23 Marzo 1941
Amos non sapeva cosa fare. Da un lato doveva andare da Leah, per parlarle del pericolo, dall'altra preferiva non andare per non farla rischiare.
"Ma ora che ci hanno scoperti non ci seguiranno più, non ne hanno bisogno." rifletté, e decise di andare.

«Amos! Sei venuto!» esclamò la voce gioiosa, con una vena di preoccupazione, di Leah.
«Oh, Leah, dovevo avvisarti!» rispose lui lasciandole un bacio sulle labbra.
Lei lo guardò «Cosa è successo l'altro ieri, quando ci siamo...»
Amos si sedette sul letto, tenendo Leah sulle ginocchia.
«Leah io... Ti amo.» iniziò, esitante «Sei entrata nella mia vita e non potrai mai uscirne, appena ti ho visto mi hai colpito, anche se non pensavo di poter arrivare ad amarti così tanto. Ho bisogno di te, sei fondamentale per la mia vita »
«Oh, Amos! Tu mi sei sempre stato vicino e sei una persona fantastica... Io in realtà non so cosa provo per te di preciso ma credo proprio che sia amore... Io senza di te non posso stare. Ora me ne rendo conto.»
Si baciarono ancora, avvinghiandosi l'uno all'altra.
«Non ti lascerò mai.» sussurrò Amos. Leah non rispose e riprese a baciarlo.
Non importava nulla se veniva uccisa, se veniva punita o altro, l'importante era che Amos c'era. Nient'altro contava.
Il mondo appariva così meschino e banale davanti al loro amore. Le persone avrebbero potuto scannarsi intorno ai due, e loro non si sarebbero accorti di nulla, perché ormai nulla più importava a loro.

Leah si staccò lentamente da Amos «Perché sono in pericolo?»
«Oh.» disse Amos, intristito tutto d'un colpo «ho sentito il generale parlare con un soldato. Dicevano di aver capito cosa c'era tra noi. Vogliono ucciderti per vendicarsi su di me per il mio cosiddetto "tradimento". Sanno che per me sarebbe peggio della morte!»
«Non m'importa di morire. Perché ora che ho visto l'amore, ti assicuro una cosa: anche se io muoio, il nostro amore resterà in eterno. Nulla può spezzarlo. Neanche la morte.» gli rispose con dolcezza Leah.
«Ma io non posso vivere senza di te! Pensa tu come ti sentiresti a vivere senza di me?»
«Non ce la farei.» ammise la ragazza con gli occhi bassi.
«Visto? C'è solo un modo: scappare.»
«Oh, Amos, che ti salta in testa?! È impossibile, assurdo, sciocco e-»
«Cosa abbiamo da perdere? Dobbiamo tentare!» insistette lui.
«Uff, d'accordo, ma come?!»
«Dovremo intrufolarci con gli ebrei che verranno trasferiti. Ce la faremo, vedrai! Poi quando i soldati dovranno fermarsi per i rifornimenti scenderemo anche noi e scapperemo!»
«Mm, non lo so Amos, mi sembra piuttosto difficile...»
«Dovremo solo travestirci un po'! Tu chiederai di scambiarti i vestiti con un'altra ebrea!»
«Amos, non è così semplice. È un piano complicato, non lo so, forse anche un po' folle.»
«In ogni caso non abbiamo scelta.»
«Hai ragione.» ammise Leah.
Si diedero un ultimo, veloce bacio e Amos se ne andò.

POV Amos
Ero davvero l'uomo piu felice e preoccupato del mondo. Felice perché insomma, sapere che Leah mi amava, mi aveva... Non saprei, non c'è parola per descrivere la bellezza di quello che avevo provato.
Certo, due giorni prima l'avevo baciata e non aveva opposto resistenza, ma temevo che l'avesse fatto solamente perché non se lo aspettava.
Era stato meraviglioso quando avevo sentito la sua bocca pronunciare "Credo proprio che sia amore..."
Dopo quella rivelazione avrei potuto scalare una montagna a piedi nudi, avrei potuto affrontare mille tempeste, sarei andato incontro ad un esercito intero, spronato solo dalla forza del nostro amore.
Perché la amavo, e tanto bastava a farmi superare ogni difficoltà.
Ma ero preoccupato perché dovevo ad ogni costo farla restare in vita. Se fosse morta per colpa del mio sciocco piano, non l'avrei mai sopportato. Piuttosto sarei morto io per lei. Non avrei esitato un secondo. Del resto, lei era la mia vita; quindi se viveva lei vivevo anche io.