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N° 19 FARSI UN TATUAGGIO E PENTIRSENE SUBITO DOPO

CAPITOLO 7

Non riuscivo a capire per cosa essere più agitata, o per il tatuaggio imbarazzante a cui Jade voleva sottopormi o al fatto che Shane mi avesse invitata alla sua partita di football, cosa che mio fratello non avrebbe apprezzato. Non sapevo come comportarmi, non sapevo se era una sorta di invito perché eravamo amici o qualcosa di più, anche se sapevo che non dovevo farmi film mentali.

Ero comunque agitata anche perchè non sapevo cosa diamine fare e soprattutto, non amavo molto il football, diciamo che amavo vedere gli allenamenti perché i ragazzi avevano pochi pezzi di stoffa addosso, che poi credo fosse il motivo per cui il genere femminile, si presentasse a una partita di football.

Il suono del clacson, mi distrasse dai miei pensieri e mi fece capire che la mia dolce amica era arrivata. Presi al volo la borsa e mi avviai giù per le scale

" dove vai?" mi chiese mia madre uscendo dal suo studio, aveva gli occhiali leggermente calati sul naso, una crocchia disordinata e un paio di pezzi di stoffa, per me dello stesso colore, ma sapevo che avevano nomi diversi, in mano.

" esco con Jade e poi vado alla partita di Travis " mi guardò strano, mamma sapeva che non ero in buoni rapporti con Travis. E non era nemmeno favorevole ai tatuaggi

" Jade mi ha chiesto di accompagnarla alla partita perché gioca Ector " ora il dubbio calò dal volto di mia madre, Jade aveva praticamente detto a tutti della sua cotta per il biondo dagli occhi azzurri, lo sapevano tutti meno che il diretto interessato.

" prendi la giacca farà freddo " mi disse prima di sparire di nuovo nell'ufficio. Una volta all'entrata afferrai il giacchetto. Siccome sarei dovuta stare il più del tempo senza vestiti, avevo optato per un top ampio con jeans a vita bassa, se alzavo le mani era visibile un po' di pelle.

Quando salii in macchina vidi che la mia migliore amica aveva pensato alla stessa cosa, indossava un top a triangolo bianco fatto a uncinetto, jeans a vita bassa che le lasciavano in mostra la pancia tonica e occhiali estivi.

" devo dirti una cosa " le dissi dopo averle dato un bacio sulla guancia

" se credi che cambierò la fantasia del tuo tatuaggio ti sbagli di grosso " sapevo che non l'avrebbe mai cambiato, speravo solo nelle abilità di mio fratello nel renderlo uno dei tatuaggi migliori che avesse mai fatto.

" non è quello " le dissi per poi calarmi gli occhiali, il sole cominciava a darmi fastidio

" di che si tratta, sputa il rospo" mi diede una leggera gomitata nel fianco ma senza distogliere l'attenzione dalla strada

" Shane... mi ha invitata alla partita di stasera " sputai tutta d'un fiato la seconda parte della frase

" COSA!?!?!" chiese più che stupita Jade, fece scattare il suo sguardo verso di me per vedere se fossi sincera. Annuì consapevole

" wow, non me lo aspettavo, ma dopo tutto passate un sacco di tempo insieme e lui sta facendo un sacco di cose per te " le avevo raccontato di Shane e di sua madre, ma non perché volessi spifferare i suoi problemi. Semplicemente volevo chiedere un parere a Jade. Volevo sapere se avrei dovuto lasciarlo andare per la sua strada e non costringerlo a stare con me perché gli facevo pena. Volevo sapere se magari invece lo faceva adesso perché gli piaceva la mia compagnia... non lo sapevo avevo troppi pensieri in testa e il fatto del " fargli pena " era uno dei primi.

