Sto sudando. Non credevo che si potesse sudare così.  Insomma,fa caldo. Perché devo indossare una giacca?

E la cravatta!

Mi sento soffocare. Me l'ho voglio togliere!

Bussano alla porta della mia camera. Sbuffando vado ad aprire.

E ovviamente, resto a bocca aperta.

Malia indossa un abito corto. La gonna é verde. Il sopra é nero. Le maniche sono trasparenti.

-Wow.

-Grazie.Anche tu sei wow. Non riuscivo proprio ad immaginarti con addosso un completo. Ma stai alla grande. Aspetta.

Mi si avvicina e il mio cuore sembra fermarsi per un attimo.

-Ecco.

Mi sta sistemando la cravatta. In realtà io volevo buttarlo via. Ma non fa niente.

-La signora ci sta aspettando.

Spengo le luci e chiudo la porta. E ci dirigiamo di sotto dalla vecchia.

-Finalmente, forza entrate. Odio fare tardi.

Entriamo subito dentro la limousine che parte subito.

-Allora,ora lei deve solo stare zitto. Fa un sorriso alle telecamere. Sta sempre dietro di noi. Non dire stupidaggini. Ma non dovrebbe essere un problema. Se non parli.

Qualcosa mi dice che ho voglia di ucciderla.

-Ah. Non credevo che potessi stare così bene.

-Grazie.

Quando la macchina si ferma é segno che siamo arrivati. L'autista ci viene ad aprire.

La vecchia é la prima che esce. Dopo di lei Malia.

Prendo un bel respiro ed esco anche io.

Wow.

É pieno di fotografi e telecamere. Un grande tappeto rosso fa da passerella. Questo non é il mio posto.

Malia mi porge una mano,che io afferro subito. Mi fa un sorriso di incoraggiamento e cominciamo a muoverci su quel tappeto rosso.

Non so come facciano loro. Ma i flash mi stanno accecando.

Un uomo di mezz'età ci stringe la mano uno ad uno. Ci mettiamo in posa,io non saprei come mettermi.  E i flash non si perdono niente.

L'uomo ci porta in una sala. Ci invita a sederci in un tavolo molto grande e ben apparecchiato.

-Allora,Lorenzo.Che hai da dire sulla nostra vittoria?

-Che cosa vuoi che dica?Era ovvio che avreste vinto. La tua Malia é uno splendore. E il fotografo un grande genio della luce della natura. Dove é stata scattata?

La vecchia si volta verso di noi. Ah già   lei non ne sapeva niente.

-Su una cascata. Appena fuori Beacon Hills.-rispondo senza accorgermene

Dovevo starmene zitto. Me ne ero completamente dimenticato.

-Oh. In quale parte dell'America?

Stavolta dovrei stare zitto. Ma ho già parlato. Fare silenzio ora,sarebbe da stupidi.

-Ehm,in California.

-La bella California. Tu come ti chiami?

-Theo Reakhen .

-Oh,ho sentito il tuo nome molte volte. Sei la nuova stella ella fotografia. Ma non sapevo che facessi anche foto per riviste.

-Nemmeno io.

La vecchia prende parola.-L'ho cercato io. E gli ho proposto di ampliare le sue vedute.

-Ovviamente. -é le bacia la mano

-Senti-riprende-che ne dici. Di fare un favore anche a me?

-Cioè?

-Fare un servizio per il mio prossimo numero di Cosmopoly. La modella é americana,quindi vi potrete capire alla perfezione.

-Ehm....Non lo so.Io.....

Cerco aiuto dalla vecchia, che però beve tranquillamente. Non so che cosa fare. Non é proprio il mio posto.. Io non so che fare.

Sento una mano, morbida e piccola che prende la mia.

Malia.

La guardo e lei mi sorride

-Allora?

-Si.

***

Il ritorno non é stato piacevole. La vecchia mi ha gridato contro per tutto il tragitto.

-Ti avevo detto di non parlare!Che cosa é che non hai capito? Vuoi davvero andare a lavorare per lui? Sono io che ti ho inserito in questo campo.....

-Senta un pó. Punto primo:non sono il suo servo. Lui ha fatto una domanda e io gli ho risposto. Punto secondo :la ringrazio per avermi inserito in questo lavoro. Non sono stato io a chiederlo. Ha fatto tutto lei. Lei mi ha portato qui. Lei mi ha comprato questo coso. Lei mi ha portato a quella specie di teatrino per ricchi. Lui mi ha offerto un lavoro. E io faccio quello che faccio sempre quando mi viene chiesto un lavoro. Dico di si.

La limousine si ferma. Non aspetto,e apro la portiera e vado dritto in camera mia.

-Theo!

Mi fermo solo perché é lei che mi chiama.

-Sei arrabbiato?

-Fammi pensare. Si.

Apro la porta ed entra. Faccio per chiudere ma entra anche lei.

-Mi dispiace. Ma,lei é fatta così. Fa sempre così. Anche io non la sopportavo all'inizio. Volevo andarmene. Ma così gliela avrei dato vinta. E allora sto zitta e faccio il mio lavoro. Tanto lei non é  nessuno.

-E io sono qualcuno?

-Si. Senza di te, lei non avrebbe ottenuto quello che voleva.

-Saresti bastata tu. Non c'è nessuna al mondo più bella di te.

-Davvero?

-Davvero.

L'ho detto davvero? Non ci posso credere. Lei si avvicina a me e sento il mio cuore che smette completamente di battere.

Anche con i tacchi é ancora leggermente bassa. Ma é abbastanza per arrivare alle mie labbra.

É meglio della prima volta. É più profondo. Più delicato. Più bello.

Porto una mano sulla sua schiena e la accarezzo. Lei porta le mani attorno al mio collo e si avvicina di più a me.

Si stacca qualche secondo dopo e ci guardiamo nei occhi.

Stanno brillando.
I suoi occhi brillano.

Le sue mani vanno alla giacca. E me lo toglie,facendola cadere a terra. Poi mi toglie la cravatta. E io torno subito alle sue labbra. Il bacio é sia dolce che forte.

So che sta per succedere.

Le mie mani scendono all'orlo del suo vestito. E lentamente la tiro su. Fino a spogliarla.

Non ha il reggiseno.

Mi sbattona la camicia e la fa cadere a terra.

Torniamo a baciarci. Non voglio staccarmi dalle sue labbra.

Lei però si stacca. Mi prende per mano e mi porta verso il letto. E ci si stende sopra. E io la seguo. Attento a non schiacciarla. E riprendo ha baciarla.

Le sue mani sono sulla mia schiena e la accarezzano. Scendo sul suo collo. E la sento gemere. Poi scendo sempre più giù, fino al suo ombelico.

Poi alzo la testa e la guardo nei occhi.

Lei mi sorride e le sue mani sono sui miei pantaloni.

Le bacio la tempia.

-Ti amo.

Avviene tutto a rallentatore. Ma i suoi gemiti di piacere. Sono stampati nella mia mente.

Questa é la notte migliore della mia vita.