7.
CALEB
Passai la giornata a dormire, non mi sentivo per niente in forma ma dovevo alzarmi e prepararmi per andare alla festa. Presi una camicia scura e i jeans neri con il giubotto di pelle e aspettai Step all'entrata del palazzo, Clare usci per buttare l'immondizia, non si accorse di me, aveva indosso la felpa di mio fratello, in realtà quella era la mia felpa che avevo passato a lui quindi era come se stesse indossando la mia felpa e non le stava affatto male. Aveva i capelli sciolti, erano lisci come la seta, si chinò per raccogliere una bottiglia e devo dire che quello che vedevo non era per niente orrendo. Avevo passato diciotto anni gomito a gomito con quella ragazza da non accorgermi che i brufoli e i regiseni imbottiti erano spariti come per magia. Quando mi vide si tirò giu la felpa in senso di vergogna. <<tranquilla, non ti stavo fissando, guardavo la felpa >> non mi disse nulla, si limitò a superarmi. Dopo pochi secondi tornò e scostandosi i capelli dietro l'orecchio si guardava in giro. << mi stai innervosendo, cosa vuoi? >> si accostò al mio orecchio. << vorrei fare un dolce al cioccolato a tuo fratello prima della partenza, non te lo chiederei mai ma sei suo fratello e te lo chiedo per favore, so che gli piacciono i dolci ma sto andando totalmente nel panico. >> Buttai il fumo della sigaretta fuori incredulo a quello che stavo sentendo. << ok come non detto, che stupida >> sussurrò chiudendosi la porta alle spalle. << limone...andrà bene >> dissi affacciandomi prima che la porta si chiudesse e lei corse via senza neanche voltatsi. Io e mio fratello eravamo idetici, perfino mia madre faticava a riconoscerci da piccoli, ma in fatto di donne e in praticamente tutto il resto eravamo completamente diversi, lui amava il limone, io la nutella, a lui piaceva leggere, a me piaceva guardare serie tv...l'unica cosa che forse avevamo fatto insieme fu suonare il piano, ma lui era una schiappa...come ripeto, uguali nell'aspetto e diversi in tutto il resto, solo un' altra cosa ci aveva accumunato, ma fu anche il motivo del nostro rapporto attuale cosi burrascoso. Finalmente Step arrivò e andammo alla festa, si preannunciava una grande serata, avrei fatto dimenticare quello scricciolo al mio amico a tutti i costi. Non appena arrivammo i ragazzi e le ragazze ci aspettavano al nostro solito vagone, ormai la stazione vecchia era diventata una discoteca ambulante, tutto era fosforescente, le cabine dei treni usate come discoteche private, c'era musica ovunque e ci conoscevano tutti, era il mio mondo. << Gioia >> Ruby si gettò tra le mie braccia. Non era il mio tipo ma mei momenti piu "tristi"lei mi aveva tirato su piu di una volta e in fin dei conti non era malaccio. Le sue labbra sapevano di vodka, non perse tempo e mi portò sotto la console per ballare. <<dobbiamo fare qualcosa per Step, ha una cotta, una di quelle brutte e lei non fa proprio per lui. >> Ruby sorrise, lei aveva tante amiche e Step era ambito da molte, avrebbe solo dovuto schioccare le dita e sarebbero cadute a fiotte. << lascia fare a me amore mio >> si mise una pasticca di md sulla lingua e mi baciò passandomela, non appena si girò la sputai a terra. Potevo ubriacarmi a bestia, ma non mi sarei mai fatto di quella merda. Passarono ore, non sapevo dire quante e ci trovammo sul tetto della carrozza del treno dirigendoci verso l'uscita barcollando di qua e di la. Setp era con una ragazza, fortunatamente era cosi ubriaco che non avrebbe obbiettato a nulla, io fortunatamente ancora riuscivo a compiere un discorso di senso compiuto
. << allora? Chi è questa ragazza che per poco ci rivinava la serata?non è stato facile convicerlo! >> Disse Ruby afferrandomi un fianco
<< Clare Corvin >> lei si fermo iniziando a ridere forte << ma si è bevuto il cervello? >> risi con lei, ancora non mi sembrava vero tutto ciò. << non lo so, ha iniziato a fare discorsi strani di libri, occhi che brillano e ha perso la testa! Ma andrà male perché credo che si sia messa con mio fratello >> lei scuoteva la testa. << io credo che lei sia solo una falsa santarellina nessuno è cosi buono, deve esserci qualcosa sotto! Se avessi una gemella cercherei di scoprire tutto sulla perona che la sta frequentando tanto lei non se ne accorgerebbe nemmeno! >> le parole le uscivano a tratti ed erano quasi incomprensibili, ma comunque non aveva del tutto torto, anche io pensavo che ci fosse qualcosa sotto quella faccia da angelo, nessuno poteva essere cosi perfetta e cosi dolce, doveva avere per forza qualche difetto, qualche scheletro nell'armadio.
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