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Dopo quel viaggio non la rividi. Me l'ho dovevo aspettare, certo.

Ognuno per la sua strada. Ma non posso evitare di ripensare a quella notte meravigliosa. Dovevo arrendermi,lasciare stare. Almeno questa volta. Ed era quello che avevo intenzione di fare.

Ma sapete come si dice? Il destino si diverte alle nostre spalle.

***

Il servizio per quel Lorenzo é andata bene,e mi ha pagato bene.

Il ritorno a casa é stato un pó strano. Mia madre non mi ha fatto la sua solita ramanzina da madre preoccupata,mia sorella non ha fatto domande. E Josh non dice niente.

Ma credo che sia meglio così.

Riprendo la mia solita routine, senza che succeda niente di emozionante. O divertente.

Faccio il mio lavoro di giorno e la notte, esco come al solito con Josh. Una birra alla settimana. Fa bene.

-Ieri ero con Tracy.-dice di colpo

Io mi irrigidisco sulla sedia. Non ho voglia di parlare di lei.

-Sente la mancanza del nostro trio. E sai,ne sento anche io.

Prendo la birra e la mando giú cercando di non sentire.

-Mi manca sederci insieme. Bere un pó. Parlare della giornata. Prenderci qualcosa. Ridere insieme. Andare a ballare.-ride-E mi manca anche quando ci prendeva tutte e due a calci in culo, quando serviva.

Sai,manca anche a me. Vorrei dire. Ma dalla mia bocca non esce alcun suono.

0ago le mie birre e me ne vado. Lascio il locale senza dire niente.

Cammino a passo spedito. Senza sapere dove andare. Voglio allontanarmi per un attimo da qui. E non ripensare di nuovo a niente.

Non so dove mi fermo o quando mi fermo. Mi sento mancare e cado a terra.

Mi ricordo ancora quello che é successo. Ricordo come le ho parlato che cosa le ho detto. E ricordo che cosa ha detto lei.

"Lo fatto perché ti amo. E non posso vederti con un'altra, o distruggerti per un altra."

Tracy per me eri solo un'amica. Ti volevo bene. E non avrei voluto che andasse così.

Sento qualcosa di caldo scendere sulle mie guance.

Sto piangendo?

Non ricordo l'ultima volta in cui l'ho fatto.  Oh,si. Quando lei se ne era andata.

Lei se ne é andata di nuovo. E niente me l'ha riporterà.

-Hai una luce diversa quando piangi. Sembri un angelo. Un angelo in lacrime.

No. No.

Alzo lentamente la testa,con la vista leggermente offuscata. In più é buio quindi non posso essere sicuro che in questo momento lei sia davanti a me. E mi sorride teneramente.

Il respiro mi muore di colpo. Lei porta una mano al mio viso e asciuga qualche lacrima.

-Che ci fai qui?

-Ti stavo cercando

-Me?

-Si. Avevo voglia di vederti e......Ti dovrei anche parlare. Perché stai piangendo?

-Niente di importante.

-Non é vero. Se piangi é successo di sicuro qualcosa.

Cerco di roconpormi e di darmi un tono.

-Ho detto che sto bene. Che cosa ci fai qui?

-Te l'ho detto. Volevo vederti e parlarti

-Dimmi tutto.

-Ehm.....Ti va di fare una passeggiata?

Si alza e mi porge una mano. Esito un attimo e le prendo la mano.

Camminiamo fianco a fianco. In silenzio.

Nel buio rivedo i nostri corpi che danzano sul letto. Il calore che sento salire

Il paradiso.

-Non hai con te la fotocamera.-rompe il silenzio.

-Ehm...Non.  L'ho dimenticato in macchina.

-Vuoi andarla a prendere?

-Si. Perché no.

Solo quando raggiungiamo la mia auto capisco che non ero andato molto lontano. Apro e prendo la fotocamera che stava dietro.

-É  il tuo amico quello? Come si chiamava......?

-Josh. Non vi siete mai parlati. Ecco perché non ti ricordi il suo nome

-Ah.

-Andiamo.

Ci rimettiamo in cammino. Di nuovo in silenzio.

Nell'aria c'è un gran imbarazzo. Non so come comportarmi. Nella mia mente non fa altro che ripetersi la notte passata in Italia.

Armeggio con la fotocamera e comincio a scattare foto al buio. Non so nemmeno io che cosa sto facendo.

Scatto un'altra foto. E ricontrollando vedo il suo profilo al buio.

Mi metto davanti a lei e cerco di prenderla del tutto. Ma lei sembra non volere stare dietro all'obiettivo.

-Che c'è? Perché non ti fai fotografare più?

-Perché.....Non mi va.

-Dai. Ti prego.

Lei mi guarda. E sembra che voglia dire qualcosa. Ma poi ci ripensa. Prende la mia fotocamera con un sorriso.

-Vieni qui.

Mi avvicino a lei,mettendomi di fianco. Lei punta verso di noi. Non capisco.

-Sorridi.

Sorrido. E il flash arriva senza che me ne accorga.

-Non la cancellare.

-Mai

Lei mi riprende per mano e ci rimettiamo in cammino. Con il silenzio che torna.

Non mi piace questo silenzio. Mi fa saltare i nervi.

-Hai detto che mi dovevi parlare.

La sento diventare rigida. Nervosa.

-Si. Ehm.....é difficile da dire.

-Prova ha dirlo come puoi.

Prende un gran respiro. E poi mi guarda dritto nei occhi.

-Ti ricordi la notte passata in Italia?

-Come faccio ha dimenticarlo.

-Bè,non lo potrai dimenticare neanche se ci provassi. Ora c'è la prova

-Che stai dicendo?

-Theo......l'ho scoperto solo da poco. Non riuscivo a capire......E. ...Monika ha detto.....

-Malia.Respira.Che cosa hai scoperto?

Nella mia mente si fa avanti un'idea ma cerco di respingerla, perché......

Mi prende le mani.

-Theo.......Io sono....incinta.

Mi cade il mondo addosso.

Cosa?!

Non é possibile.

-Sono incinta, Theo. Diventerai padre. Se lo vuoi.

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