" e quindi come dovrei interpretarlo?... non è semplice " Sapeva che non avevo mai avuto una vera e propria relazione, anche se tra me e Shane non c'era niente del genere solo che... semplicemente non riuscivo a capire

" non ti preoccupare, tu intendila come amica e vedi come va a finire... a meno che tu voglia che sia più di un'amicizia " cosa volevo io? E chi diavolo lo sapeva, stavo per morire non mi facevo delle domande a cui sapevo già la risposta, come che nessuno avrebbe provato a creare qualcosa con una che stava per morire. E quindi si ritornava al fatto che Shane aveva fatto tutto per gentilezza secondo me, gli facevo più che pena.

" non so cosa voglio "

" bè cerca di scoprirlo, dove devo girare?" mi chiese una volta essere arrivati a Ocean Drive, ci volevano circa una ventina di minuti da casa mia. Niko aveva appena iniziato a lavorare al Twins, anche perché aveva appena aperto, ma era circa cento mila volte meglio del vecchio studio in cui lavorava

" da fuori promette bene " disse Jade mentre tirava il freno a mano per poi girare le chiavi e toglierle dal quadro.

" non lo so, è la prima volta che vengo qui " le dissi scendendo dalla macchina per poi aspettare con la portiera aperta

" allora scopriamolo " chiusi la portiera per poi incamminarmi verso il negozio di tatuaggi.

Quando fummo all'interno era strano ma ti faceva sentire a casa, accogliente e caldo e tranquillo. Una ragazza dai lunghi capelli scuri e dalla pelle molto abbronzata ci sorrise e ci venne in contro

" avete bisogno di un appuntamento" ci chiese molto cordialmente con un enorme sorriso stampato sulle labbra.

" in realtà lo avremmo già, cerco mio fratello... Niko " qualcosa nel suo sguardo si illuminò

" come ho fatto a non capirlo, adesso che ti guardo bene gli assomigli parecchio " nessuno riuscì a dire niente altro perché mio fratello apparve mentre si toglieva i guanti. Ci salutò, per poi dire a Jessica, così capii come si chiamasse quella cordiale ragazza che se ne sarebbe occupato lui e ci accompagnò alla sua postazione. Si sedette sulla sua poltrona girevole, ogni tanto quando passavo a vedere come stava o se la mamma aveva bisogno, mi divertivo a sedermi sopra e girare mentre lui e mamma parlavano, mi ricorda anche di come mi girasse la testa quando scendevo.

" dato che Jade è stata molto chiara sul tuo tatuaggio, l'ho già disegnato" disse mentre cominciò a trafficare nel primo cassetto, per poi tirare fuori un foglio. Me lo porse e fui contenta di sapere che almeno era bello, se fosse stato pure brutto - anche se sapevo che era impossibile dato che l'aveva disegnato mio fratello - sarebbe stato decisamente imbarazzante andarci in giro. Sembrava uno di quei tatuaggi che ti faresti solo se talmente ubriaco e fatto di acidi pesanti.

" decisamente quello che volevo " disse Jade che si era sporta da sopra la mia spalla per ammirare l'opera d'arte di mio fratello.

" bene cominciamo, Jade dovrei chiederti di uscire " sapevo che era per via delle probabili infezioni che potessi prendere più facilmente di qualsiasi altra persona, dato il mio stato cagionevole.

" non c'è problema, soprattutto ora che ho visto il lavoro " mi diede un bacio sulla guancia per poi scomparire. Mi sdraiai sul lettino che mi ricordava molto quelli del dentista, solo che questo era completamente rosso.

Tolsi il top e rimasi in reggiseno, siccome davanti avevo mio fratello non mi vergognavo, Niko si disinfettò nuovamente le mani con su i guanti e la macchina per i tatuaggi e poi spalmò qualcosa sulla mia pelle e mise una mascherina. Era sempre stato attento, quando avevo circa dodici, tredici anni mi divertivo ad andare nel negozio di tatuaggi in cui stava imparando per guardarlo lavorare, non aveva mai fatto così attenzione come ora faceva con me.

