Il bambino dagli occhi verdi guarda incantato il padre che sta facendo delle smorfie buffe allo specchio; ride quando questi si avvicina e inizia a fargli il solletico sulla pancia.
Gli strilli di divertimento del piccolo rimbombano per la casa e giungono alle orecchie della madre, assorta fino un attimo prima a leggere un libro.
Uno lampo di luce rossa proviene dalle scale, le voci di un uomo e di un bambino invitano la donna ad unirsi alla festa.

È il 31 ottobre 1981

Mentre la famigliola gioca felice, a chilometri di distanza un uomo prende la sua decisione: infrange un'amicizia durata dieci anni, probabilmente i suoi anni più felici che, però, sembra non ricordarli affatto.
Sono bastate poche parole, una destinazione sussurrata nel buio alla persona sbagliata, per rovinare un'amicizia basata sull'affetto. Un'amicizia sincera.
Ma la famiglia continua a giocare felice, ignara del tradimento.

È il 31 ottobre 1981

È ormai sera e per le strade del villaggio inglese si iniziano a vedere i primi bambini. Sono tutti travestiti: da zombie, da maghi, da vampiri, da streghe, da principesse, da mummie e chi ne ha più ne metta.
Nelle strade risuonano le risate e le urla dei più piccoli, accompagnati dai rimproveri bonari dei genitori. Ma ci sono anche coloro che festeggiano in famiglia.
Tutti sono felici in questa serata. Sono felici quelli che stanno con mamma e papà e quelli che vanno a chiedere dolcetto o scherzetto.
Tutti si divertono, tutti sorridono.

E allora perché il bambino non ride più? Perché la casa della famiglia felice, prima così rumorosa, è ora così silenziosa?
Come se fosse vuota, come se non esistessero i suoi proprietari.
Un suono si sente nel buio, spezza il silenzio della notte... è il bambino, ma... non ride. Piange.

È il 31 ottobre 1981.

Un'amicizia si è spenta, ma una storia è cominciata.