sembrava sul punto di scatenare una guerra.,ma poi ha pensato alle mamme. La mia pancia in mostra.

-Io non voglio che tu l'ho metti in mostra.

-Perché?

-Perché non voglio che mio figlio abbia gli occhi di gente sconosciuta addosso. Non voglio che finisca come i figli di tutte quelle celebrità.

Il sorriso sul suo volto é meraviglioso.

-Adoro quella parola. Soprattutto detto da te.

Solo ora capisco quello che ho detto.

Non voglio che mio figlio finisca come quelle delle celebrità

-Theo ti devo dire una cosa. Una cosa che ho dentro da molto tempo.

-Cosa?

-All'inizio non capivo di che cosa si trattasse. E mi dava fastidio. Ti ricordi i giorni passati a litigare,poi ci siamo avvicinati e poi allontanati di nuovo?

-Si. Poi tu sei partita. Pensavo che non ti avrei mai più rivista.

-Anche io. E.....Ho provato a ricominciare, facendo nuove amicizie. C'erano ragazzi,molto carini che ci provavano con me.

Stringo forte le mani a pugno e i denti.

-Ma non riuscivo ha lasciarmi andare. Anche perché mio padre li ammazzava. Ma,il più ,é che avevo te in testa. Le tue lacrime quando mi chiedevi di restare. E mi sentivo male. Ma ero riuscita ad andare avanti. Mia madre é una ex modella. E grazie a lei sono riuscita ad entrare in questo mondo nel mondo della moda. Sono diventata la gemma di Monika. Sempre per via di mamma;forse. E poi....succede quello che non credevo potesse succedere. Tu sei di nuovo davanti a me. Ho sentito un grande sollievo. Il mio cuore che batte forte e la felicità che mi ha subito preso. E poi quella notte......

-Che stai cercando di dirmi?

-Che io ti amo.

Il mio cuore smette di battere. Queste sono le parole che volevo sentire. Che aspetto di sentire da tre anni.

Da 1095 giorni.