" pronta? " annuii sicura, ormai non era il mio primo tatuaggio, tra l'altro era anche il più piccolo rispetto agli altri e poi avevo provato dolori molto più intensi, fare un tatuaggio era come quando mi infilavano la flebo, che era la cosa meno dolorosa rispetto a tutti i trattamenti. Forse il dolore più forte l'avevo sentito il girono dopo il trapianto di midollo, ma ero riuscita a sopportarlo perché sapevo che per Tayler era stato molto più doloroso.

" Nikky, cosa sarebbe la lista?" Mi chiese Niko mentre stava appoggiando lo stencil sulla mia pancia, anche se non capivo perché, dato che era bravo anche senza

" Jade ha scritto delle cose che devo fare prima di morire " Niko tirò su la testa per guardarmi

" sembra una cosa carina " era più che una cosa carina, e mi piaceva pensare che Jade lo stesse facendo perché mi voleva bene.

" si e mi piacerebbe riuscire a finirla " sentì la mano di mio fratello fermarsi di colpo

" sarei felice a contribuire nella riuscita della lista " Niko aveva un carattere particolare, era il più chiuso di tutti ed era difficile capire cosa provasse, se fosse felice o se stesse male. Stava sulle sue e a volte sembrava che si eclissasse. Cambiava umore molto facilmente. Aveva un suo mondo. E lo invidiavo per questo. Ma quando si trattava di noi, come per magia sembrava un'altra persona, noi eravamo la sua famiglia e ci voleva bene, anche se raramente si apriva. Da quando ho memoria Niko ha sempre avuto solo un amico dai tempi delle elementari, e be poi c'era Tayler, anche se non erano gemelli omozigoti erano inseparabili. Da piccoli erano identici, con il tempo erano diventati diversi.

" in cambio mi fai un favore " Niko annuì senza spostare lo sguardo dalla mia pancia.

" convinci Ty a non sottoporsi di nuovo al trapianto " lo sguardo di Niko saettò sul mio, e lessi del dissenso

" perché, se lui vuole farlo ha il diritto di farlo"

" Niko qui si parla della mia vita.."

" appunto " non mi lasciò finire di parlare

" sappiamo entrambi che non avrà successo, non ha funzionato la prima volta, secondo te funzionerà la seconda? Dai ormai sappiamo che morirò, l'abbiamo accettato e andiamo avanti"

"Nikky, tu l'hai accettato, ma di noi nessuno l'ha fatto " e li si chiuse la discussione sul mio stato di salute. Non era giusto che morissi, ma era capitato a me, ed ero da una parte felice perché non sarei riuscita ad accettarlo se fosse successo ad uno dei miei fratelli. Sapevo infatti che loro non l'avevano fatto. Una mattina ti svegli e sai di poter contare su una persona, parlarle, sorriderle, giocarci, viverci insieme, e il giorno dopo devi accettare che questo non potrà più accadere siccome non ci sarà più.





" dai fa vedere! " Jade era da circa cinque minuti che cercava disperatamente di farmi alzare il top per mostrarle il tatuaggio.

" pensa a guidare " le dissi cercando di trattenere un sorriso, sapevo che avrebbe vinto lei, ma volevo che mi pregasse ancora un po'

" vado contro un palo se non me lo fai vedere "

" e mi lasceresti morire prima del tempo " Jade sollevò le spalle, poi scoppiammo entrambe in una fragorosa risata. Sconfitta sollevai la maglietta e mostrai alla mia migliore e noiosissima amica la meravigliosa opera d'arte sul mio corpo, non potevo credere che fosse venuta così bene.

" è venuto da Dio " disse Jade con sguardo perso. Annuì alle sue parole

" allora - disse mentre imboccava la via per il campus - andiamo a questa partita?" mi chiese anche se ormai aveva girato

" vieni anche tu?"

" non mi perderei mai per nessuna ragione plausibile il tuo primo appuntamento "

" non che non vuoi lasciare la tua migliore amica da sola a vedere una partita di football in cui non capisce niente... e poi non è un appuntamento " le dissi offesa mentre provavo il braccialetto che aveva lasciato sul cruscotto non so quanti giorni prima, la macchina per Jade era una seconda casa.

