5- Wait a minute. Are you jealous?
Manuel agita le mani tanto velocemente che Simone ne è distratto, fatica a tenere il filo del discorso che l'altro porta avanti da - un'occhiata veloce all'orologio conferma che, sì, sono quasi dieci minuti.
"-ma dico io no, ma c'avrai 'na casa tua, 'na famiglia, 'n gatto, n'animale, qualcuno che t'aspetta, pare che s'è montato la tenda ner giardino tuo questo-"
A Simone fa male la testa.
Teme, inoltre, che nel suo agitare di mani, Manuel finirà per fare cadere qualcosa in terra.
"Manuel, pure tu stai sempre qua".
Si rende conto di quel che ha detto appena chiude le labbra, quando ormai è troppo tardi, e gliela legge negli occhi la stizza, l'onta, che il paragonarlo proprio a Riccardo, ha provocato.
"Famme capi', questo è arrivato da manco du' mesi, te s'è 'ncollato manco fosse na cozza, e tu lo paragoni a me?! A me?!- " batte una mano sul petto, come a rafforzare che sí, si sta riferendo proprio a sè stesso.
Simone si chiede se riesca davvero a respirare, nella raffica di parole che si rincorrono fuori dalla sua bocca - che poi non è neanche giusto, crede, che più sia incazzato e più sia bello.
E s'è un po' perso a immaginarsele a fare altro, quelle mani, quando una scintilla pare accenderglisi nel cervello e soffocarlo nella melassa "Ma sarai mica geloso, mh?"e inclina pure la testa, gli lancia un sorriso angelico, che il rosso sulle guance di Manuel è una risposta più che sufficiente.
Simone non ricorda, negli anni in cui l'ha conosciuto, d'esser mai riuscito a zittire tanto velocemente Manuel Ferro.
E infatti,
"Vaffanculo Simone"
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