" ma se mi spieghi sempre tu cosa sta succedendo, e comunque mi sembrava che tu dicessi il contrario "

" non ho mai detto che è un appuntamento " Jade mi guardò come per dire " mi prendi in giro?"

" forse non l'hai propriamente detto, ma ti piacerebbe " e a chi non piacerebbe avere un appuntamento con un figo come Shane James.

" ok, ma tanto non accadrebbe mai " le dissi rassegnata

" e perché no " la fissai consapevole, lei alzò gli occhi al cielo

" il fatto che tu stia morendo non vuol dire che tu non possa innamorarti, o far innamorare qualcuno di te " non era questo il punto

" non dico questo, ma nessuno cercherebbe di iniziare una storia con qualcuno che tra poco morirà, qualcuno si potrà innamorare di me, ma cercherebbe di farsela passare in poco tempo "

" sarebbe stupido, dovrebbe godersi i momenti con te, piuttosto che non averne affatto. Il dolore è forte Nikky. Quando mia madre mi disse che eri malata, la prima cosa che ho pensato è che non sarei riuscita ad andare avanti e vederti soffrire, ma poi ho capito che preferivo averti nella mia vita, che perderti prima del tempo " Jade era la persona migliore che ognuno potesse desiderare, chi se la sarebbe sposata sarebbe stato fortunato. Ma, non tutti la pensavano come lei, mio fratello era uno di questi, quindi non voleva passare del tempo con me Travis, sangue del mio sangue, figuriamoci un estraneo.

" non tutti la pensano come te Jade" le dissi riposando il braccialetto

" se ti riferisci a Tarvis, lui è un coglione " era sorprendente come capisse le cose al volo

" no Jade, mi riferisco alla realtà " non fece in tempo a rispondermi siccome arrivammo all'università. Scesi dalla sua auto il più in fretta possibile così da cambiare argomento. Parlare di sentimenti era uno degli argomenti che odiavo di più di tutto, persino l'argomento morte era più accettabile.

Prendemmo posto sugli spalti, dal quantitativo di gente che già c'era, capimmo che la partita sarebbe iniziata da lì a breve

" scusa per prima " mi disse Jade appoggiando la sua testa sulla mia spalla. Le presi la mano, era impossibile avercela con lei, poi tra amiche ci sono sempre delle divergenze, l'importante e volersi sempre bene

" non è colpa tua, so cosa intendevi e so che vuoi soltanto che io sia felice. Ma Jade guarda in faccia la realtà, nessuno punterebbe su qualcosa che sa già di perdere " lei annuì per poi stringermi in un forte abbraccio

" io punterei cento, anzi mille volte su di te anche se ti perderei, perché Nikky, ne vali dannatamente la pena e se lui non se ne accorge. Allora è un coglione " risi alle ultime parole della mia migliore amica. Quando tra gli spalti si alzarono urli da tifo, capimmo che la squadra era scesa in campo e cominciammo a fare il tifo.

Passai la maggior parte del tempo a spiegare a Jade le azioni dei giocatori, non si intendeva molto di sport, o meglio si intendeva solo del suo sport. Dopo questa partita capì perché Travis aveva ricevuto molte offerte per giocare in squadre prestigiose, era veramente bravo, avrei voluto vederlo diventare un campione, ma sapevo che la cosa non era fattibile. Si vedeva che spegneva tutto e si concentrava solo ed esclusivamente sul gioco, ed era uno spettacolo vederlo, in più stava facendo faville insieme a Shane. Erano un bel duo quei due, anche Ector e Simon non se la cavavano male, ma il fratello della mia migliore amica secondo me era troppo magro per uno sport del genere, e mi ricordo quando Jade mi aveva detto che ad una partita si era incrinato un paio di costole per via di un bestione dell'altra squadra. Era bello vederli giocare, ed era inevitabile riportare alla mente quando anch'io sarei potuta essere nei loro stessi panni, l'MIT mi aveva offerto una borsa di studio, ma ne avevo ricevute altre anche per il calcio. i primi due anni della malattia, quando era ancora ad uno stadio basso, vivevo la vita in modo normale, anzi credevo che l'avrei fatta franca proprio perché era come se non ci fosse. Ma poi avevo capito che mi sbagliavo.

" allora hai capito un po' di più di football?" le chiesi mentre ci avviamo all'uscita

" direi che ne so quanto prima " la sua risposta mi fece ridere, spiegare il football a Jade era un caso perso. Il bello è che non si limitava a guardare, faceva domande durante le partite e non capiva comunque, ma io le volevo troppo bene quindi le rispondevo lo stesso.

" andiamo a mangiare qualcosa?" rimase sbalordita dalle mie parole, diciamo che non era sconosciuto che mangiassi poco

" tu che chiedi di andare a mangiare! epico, poi non vuoi aspettare tu sai chi?" mi aveva invitata alla partita, ora la partita era finita, quindi potevamo benissimo tornare a fare le nostre cose tra ragazze. La guardai con una faccia da cucciola, sbattendo le palpebre

" sai che non sei capace, e poi no noi aspettiamo la squadra " sbuffai alle sue parole e mi sedetti sul muretto del campo, se dovevamo aspettare, almeno ero comoda. Il cellulare mi avvisò che mi era arrivato un messaggino, così lo presi e notai che era mia madre, alzai gli occhi al cielo. Dalla litigata avevamo iniziato a comunicare solo tramite cellulari, lei voleva sapere dov'ero e cosa facevo. Io mi limitavo a risponderle che stavo bene e a che ora rientravo.

Dove sei?

A vedere Travis glielo avevo detto già stamattina. Ma vedo che non mi credeva.

Non vedi una sua partita da anni, dimmi dove sei?

Se non mi credi è un problema tuo, mangio fuori casa e tornerò tardi, Jade mi porta al cinema.

Nikki tu torni a casa subito

Mi dispiace mamma, ora faccio quello che voglio io.

Rimisi il cellulare nella tasca dei jeans e non mi presi la briga di vedere cosa mi avesse risposto. Adesso stava decisamente esagerando, mi stava mettendo delle catene che nessun genitore avrebbe messo a un figlio. Sapevo che voleva passare del tempo da sola con me, ma questo non era il modo e il metodo giusto. Stare a casa insieme non era lo stesso, anche se per lei si, io facevo i fatti miei e lei lavorava, no! Volevo qualcosa di più, come una giornata madre e figlia, perché quello che lei intendeva come giornata insieme era totalmente diverso.

" era tua madre? ti sei innervosita tutto d'un botto " mi limitai ad annuire per poi cominciare a torturarmi il labbro, molte persone lo facevano quando erano nervose, io quando ero arrabbiata, ma perché non avevo una cicca in bocca, se no ciao, avrei fatto invidia ai migliori ruminanti.

" mi sta troppo addosso, e so che lo fa per me ma... " mi bloccai perché Jade alzò una mano e cominciò a indicare dietro le mie spalle. Mi voltai e vidi mio fratello e il moro uscire dallo spogliatoio della palestra e dirigersi verso il parcheggio. Jade richiamò la loro attenzione, avrei tanto voluto tirarle un calcio negli stinchi. Quella ragazza portava guai. Shane salutò entrambe con un bacio mentre Travis salutò solo Jade e a me guardò storto

" tu che ci fai qui? dovresti essere a casa" mi disse mio fratello con tono autoritario, fino a prova contraria non era né mia madre né mio padre. Jade strinse gli occhi, aveva capito che mio fratello aveva detto proprio la cosa sbagliata al momento sbagliato. Shane stava per rispondergli, forse per dirgli che mi aveva invitata lui, ma lo anticipai

" Dio, sei peggio della mamma. Non starmi addosso e cominciati a farti una vita, così magari è la volta buona che tu, come gli altri lasciate in pace la mia. Sei insopportabile " dissi scendendo dal muretto, Travis come gli altri due mi guardavano sbalorditi, forse non si aspettavano questa risposta, perché era la prima volte che tiravo fuori le unghie, di solito ascoltavo, annuivo e obbedivo. Ma ora mi ero rotta di questi atteggiamenti da comandino.

" Andiamo Jade, ho voglia di Mc " le dissi per poi cominciare ad avviarmi verso la sua auto

" veniamo anche noi " mi girai verso Ector che era apparso al mio fianco, mi stava sorridendo mentre Simon scuoteva la testa. Direi che Ector è perfetto per Jade, entrambi si intromettono quando non devono. Odiavo essere arrabbiata, perché poi finivo per dire cose cattiva anche alle persone a cui volevo più bene.

" ok, allora andiamo tutti " Shane mi guardò per poi farmi un occhiolino. Non avrebbe funzionato, ormai ero troppo amareggiata

" fate come vi pare " dissi a tutti quanti mentre mi avviavo verso la macchina della mia migliore amica. Non volevo passare per quella scorbutica, ma quando ci voleva ci voleva. E ormai non mi sarei più tenuta niente dentro, avrei detto tutto in faccia a tutti. tanto sarei morta a breve, avrei avuto brevi ripercussioni e basta.

( mi scuso se così ho fatto venire voglia di Mc a qualcuno )

" Nikky che ti prende, sei stata silenziosa per tutto il viaggio " che tra l'altro era di venti minuti buoni dal campus. Poche volte mi capitava di sentirmi così, come se non ce la facessi più.

" non ce la faccio più Jade, ok " le dissi lasciandomi andare sul sedile, appoggiai la testa sul poggia testa e chiusi gli occhi, dovevo ritornare in me

" nel senso che sei stanca di come ti trattano le persone? o che non ce la fai più a vivere? " sapevo che voleva essere razionale e obiettiva, ma sapevo anche che una delle due risposte l'avrebbe distrutta, anche perché dal suo tono si percepiva un po' di paura.

" entrambe, mi sento veramente oppressa " quando aprì gli occhi mi guardava con un sorriso comprensivo

" allora mandiamo tutti al diavolo, fai tutto ciò che vuoi e sbattitene degli altri. Vuoi urlare al mondo, fallo, vuoi stare fuori casa un giorno intero, fallo. Vuoi insultare il primo che passa, fallo. Vuoi dire a Travis tutta la merda che ti ha fatto passare negli ultimi anni... devi farlo" Le ultime parole le disse con calma, ma non sarei mai riuscita comunque a dire a mio fratello tutto quello che avevo sofferto per causa sua. Perché sapevo che il modo in cui si comportava era solo uno, ed era più che comprensibile. Anche se ora ero stufa di dover soffrire il doppio per non far soffrire gli altri.

" che guardiamo dopo al cinema?" le chiesi mentre scendevamo dalla sua auto, cambiando drasticamente argomento. Non mi fece notare la cosa e mi piacque

" che ne dici di Nerve?" Nel suo sguardo si leggeva già la malizia, ma come si poteva evitarlo Dave Franco era un figo assoluto.

Mio fratello e gli altri erano già seduti al tavolo quando arrivammo, Ector ci fece segno di venire una volta ordinato, io presi la più piccola porzione di chicken wings e un'acqua naturale, mentre Jade se poteva si comprava tutto il negozio, nuggets da sei, Big Mac, patatine fritte grandi, Coca cola grande e poi aveva detto che sarebbe tornata a prendere il dolce. A me veniva solo la nausea a guardare tutto quel cibo.

Infatti non fui sorpresa dello sguardo sbalordito dei ragazzi verso il vassoio della mia amica, l'unico che non era sorpreso era Simon, ma vivevano insieme quindi credo fosse abituato alla voracità di sua sorella. Io rimasi colpita dai loro piatti, erano circa due volte barra tre quello di Jade. Ma erano grossi e per lo sport che facevano credo dovessero mantenere una certa forma fisica.

" veramente mangi tutto quello?" le chiese Ector, vidi il viso di Jade andare leggermente in imbarazzo. Sapevo a cosa stava pensando, si stava insultando mentalmente per non essersi ricordata che c'era Ector e quindi di non aver preso una semplice insalata.

" be, mi piacciono le ragazze che hanno appetito " quella frase fece sorridere la mia migliore amica, sarebbero stati bene insieme. Si sedette di fianco a mio fratello e la ringraziai mentalmente, non sarei riuscita a sopportare la sua vicinanza oggi. Mi sedetti tra Ector e Simon, e perfettamente di fronte al mio nuovo compagno di avventure.

" tu invece mangi pochissimo! " mi disse Ector con la bocca piena, indicando con un colpo della testa il mio piatto vuoto.

" si, non sono una che mangia molto " gli risposi dopo aver mandato giù il boccone

" è per via del cancro " continuai, non mi importava se alla gente avrebbe fatto effetto o l'atmosfera sarebbe cambiata, avrei cominciato a dire tutto ciò che mi passava per la testa d'ora in poi. Non dando importanza a quanto potesse fare male.




" spiegami ancora perché sono venuti anche loro al cinema?" chiesi a Jade mentre eravamo in fila per i suoi pop corn, mentre i ragazzi stavano comprando i biglietti.

" Ector mi ha praticamente fatto gli occhi dolci, e ha detto che era da tanto che voleva vederlo " la mia amica era decisamente troppo morbida con quel ragazzo, si trasformava in un cagnolino. Lei non era decisamente così, ma credo sia l'effetto dell'amore.

" ti perdono solo perché ti adoro " le dissi mentre afferro i suoi pop corn mentre lei pagava. Mi diede una pacca sul sedere e come due sceme ci incamminammo verso i ragazzi. Shane si siede di fianco a me sorprendendo leggermente tutti, ma Jade dalla lingua lunga, comincia a parlare a raffica così da non dare alle persone il tempo di prestarci caso.

" cosa vuoi fare venerdì?" mi sussurrò all'orecchio, involontariamente mi riempì di brividi e mi imbarazzai. Sperai con tutto il cuore che nessuno lo notasse, avevo lo sguardo fisso sul monitor che dava le pubblicità iniziali. La mia migliore amica intratteneva gli altri tre e speravo con tutto il cuore di passare inosservata.

" non ne ho idea " lui annuì cominciando a mangiarsi l'unghia del pollice, poi sorrise e si voltò verso di me.

" quindi devo decidere tutto io " sapevo già che aveva trovato qualcosa da fare e sapevo anche che sarebbe stato divertente ed emozionante, e che sarebbe stato un segreto fino al giorno dopo.

" sappiamo entrambi che ti piace come cosa " gli dissi per poi farmi silenziosa e concentrarmi sul film che era appena iniziato. Il mio secondo compagno di avventure mi sorrise per poi sistemarsi meglio sulla poltroncina, in modo che il mio braccio destro fosse a contatto con il suo. Non sapevo se l'avesse fatto apposta o fosse capitato, ma la sensazione era piacevole, e pregai che non spostasse quel braccio per tutta la durata del film.

" la mia moto è perfetta per farlo " mi disse quando la protagonista stava guidando il ragazzo sulla moto che aveva un adesivo sulla visiera del casco per impedirgli di vedere la strada

" chiudo gli occhi ogni volta che acceleri, saremmo morti prima del previsto "

" guastafeste " sorrisi alle sue parole, mi si mozzò il fiato quando appoggiò la sua testa alla mia spalla.

Dio che qualcuno mi salvi, non potevo andare avanti così e fingere che questo ragazzo non mi suscitasse qualche emozione, ma non era possibile e corretto. Non dovevamo innamorarci, dovevo solo avere un rapporto di amicizia, ma mentivo nel dire che non mi interessava. Mi sarebbe piaciuto avere qualcosa con lui, l'attrazione c'era... almeno da parte mia, ma non era né giusto né fattibile.

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